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Mazzuca scrive a Scopelliti "Sanità cosentina sacrificata ad interessi Reggio"

 

 

Mazzuca (PSE) scrive a Scopelliti "Sanità cosentina sacrificata ad interessi Reggio"

16 feb 12 Il capogruppo del Pse al Comune di Cosenza, Giuseppe Mazzuca, ha scritto al presidente della Regione Giuseppe Scopelliti sui temi della sanità. "Sono passati diversi mesi - afferma Mazzuca - da quando l'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha ultimato il proprio atto aziendale. E' chiuso in un cassetto e ancora non può entrare in vigore perché lei, o chi per lei, non è ancora riuscito a trovare la quadra sull'atto aziendale dell'Asp di Reggio, con conseguente congelamento di quello di Cosenza. Lei dovrebbe ben sapere cosa comporta questo ritardo in termini di tenuta complessiva di un sistema che ha bisogno di certezze operative e gestionali per mettere in campo quella complessa operazione di assestamento e rilancio, per fare in modo che nonostante i tagli, nonostante le difficoltà storiche della nostra sanità, in Calabria e a Cosenza si possa tornare a parlare della salute come di un diritto". "Anche questa volta - prosegue Mazzuca - assistiamo al film cui siamo costretti da più di due anni, con la nostra città sacrificata sull'altare degli interessi reggini e di questa sua concezione per cui la Calabria altro non è che mera estensione territoriale di Reggio. Le conseguenze di questo suo modo sono ormai di dominio pubblico e non riguardano solo la sanità. Una delle cose che più ci rammarica è vedere che i suoi luogotenenti in città, in primis il Sindaco, comportarsi come indefessi esecutori delle sue volontà, senza mai alzare la voce, senza mai mettere sul tavolo la difesa della nostra comunità e dei suoi sacrosanti diritti. Perché il primo cittadino non sbatte i pugni sul tavolo su questo punto? Di cosa ha paura? Forse ci sono ancora in ballo le cambiali elettorali? E per quanto tempo vi rimarranno?". A parere di Mazzuca "il piano di rientro, con la pilatesca logica dei tagli lineari, ha reso la rete sanitaria provinciale un colabrodo. Senza dimenticarsi la cosa più grave e cioé la ripartizione dei fondi fatta, contravvenendo la legge, secondo il principio della spesa storica, cosa che ha portato a Cosenza molte meno risorse di quanto in realtà le spettino. Come Pse continueremo a opporci perché prima di ogni altra cosa abbiamo a cuore le sorti della nostra città e quelle dei cosentini con le loro istanze, i loro bisogni, i loro diritti".

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