Mazzuca "Dipendenti Ente Fiera Cosenza senza stipendi e senza futuro" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Mazzuca "Dipendenti Ente Fiera Cosenza senza stipendi e senza futuro"

30 lug 11 "La mancata soluzione delle problematiche dell'Ente Autonomo Fiere Cosenza, relative ai lavoratori dell'ente che non percepiscono più gli emolumenti da agosto 2010 e della realizzazione del nuovo quartiere fieristico e del centro congressi annesso, da realizzare presso il vecchio sito delle cupole geodetiche del Campagnano, hanno determinato una situazione grave per l'Ente Autonomo Fiere Cosenza, che è impossibilitato da tempo a proseguire la propria azione istituzionale, con la mancata realizzazione, dopo trent'anni, della tradizionale Fiera di Cosenza e delle altre manifestazioni a carattere nazionale inserite nel calendario regionale delle fiere". Così in una nota il Consigliere del Comune di Cosenza Giuseppe Mazzuca. "Quella dell'ente fiere – ribadisce Mazzuca- è una situazione grave che non può perdurare ulteriormente nel tempo e che riflette riflessi negativi sulla funzioni della città capolugo, la Regione Calabria, che ha assunto da oltre vent'anni la responsabilità della gestione dell'Ente Autonomo Fiere Cosenza, caratterizzato dai positivi risultati dell'intensa attività svolta, nell'interesse pubblico, è stato, infatti, artefice della realizzazione, dal 1986 al 2009, di oltre il 90% delle attività fieristiche della Calabria, e, che, nell'ultimo cinquennio ha nominato alla guida dell'ente addirittura un commissario straordinario regionale e due sub-commissari, è chiamata ad equipararlo all'ente fiera di Reggio Calabria, finanziato anche per il 2011, e che, da tempo immemorabile, non realizza più alcuna fiera, non utilizzando per le due città due pesi e due misure. Atteso che i lunghi tempi di intervento di bonifica dell'area espositiva del Campagnano e di conseguenza quelli di realizzazione del nuovo quartiere fieristico, e l'ipossibilità per l'ente fiere di Cosenza di applicare misure idonee per il proseguimento delle attività espositive, la Regione Calabria è quindi chiamata, con l'urgenza che il caso richiede, a fronteggiare la situazione in atto fino alla definitiva realizzazione di un'area idonea ad ospitare manifestazioni fieristiche. La mancata realizzazione della Fiera di Cosenza e delle altre manifestazioni dell'ente è un danno grave che priva la Calabria di poter proporre il meglio della sua produzione in una vetrina fieristica, quanto mai opportuna e qualificante per l'intera economia regionale. Consapevoli del ruolo centrale che la Fiera di Cosenza andava svolgendo per lo sviluppo del sistema produttivo, la Regione, così come ha fatto per Reggio Calabria, è chiamata ad intervenire per preservare un patrimonio di tutta la Calabria, per il contributo fattivo dato alla crescita delle imprese, ma soprattutto – l'ente fiere di Cosenza – quale strumento fondamentale delle politiche di sviluppo economico e di internazionalizzazione delle attività produttive, in presenza delle oggettive e marcate differenze economiche e sociali tra Nord e Sud d'Italia che determinano, tuttora, un esteso divario tra la Calabria e le altre regioni della nazione".