In migliaia al San Vito per la beatificazione di Madre Elena Aiello: campionessa in santità

14 set 11 In decine di migliaia sono accorsi allo stadio San Vito di Cosenza per la cerimonia di beatificazione di suor Elena Aiello, "a monaca santa", ed alla lettura della formula che ha ufficializzato la decisione del Papa si sono lasciati andare ad un lungo applauso. La sua festa si celebrerà ogni anno il 19 giugno, giorno della sua morte. Una cerimonia toccante, che ha fatto rigare di lacrime di commozione e di gioia il volto di più di uno nella moltitudine di fedeli accorsi sugli spalti del San Vito da tutta la regione ma anche dal Canada e da altri Paesi esteri per partecipare alla cerimonia officiata dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione dei Santi, rappresentante del Papa. E proprio il Pontefice, stamani, al termine dell'udienza generale, nei saluti in italiano, ha voluto ricordato che oggi a Cosenza sarebbe stata proclamata beata Elena Aiello, fondatrice delle Suore minime della Passione. "Il suo esempio e l'intercessione - ha detto Papa Ratzinger - accrescano in tutti l'amore" per l'Eucaristia. Il momento più toccante è stato la scoperta di un enorme quadro con l'immagine di suor Aiello, prima donna calabrese elevata agli onori degli altari, posto vicino all'altare sistemato sul terreno erboso dello stadio e che sarà l'effige ufficiale della Beata. "In questo luogo - ha detto il card. Amato nella sua omelia - ammiriamo i campioni dello sport. Oggi ammiriamo una campionessa di santità, la beata Elena Aiello. Quello di oggi è un evento storico perché è la prima volta che una beatificazione viene fatta in Calabria e assume una grande rilevanza spirituale per la figura esemplare di suor Elena Aiello che si è distinta nella carità. I suoi occhi sono sempre stati fissi sul crocifisso che è stato per lei sorgente di fede, di speranza e di straripante carità". E proprio il crocifisso davanti cui la Beata era solita pregare, il Santissimo Crocifisso della Riforma, preziosa scultura lignea del XVII secolo, considerato miracoloso dai cosentini, oggi, per la prima volta, è uscito dalla Chiesa della Riforma per essere portato in processione sino allo stadio dagli 80 ragazzi cosentini che hanno partecipato alle Giornata Mondiale della Gioventù, a Madrid. In processione anche la reliquia della "monaca santa", portata da Francesca Bozzarello, la donna la cui guarigione, inspiegabile per i medici, è stata riconosciuta per la beatificazione di madre Elena. Alla cerimonia, oltre alla moltitudine di fedeli ed al clero dell'arcidiocesi di Cosenza e Bisignano, hanno preso parte le autorità civili e militari, con in testa il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio ed il sindaco Mario Occhiuto che hanno concluso la cerimonia. Scopelliti ha parlato di giornata "storica per la Calabria e la Chiesa calabrese".

Per la prima volta, per la solenne Celebrazione di Beatificazione di Elena Aiello, è stato portato dalla Chiesa della Riforma di Cosenza il SS.mo Crocifisso, preziosa scultura lignea del XVII sec. Ambasciatori, gli 80 ragazzi cosentini che hanno partecipato alla recente Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid.

Elena Aiello è stata proclamata Beata dal Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, rappresentante del Papa, in uno stadio San Vito stracolmo di pellegrini. "Lo Stadio San Vito accoglie sempre i campioni dello sport, oggi , invece, ha pronunciato S.E. il Cardinale Amato - accoglie la Beata Elena Aiello, campionessa di santità. La vostra, è una presenza orante e santificante per tutti". Con queste parole il cardinale Angelo Amato ha salutato il popolo cosentino, e non solo, presente allo stadio cosentino per partecipare alla Solenne celebrazione della Beatificazione che ha visto salire agli onori degli altari 'a monaca santa. Migliaia i pellegrini provenienti, da tutta la Regione Calabria, da Bari, da Roma, dalla Colombia, dal Brasile e da altre parti del mondo. A presiedere la cerimonia insieme al cardinale Amato, l'arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, mons. Salvatore Nunnari, il Postulatore della Causa di Canonizzazione Enzo Gabrieli, S.E. Mons. Rigoberto Corredor Bermudas (Colombia) S.E. Mons. Maurice Muhatia (Camerun) S.E. Mons. Nunnari (Cosenza) S.E. Mons. Agostino (Cosenza) S.E. Mons. Sprovieri (Arcivescovo emerito di Benevento) S.E. Mons. Renzo (Arcivescovo Mileto- Nicoterà- Tropea) S.E. Mons. Marcianò (Arcivescovo di Rossano - Cariati) S.E. Mons. Staglianò (Arcivescovo di Nota) S.E. Mons. Bertolone (Arcivescovo di Catanzaro - Squillace) S.E. Mons. Cantafora (Vescovo di Lamezia Terme) S.E. Mons. Cantisani (Arcivescovo di Catanzaro - Squillace) S.E. Mons. Morosini (Vescovo di Locri - Gerace) S.E. Mons. Lupinacci (Eparca Emerito di Lungro) S.E. Mons. Lucibello (Nunzio Apostolico in Turchia) S.E. Mons. Rimedio (Vescovo Emerito di Lamezia Terme) S.E. Mons. Todisco (Vescovo di Melfi) Padre Andrea Lia Generale Emerito Minimi (Roma) Padre Marinelli Generale Minimi (Roma) Padre Portella Generale Ardorini (Roma). Numerosissime le autorità presenti a cominciare dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, il Prefetto della città bruzia, Cannizzaro, il Questore e tutte le forze armate presenti sul territorio, che non hanno voluto mancare a questo evento storico per la Calabria e la Chiesa cosentina. Tantissime anche le associazioni. La festa della beata Elena Aiello si celebrerà ogni anno il 19 giugno, giorno della sua nascita al cielo. Una gioia particolare è stata espressa dalle figlie della Beata Elena Aiello, le Suore minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo.

--- Beatificazione Suor Elena Aiello, Omelia card. Amato

--- Beatificazione Suor Elena Aiello, saluto Mons. Nunnari

--- Beatificazione Suor Elena Aiello, saluto Sindaco Occhiuto

--- Beatificazione Suor Elena Aiello, Saluto madre Generale

--- Beatificazione Suor Elena Aiello, il saluto di Scopelliti

--- Beatificazione Suor Elena Aiello, saluto Presidente Oliverio

"La Beata Elena sarà sempre Monaca Santa e io la ricordo da bambino, da adolescente, quando facevo parte dei gruppi cattolici con quegli occhi dolci". Lo afferma in una nota Pino Gentile, assessore regionale ai Lavori pubblici. "Ho avuto la fortuna di conoscerla - aggiunge - e di vedere quanto bene facesse ai poveri e poi, da Sindaco di Cosenza, ho incontrato la congregazione più volte, con la commozione e il sostegno necessario verso chi continuava l'opera da Monaca Santa. Sono commosso come cosentino che la mia città oggi abbia la prima Beata e sono ancora più commosso ricordando di averla conosciuta e di avere visto il bene che ha fatto".

L'altar emontato nello stadio

L'Arcivescovo di Cosenza Nunnari col Vescovo di Locri Morosini

Il rito della consacrazione

Il San Vito pieno di gente alle 17

Il saluto della Madre Generale

Il saluto del Sindaco Occhiuto

Il saluto del Governatore Scopelliti

Il saluto del Presidente Oliverio