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    Intimidazione con 2 molotov al "Quotidiano"

     

     

    Intimidazione con 2 molotov al "Quotidiano"

    21 lug 11 Due bottiglie molotov, con miccia innescata, sono state trovate nei pressi della sede centrale del 'Quotidiano della Calabria', a Castrolibero, alle porte di Cosenza. I due ordigni, confezionati in bottiglie di birre, erano contenuti all'interno di una busta, lasciata su un muretto dell'ingresso del giornale. Sull'episodio hanno effettuato i rilievi ed hanno avviato le indagini i carabinieri. Alla redazione del Quotidiano della Calabria va la solidarietà di NuovaCosenza.com: ragazzi non mollate!

    Indagini in corso dei carabinieri: "In seguito alle vicende che hanno colpito verosimilmente il Quotidiano della Calabria nei pressi della cui redazione sono state trovate due bottigliette molotov, sono in corso gli accertamenti e sono già stati sentiti il direttore ed il vicedirettore. Gli sviluppi saranno riferiti all'autorità giudiziaria". A sostenerlo, in una dichiarazione, è il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, col. Francesco Ferace. "In merito alle vicende del fotografo - ha aggiunto l'ufficiale dell'Arma - desidero dire che le due persone che hanno aggredito Mario Tosti sono state identificate e denunciate all'autorità giudiziaria e che le minacce che Tosti continua a ricevere sono state tutte riferite alla magistratura e vengono da persone che soffrono di disturbi comportamentali e le cui intemperanze sono già state segnalate al centro di igiene mentale dell'Azienda sanitaria. Si tratta di soggetti il cui comportamento aggressivo è dovuto alla loro condizione di psicolabilità, già riferita al centro di igiene, ed alle loro condizioni di vita". "Gli organi operativi del comando Compagnia carabinieri di Cosenza - ha concluso il col. Ferace - hanno fatto tutto quanto prescritto e doveroso compiere riferendo all'autorità giudiziaria, alle autorità sanitarie ed ai servizi sociali".

    Direttore Matteo Cosenza: Clima pesante. "Al di là di chi ha messo le due molotov e a chi erano destinate, e speriamo che questo lo chiariscano gli inquirenti, la cosa grave è il clima in cui si opera in questa regione. E questo vale per tutte le intimidazioni, che siano rivolte a magistrati, amministratori pubblici o giornalisti. Purtroppo il clima non cambia". Lo ha detto il direttore del Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza, in relazione all'intimidazione subita dal giornale. "Combinazione vuole - ha aggiunto Cosenza - che stamani ho saputo delle due molotov poco dopo avere parlato con la Prefettura per una vicenda molto grave che riguarda il nostro fotografo Mario Tosti che una decina di giorni fa è stato aggredito da una famiglia del centro storico di Cosenza davanti alla caserma dei carabinieri perché aveva fotografato dei loro congiunti arrestati. Da allora questa famiglia ha iniziato un'opera a tappeto con minacce di morte continue. Ieri sera Mario mi ha inviato un sms per segnalarmi che era stato nuovamente minacciato e costretto ad andarsene dal centro di Cosenza dove si trovava per un servizio. Il nostro fotografo non riesce più a fare il proprio lavoro e nessuno interviene. Tra le due due vicende non c'é assolutamente alcun collegamento ma dimostrano il clima che si respira da queste parti e, se devo essere sincero, anche una certa assuefazione a questi fenomeni".

    Cdr: Messaggio inquietante. Il Cdr del Quotidiano della Calabria esprime preoccupazione per il ritrovamento avvenuto stamane nei pressi della redazione centrale del giornale a Castrolibero di due bottiglie molotov. "Si tratta - è scritto nella nota del Cdr - di un messaggio inquietante e sinistro che si commenta da solo. Augurandoci che sulla vicenda venga fatta dagli inquirenti piena luce, denunciamo il grave clima di pressione delle intimidazioni che si registra nella nostra regione nei confronti di numerose categorie sociali ed economiche, di semplici cittadini e di rappresentanti delle istituzioni. Un fenomeno che ha assunto dimensioni insopportabili". "Per quel che ci riguarda, noi - conclude la nota del Cdr - continueremo a fare il nostro lavoro con più determinazione di prima, senza farci condizionare da niente nessuno"

    Solidarietà Scopelliti: Il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, è intervenuto in merito all'atto intimidatorio subito dal giornale "il Quotidiano della Calabria". "A nome della Regione Calabria, esprimo solidarietà al gruppo editoriale de 'il Quotidiano della Calabria', al suo Direttore, ai giornalisti, ai collaboratori e al personale amministrativo - afferma Scopelliti - per il vile atto intimidatorio subito presso la sede centrale del giornale. Si tratta di un episodio che condanno con fermezza assoluta anche perché colpisce una testata di informazione che quotidianamente svolge un utile servizio alla cittadinanza. Atti come questo ci preoccupano molto, in quanto minano la serenità dei giornalisti calabresi, categoria spesso sottoposta a grandi sacrifici per poter svolgere al meglio il proprio lavoro".

    Solidarietà Presidente Talarico. Il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, ha espresso forte preoccupazione e solidarietà per l'attentato intimidatorio subito dal Quotidiano della Calabria. In un messaggio rivolto al direttore del giornale, Matteo Cosenza, ai giornalisti ed agli editori della testata, Talarico parla di "tentativo criminoso di condizionare la libertà di espressione di giornalisti liberi e impegnati quotidianamente a svolgere una battaglia difficile, in una regione che vive un momento delicato sul fronte della lotta alla mafia e contro ogni forma di criminalità". "Il tentativo di colpire l'espressione primaria di una democrazia, come la stampa - ha detto il presidente Talarico - conferma l'importanza del ruolo dell'informazione particolarmente in Calabria. Per vincere il male più pericoloso di questa nostra terra, che trova impegnate, insieme a combatterlo, tutte le espressioni civili e democratiche della Calabria, insieme alle istituzioni, serve unità ed una forte presa di coscienza". "Siamo vicini a tutti i giornalisti della Calabria - ha detto ancora il presidente Talarico - per la loro quotidiana e coraggiosa battaglia per la libertà e la democrazia ed in questo momento particolarmente solidali con tutti i lavoratori ed operatori dell'informazione di un giornale che deve avvertire la sincera vicinanza di tutti i calabresi onesti".

    Soluri (OdG) "No a intimidazioni. "L'ennesima intimidazione subita da un organo di stampa in Calabria conferma quanto sia difficile, in questa regione, fare informazione libera senza dover subire gli attacchi vili di chi pensa di poter condizionare il lavoro dei giornalisti calabresi". E' quanto afferma, in una nota, il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Giuseppe Soluri. "Le due bottiglie molotov con miccia innescata trovate nei pressi della sede del 'Quotidiano della Calabria', a Castrolibero - prosegue Soluri - rappresentano un chiaro atto intimidatorio nei confronti della testata e di quanti, editori, direttori, redattori e collaboratori, sono quotidianamente impegnati ad offrire ai calabresi un prodotto editoriale libero da condizionamenti, coraggioso, pronto a battersi a salvaguardia della libera circolazione delle idee e per affermare i principi della democrazia e della legalità". "Ci auguriamo che le forze dell'ordine e gli inquirenti - prosegue Soluri - risalgano al più presto agli autori del vile gesto, nel mentre esprimiamo la più ferma e sentita solidarietà a tutti i colleghi del 'Quotidiano' che certamente, da questo squallido tentativo di intimidazione, trarranno ancor più forza e convinzione nel proprio impegno a favore della libera informazione in una regione che ha bisogno di isolare ed estirpare la malapianta della criminalità".

    Parisi (Fnsi) "Intimidazione non ferma informazione". "Non ci sono parole per condannare l'ennesimo atto vile e palesemente intimidatorio a danno dei giornalisti, nella nostra regione". Lo afferma Carlo Parisi, segretario del Sindacato dei giornalisti della Calabria e componente della Giunta esecutiva della Fnsi, in merito all'intimidazione compiuta contro il Quotidiano della Calabria. "Ai colleghi della redazione di Castrolibero del Quotidiano della Calabria - aggiunge - va, naturalmente, la solidarietà della Federazione della Stampa, da sempre impegnata a contrastare fenomeni ed azioni di stampo criminale che, almeno nelle intenzioni di chi li mette in pratica, mirano a chiudere la bocca a quanti dedicano la propria vita al dovere di informare". "Una condanna piena, quella del Sindacato dei giornalisti, che stigmatizza, con forza, il reiterarsi di simili episodi di inaccettabile violenza che - afferma Parisi - di certo non fermeranno la missione dei giornalisti, fermo restando che alle forze dell'ordine compete, ancora una volta, il dovere di fare luce su quanto accaduto, dando scacco alla vigliaccheria".

    Quotidiano Basilicata. La redazione del "Quotidiano della Basilicata", in una nota, ha espresso "la più forte vicinanza" ai colleghi del "Quotidiano della Calabria" per l'episodio intimidatorio di stamani. I giornalisti lucani hanno "ribadito il concetto che solo l'unità di intenti e il reciproco sostegno rappresentano l'arma da opporre a quanti credono con l'ingiustificata violenza di stoppare il diritto sacrosanto di tutti i giornalisti a fornire un'informazione libera e incondizionata".

    Gentile "Gesto che rattrista". "Il vile attentato, di natura sedicente, che ha colpito stamani la sede centrale de 'Il Quotidiano della Calabria' rattrista profondamente quanti credono che la libertà di stampa sia un valore indisponibile, soprattutto nei difficili contesti del Mezzogiorno d'Italia". Lo afferma, in una nota, il sottosegretario all'Economia Antonio Gentile. "La correttezza e l'equilibrio con il quale il direttore Matteo Cosenza e tutti i redattori portano avanti quotidianamente il loro lavoro - prosegue Gentile - è un dato oggettivo che alimenta ancora di più la nostra indignazione. Non vogliamo esprimere solidarietà retorica, ma autentica partecipazione emotiva all'amarezza che pervade gli editori e i giornalisti di un giornale che è bussola di democrazia e confronto civile".

    Loiero invito a non recedere. "Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza al Quotidiano della Calabria: al Direttore, a tutto il corpo redazionale e all'Editore". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Agazio Loiero di Autonomia e Diritti. "Il mio invito è a non demordere - prosegue Loiero - andando avanti nelle battaglie di libertà, in segno di rivendicazione d'una libera stampa e per l'affermazione di quel diritto che è la libertà d'espressione"

    Mario Oliverio: Atto che offende tutti. Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha espresso in una nota ferma condanna per il "vile atto intimidatorio rivolto da ignoti al Quotidiano della Calabria". "E' un atto - ha aggiunto - che offende la comunità ed ognuno di noi, perché rivolto ad un organo di informazione che quotidianamente svolge il proprio dovere con coraggio, sacrificio ed onestà, offrendo alla comunità un servizio puntuale di informazione, essenziale per la crescita civile e democratica della nostra terra. Al gruppo editoriale de 'Il Quotidiano della Calabria', al suo Direttore, ai giornalisti, ai collaboratori e al personale amministrativo esprimiamo solidarietà, vicinanza e sostegno sinceri". "Siamo certi - ha concluso Oliverio - che presto gli autori del vile gesto saranno individuati e affidati alla giustizia. Non abbiamo alcun dubbio, infine, che il lavoro quotidiano di informazione non subirà modifiche o cedimenti e che il giornale continuerà ad essere sempre al servizio della verità e dei cittadini"

    "Esprimo piena solidarietà all'editore, al direttore, ai giornalisti ed a tutto il personale de 'il Quotidiano della Calabria' e forte condanna dell'atto intimidatorio che umilia e mortifica la democrazia ed il libero confronto nella nostra regione". Lo afferma il parlamentare del Pd Nicodemo Oliverio. "Queste azioni - aggiunge Oliverio - preoccupano perché si aggiungono alle tante, che siamo costretti a registrare quasi ogni giorni, contro amministratori pubblici, sindacalisti e professionisti che con forza e determinazione provano a svolgere il proprio compito in una terra difficile ed in piena crisi. E' necessario, quindi, alzare la guardia e le barricate contro coloro che vigliaccamente tentano di condizionare la vita civile e democratica calabrese".

    Insieme al Pri nella sua interezza, esprimo la mia solidarietà a tutti giornalisti della redazione di Cosenza de 'Il Quotidiano della Calabria' per il vile atto intimidatorio subito". E' quanto afferma il consigliere regionale Antonio Rappoccio (Insieme per la Calabria-Scopelliti Presidente)."Un gesto - aggiunge - che colpisce chi è impegnato quotidianamente in prima linea a svolgere il proprio lavoro con lealtà ed abnegazione ed a costruire un informazione sempre veritiera e mai distorta".

    Per Giovanni Folino, responsabile comunicazione dei Giovani Udc "la libertà di stampa e, soprattutto, l'autonomia di giornalisti e di giornali sono elementi inalienabili che vanno sempre e comunque difesi. Partendo da questo principio, al di là dell'eventuale origine del gesto, esprimo a nome mio personale, del coordinatore regionale Giuseppe Idà e di tutto il movimento giovanile dell'Udc calabrese, la più sincera solidarietà agli editori, al direttore ed ai giornalisti de Il Quotidiano della Calabria".

    Esprimo anche a nome degli amministratori dei comuni e degli enti montani della nostra regione, la più ampia ed incondizionata solidarietà all'editore, al direttore, ai giornalisti ed a tutti gli operatori del giornale 'Il Quotidiano della Calabria', per la vile intimidazione diretta a colpire una testata di informazione da sempre impegnata al servizio dei cittadini". Lo afferma il presidente dell'Uncem Vincenzo Mazzei. "Tale ulteriore atto - prosegue - si inquadra nella ormai evidente strategia portata avanti da quanti tentano di condizionare con il terrore, coloro che con il loro costante impegno, si battono per far prevalere la legalità".

    "Piena solidarietà" viene espressa dalla Cisl calabrese che "nell'evidenziare la gravità dell'episodio, sottolinea come tutto ciò si inserisce in un contesto quanto mai preoccupante che continua ad interessare la nostra regione a dimostrazione di un forte clima di tensione che non accenna ad attenuarsi. Nell'esprimere fiducia nell'operato delle autorità competenti, chiediamo - afferma il segretario generale Paolo Tramonti - che venga posta in essere ogni azione volta a contrastare e debellare tale perversa spirale che rischia di far regredire ancor di più la nostra regione".

    A nome del direttivo e di tutti gli iscritti del circolo della stampa Mariarosaria Sessa di Cosenza, ti esprimo, caro direttore, i sentimenti della più affettuosa vicinanza e della più viva solidarietà per il vigliacco e proditorio attentato di cui 'il Quotidiano' è rimasto vittima". Così Gregorio Corigliano presidente del circolo. "Condanniamo tutti senza esitazione quanto accaduto nella cosciente consapevolezza dell'imprescindibile valore della piena libertà di stampa ovunque ma significativamente nella nostra che è una regione di frontiera".

    Il sindaco di Rende, Vittorio Cavalcanti, esprime piena solidarietà ai giornalisti ed alla direzione del Quotidiano della Calabria. "Non possiamo che condannare questo vile atto intimidatorio - afferma - esprimendo la nostra completa solidarietà alla Direzione del giornale".

    "Gesto inqualificabile ed inaudito" per il deputato Giuseppe Galati. "Un fatto certamente grave che - prosegue Galati - in questa occasione va a colpire un settore importante e fondamentale per la crescita sociale e civile della Calabria: quello della libera informazione che l'autorevole testata de 'Il Quotidiano della Calabria' sta da sempre garantendo svolgendo con coscienza ed autorevolezza il suo ruolo".

    Solidarietà dal leader di Diritti Civili, Franco Corbelli che parla di "fatto estremamente allarmante e inquietante che colpisce una testata calabrese particolarmente impegnata sul fronte antimafia, in campagne contro le illegalità, gli scandali, attenta al sociale e alle battaglie civili".

    L'intimidazione subita dalla redazione del 'Quotidiano' - per il sen. Adriano Musi, commissario regionale del Pd - è la conferma del clima pesante in cui i cittadini calabresi vivono. Magistrati, amministratori pubblici, imprenditori e giornalisti, sono al centro dell'offensiva che la criminalità, organizzata e non, lancia quotidianamente contro le istituzioni democratiche. Un'offensiva che la società civile è chiamata a respingere, emarginando mandanti ed esecutori".

    "Il ritrovamento di due bottiglie molotov a pochi passi dall'ingresso della sede centrale de 'il Quotidiano della Calabria' è un'intimidazione che fa comprendere come il clima in Calabria sia teso e come la 'ndrangheta tema l'informazione e chi fa quotidianamente il proprio lavoro raccontando ai calabresi quanto accade nella nostra terra". Lo afferma la presidente dell'associazione "Io resto in Calabria" Anna Laura Orrico. "La società civile in questi frangenti deve fare quadrato, così come successo il 25 settembre scorso a Reggio Calabria nella manifestazione contro la 'ndrangheta. Forse anche il 25 settembre di quest'anno, magari a Cosenza, dovremmo nuovamente scendere in piazza per dire ancora una volta: Io manifesto-stop alla 'Ndrangheta''.

    Il presidente e l'amministratore delegato di Sorical, Sergio Abramo e Maurizio Del Re, esprimono "piena ed autentica solidarietà all'editore, al direttore ai redattori e ai poligrafici de "Il Quotidiano" per il vile atto di intimidazione subito. Abramo e Del Re sono certi che la magistratura saprà individuare gli autori di un ignobile gesto che colpisce un giornale democratico e libero, da anni al servizio dei calabresi".

    A nome mio personale e di Field Calabria - afferma Domenico Barile - esprimo la mia solidarietà al direttore Cosenza, all'editore Dodaro e a tutti i giornalisti del quotidiano per la grave intimidazione subìta che, sono certo, non bloccherà il lavoro libero e autorevole di questo importante giornale.

    La segreteria provinciale de La Destra di Cosenza esprime piena solidarietà a tutta la redazione de "Il Quotidiano della Calabria" "per la vile intimidazione subita presso la sede del giornale". "Più in generale, la nostra solidarietà - affermano il segretario provinciale Antonio Pucci e quello cittadino Michele Arnoni - è estesa a tutta la categoria dei giornalisti, che ogni giorno, nella nostra regione e nella nostra provincia, svolgono il delicato compito dell'informazione".

    "Due notizie stanno tenendo banco in queste ore, a proposito di libertà di stampa nella nostra regione. La presunta schedatura, almeno stando alle dichiarazioni del direttore Paolo Pollichieni, dei giornalisti del settimanale Corriere di Calabria, ad opera della Digos, e l'attacco proditorio portato al Quotidiano della Calabria, da come si evince dal ritrovamento nei pressi della sua sede di due bottiglie incendiarie". Lo afferma il consigliere regionale di Idv Domenico Talarico. "Sebbene le due cose non siano tra loro collegate, ovviamente, e nel primo caso vanno comunque prese in considerazione anche le spiegazioni date dalla polizia - prosegue Talarico - non si può non prendere atto che insieme ripropongano una questione piuttosto seria: quella della libertà di stampa nella nostra regione, sempre a rischio per le particolari condizioni in cui i giornalisti si trovano ad operare alle nostre latitudini".

    "Un ignobile attentato per il quale va espressa la solidarietà e la vicinanza al giornale e a tutti colori che sono impegnati alla sua opera affinché continuino senza tentennamenti a fornire il loro insostituibile servizio alla Calabria". Lo afferma Bruno Villella, coordinatore provinciale del Pd di Cosenza. "Va altresì formulata una forte protesta e denuncia - prosegue Villella - che deve giungere a tutte le Istituzioni e soprattutto ai calabresi onesti affinché si possa diffondere più capillarmente la consapevolezza che la nostra regione per avere un futuro ha bisogno di cambiare pagina".

    "Sono molto allarmato e nel contempo sconcertato per l'escalation di minacce criminali che in questi ultimi mesi stanno colpendo esponenti politici, istituzionali, del mondo dell'imprenditoria e dell'informazione". A dirlo è il capogruppo della Compagnia dei democratici alla Provincia di Crotone, Salvatore Lucà. "L'ultima intimidazione al Quotidiano della Calabria , non può passare in silenzio - prosegue Lucà - come purtroppo tantissime altre, perché accettare supinamente che si tenti di impedire l'esercizio del proprio ruolo ad aziende e di conseguenza a tanti uomini e donne impegnati nella loro professione, può significare minare dalle fondamenta il nostro vivere quotidiano ed abbandonare per sempre la speranza di un riscatto di una regione che avrebbe bisogno di ben altro".

    "A finire nel mirino dei soliti balordi è ancora una volta un presidio di democrazia di fondamentale importanza per la nostra regione: il "Quotidiano della Calabria". Lo sostiene il segretario della Commissione regionale contro il fenomeno della mafia, Salvatore Pacenza. "Noi che operiamo come rappresentanti delle istituzioni e che quindi usufruiamo forse più di altri del servizio svolto per la società civile da questo organo di informazione non possiamo davvero tollerare un gesto simile".

    Il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione esprime vicinanza e solidarietà al Gruppo Editoriale de "il Quotidiano della Calabria", al suo Direttore, ai giornalisti, ai collaboratori e al personale amministrativo."Nel condannare con fermezza tale gesto - afferma Guccione - non ho alcun dubbio che esso rafforzerà ulteriormente il prezioso lavoro d'informazione al servizio dei cittadini che il 'Quotidiano' svolge quotidianamente". Un gesto che, comunque, non va sottovalutato e rispetto al quale bisogna rispondere con tempestività, individuando subito gli autori e assicurandoli alla giustizia".

    "Solidarietà, a nome del Gruppo consiliare che mi onoro di rappresentare, al Quotidiano della Calabria, al suo editore, al suo direttore ed a tutto il personale che presta la propria opera". Lo sostiene Luigi Fedele, capogruppo del Pdl, secondo cui "La stampa è un pezzo di democrazia imprescindibile, un bene prezioso che dobbiamo tutelare nell'interesse generale. Mi auguro - conclude - che i responsabili di questi gesti insani siano consegnati alla giustizia, sicuro tuttavia che la preziosa azione di stimolo del 'Quotidiano della Calabria' per la crescita culturale e civile della nostra regione non subirà arretramenti".

    "Un'azione vile che merita la condanna di tutti. Questa regione ha bisogno come e più del pane dell'azione critica della stampa. Ai giornalisti del Quotidiano della Calabria va la mia più sentita solidarietà". E' quanto sostiene Francesco Sulla, consigliere regionale del Pd e membro dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Calabria

    "Brutto segnale quando ad essere presa di mira è l'informazione. Un giornale come il Quotidiano della Calabria, poi, che ha meriti non solo professionali ma che è riuscito ad organizzare persino una grande manifestazione contro la mafia a Reggio Calabria esige un'attenzione particolare. Sono certo, però, che i giornalisti del Quotidiano non si lasceranno intimidire. A tutti loro, ed al direttore Matteo Cosenza, va la mia convinta solidarietà". E' quanto afferma il presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta Salvatore Magarò

    Il responsabile per gli Enti locali di Alleanza per l'Italia, Franco Bruno, esprime "piena solidarietà" ai giornalisti del Quotidiano della Calabria, a seguito del ritrovamento stamani a Castrolibero delle due molotov, nei pressi della sede centrale del giornale. "Questi atti intimidatori - afferma il senatore di ApI - sono da condannare con forza e non devono in alcun modo poter condizionare la libertà di stampa, che sta a fondamento della democrazia. Mi auguro che le forze dell'ordine facciano luce al più presto su questa vicenda e che si possa restituire serenità a chi svolge questo lavoro che, in modo particolare in Calabria, comporta senza dubbio dei rischi, ma allo stesso tempo costituisce uno strumento importante nella battaglia contro il crimine organizzato".

    Esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza al Direttore - dott. Matteo Cosenza, al gruppo editoriale, ai giornalisti ed a tutto il personale, per il vile atto intimidatorio che ha subito la redazione del giornale "Il Quotidiano della Calabria". Condanno fermamente il vile atto intimidatorio che ha subito il giornale "Il Quotidiano della Calabria" e sono certo che continuerà il difficile lavoro di correttezza democratica nel garantire l'informazione e di continuare ad essere riferimento per tutte le forze sane e per tutti quei cittadini onesti che vogliono questa Calabria libera e priva da qualsiasi condizionamento. Giovanni Puccio Dirigente Regionale PD Calabria

    "Esprimo tutta la mia pubblica indignazione nei confronti dell'intimidazione, che sa d'incredibile, subita questa mattina dal Quotidiano della Calabria, cui va tutta la mia più sincera solidarietà". Lo sostiene Ferdinando Aiello, segretario e consigliere regionale di Sel. "Un gesto - prosegue Aiello - che desta preoccupazione, per quel clima da strategia della tensione che si vuole generare, in offesa alle libertà individuali e alla civile vita democratica, un clima pesante con il quale si tenta d'avvolgere chi con coraggio nella nostra regione quotidianamente fa informazione locale. Al direttore, alla redazione e alla proprietà va tutta la mia vicinanza e quella di Sel, unitamente all'invito a non abbassare la testa, continuando sul cammino della libera stampa".

    "Mi preme esprimere piena solidarietà a tutta la redazione del Quotidiano della Calabria per il vile atto intimidatorio subito. Nella nostra regione - afferma il consigliere regionale Mario Maiolo, presidente di Legautonomie Calabria - è tempo di aggredire con forza la cultura della illegalità, occorre intensificare gli sforzi per impedire che la domanda sociale inevasa di sicurezza e legalità si possa tradurre in un disimpegno dalle forme della partecipazione democratica alla vita pubblica, e della riduzione delle motivazioni di impegno diretto verso la libera informazione. Occorre che tutte le articolazioni dello Stato mettano in campo gli strumenti necessari, senza nessuna sottovalutazione, dando prova convincente di volontà di presa in carico e di capacità di soluzione, ristabilendo la legalità e la libertà nei nostri territori".

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