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Migliore Cosenza "Rinvio dibattito su sede Coni è debolezza maggioranza"

 

 

Migliore Cosenza "Rinvio dibattito su sede Coni è debolezza maggioranza"

09 feb 12 "Quello che è accaduto in consiglio comunale è un atto molto grave. Si è fatto in modo che non si discutesse su quel punto per cui il consiglio era stato convocato dopo una richiesta da parte di 11 consiglieri comunali di minoranza e cioè lo sfratto del Coni dai locali di Piazza Matteotti. Lo dice in una nota "La Migliore Cosenza di sempre". La maggioranza ha mortificato l'intero consiglio e lo ha svuotato del suo ruolo di casa di tutti i cosentini, proponendo e approvando il rinvio di fatto ha cancellato la possibilità di poter discutere sul tema. Questo atto di debolezza da parte della maggioranza - continua la nota - è la prova che non vogliono il confronto. Sanno bene che se ci fosse stata data la parola avremmo ricordato loro che la città ha già due mediateche, una presso la biblioteca civica e l'una presso la biblioteca comunale e che basterebbe procedere coi pagamenti per il periodo 2010-2012 per fare in modo che la nostra città ne abbia una, arricchendola - questo sì - con l'archivio del dott. Scorza. Perché c'è una differenza tra un archivio, per quanto importante, e una mediateca che per essere tale, deve rispondere a tutta una serie di criteri. Avremo voluto parlarne, confrontarci, dire qualcosa sul perché non è opportuno che il CONI sia sloggiato dalla attuale sede, ascoltare le ragioni degli altri, esaltare cioè il ruolo del Consiglio comunale. Invece si è preferito fare la solita manfrina politichese: aprire un cosiddetto "tavolo" apparecchiato secondo convenienze ed interessi lontano dalla pubblica aula, dove le cose che si dicono – e si fanno – sono sotto gli occhi di tutti.- A noi questo modo di fare non piace, continuiamo a dirlo, ed a voce sempre più alta. Così come non ci è piaciuto il tentativo di soffocare la dura ma civile protesta dei lavoratori multiservizi e non ci piace l'omissione ormai intollerabile ed indecente rispetto alle richieste che abbiamo inoltrato da mesi. Quanti sono e quanto costano i lavori di somma urgenza? Quanto costano e chi sono i consulenti del Sindaco? Quanti di essi provengono dal suo studio professionale? Quali sono le aree comunali da alienare e quali sono i criteri della loro valutazione? Quanto sono costate le luminarie di Natale? E quanto la pista da sci? E quanto il "palaghiaccio"? Ed ancora chiederemo: perché non si è utilizzato il progetto dell'arch. Caruso (già pagato) per Piazza Bilotti? Perché è stato sfrattato il "Museo del gusto"? Dopo i proclami della campagna elettorale pensavamo di poter contare – almeno all'inizio – su un po' di trasparenza.- Invece niente – anzi peggio che mai – e tutto ciò ci conferma che non avevamo torto sulla questione morale".

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