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    Vecchione "allarme disoccupazione"

     

     

    Vecchione "Sindaco rappresenti a Governo e Regione allarme disoccupazione"

    31 lug 11 "Per una Cosenza, bella, intelligente, elegante, brillante, sveglia, rapida, di moda, per una città capoluogo che tutti auspichiamo, è necessario, nell'ambito più generale della cultura della responsabilità sociale, l'impegno del sindaco Mario Occhiuto di rappresentare al Governo e alla Regione Calabria l'urgenza di avviare azioni di reintegrazione solidale per dare risposte alle situazioni disagiate di molte famiglie e di imprese della città, per mitigare gli effetti della recessione in atto che sin dal 2008 penalizza ulteriormente la già debole economia locale". Ad affermarlo Stefano Vecchione presidente dell'Associazione Insieme per la Grande Cosenza". "Gli elementi di elevata criticità per Cosenza continuano, -spiega Vecchione- grandi differenze di performance si riscontrano rispetto ad altre città, ed evidenziano distanze che, nei casi più evidenti, raggiungono l'ordine delle trenta volte tra l'area più avanzata (Piemonte) e quella più svantaggiata (Calabria)". Vecchione richiama al senso di responsabilità il governo Berlusconi che ha, sin dal suo insediamento, dimenticato i giovani e le donne calabresi che vanno a costituire i tassi di occupazione più bassi dell'Occidente europeo. Giovani e donne che non hanno un lavoro e vivono il grave «disagio» nelle proprie famiglie, dove i genitori sono sempre più anziani e a loro volta bisognosi di aiuto per le misere pensioni che ricevono dallo Stato. Una situazione – è scritto nella dichiarazione – di grande difficoltà sociale per la capitale dei bruzi, che richiede con urgenza politiche mirate sul piano territoriale. È una città dove cresce l'esclusione sociale, dove il già elevato tasso d'incidenza della povertà è più del doppio rispetto alla media nazionale: «Il Sole 24 Ore» si sofferma sui debiti in crescita, evidenziando che nel 2010 le società di produzione e servizi, gli ististuti finanziari e le utilities, hanno cercato di recuperare crediti anche a Cosenza, dove il valore delle rate non pagate, dalle utenze telefoniche ai mutui, dal credito al consumo alle bollette di luce e gas, rapportate al prodotto interno lordo della regione, è pari al 4,5%, rispetto ad una media nazionale del 2%, e risulta inferiore solo a quello della Sicilia, con un consistente valore assoluto dei crediti da recuperare, nell'hinterland cosentino, che va verso il mezzo miliardo di euro. Si accresce continuamente il numero di famiglie e imprese cosentine che si ritrovano a elevato rischio usura e sono così costrette a vivere un'inaccettabile condizione economica, con i rapporti della Banca d'Italia che riportano a più riprese il segno meno in quasi tutti i settori con i «dati sull'occupazione che fanno tremare, e rimangono tra quelli più elevati in negativo delle regioni italiane». L'Istat, nel rapporto sui consumi, conferma che per la prima volta in dieci anni la «spesa» familiare si riduce in misura consistente, e «si sono rivelati formiche perfino i ceti medio-alti» che hanno tagliato le spese anche sui prodotti di prima necessità, come il cibo. Questo sfavorevole andamento congiunturale si è riflesso anche sulla redditività delle piccole imprese, «sensibilmente peggiorata», con la conseguente chiusura di molte aziende a conduzione familiare e di quella, imminente, di tante altre imprese che si avviano verso il default. È, pertanto, necessario – continua la nota di "Insieme per la grande Cosenza" - che il sindaco Mario Occhiuto si faccia carico di rappresentare al Governo e alla Regione Calabria la necessità di politiche urgenti e concrete per Cosenza e la sua area urbana , idonee a superare le emergenze dell'andamento congiunturale e l'allarme sociale per la mancanza di lavoro. Siamo in presenza di «uno scenario inquietante», l'elevata disoccupazione rappresenta - in maniera esponenziale – il principale fattore d'instabilità. Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto - anche attraverso l'apporto di una presenza significativa all'interno del Governo come quella del senatore Antonio Gentile – può richiedere allo Stato di contribuire a rafforzare la competitività del territorio cosentino, e, - attraverso il significativo rapporto che ha con il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti - di sollecitare la Regione Calabria ad intervenire concretamente per consolidare e sviluppare i diversi soggetti economici, sociali e culturali che operano a Cosenza, tenendo conto che la popolazione dell'intera provincia si andrà sempre più concentrando nella grande area urbana dell'immediato futuro: Cosenza-Castrolibero-Rende-Università-Paola-Montalto. Il ruolo di Mario Occhiuto, è quindi determinante per disegnare – conclude Stefano Vecchione - nuovi tempi, nuovi luoghi e nuovi modi d'interazione sociale ed economica per Cosenza e la sua grande area urbana, per riavviare un ciclo di crescita di una "città media - città del futuro", bella, intelligente, elegante, brillante..."

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