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    Attentato alla caserma CC Paolo Grippo a Cosenza, incendiato portone laterale

     

     

    Attentato alla caserma CC Paolo Grippo a Cosenza, incendiato portone laterale

    07 ago 12 La porta secondaria ed una finestra della caserma dei Carabinieri 'Grippo' di Cosenza sono state incendiate nel corso della notte. Una persona si è avvicinata al davanzale di una finestra della caserma ha cosparso del liquido infiammabile ed ha provocato l'incendio. Successivamente lo sconosciuto si è spostato di pochi metri ed ha incendiato il portone d'ingresso posto sulla facciata laterale della struttura. Le fiamme sono state spente dai carabinieri e dai vigili del fuoco. I carabinieri hanno avviato le indagini per identificare l'autore e la matrice dell'incendio della porta e della finestra della caserma 'Grippo' di Cosenza. Dai primi accertamenti è emerso che la persona che ha provocato i due incendi potrebbe avere una età tra i 20 ed i 30 anni. Le fiamme sono state provocate utilizzando una sorta di miccia. I carabinieri stanno ricostruendo l'accaduto utilizzando anche le immagini delle telecamere di sorveglianza.

    ---- Attentato a Caserma CC Cosenza, vertice in Prefettura. Ottimismo su cattura autore

    Col. Ferace "Atto gravissimo". "E' un atto gravissimo di intimidazione che non farà recedere i carabinieri della provincia di Cosenza da nessuna delle attività in corso. Non c'é null'altro da aggiungere". Lo ha detto il comandante provinciale di Cosenza dei carabinieri, col.Francesco Ferace, commentando l'attentato incendiario, compiuto la scorsa notte, contro la porta secondaria ed una finestra della caserma 'Grippo'.

    Scopelliti "Ferma Condanna". "Desidero manifestare la mia più ferma condanna per il gesto sconsiderato compiuto ai danni della caserma dei carabinieri 'Grippo' di Cosenza". Lo ha affermato, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. "In attesa che gli organi competenti facciano chiarezza sulla matrice dell'inaudito ed inqualificabile atto di violenza, che ha preso di mira un simbolo delle istituzioni dello Stato sul territorio - ha aggiunto il Governatore - in qualità di rappresentante della Regione e a nome di tutti calabresi, voglio far giungere il più sincero sentimento di vicinanza e solidarietà all'Arma dei carabinieri".

    Sindaco Occhiuto "Fatto inaudito". "Quanto è avvenuto è sconcertante e inaudito. Cosenza è città civilissima che rigetta con forza ogni forma di violenza". Lo ha detto il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, facendo riferimento all'incendio doloso contro la caserma Grippo dei carabinieri. "La mia città - ha aggiunto - ha avuto ed ha da sempre uno splendido rapporto con l'Arma dei carabinieri, i cui successi, ottenuti in modo costante e continui con la guida del colonnello Francesco Ferace, hanno consentito di infliggere duri colpi alla criminalità organizzata. Il gesto della notte scorsa è, forse, anche il segnale di insofferenza al lavoro svolto dai militari, che è stato forte e incisivo". "Sono certo di interpretare il sentimento di tutti i miei concittadini - ha detto ancora il sindaco Occhiuto - esprimendo piena e convita solidarietà e gratitudine a tutti i carabinieri che con spirito di sacrificio e alto senso del dovere si spendono quotidianamente in favore della nostra comunità".

    Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha telefonato al Comandante provinciale dell'Arma, col. Francesco Ferace, per esprimergli "incondizionata stima e vicinanza" a seguito dell'incendio della porta laterale della caserma 'Grippo'. "Il lavoro che state portando avanti - ha detto Oliverio al col. Ferace - nella lotta e nella repressione del crimine e a favore della sicurezza e della legalità su tutto il territorio provinciale e che ha portato a risultati importantissimi con la cattura di pericolosi latitanti è troppo prezioso ed essenziale per essere distratto o rallentato da un atto vile ed esecrabile che, con ogni probabilità, indica la reazione scomposta e disperata di quanti erano abituati a non essere 'disturbati' nella loro quotidiana azione criminale". "Nel confermare a lei e ai suoi uomini - ha concluso - tutta la mia stima e la mia incondizionata solidarietà, mi auguro che gli autori di questo grave gesto siano al più presto individuati e assicurati alla giustizia e che il vostro lavoro possa continuare con sempre maggiore fermezza e determinazione".

    Mons. Nunnari "Atto vile e indegno". L'arcivescovo metropolita di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari, ha espresso la sua vicinanza all'Arma dei carabinieri, definendo l'atto perpetrato la scorsa notte contro la caserma Grippo "vile ed indegno". "Si tratta di un'azione - ha aggiunto mons.Nunnari - che prova quanto di bene fanno i militari contro la microcriminalità e la criminalità organizzata in Calabria, ed in particolare nella provincia di Cosenza". "Esprimo il mio affetto - ha concluso l'arcivescovo - a ciascuno dei militari dell'Arma che giornalmente operano nel nostro territorio".

    Napoli "Atto grave e preoccupante". "Davvero grave e preoccupante l'attentato incendiario fatto la notte scorsa contro la caserma dei carabinieri 'Grippo' di Cosenza". Lo afferma, in una nota, la deputata Angela Napoli, componente della Commissione antimafia. "Un inammissibile atto di violenza - aggiunge - ancor più perché provocato nei confronti di una delle istituzioni, quella dei carabinieri, i cui uomini e donne garantiscono quotidianamente la sicurezza di tutti i cittadini". "Esprimo viva condanna - conclude la deputata - contro il vile gesto e sincera solidarietà al col. Francesco Ferace ed a tutta l'Arma dei carabinieri".

    "Tutti i calabresi si sentano aggrediti, non solo l'Arma. Il fatto è inaudito". Lo afferma il deputato del Pd, Franco Laratta, circa l'incendio della porta della caserma dei carabinieri a Cosenza. "I calabresi tutti - aggiunge - si sentano minacciati. L'attentano alla Caserma Grippo dei carabinieri di Cosenza è un fatto gravissimo, senza precedenti. E non si tratta solo di una 'semplice' intimidazione. E' una 'dichiarazione di guerra' all'impegno straordinario dei carabinieri contro qualsiasi forma di criminalità e illegalità. Difendiamo l'Arma con tutte nostre forze di uomini liberi e di istituzioni democratiche".

    "E' un fatto di inaudita gravità, che ci preoccupa fortemente, quello avvenuto la scorsa notte a Cosenza". Lo afferma in una nota la deputata del Pd, Maria Grazia Laganà Fortugno, componente della commissione difesa della Camera. "Esprimo, innanzitutto, la mia solidarietà all'Arma - aggiunge - in tutte le sue articolazioni territoriali e, in particolare, al comandante provinciale di Cosenza, colonnello Francesco Ferace. I carabinieri, come le altre forze dell'ordine, sono quotidianamente impegnati in una durissima battaglia contro la criminalità organizzata, specie in Calabria, dove la presenza della 'ndrangheta pervade molti ambiti della vita sociale. Quello degli uomini della Benemerita e' un lavoro difficile, anche e soprattutto per ragioni ambientali, come hanno dimostrato le circostanze in cui è stato assicurato alla giustizia il latitante Celestino Abruzzese, a Cassano allo Jonio".

    "L'attentato al Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza è la dimostrazione più evidente dell'efficace e incessante lavoro svolto dall'Arma sui territori più esposti all'attacco delle mafie". Lo afferma, in una dichiarazione, la senatrice del Pdl Anna Bonfrisco, dell'Ufficio di Presidenza di Palazzo Madama. "Sono certa - aggiunge - che questo non farà arretrare di un millimetro la preziosa opera svolta dalle forze di polizia e dalla magistratura, impegnate quotidianamente allo scopo di ribadire il primato dello Stato sulla barbarie della criminalità organizzata. Ai carabinieri di Cosenza non servono molte parole ma oggi è importante che sentano la vicinanza di tutte le istituzioni".

    "Il gravissimo attentato incendiario compiuto da ignoti la scorsa notte a Cosenza contro la porta della caserma dei Carabinieri 'Grippo' è un atto spregiudicato di sfida allo Stato". E' quanto afferma, in una nota, il Consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. "I recenti arresti - aggiunge - di personaggi di spicco della criminalità organizzata probabilmente sono stati mal tollerati da quanti erano stati abituati a vivere e a trarre grandi profitti da un clima di omertà, illegalità e pratica dell'illecito. Alla luce di tutto ciò confermiamo la nostra stima e la nostra più sincera solidarietà agli uomini dell'Arma e al loro Comandante provinciale, col. Ferace e siamo fortemente convinti che la loro opera di difesa della legalità e del territorio continuerà ad andare avanti con sempre maggiore incisività ed efficacia e che ben presto gli autori di questo efferato gesto saranno individuati ed assicurati alla giustizia".

    "Esprimo a nome mio personale e dell'intero gruppo del Pdl in Consiglio Regionale solidarietà e vicinanza al Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Ferace, e a tutti i militari dell'Arma". Lo afferma in una nota il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Gianpaolo Chiappetta. "Il vile gesto - aggiunge - che stamane ha avuto come obiettivo la sede provinciale dell'arma non merita commento alcuno se non quello di ribadire - con forza e determinazione - la presenza, la forza e l'autorevolezza dello Stato attraverso i suoi servitori, cosi come opportunamente ha fatto il Col. Ferace. Per parte nostra, in qualità di amministratori regionali e nell'ambito delle competenze espressamente assegnateci dalla legge, assicuriamo il nostro partecipe impegno nel condividere con le forze dell'ordine ogni percorso in difesa della legalità e della civile convivenza nel segno di una Calabria lontana da manifestazioni e prevaricazioni criminali".

    "Esprimo solidarietà e vicinanza, personale ed istituzionale, all'Arma dei Carabinieri, in tutte le sue articolazioni territoriali, ed in particolar modo al Comandante provinciale di Cosenza, col. Francesco Ferace, per il gravissimo gesto compiuto ai danni della Caserma 'Grippo' di Cosenza". Lo afferma in una nota il deputato del Pdl, Giovanni Dima. "Un fatto così preoccupante - aggiunge - deve farci riflettere sul livello di pericolosità raggiunto dalla criminalità nei nostri territori e deve spingere le istituzioni ed i cittadini onesti e liberi a stringersi, ancora più di prima, all'Arma dei Carabinieri. Al col. Ferace, in questo momento così importante, confermo pieno sostegno e supporto per l'impegno da lui profuso, insieme a quello dei suoi carabinieri, per l'affermazione dei valori della legalità".

    Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, esprime "solidarietà all'Arma dei Carabinieri per l'incendio alla caserma 'Grippo' di Cosenza, ma invita, in attesa che si scopra l'autore e il movente di questo gesto criminale, a non creare ed evitare allarmismo sulla vicenda, per non provocare eccessiva preoccupazione nella popolazione e per non danneggiare l'immagine della civile città di Cosenza". "Quanto avvenuto questa notte - aggiunge Corbelli - con l'incendio alla caserma 'Grippo' è senz'altro un fatto grave e inquietante che va severamente condannato e il cui autore subito individuato e punito in modo esemplare. Ma bisogna assolutamente evitare di creare ingiustificato allarmismo su una vicenda su cui occorre fare immediatamente chiarezza, per assicurare alla giustizia il responsabile(i) di questo atto criminale, tranquillizzare la popolazione. All'Arma dei Carabinieri, al Comandante Provinciale Francesco Ferace, va la solidarietà del Movimento Diritti Civili e di tutti i cittadini onesti".

    "Condanniamo con forza e molto indignati il vile attentato consumato a danno dell'Arma dei Carabinieri Comando Provinciale di Cosenza". Lo affermano in una nota congiunta il presidente provinciale della Confesercenti, Mimmo Bilotta, ed il vice presidente, Massimo Esaltato. "Siamo vicini - aggiungono - ed esprimiamo la nostra solidarietà al Comandante provinciale, colonnello Francesco Ferace. E' un atto gravissimo di intimidazione. Siamo certi che l'Arma continuerà il lavoro eccellente finora svolto".

    "E' ferma la condanna per l'incendio alla porta della caserma dei carabinieri di Cosenza, ma allo stesso tempo mi congratulo con l'Arma per l'eccellente lavoro che sta svolgendo sul territorio e che sta portando risultati importanti nella lotta alla criminalità. Atti di questo genere non fanno che mostrare l'insofferenza delle cosche verso chi tenta di riportare la gestione del territorio in mano allo Stato". Questo il commento di Doris Lo Moro, deputata del Pd, che ricorda anche " il clima in cui si è svolto questa mattina l'arresto del latitante Celestino Abruzzese a Cassano allo Jonio va condannato. I cittadini dovrebbero sostenere l'azione di chi ogni giorno si spende per la pulizia della nostra regione".

    "Quanto avvenuto sfrontatamente a Cosenza ai danni dell'Arma colpisce e preoccupa, anche per il clima che si respira ultimamente in città, nella convinzione che la crescita d'una comunità si misura anche sul grado di sicurezza dei cittadini". Lo sostiene, in una nota, Eva Catizone, della presidenza nazionale di Sel. "Al comandante, col. Ferace - aggiunge - vanno tutta la mia vicinanza e stima, unitamente all'invito ad andare avanti in quella pervicace azione di legalità che sta portando avanti".

    "Intendiamo esprimere la nostra vicinanza ai Carabinieri di Cosenza per il tentativo di incendio subito. Consideriamo l'ignobile gesto un vile attacco allo Stato, proprio all'indomani dell'arresto dei due latitanti Antonio e Roberto Presta ad opera dell'Arma dei Carabinieri di Cosenza". Lo affermano Lia Staropoli e Rosy Grandinetti, rispettivamente dell'esecutivo Nazionale e del coordinamento provinciale di Cosenza del Movimento antimafia Ammazzateci Tutti. "Per tale arresto - aggiungono - intendiamo rivolgere, ancora una volta, il nostro plauso alla professionalità dell'Arma dei Carabinieri che con lavoro incessante ed una minuziosa attività investigativa ha inferto un altro duro colpo alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Esprimiamo, inoltre, profonda gratitudine all'Arma per le brillanti operazioni antimafia che si susseguono. Uomini e donne che con grande acume investigativo e risorse non sempre all'altezza delle reali necessità riescono costantemente ad arginare la 'ndrangheta''.

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