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    Comune Cosenza approva bilancio previsione

     

     

    Comune Cosenza dopo 7 ore approva bilancio previsione

    12 lug 11 E' toccato al nuovo Consiglio comunale approvare il Bilancio di previsione 2011 che sarebbe toccato approvare alla precedente amministrazione e che per una serie di "dispetti" tra le parti è caduto in cavalleria grazie anche al fatto che quest'anno il Vimninale ha posposto i termini al 30 agosto. La pratica, dopo 7 ore di articolato ed intenso dibattito è stata approvata con 20 voti a favore e 10 astensioni . Qui potete vedere la registrazione completa della seduta. Così tra crisi e tagli non indifferenti il bilancio comunale è andato in porto anche se, lo ricordiamo, l'attuale amministrazione vista la situazione, ha già dato incarico a società apposita per certificare i conti. Il Consiglio comunale, intanto, riunito sotto la presidenza di Luca Morrone, ha approvato il bilancio che è stato inttodotto da due relazioni, una del Sindaco Mario Occhiuto, che ha trattenuto a sé la delega al Bilancio; l'altra, del Dirigente del Settore programmazione e risorse finanziarie, Ugo Dattis. In precedenza il COnsiglio aveva approvato le Commissioni consiliari.

    Video: Consiglio Comunale

    Le relazioni

    Sindaco Mario Occhiuto

    "Il documento che oggi è oggetto di discussione si inserisce in un quadro finanziario degli Enti locali calato in un contesto di finanza pubblica indebolito dalla crisi finanziaria internazionale. Il contributo al risanamento dei conti pubblici richiesto alle finanze comunali è stato e continua ad essere quindi consistente e, in ragione della presenza del blocco sull'autonomia tributaria degli Enti, ha reso necessario incidere sul contenimento della spesa per raggiungere gli obiettivi imposti. Le amministrazioni comunali si sono trovate nella necessità di bloccare, di fatto, i livelli di spesa per abitante, proprio in una fase difficile, in cui la crisi richiede risorse aggiuntive per sostenere interventi a supporto dell'attività economica su ciascun territorio. Da sottolineare che il contenimento della spesa è andato a discapito degli investimenti che dovrebbero, invece, in una fase difficile sotto il profilo congiunturale come quello attuale, essere incrementati. Da qualche anno, pertanto, il compito diventa sempre più arduo, specialmente in una realtà, come Cosenza, che soffre pesantemente della difficilissima situazione economica in cui tutto il Paese versa.
    Del resto Cosenza non rappresenta una società avulsa dalla realtà in cui siamo inseriti. L'Italia da anni ha una economia ferma. Negli ultimo tempi si è avuta una crescita pari allo zero e per quest'anno il PIL si presenterà con cifra positiva assolutamente modesta. Conseguentemente la pressione fiscale, non ha potuto subire alcun calo, ed anzi, la manovra economica del governo centrale comporterà ulteriori e pesantissimi sacrifici soprattutto agli Enti Locali.
    Alla luce di queste considerazioni, lo scenario programmatico per i prossimi anni, ovvero comprensivo degli effetti di Patto di stabilità interno e Manovra finanziaria, mette in evidenza notevoli difficoltà per gli amministratori degli enti locali, che si troveranno a subire una decurtazione delle entrate in presenza di vincoli molto stringenti dal lato del saldo. Essendo molto limitati gli spazi di recupero delle risorse attraverso le voci delle entrate comunali, gli obiettivi dovranno gioco forza essere raggiunti attraverso limiti alla spesa. Il percorso disegnato nelle previsioni del quadro programmatico è quindi parzialmente obbligato sulla base dei vincoli cui sono sottoposti gli Enti.
    L'aspetto più interessante e su cui è opportuno concentrare l'attenzione, è costituito dal fatto che l'intensità dei risparmi imposti agli Enti risulterebbe talmente marcata da mettere in gioco l'espletamento stesso delle funzioni comunali. Vengono meno le basi per qualsiasi iniziativa di promozione dello sviluppo del territorio, visto che le risorse ridottesi in tal misura non potranno che ridimensionare l'intervento degli Enti circoscrivendolo alla sola fase di manutenzione della dotazione di capitale fisico esistente. Anzi, problemi nella gestione e manutenzione della dotazione infrastrutturale esistente potrebbero addirittura portare ad un degrado, con problemi nel medio termine legati al depauperamento, soprattutto degli edifici.
    Naturalmente esistono spazi di "efficientamento" che vanno utilizzati al meglio per sopperire alle carenze di risorse, ma la dimensione della correzione che grava sui Comuni italiani appare in ogni caso inadeguata rispetto alle crescenti funzioni che essi sono chiamati a svolgere in un'ottica di decentramento delle funzioni dello Stato.
    Il Comune di Cosenza ha registrato un taglio ai trasferimenti da parte dello Stato per circa 5 milioni di euro, e per il 2012 tale cifra appare destinata a non diminuire. Numeri impressionanti se solo si pensa che il bilancio del Comune di Cosenza da anni è un documento contabile rigido, cioè in gran parte finalizzato alla copertura di spese insopprimibili. Dinanzi a questo scenario la preoccupazione di ogni amministratore è legata alla tenuta sociale, ossia ad assicurare le risorse necessarie a un sistema che considera la rete dei servizi alla persona uno dei principali punti di qualità.
    Purtroppo il bilancio ereditato offre ben pochi spazi di manovra in quanto sostanzialmente cristallizzato a causa delle somme impegnate per fare fronte alle spese relative al personale ed agli obblighi contrattuali per l'erogazione dei servizi pubblici. Per quanto riguarda le entrate da gettito tributario si è inteso mantenere i livelli di esenzione degli anni scorsi al fine di non creare ulteriori disagi alle famiglie meno abbienti. Una ricostruzione che contenga un minimo di rigore nei passaggi che hanno portato all'odierna discussione, non può prescindere da un ulteriore dato di fatto, ossia che è ormai trascorsa la prima metà dell'anno e che quindi si è già operato per quasi sette dodicesimi in regime cosiddetto provvisorio. In tale direzione, e vista l'imminente scadenza per l'approvazione, ipotizzare interventi strutturali rispetto alle scelte strategiche di fondo, poste in essere dalla precedente amministrazione, è risultato un obiettivo non raggiungibile per la ristrettezza dei tempi e soprattutto per l'esiguità delle risorse disponibili avendo operato in regime provvisorio sino ad oggi. Al di là di qualche piccola variazione, la struttura portante del bilancio che oggi è in discussione non poteva che essere quella ereditata dalla precedente amministrazione. Questa scelta che, come evidenziato in precedenza, è assolutamente forzata, non deve essere intesa come un venir meno alle responsabilità a cui siamo stati chiamati dai cittadini.
    E' stata, riconfermata la iscrizione in bilancio di 5.280.000,00 a sostegno delle cooperative sociali di tipo "B", e si ha motivo di ritenere che la Regione finanzierà un progetto a proposito entro la fine dell'anno. Come è noto, le cooperative di tipo A e B assicurano retribuzioni per quasi 600 persone con un esborso per le casse comunali di quasi 8 milioni di euro l'anno.
    Sotto il profilo di futuro risparmio per l'ente si spera che l'acquisizione al patrimonio comunale di alcuni immobili (San Domenico, il loft dei Due Fiumi) consentirà la riduzione delle somme oggi destinate ai canoni di locazione di immobili di proprietà privata utilizzati dalla struttura comunale per i compiti di istituto.
    Nella riunione di Giunta che ha approvato il documento contabile si è deciso, su mia indicazione, di dare immediato avvio ad una serie di azioni mirate al raggiungimento di un traguardo ambizioso per il nostro Comune, ossia l'approvazione del bilancio di previsione 2012 entro il 31 dicembre di quest'anno. Un passaggio che si ritiene fondamentale è l'avvio di un check-up completo dei conti, attraverso una due diligence, affidata a un soggetto esterno qualificato, al fine di dare avvio a una attenta analisi dello stato patrimoniale, contabile e finanziario del Comune. Nell'interesse della città credo sia indispensabile avere una fotografia particolareggiata della realtà rispetto alla struttura delle spese ed alla consistenza reale delle entrate. Altro aspetto importante è quello relativo alla quantificazione del patrimonio del nostro Comune attraverso la rappresentazione chiara della consistenza del patrimonio immobiliare, e con una dettagliata conoscenza quantitativa e qualitativa che evidenzi le potenzialità finanziarie.
    Rispetto all'analisi della spesa, è assolutamente necessario provvedere ad una attenta verifica delle dinamiche relative ai servizi pubblici erogati.
    Occorre, infatti, verificare se vi siano sprechi, analizzando con attenzione i contratti in essere in relazione alle spese ed alla qualità offerta. Pensiamo al ciclo dei rifiuti che, nonostante costi diversi milioni di euro, ci vede sempre in una condizione emergenziale proprio per problemi strutturali. Dobbiamo creare allora i presupposti per evitare che ci siano sempre emergenze. E lo stesso vale per l'acqua. Sono convinto, infatti, che vi siano ampi margini per razionalizzare i costi migliorando l'offerta dei servizi. A seguito di tali verifiche daremo avvio alla fase di programmazione delle risorse per l'anno 2012 al fine di realizzare le fasi previste nel programma che ha ottenuto il consenso dei cittadini.
    Inoltre, l'amministrazione si concentrerà su questioni importanti: la lotta alla evasione fiscale; lavorerà per aumentare l'efficienza e la produttività della struttura organizzativa dell'Ente. Sul primo punto siamo ben coscienti che il riconoscimento dei doveri tributari da parte del cittadino passi attraverso l'erogazione di servizi pubblici di qualità, facilmente riconoscibili dalla cittadinanza.
    Ma anche sul secondo punto alcune considerazioni sono necessarie. Generalmente l'aumento della produttività e conseguentemente la crescita della qualità e quantità dei servizi, presuppone considerevoli investimenti necessari per la riqualificazione del personale e/o, dove è possibile, la immissione di nuovo personale ad elevata competenza professionale. Investimenti che mal si conciliano con la necessità di ridurre le spese di cui prima si faceva cenno. Ci si concentrerà, invece, sulla razionalizzazione nell'utilizzo delle risorse umane e su una accorta riqualificazione di parte del personale dipendente.
    Ricordo, per ultimo, gli sforzi da me compiuti per il finanziamento di opere e servizi presso il Governo (Ministero dell'Ambiente – Ministero dell'Interno- Ministero delle
    Infrastrutture – Ministro Fitto) e presso la Regione Calabria. Evidenzio l'attuazione del protocollo d'intesa con l'Afor, i cui risultati sono già sotto gli occhi di tutti".
    Il Sindaco Occhiuto, nell'anticipare che a settembre, dopo averlo fatto nelle Commissioni, presenterà al Consiglio comunale le linee programmatiche del suo governo cittadino, accenna ai finanziamenti in materia di edilizia scolastica, di pubblica illuminazione, di opere pubbliche che sono ferme e vanno riavviate. Annuncia, con il prezioso ausilio dell'assessore Hauser, il programma in materia di sostenibilità ambientale e, conseguentemente, di mobilità, per una città ad emissione zero. "Spero che questo bilancio – afferma concludendo - che questa Giunta ha ripreso dall'attività della precedente amministrazione, abbia l'apporto costruttivo di tutto il Consiglio comunale, che con il senso di responsabilità che gli appartiene consentirà di riprendere l'attività amministrativa".

     

    Dirigente Ugo Dattis

    La predisposizione del bilancio 2011 e pluriennale 2011-2013, e la sua approvazione entro i termini di legge, avviene in un momento di forte incertezza e difficoltà dell'economia italiana ed in particolare del meridione d'Italia. Lo stesso termine per l'approvazione, 31 agosto, ricalca le stesse incertezze e difficoltà, in quanto cade a ridosso della data, 30 settembre, fissata per la verifica degli equilibri di bilancio, ed a soli 90 giorni da quella, 30 novembre, per l'assestamento.
    Un bilancio di previsione, quello dell'anno 2011, che ha connotazioni molto singolari in quanto esclusivamente tecnico e redatto sulla base dei dati di assestamento del bilancio 2010, redatto dalla Amministrazione Perugini. Un atto, quindi, già segnato da scelte obbligate che hanno lasciato pochissimo spazio agli indirizzi di programmazione che invece avrebbero dovuto caratterizzarlo.
    Il tutto per due ragioni fondamentali: la prima è che l'andamento della gestione di questi ultimi anni ha determinato un'ingessatura generale dei conti non consentendo più all'organo di governo di poter programmare con un buon grado di elasticità un progetto di ampio respiro. Questo significa grossi sacrifici nella programmazione della spesa e particolare attenzione alla contrazione degli impegni consolidati. Questa situazione perdura da almeno tre lustri e le amministrazioni che si sono succedute hanno dovuto fare i conti con un bilancio appunto "ingessato" – come ebbe a definirlo il prof. Cersosimo – in cui le spese obbligatorie per legge e quelle contrattuali ne assorbivano, per come sopra sottolineato, la quasi totalità delle risorse, lasciando veramente poco spazio alla attività programmatoria, finalizzata ad un miglioramento della qualità e quantità di servizi da offrire alla collettività amministrata; la seconda dovuta ai continui tagli dei trasferimenti statali, che solo quest'anno hanno toccato la cifra record di quasi 5 milioni di euro.
    Nonostante ciò, il bilancio di previsione 2011 è stato redatto nel rispetto dei principi di formazione di cui agli artt. 151 e 162 del TUEL ed in particolare si può affermare, non senza una punta di orgoglio, che il bilancio che oggi viene sottoposto all'approvazione del Consiglio Comunale incarna in modo cristallino i principi di veridicità, coerenza, attendibilità e congruità che sono alla base di una sana gestione amministrativa.
    Certo non è stato facile.
    Proprio in previsione dei tagli, annunciati già lo scorso anno, l'Amministrazione Comunale aveva provveduto a rinegoziare con la Cassa Depositi e Prestiti i mutui e con Dexia Crediop il rimborso dei BOC che consentiranno un risparmio di quasi un milione di euro di spesa corrente per l'anno 2011. Sempre nell'anno 2010 il Comune di Cosenza chiudeva tutte le operazioni di swap in essere con Banca Intesa, Unicredit e Dexia con flussi positivi in favore dell'Ente pari ad oltre mezzo milione di euro.
    Ma tutto questo non sarebbe bastato.
    Si è dovuto curare sotto ogni profilo ogni voce di entrata, da quelle tributarie ai trasferimenti, dalle entrate extratributarie a quelle derivanti dalle alienazioni. L'Amministrazione in carica ha, inoltre, creduto fortemente nella possibilità di mantenere alto il livello dei servizi attraverso l'ottimizzazione delle spese, nonché la riorganizzazione degli uffici. Due elementi di fondamentale importanza per la vita amministrativa che hanno già trovato pratica estrinsecazione nell'incarico formale, conferito dal Sindaco ai dirigenti, di analizzare le spese dei servizi, da quelli in gestione diretta a quelli esternalizzati, per ridurne il costo senza intaccarne la qualità. E' una sfida che può essere vinta, anche attraverso la riorganizzazione degli uffici, già in fase di avanzata elaborazione e che sarà conclusa nel corrente mese di luglio.
    Nella predisposizione del bilancio di previsione 2011 si è tenuto ovviamente conto dei numerosi vincoli, intervenuti in più riprese e con normative sempre più pressanti, per assicurare il mantenimento del riferimento ai tetti di spesa per il rispetto dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità Interno. Anche per l'esercizio 2011, e fino al compimento del processo di federalismo fiscale, il bilancio del Comune di Cosenza si caratterizza per un elevato tasso di dipendenza dai trasferimenti, provenienti dallo Stato per euro 30.638.541, e dalla Regione per euro 6.339.680, in totale oltre il 42% dell'intero bilancio comunale.
    A tal proposito è opportuno sottolineare che il D.L 78/10 stabilisce che, oltre che per il 2011, è prevista ulteriore riduzione dei trasferimenti correnti dello Stato a partire dal 2012. L'obiettivo equivale al concorso, da parte dei Comuni, della copertura del debito pubblico attraverso la riduzione della spesa di oltre l'11% complessivo.
    La manovra di bilancio 2011 si caratterizza in modo particolare per il mantenimento dei livelli di pressione tributaria, che si concretizza nella conferma della esenzione dall'obbligo del pagamento per le fasce più deboli della popolazione, obiettivo voluto fortemente dal Sindaco nonostante l'ufficio avesse espresso non poche perplessità sul punto.
    DESCRIZIONE DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA
    ENTRATE - TITOLO I (ENTRATE TRIBUTARIE)
    Le entrate correnti sono rappresentate da entrate tributarie che ne rappresentano una importante fonte di sostentamento dell'ente. Le entrate tributarie previste per l'anno 2011 ammontano ad euro 26.048.000 e sono rappresentate principalmente da ICI ordinaria per euro 8.500.000, TARSU ordinaria per euro 12.147.000, da addizionale irpef per euro 5.400.000 che si spera di incrementare con l'attività di lotta all'evasione ICI , TARSU e servizio idrico, non riportate in bilancio ma non per rinuncia a tale attività che rimane di importanza primaria, ma solo perché, trattandosi di attività non ripetitiva e straordinaria, è opportuno, come segnalato dalla Corte dei Conti, che non vada a finanziare spesa corrente.
    TITOLO III (ENTRATE EXTRATRIBUTARIE)
    Le entrate extratributarie sommano ad euro 19.991.66 e si riferiscono principalmente ad ammende ed oblazioni ordinanze, al servizio idrico ed alla Cosap. Il totale delle entrate correnti ammonta ad euro 87.709.584.
    USCITE
    Le uscite correnti dell'Ente sono rappresentate per la maggior parte da spese di personale, per i servizi prestati dalle cooperative sia di tipo "A" che di tipo "B", dal costo per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, per la fornitura di acqua potabile alla Sorical. Socialmente rilevante l'uscita per il pagamento delle cooperative di tipo "B" la cui spesa ammonta a poco meno di 5 milioni e mezzo l'anno che rappresenta il 6,25% dell'intera spesa corrente. La Regione Calabria si è impegnata a finanziare la maggior parte della spesa e tale circostanza ha consentito di destinare per intero i 3 milioni e mezzo previsti in entrata per "oneri di urbanizzazione" interamente al finanziamento di spese investimenti. A tal proposito giova ricordare che le legge consentiva l'utilizzo dell'incamero degli oneri fino al 75% per il finanziamento della spesa corrente.
    Il piano delle alienazioni per l'anno 2011 prevede una entrata di oltre 3 milioni di euro.
    Dall'esame della documentazione in possesso dell'ufficio comunale competente è scaturito l'interesse di molti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica ad acquistare l'immobile da loro occupato. Per questo è opportuno rilanciare il programma di alienazione di edifici di edilizia residenziale pubblica che metterà in moto un volano di benefici indotti. In primo luogo, l'opportunità per diversi nostri concittadini di veder raggiunto l'obiettivo della vita, quello dell'acquisto di una casa da tramandare ai propri figli, a condizioni vantaggiose. In via indotta questo processo comporterà l'opportunità di reinvestire il ricavato delle alienazioni per la realizzazione di nuovi interventi nel settore degli investimenti, altrimenti impossibili.
    PROGRAMMA DELLE OPERE PUBBLICHE
    Il programma delle opere pubbliche, per quanto ambizioso, presenta elementi di concreta fattibilità. Il piano delle opere pubbliche 2011 ammonta ad euro 241.668.599 e l'utilizzo di oneri di urbanizzazione e proventi da alienazione per euro 3.225.000 (alienazioni) e 14.373.797 (oneri). Il finanziamento di Stato e Regione è di euro 198.069.802, le entrate acquisite mediante apporti di capitali privati ammontano ad € 26.000.000.
    CRITICIT A '
    Nella fase di ristrutturazione dei debiti e di radicale metamorfosi delle fonti di copertura finanziaria delle spese correnti, consolidate e di sviluppo, non possono mancare punti di criticità. Vale la pena soffermarsi su due principali aspetti che, ognuno per la sua tipicità, producono conseguenti ricadute. Il primo riguarda l'aspetto finanziario. Lo sfasamento temporale tra l'accertamento dell'entrata ed il momento del materiale incasso costringono l'Ente a ricorrere, con una certa regolarità, all'anticipazione di cassa e ad affrontare difficoltà in termini di pagamenti dei fornitori. E' evidente che un errore di valutazione degli accertamenti di entrata, determina il mancato incasso di risorse finanziarie e quindi un'esposizione strutturale. E' il caso dell'appostamento di residui attivi per i quali successivamente se ne verifichi l'insussistenza. Nel corso dell'anno 2010 abbiamo riscontrato il raggiungimento degli obiettivi in termini di accertamento qualitativo delle entrate tributarie ed extratributarie. Tutte le ipotesi di entrata iscritte in bilancio troveranno un corrispondente flusso di denaro in entrata. Anche per il 2011 riteniamo che gli accertamenti di bilancio saranno realizzati al fine di garantire gli impegni. La crisi di liquidità che in questo momento ci affligge contiamo di superarla attraverso gli strumenti già sopra evidenziati (lotta all'evasione fiscale, razionalizzazione delle spese per i servizi). Strumenti che, in ogni caso, non risolverebbero da soli il problema. La gestione in proprio della riscossione volontaria dei tributi (prevista per il 2012) assicurerà una accelerazione importante in termini di gettito finanziario che si dovrebbe registrare anche attraverso il processo delle rateazioni che metterà a regime gli incassi degli accertamenti divenuti ormai definitivi.
    Il secondo punto di criticità investe ovviamente il segmento della spesa corrente di Sviluppo, che soffre un contrazione legata ai tagli di spesa complessiva e alla riduzione dei trasferimenti pubblici. Il federalismo fiscale punta ad una quasi totale autosufficienza degli enti locali che, una volta ristabilito l'equilibrio di bilancio attraverso un'inevitabile fase di austerità economica e finanziaria, darà nuovo impulso, si spera, alla spesa corrente di sviluppo con evidenti benefici per la collettività.
    OBIETTIVI RAGGIUNTI CON IL BILANCIO DI PREVISIONE 2011
    Come stigmatizzato in premessa, la primaria fonte di finanziamento del bilancio dell'Ente è rappresentata dal gettito tributario. La macchina di gestione dei tributi è particolarmente complessa ed articolata. Partendo dal gettito ordinario dei tributi maggiori, ICI e TARSU, non può non essere apprezzato il ruolo dell'ufficio che gestisce oltre 30.000 posizioni fiscali. L'attenzione e la professionalità posta da tutto il personale dipendente del settore tributi, da sola, però, non basta per assicurare maggiori entrate destinate a compensare il taglio dei trasferimenti statali. A meno che non si decida - ragionamento questo del tutto teorico - a compensare i tagli in entrata con tagli in uscita riducendo drasticamente i servizi, soprattutto quelli legati al welfare come è avvenuto in altre realtà. Certamente si raggiungerebbe, così facendo, una tranquillissima gestione del bilancio. Ma quali sarebbero gli effetti?
    Il rimedio sarebbe peggio del male! Ridurre i servizi comporta ridurre il personale impiegato. Oltre 700 persone in via diretta ed altre 2100 indirettamente si troverebbero improvvisamente senza alcun reddito. Verrebbero sottratti oltre 7 milioni di euro l'anno alla rete commerciale cittadina, che versa già in uno stato di enorme difficoltà, e produrrebbe ulteriore disoccupazione ed ulteriore riduzione del reddito spendibile. Una strada, dunque, che non porterebbe da alcuna parte.
    Ancora più pressante diventa allora l'attività di lotta all'evasione, che può essere quantificata per tutti i tributi e per altre entrate extratributarie prudenzialmente in 8/10 milioni di euro l'anno, che per normativa e dinamica tenderebbe, paradossalmente, ad esporre l'Amministrazione a facili contenziosi che rallenterebbero notevolmente il processo di incasso.
    La lotta all'evasione, pertanto, non può essere combattuta solo ed esclusivamente dal servizio tributi, ma impone un gigantesco sforzo intersettoriale che veda coinvolta quasi tutta la struttura burocratica del Comune dall'anagrafe, alle attività economiche, dall'urbanistica al comando Vigili urbani. Il sistema della riscossione diretta ha consentirà, per come sopra accennato, al Comune di crescere notevolmente sia nel rapporto con il cittadino/contribuente sia nella gestione delle posizioni tributarie che possono essere ormai monitorate in tempo reale con chiarezza e trasparenza.
    La gestione in house consentirà inoltre di eliminare molte posizioni tributarie inesistenti (vedi decessi o migrazioni in altre città) bonificando una banca dati sempre più rispondente alle reali situazioni tributarie sul territorio. Proprio in materia tributaria si potrebbe realizzare la riduzione della TARSU per l'ulteriore innalzamento della fascia di esenzione ed il minor gettito potrebbe essere abbondantemente coperto dall'incremento di gettito ordinario riveniente dalle nuove posizioni censite attraverso l'attività di lotta all'evasione. In termini sociali assumerebbe particolare rilievo uno stanziamento nel bilancio 2012, così come è stato realizzato in altri Comuni, per interventi in favore delle famiglie indigenti nella direzione del sostegno al pagamento delle bollette energetiche primarie e dei ticket sanitari. L'erogazione dei suddetti contributi dovrebbe avvenire attraverso l'adozione, da parte del Consiglio Comunale, di apposito regolamento.
    PARERE DEI REVISORI DEI CONTI
    Anche se forse non mi compete, sento di dover esternare il mio personale ringraziamento per il lavoro capillare svolto dal Collegio dei Revisori teso ad analizzare ogni aspetto del bilancio contabile ed ogni dinamica finanziaria e deliberativa. Sono state analizzate tutte le entrate nonché tutte le spese, per intervento, funzione e servizio. Sono stati focalizzati i punti di criticità e sono stati esposti in modo chiaro e tabellare tutti i dati contabili, area per area, settore per settore.
    CONCLUSIONI
    Parto da un dovuto ringraziamento ai colleghi dell'Ufficio ragioneria che, come sempre, collaborano con dedizione e senza risparmio di energia per la redazione di un documento di bilancio più chiaro e capillare possibile.
    Un ringraziamento forte e sincero al Sindaco arch. Mario Occhiuto che ha voluto riconfermarmi nel delicato incarico di direttore del settore. Sono certo di non deluderlo e di non tradire la sua fiducia. Grazie.

     

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