Paolini "Delibera aumenti non chiara" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Paolini "Delibera aumenti non chiara"

19 set 11 "La conferenza stampa promossa da sindaco di Cosenza e assessori, amplificata e ritrasmessa più volte sui media locali, per chiarire che nessun aumento è stato deliberato per le loro indennità di carica, non ha chiarito né dissipato le perplessità seguite dalla dichiarazione da me fatta alla festa del Pd". Ad affermarlo è il consigliere comunale di Cosenza Enzo Paolini. "A parte la minaccia di querela - ha aggiunto - resta la delibera così come è formulata dalla quale né sindaco, né assessori, né segretario generale, né ragioniere generale si possano allontanare parlando d'altro. Nella delibera non vi è alcun accenno al credito vantato dall'ex sindaco Perugini e dai suoi assessori nei confronti dell'amministrazione. La delibera recita che 'visto il capitolo 10 (cioe' il capitolo di spesa che fa riferimento alla indennità di carica ed assegni di aspettativa al Sindaco ed agli amministratori comunali) evidenziato che per il medesimo capitolo previsto per euro 460.000 è necessario un impinguamento per euro 224.000 con conseguente diminuzione.. deliberà. Già il termine 'impinguamento' non è dei più felici ma nella sua rozzezza lessicale altro non vuol dire se non l'aumento del budget di spesa relativo alle indennità degli amministratori quantificato in 224 mila euro. Che i 224 mila euro siano necessari per pagare gli arretrati a Perugini e alla sua giunta è stato detto in conferenza stampa mentre nella delibera non vi è alcun cenno. E, poi, perché aumentare il budget, cioé il capitolo di spesa tout court, 'impinguandolo' di 224 mila euro, cioé portandolo da 460 mila a circa circa 684 mila, se l'impinguamento è finalizzato soltanto per pagare Perugini ed assessori? Non poteva essere più esplicita la motivazione dell'impinguamento?". "L'omissione della motivazione - ha sostenuto Paolini - fa pensare che ragioni di pudore politico e amministrativo imponevano di mimetizzare l'operazione nel burocratese di una delibera che recita tutt'altro. Se l'operazione voleva essere trasparente, la delibera andava declinata in premessa con un 'visto che il Sindaco della precedente amministrazione ed i relativi assessori vantano spettanze per 224 mila euro, si delibera''. "Mi rendo conto - ha proseguito - che la mia segnalazione ha messo in chiaro una finalità della variazione al bilancio che non emergeva dalla delibera e se la finalità, cioé pagare gli arretrati a Perugini e assessori, è legittima sul piano formale, resta da spiegare l'urgenza e l'indifferibilità, considerato che le casse comunali sono pressocché vuote e non per colpa certo del sindaco in carica. Spieghi ora il sindaco con altra conferenza stampa qual era l'urgenza di pagare gli arretrati a Perugini ed ai suoi assessori, tenuto conto che ben altri sono i debiti inevasi che l'amministrazione Perugini ha lasciato unitamente alle casse comunali vuote. Quanto al metodo della minaccia di querela inaugurato dal sindaco ed incredibilmente da alcuni dirigenti comunali per scoraggiare il legittimo dissenso nei confronti dell'amministrazione non posso che osservare che fa parte di un armamentario polveroso e stantio finalizzato ad impaurire gli oppositori, degno di regimi e della cultura politica del centrodestra italiano ormai allo sbando sul piano etico e morale. Con noi questo metodo non può che fare cilecca. Il 48% dei cittadini di Cosenza ed anche gli altri, che osservano i primi passi di questa microcasta, continueranno ad avere la schiena dritta senza timori. La politica a colpi di querele è quanto di più lontano dalla sensibilità democratica". "A tutti coloro che dovessero incappare nelle sue ire e nelle querele dell'amministrazione in carica per aver espresso una critica - ha concluso Paolini - offro il patrocinio gratuito del mio studio legale".