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"La letteratura al tempo della crisi" secondo appuntamento di Seminaria all'Auser
"La letteratura al tempo della crisi" secondo appuntamento di Seminaria all'Auser 17 feb 12 L'iniziativa "La letteratura al tempo della crisi", vuole configurarsi come conoscenza, incontro e scambio con autori che nei loro testi, a vario titolo, sembrano riscoprire il carattere sociale e materiale della letteratura, la particolarità e l'universalità, la capacità di dialogo e conflitto. Con il desiderio, comune, di resistere all'aria del tempo, cioè al clima politico e culturale dominante mettendo in relazione una diversa pratica politica e sociale con le forme dell'interpretazione e della rappresentazione, di cui la qualità linguistica è aspetto essenziale. Mercoledi 29 febbraio alle ore 17,30 presso il centro Auser, rione Spirito Santo, di Cosenza, Andrea Tarabbia discuterà con Giorgio Franco e con il pubblico sul senso di fare letteratura oggi nell'età della crisi. Andrea Tarabbia è nato a Saronno (VA) nel 1978. Russista di formazione, è docente di letteratura comparata presso l'università di Bergamo. Scrive sulla rivista "Il primo amore" e vive a Bologna. Ha pubblicato i romanzi La calligrafia come arte della guerra (Transeuropa, 2010), Marialuce (Zona, 2011) e Il demone a Beslan (Mondadori, 2011), con cui si è definitivamente segnalato alla migliore critica italiana. In un'intervista a Finzioni, lo scrittore ha detto: << A volte mi sembra che tutti siano convinti che, siccome uno ha 33 anni, e dunque è "giovane", debba per forza scrivere di precariato, della tipa che lo lascia, di un viaggio in India e così via. Invece conosco molti scrittori anche più giovani di me che di questa cosa se ne fregano, e portano avanti un loro discorso. Bisogna capire a cosa si pensa davvero quando si pensa alla letteratura italiana contemporanea: siamo d'accordo che esistono dei modelli letterari forti, ma non sono gli unici sentieri battuti dagli scrittori. La letteratura che amo ha a che fare con certi temi e certi discorsi, e dunque per me è naturale pensare, quando scrivo, di riferirmi a questi>>. Il demone a Beslan è ispirato ai tragici fatti di Beslan, quando centinaia di bambini furono uccisi da un commando di ceceni. Marat Bazarev è quello che è sopravvissuto e sopravviverà. È l'uomo che, con i suoi compagni, una mattina di sole di settembre, è entrato nella scuola numero 1 di Beslan. E lì ha dato inizio alla fine. Marat è l'unico del gruppo di attentatori a essere uscito vivo dalla scuola, catturato dalla polizia russa, e ora in un carcere isolato e gelido di Mosca ci consegna la sua confessione. È pronto a prendersi la parte che gli spetta, ma ha anche un'urgenza più forte: raccontare la sua storia, che è una storia di sangue e vendetta, di un'amicizia che resiste a tutti gli orrori. Prendendo la voce di Marat, con una delicatezza e una profondità che lascia senza fiato, Tarabbia racconta il viaggio dentro il male nella sua forma più umana e disperata. Dopo Tarabbia il prossimo appuntamento sarà il 23 Marzo con Mario Desiati, autore di Ternitti, candidato allo scorso premio Strega, e de Il paese delle spose infelici. Da questo romanzo Pippo Mezzapesa ha tratto l'omonimo film, che sarà proiettato per l'occasione in serata presso il cinema Modernissimo di Cosenza alla presenza del regista e dello scrittore. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Area Urbana di Cosenza"
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |