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Confesercenti chiede rimodulazione IMU al Comune di Cosenza

 

 

Confesercenti chiede rimodulazione IMU al Comune di Cosenza

16 giu 12. “Riunione d'urgenza del gruppo dirigente dell'area urbana di Confesercenti appena rese note le linee programmatiche del bilancio del comune capoluogo”. A darne informazione con una nota congiunta il presidente di Confesercenti Cosenza, Mimmo Bilotta ed il vicepersidente Massimo Esaltato. “Grandissima delusione da parte degli operatori economici -scrivono i due- per la decisione annunciata da parte dell'amministrazione di applicare in materia di IMU , indiscriminatamente , l'aliquota massima del 10,6 per mille per gli immobili diversi dalle abitazioni principali. Appare davvero esiziale la curiosa eccezione riservata agli immobili commerciali utilizzati dal titolare per lo svolgimento della propria attività produttiva. Resta viceversa la apodittica ostilità di una manovra che tassa gli immobili della città capoluogo con un aliquota superiore del 40% rispetto , per esempio, a quella applicata da come di Rende ( che si e' fermato al 7,6 per mille) . I tre punti percentuali in più chiesti dal comune bruzio al sistema produttivo graveranno indiscriminatamente sul centro cittadino come sulle frazioni , sugli immobili sui quali corre una rendita come su quelli sfitti o inutilizzati. Ci aspettavamo più coraggio : far pagare il nuovo balzello sulle unita' immobiliari invendute oppure non utilizzate e' come far pagare la tassa di circolazione sugli autoveicoli non ancora immatricolati.Ma sulla questione fiscale la misura e' oramai colma. Confesercenti si aspettava ben altra attenzione nei confronti delle attività economiche .Nelle prossime settimane il gruppo dirigente proporrà alla opinione pubblica una propria contromanovra di bilancio basata sui seguenti punti: 1) Rimodulazione dell'IMU con esenzione della quota destinata al comune per gli immobili inutilizzati per ragioni indipendenti dalla volontà dei proprietari 2) Applicazione dell'aliquota minima per tutti gli immobili allocati nelle frazioni e nel centro storico 3) Riscrittura dei regolamenti e delle tariffe Tarsu e Tosap finalizzata alla riduzione del carico fiscale sul sistema produttivo di almeno il 30%” .

 

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