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Polemiche su Piazza Bilotti, il vecchio progetto sarebbe incompleto

 

 

Polemiche su Piazza Bilotti, il vecchio progetto sarebbe incompleto

27 feb 12 Sarebbe addirittura incompleto il progetto di Piazza Bilotti per cui il Comune di Cosenza si sta svenando per pagare un progetto incompleto negli elaborati e pare con gravi errori progettuali. In pratica una vetrina con delle idee ma in sostanza: inattuabili. Le indiscrezioni trapelano degli uffici di Palazzo dei Bruzi. Per il progetto, per cui la politica si sta scannando utilizzandolo per un'accesa polemica che sta riempendo le colonne dei giornali, vale la pena ricordare, Giacomo Mancini senior espletò soltanto un concorso con un premio di venti mila euro senza successivamente dar seguito al progetto. Solo in seguito gli uffici tecnici del comune, guidati dal Commissario, decisero di liquidare la parcella per il progetto definitivo, che non era assolutamente obbligatorio affidare, ma una semplice facoltà per l'Ente, e che era completamente inutile redigere considerato che non c'erano i finanziamenti, tant'è che il Comune ha dovuto accendere un mutuo (che ancora sta pagando) per far fronte ai debito contratto. Tra l'altro, il progetto Caruso, vecchio di 15 anni, prevede uno scavo di 13 metri ad appena 4 metri di distanza dei fabbricati. Una previsione che potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza di tutta la piazza. Per questo l'Amministrazione Occhiuto ha preso le distanze dal progetto che più che una piazza sembra un grande mercato con una enorme copertura praticabile, che copre tutti i punti di vista e tutte le prospettive aperte. Così ha messo in cantiere le sue idee che, tra l'altro, offrono un parcheggio molto pi ampio di 250 posti auto, un polifunzionale da adibire a manifestazioni culturali/espositive, un museo virtuale, uno spazio ludico per i bambini, un'agorà pedonale per i cittadini, di ben 5000 metri quadri, la riqualificazione della piazza che verrà collegata al Mab in maniera naturale e la riqualificazione di tutte le strade che vi affluiscono. Il tutto senza cacciare un euro dalle casse comunali ma utilizzando i fondi PISU (2008/2013) che dovevano essere disimpegnati addirittura a Dicembre 2011, e li avrebbe persi anche il Comune di Rende. Cioè la bellezza di 35 milioni di euro che diversamente si sarebbero volatilizzati con l'ennesima accusa da parte della UE di non utilizzare i fondi stanziati. In questo periodo di crisi! Evidentemente c'è chi pensa, da sempre, solo a parlare ed invece c'è chi pensa a fare. Ed il fare da sempre fastidio. Alla faccia di chi faceva solo progetti irrealizzabili (e pagava parcelle con fondi comunali), c' chi invece i progetti non solo li fa finanziare ma li porta all'incasso con il bando di avvio lavori. E scusate se è poco di questi tempi.

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