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    Partite truccate, PG Di Martino "B e LegaPro sottoposte a queste cose"

     

     

    Partite truccate, Procuratore Di Martino "B e LegaPro sottoposte a queste cose"

    01 giu 11 "Ci sono giocatori di Lega Pro che per 5-10 mila euro si sono venduti le partie. Una cosa davvero sconfortante, diciamoci la verità". A proferire queste parole è il Procuratore di Cremona, Roberto Di Martino durante la conferenza stampa in cui ha presentato l'inchiesta "Last Bet" che ha portato in carcere 16 persone tra cui 7 calciatori ed altri 26 indagati perchè avevano messo su un organizzazione a delinquere che avrebbe potuto creare anche pericoli per la vita visti i metodi utilizzati. E si perchè oltre al classico compra-vendita di gicoatori per truccare l'esito delle gare si era pensato di "dopare" i giocatori al contrario, cioè di utilizzare calmanti durante la gara. Cosa che è costata un grave incidente d'auto ad uno dei giocatori vittima del meccanismo. E cosa che ha permesso, però' di dar svolta all'inchiesta in sede civile e penale giutificandone le intercettazioni. E proprio dalle intercettazioni, oltre 50.000 ha dichiarato il procuratore Di Martino, si è disvelato uno squallido mondo ci contrattazioni finalizzato ad alterare i risultati delle gara in funzione della vincita di scommesse corrompendo i giocatori. "Se uno legge le intercettazioni si rende conte che praticamente la SerieB e la Lega Pro sono completamente sottoposte a influenze di questo genere perchè secondo me questa è solo la punta di un iceberg. Io sono uno sportivo, amo il calcio ma quello che ne viene fuori è sconfortante" spiega duro il procuratore Di Martino spiegando poi il meccanismo: "Sostanzialmente vengono alterarti i risultati delle partite sopra tutto della Lega Pro ma anche qualche partita di serie B ed una di serie A". "In ogni partita vengono corrotti tre o quattro giocatori -aggiunge Di Martino- e con queste corruzioni si cerca di ottenere il risultato con quello che si scommette. Una attività quotidiana. Questa gente è arrivata al punto di gestire cinque partite truccate in un solo momento. Ci sono 18 partite sulle quali siamo intervenuti". Poi spigeando la storia dell'inchiesta aggiunge che "Il gruppo nasce intorno al portiere della Cremonese che si chiama Paoloni, elemento da cui parte tutta l'indagine uno di quelli che è più presente perchè si capisce che un portiere e quello che può alterare più facilmente le gare. Lui aveva delle conoscenze di altri giocatori che a loro volta avevano delle conoscenze altri giocatori che sono stati coinvolti". Poi a propositi delle cifre parla di una sorta di tariffario "60.000 euro per le partite di serie B, 300.000 euro per quelle di serie A, meno per quelle della Lega Pro". Infine spiegando i termini giuridici dell'inchiesta il Procuratore Di Martino aggiunge: "Noi riteniamo che ci sia un reato asociativo. Come sapete le intercettazioni per illecito sportivo non sono ammesse. Qui è stato possibile perchè questo signore (Paoloni ndr) ha messo delle sostanze nell'acqua ed ha commesso un reato che consente le intercettazioni. Infatti uno dei giocatori, Gervasoni, ha avuto un incidente stradale, a causa di queste sostanze che alteravano lo stato fisico, rischiando di perdere la vita". Tra le diciotto partite sotto inchiesta anche quella che il Cosenza perse per tre a uno a Benevento in posticipo notturno, gara in cui le intercettazioni mettono in evidenza contatti tra Erodiani, Pirani, Paoloni, Parlato, La Civita, Tuccella e Sommese e quattro giocatori del Cosenza calcio. Ma nelle intercettazioni sono finite diverse gare del Benevento e del Viareggio a cui collaborava, sempre secondo l'accusa che muovono gli inquirentiì, Gianfranco Parlato. Soggetto da cui la società del Viareggio in una nota diffusa dal sito ufficiale ha preso le distanze. Ma ci sarebbero altri calciatori in bianconero, sempre secondo le intercettazioni fatte in una delle diciotto partite al vaglio degli inquirenti (altre 15 gare sono anche sotto esame) e cioè Benevento-Viareggio giocata il 13 febbraio di quest'anno e terminata con un incredibile 2 a 2 tra 2 squadre che avevano la bellezza di 14 punti di distacco (35 il Viareggio e 39 il Benevento). Punto che serviva ai toscani per star fuori dalla zona play out e pareggio che arrivo' a 3 minuti dalla fine ad opera di Massoni per giunta con il Viareggio ridotto in dieci per l'espulsione di Martina.

     

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