Cosenza sconfitto di misura. Sfiorata la tragedia

31 mag 17 Sbollita la rabbia e soprattutto la paura il Cosenza torna sconfitto da Pordenone consapevole, ancora una volta in più, dei suoi mezzi. Questo Pordenone tanto declamato ha mostrato i suoi limiti ed anche, scusateci, la sua vera faccia vergognosamente (evitamo altri aggettivi volgari) cinica. Non ti aspetti mai che durante una gara con l’avversario in difficoltà, sono le più elementari regole del fair play, e con un giocatore a terra privo di sensi , si continuasse a giocare nonostante tutto. Capiamo l’altissimo valore della posta in palio che per una squadra del civile Firuli probabilmente è momento di riscatto. Ma c’è modo e modo. L’episodio di bavlet rimarrà, purtroppo la macchia più grave di tutta una comunità che non aveva certo bisogno di un comportamento d squadra di cortile per vincere la gara. Sul campo, ad armi pari, le due squadre hanno impattato sul nulla di fatto. Poi, quasi da agguato, con i giocatori del Cosenza decisamente spaesati e sotto choc per aver visto la tragedia davanti agli occhi arriva un gol con l’avversario menomato che di onore ha poco e niente. Lo sport è altra cosa. Sarà un motivo in più per batterli al ritorno. Al San Vito Marulla dove in tanti aspettano questo momento sarà di sicuro una bella battaglia, Perdere al 97 fa veramente male. Brucia. Sul campo le squadra hanno avuto una occasione limpida per uno: Arma e D’Anna si sono annullati a vicenda. Ma Semenzato ha provato, più di una volta, il tiro da fuori e contro una difesa con la testa rivolta ad altro ha avuto vita facile. Niente da dire sulla gara e sulle tre o quattro occasioni annullate da Perina. Ma lui sta li per parare. Il primo round, intanto, gara uno, è dei friulani. Al ritorno sarà altra musica. Si perché De Angelis avendo avuto la fortuna di poter giocare il ritorno in casa ha mandato in campo una squadra coperta che facesse di necessità virtù. Bloccate le ali e votando al sacrificio i vari D’Anna e Statella ha costretto i padroni di casa a provare la conclusione da fuori. Arma apparso molto lento poteva, ci dicono ma non lo conosciamo, fare la differenza. La difesa rossoblù dopo averlo perso un paio di volte ad inizio match ha poi preso le giuste misure. Nella ripresa l’ovvio calo di chi ha pensato a correre tanto ha permesso la spinta, tutta calcolata, maggiore dei rossoblu che hanno provato il colpaccio. Prima Corsi porta un pallone incredibile sul fondo che meritava miglior sorte e poi D’Anna a tu per tu con la porta vuota fanno imprecare ai tanti affollati davanti a schermi giganti e pc, oltre che ai valorosi 200 presenti in campo ed ancora in cerca di coramina. Poi il caldo davvero asfissiante taglia le gambe a tutti. L’episodio di Baclet fa alzare l’adrenalina tappando la vena che irrora il cervello. Cinque minuti di sbandamento totale da parte di tutti. Troppa leggerezza nel direttore di gara e ancor più dell’assistente che perdono tempo prezioso lasciando Baclet incosciente a terra. Bravi Tomei ed il medico Avventuriera che capiscono al volo il dramma ed invadono la zona dell’area dove il povero Allen giaceva senza sensi. Prima Tomei gli tira fuori la lingua sbloccandogli la mandibola e poi il medico sociale con un massaggio cardiaco lo riporta nei parametri vitali. Errori che non si possono fare. Leggerezze che non si ammettono. E’ andata bene e di questo ne siamo tutti contenti. Ma non si può rimanete passivi ed inermi davanti ad uno scempio del genere. La vita di un uomo vale molto di più di una partita dei play off. Ci vediamo al Marulla.