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    Nel Consiglio comunale anche la discussione sul futuro delle Cooperative

     

     

    Nel Consiglio comunale anche la discussione sul futuro delle Cooperative

    26 giu 12 Nella seduta di ieri il Consiglio comunale si è occupato anche del futuro delle Cooperative di tipo A e B. All’ordine del giorno figurava, infatti, anche la richiesta, primo firmatario il consigliere di Sel Giovanni Cipparrone, di discutere di progetti futuri per le cooperative e della loro eventuale stabilizzazione. La discussione sul punto è cominciata proprio dalla illustrazione di Cipparrone. “Affrontare il discorso delle cooperative è questione molto seria e difficile – ha esordito il consigliere di Sel. Occorre, senza strumentalizzazioni, intavolare una proficua discussione sul futuro di questi lavoratori che, nel frattempo, hanno formato delle famiglie, avuto dei figli e sul loro futuro hanno costruito delle aspettative” Cipparrone ha ricordato, esprimendo apprezzamento nei confronti dell’Amministrazione comunale, il trasferimento di 25 lavoratori delle cooperative nell’azienda “Ecologia Oggi”, utilizzando i fondi regionali sulle borse lavoro. “Un bell’esempio – ha detto Giovanni Cipparrone - per dare lavoro certo a chi non lo ha mai avuto. Si riuscirà a dare una possibilità concreta di lavoro a questi ragazzi? – si è chiesto il consigliere di Sel- “In 15 anni hanno dato aiuto alla città, scavando con le ruspe e raggiungendo un livello di qualificazione che li ha portati a sostituirsi spesso alle ditte private.” Cipparrone ha auspicato che nei prossimi 4 anni la bella intuizione avuta dall’Amministrazione con l’attivazione dello strumento delle borse lavoro possa svilupparsi con un percorso più armonioso anche con le altre cooperative. “Le 25 persone inserite nel contesto aziendale di “Ecologia Oggi” hanno dato buoni risultati anche con riferimento all’assiduità della loro presenza sul luogo di lavoro. Messi nelle condizioni ideali sono ottimi lavoratori.” Nel dibattito è intervenuto il consigliere comunale del PD Marco Ambrogio. “Quando si parla di bene comune – ha detto Ambrogio - non esiste colore politico, né destra, né sinistra. Noi come Pd abbiamo elaborato un documento che speriamo possa essere accolto dall’intera assise e dall’Amministrazione. Penso che l’esperienza delle Cooperative fu una bella intuizione di Mancini. Cercò di togliere dalla strada diversi giovani dando loro un’opportunità lavorativa dignitosa. Questa è un’emergenza sociale che vive la nostra città, sappiamo bene che è una situazione che va affrontata in maniera bipartisan. Non bisogna – ha aggiunto Ambrogio – ritenere i lavoratori delle cooperative un problema per la città, ma una risorsa. Non si può superare il problema delle cooperative di tipo B chiedendo alla Regione di distaccare i lavoratori dell’Afor che, comunque, hanno ben operato. Bisogna puntare sulla loro specializzazione. Credo che i 25 lavoratori delle cooperative transitati in “Ecologia Oggi” abbiano dato un buon contributo. Basti ricordare l’apporto dato in occasione del varo della raccolta differenziata, partita dalle frazioni a Sud della città. Bisogna ringraziare la proprietà di Ecologia Oggi, perché non ha fatto mancare ai lavoratori un solo stipendio.” Poi Ambrogio ha proposto l’approvazione del documento presentato dal PD. “Nei prossimi 5 anni avremo più di 300 pensionamenti – ha sottolineato. Bisogna puntare sulle nuove assunzioni e valutare attentamente cosa si può fare per le cooperative di tipo A e B.” E ha sollecitato l’apertura di un tavolo sindacale, concludendo il suo intervento con la richiesta di indire una riunione della conferenza dei capigruppo per decidere se votare o meno il documento proposto dal PD. Sulla proposta di Ambrogio si è dichiarato favorevole il consigliere Michelangelo Spataro. “Proporre a quest’aula – ha detto Spataro - un documento significa fare un passo avanti. Anche se sarebbe bastato solo andare indietro nel tempo e riprendere in mano la proposta licenziata all’unanimità dal Consiglio comunale nel 2008 e riportarla in aula. E’ compito dell’Amministrazione comunale ricercare la migliore utilizzazione possibile dei lavoratori delle cooperative, così come è importante che anche nei confronti dei lavoratori della Multiservizi ci sia un atteggiamento di attenzione. Anche a questi ultimi va dato un minimo di risposta.” Il consigliere Spataro ha poi proposto di recuperare l’ordine del giorno votato nel 2008, riportarlo integralmente e consegnarlo al Sindaco, chiedendo inoltre a quest’ultimo di intercedere con la Regione per valutare la sussistenza di possibilità di finanziamento per il miglior utilizzo dei lavoratori e per poterli pagare puntualmente. Per ragioni di garbo istituzionale e di condivisione con il primo firmatario della proposta in discussione (Cipparrone), il consigliere del PSE Giuseppe Mazzuca ha chiesto a Marco Ambrogio di ritirare il documento proposto dal PD. Per Lino Di Nardo, contrario alla condivisione del documento proposto da Ambrogio (“non è questa la sede opportuna”), “occorre augurarsi di trovare una soluzione per la sistemazione delle cooperative.” Grande preoccupazione è stata poi espressa dal consigliere del gruppo misto Maria Lucente. “Ci preoccupa – ha detto – tanto la situazione della “Multiservizi” quanto quella della “Città dei Ragazzi”. Bisogna studiare soluzioni. Il documento di Ambrogio voleva sintetizzare l’attenzione che tutto il consiglio comunale deve avere nei confronti dei lavoratori.” Per chiarire i punti emersi dalla discussione, ha chiesto poi di intervenire il Sindaco Mario Occhiuto. “Quando si trattano argomenti così delicati e importanti – ha detto il Sindaco Occhiuto – bisogna essere seri e rigorosi per non compromettere la fiducia dei lavoratori nei confronti dell’Amministrazione comunale. Le cooperative di tipo A e B – ha proseguito il primo cittadino - hanno rapporti convenzionali con il Comune da 15 anni, che sono regolati dalla legge con esclusione di ogni possibilità di stabilizzazione all’interno della struttura comunale. Se forse nel passato, in assenza della normativa attuale, potevano essere intrapresi altri percorsi, oggi questo non è più possibile, in presenza anche di sentenze della Corte Costituzionale che ribadiscono la necessità dei concorsi per entrare nella Pubblica Amministrazione. Per essere estremamente chiari – ha proseguito Occhiuto - questo documento è assolutamente improponibile, né è ricevibile. Il Comune può assumere solo per concorso pubblico.” Occhiuto ha poi ringraziato i lavoratori delle Cooperative, “tra i quali ce ne sono di molto bravi. Altri – ha detto ancora il Sindaco - li stiamo utilizzando anche per attività di manutenzione, per gli interventi che stiamo effettuando sulle reti idriche e altri ancora li utilizzeremo per i lavori di irrigazione sul viale Parco. La strada che possiamo percorrere - e lo abbiamo già fatto - è quella di accompagnarli verso l’inserimento all’interno dei servizi già appaltati dal Comune e per questa via aumentarne il livello retributivo. La contingenza attuale – ha chiarito Occhiuto – è quella che vede tagliati i trasferimenti dello Stato agli enti locali; non abbiamo, tra l’altro, progetti approvati dalla Regione. Ciò nonostante, stiamo garantendo i livelli occupazionali. Stiamo cercando di trovare il modo per accompagnarli, come abbiamo fatto con 25 di loro, verso la stabilizzazione in un settore che assicuri loro anche una retribuzione adeguata. Noi dobbiamo andare verso questa direzione, quella, cioè, di individuare strumenti di accompagnamento verso forme di stabilizzazione per servizi che il Comune esternalizza. Con l’avvio del centro di riciclo e di trasformazione dei materiali organici, auspichiamo di poterli spostare dalle cooperative alle società di gestione del ciclo dei rifiuti e dello spazzamento. Questa è l’unica strada consentita dalla legge. Non possiamo ingenerare illusioni.” Subito dopo, il capogruppo di IDV Mimmo Frammartino ha richiamato l’assemblea ad evitare di dividersi sul documento chiedendo di rinviare ad altra sede la discussione. Il consigliere del PD Luigi Formoso non ha gradito il richiamo del Sindaco alla serietà. “Ho firmato il documento con convinzione. Il nostro – ha precisato Formoso- è un documento non strumentale , ma volto ad assecondare i desideri dei lavoratori. Vogliamo pensare alla soluzione del problema.” Una sospensione di pochi minuti ha consentito alla conferenza dei capigruppo di riunirsi per esaminare il da farsi, anche alla luce del fatto che, nel frattempo, come aveva richiesto il consigliere Spataro, era stato recuperato il documento votato all’unanimità nel 2008 e posto a confronto con quello presentato ieri dal PD. Al rientro in aula ha ripreso la parola il consigliere del PD Marco Ambrogio che ha preannunciato il ritiro formale del suo documento per trasferirlo alla commissione competente. Esaurita la discussione sulle cooperative, il consiglio comunale è passato ad esaminare le interrogazioni presentate entro il 31 marzo scorso. Si comincia dall’interrogazione presentata il 31 gennaio del 2012 dal consigliere del PD Marco Ambrogio sul parco acquatico. E’ lo stesso Ambrogio ad illustrarla. Atteso che l’Amministrazione comunale sta valorizzando la zona del Parco Fluviale, Ambrogio ha chiesto al Sindaco di conoscere i motivi del fermo dei lavori e della mancata inaugurazione. Tra gli interrogativi posti dal consigliere del PD anche la mancata bitumazione della strada di collegamento tra contrada Ciomma e il Parco Fluviale. Nella sua risposta il Sindaco Occhiuto ha riconosciuto le ragioni del consigliere Ambrogio precisando che “manca ancora la cabina elettrica. Ho sollecitato il completamento che è però subordinato all’investimento di alcune risorse. Stavamo aspettando la certezza delle risorse regionali.” Occhiuto ha poi annunciato la preparazione di un bando “per far sì che i privati possano farsi carico delle somme necessarie per il completamento.” Nella replica Ambrogio ha chiesto al Sindaco di intervenire, a prescindere dal bando, per ridare slancio a tutta la zona. Altra interrogazione quella presentata da Maria Lucente sulla toponomastica femminile. “Esiste un progetto nazionale – ha affermato la stessa Lucente nell’illustrazione – partito dalla constatazione che dappertutto esiste una toponomastica sbilanciata verso il genere maschile. L’iniziativa si fonda essenzialmente sulla proposta di un gruppo di donne che ha avanzato la richiesta di dedicare tre strade, piazze o anche edifici a tre donne, una nazionale, una locale e l’altra internazionale. Vogliamo – ha detto ancora Maria Lucente - segnalare come fatto simbolico questa discrasia, in quanto la percentuale delle strade pubbliche intitolata alle donne è ancora bassissima nei confronti degli uomini. Anche noi, come città di Cosenza, siamo stati invitati ad aderire all’iniziativa nazionale. Personaggi femminili ce ne sono, eccome. Ci rimettiamo al lavoro della commissione toponomastica e alla sensibilità dell’Amministrazione.” La proposta di Maria Lucente è stata condivisa e apprezzata dal Sindaco. “La nostra Amministrazione è molto aperta e disponibile alla presenza femminile e lo dimostrano le donne presenti in giunta e nelle altre attività.” Si è poi passati all’illustrazione di un’altra interrogazione, presentata da Marco Ambrogio, sul restyling delle fontane della città. “Nessuna delle fontane pubbliche è in funzione da tempo – ha detto Ambrogio- sono tutte in disuso. Inizialmente erano state messe a posto da una ditta che poi non è stata pagata e non ha voluto più prestare la sua opera. Nulla è cambiato da allora. Le fontane sono ancora mute”. Nella sua risposta il Sindaco Occhiuto ha riconosciuto le ragioni del consigliere Ambrogio, confermando il ritardo nei pagamenti delle ditte, ma sollecitando anche gli uffici a provvedere nel più breve tempo possibile “Gli interventi sulle fontane pubbliche – ha detto Occhiuto – vanno ricondotti nell’alveo della manutenzione ordinaria. E’ necessario occuparsene e punteremo su una gestione diretta da parte della forza lavoro di cui disponiamo, senza il ricorso all’esterno.” Il Consiglio comunale si è, infine, occupato della sdemanializzazione di porzioni di suolo stradale e della cessione di aree all’Azienda Ospedaliera di Cosenza con la permuta di un terreno di proprietà della stessa Azienda Ospedaliera in favore del Comune. E’ intervenuto il consigliere del PD Marco Ambrogio che ha ribadito la proposta del suo gruppo, accolta all’unanimità in commissione, secondo la quale la cessione all’Azienda Ospedaliera di un pezzetto di terreno, di soli 145 metri quadri, adiacente ai 1.173 metri quadri, oggetto della cessione più consistente, fosse iniqua e potesse essere riequilibrata facendo ricadere nella permuta il lascito De Fiori, relativo a due casolari, nella zona di Donnici, destinati ad ospitare laboratori creativi e centri giovanili. “Per ragioni di opportunità – ha detto Ambrogio – sarebbe il caso di aspettare ed essere pronti a fare un tutt’uno.” Nella discussione è intervenuto l’Assessore alla salute pubblica Carmine Vizza. “Le due pratiche – ha precisato Vizza - non possono camminare insieme. Quello di stasera è un accordo tra le parti ai fini dell’attivazione del DEA (il Dipartimento di Emergenza e Accettazione).” Al termine della discussione, d’accordo anche il Sindaco Occhiuto, si è deciso di porre in votazione il punto che è stato approvato all’unanimità, impegnando nella deliberazione di Consiglio l’Azienda Ospedaliera a rispettare i termini dell’accordo, procedendo formalmente anche alla permuta dei casolari del lascito De Fiori in favore del Comune.

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