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    Partite truccate, Piacenza chiede rinvio play off e play out di Serie B

     

     

    Partite truccate, Piacenza chiede rinvio play off e play out di Serie B. Le intercettazioni su Bettarini

    01 giu 11 "Chiediamo alla Federazione e alla Lega Calcio di rinviare playoff e playout in serie B. Il momento è talmente grave che manca, non solo a noi, la neceSsaria serenità". La richiesta arriva da Maurizio Riccardi, amministratore delegato del Piacenza, che dovrà giocarsi, sabato la partita d'andata al Garilli, la salvezza ai play out contro l'Albinoleffe. Lo scandalo scommesse ha coinvolto Carlo Gervasoni: secondo le indagini, il difensore della squadra emiliana (ora indagato) avrebbe aiutato il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni a perfezionare il 3-0 a favore dei bergamaschi, punteggio sul quale la 'cricca' bolognese ha puntato forte lo scorso 11 marzo. Sabato allo stadio Garilli è in programma l'incontro di andata dello spareggio per non retrocedere, ospite l'Albinoleffe. "Ho pensato subito alle dimissioni - prosegue Riccardi - per lasciare un mondo nel quale mi sono sempre battuto con onestà, in sintonia con un presidente che ha dato tantissimo al Piacenza che, in questa vicenda, è parte lesa. Poi ha prevalso un'altra considerazione: lotterò fino in fondo perché siano perseguiti coloro che, con il loro comportamento, hanno infangato il nome della società". Riccardi è molto duro con giocatori ed ex giocatori, protagonisti della rinnovata caccia ai soldi facili. Dice: "Sono sempre stati coccolati, vezzeggiati, strapagati. E questi sono i risultati...". Intanto, Gervasoni è ufficialmente influenzato e comunque non avrebbe certo giocato sabato. L'ambiente è in fermento e le forze dell'ordine hanno allontanato dalla zona dello stadio un gruppetto di ultrà.

    Intercettazioni Bettarini: Nel giro degli scommettitori indagati dalla procura di Cremona viene chiamato 'il bello', Stefano Bettarini, ex calciatore e volto noto televisivo. Nelle pagine dell'ordinanza del gip Salvini, Bettarini viene associato alla partite Atalanta-Vicenza, Inter-Lecce e Padova-Atalanta, Siena Sassuolo. La conferma del suo coinvolgimento nella pianificazione e nel successivo guadagno illecito derivato dalle scommesse sul primo incontro, rileva il gip, "si ricavava leggendo il messaggio datato 18 marzo 2011 delle ore 13.32 nel quale Bellavista Antonio (uno degli arrestati, ndr) comunicava quanto di seguito meglio indicato ad una persona allo stato non identificata che utilizzava una scheda telefonica sim intestata a una cittadina rumena abitante a Bitonto (Ba): 'Fai 1852 al Bello (Bettarini Stefano) 1 Atalanta i soldi li ha Angelo lui e' in attivo". Per quanto riguarda Inter-Lecce, in una telefonata del 19 marzo scorso ancora Bellavista propone all'ex marito di Simona Ventura di giocare un 'over' (scommettere su un numero di gol superiore a 2), "facendo chiaramente intendere - annota il gip - che il risultato era sicuro come quello da loro giocato in precedenza su un altro incontro di calcio. Continuando nella conversazione il Bettarini riferiva che comunque era importante lavorare bene '..non come oggi', riferendosi all'incontro di calcio Atalanta-Piacenza dove con la scusa di prendere denaro da più parti erano state fatte crollare le quote". Ecco l'intercettazione, i cui autori sono un "uomo dall'accento toscano" (l'utenza è intestata a Bettarini) e Bellavista.

    BELLAVISTA:.....Per domani se ti do una chiccà?

    UOMO Toscano:...Nooo!!!

    BELLAVISTA:....ehh...ci sto a lavorare vediamo...un over.

    UOMO Toscano:.....allora spero che la chicca me la dai pure a me.

    BELLAVISTA:.....ti piace un over?

    UOMO Toscano:......siii?

    BELLAVISTA:....mi devono dire come quello dell'altra volta.

    UOMO Toscano:...dai

    BELLAVISTA:...si si

    UOMO Toscano:....é sempre lo stesso?

    BELLAVISTA:....si è stavolta mi butto testa e piedi dentro

    UOMO Toscano:....si ecco stai attento che mi fai fare danni adesso.

    BELLAVISTA:....eh oh ...io vado stavolta poi ti dico se....mi dici te cosa vuoi fare.

    UOMO Toscano:.....Eh basta che non te lo dice all'una

    BELLAVISTA:.....ehhhh sempre così a quell'ora, te tieni sempre il telefono con te sì, sempre così come l'altra volta..

    UOMO Toscano:...eh va beh l'importante l'importante che....

    BELLAVISTA:...eh no l'hai visto...

    UOMO Toscano:....lavorare bene non come oggi che hanno lavorato

    BELLAVISTA:.....l'altra volta ti ho detto una cazzata?

    UOMO Toscano:.....no no

    BELLAVISTA:....oggi hanno fatto poco....roba da macello

    UOMO Toscano:...sì roba da...da ufficio....quando si muovono loro fanno sempre casino

    BELLAVISTA:....sono stati ....(incomprensibile)....perché vogliono pigliare da più parti secondo me...va beh pazienza.

    Per Siena-Sassuolo, viene riportata un'intercettazione telefonica tra Bellavista ed Massimo Erodiani (un altro degli arrestati),

    ERODIANI: ...no perché ha chiamato il 'Bello' che il Siena si è mosso di persona per...

    BELLAVISTA: sì sì me l'ha detto pure a me

    ERODIANI: ah te l'ha detto pure a te quindi

    BELLAVISTA: sì quello che dice il Bello mo bisogna vedere boh

    ERODIANI: è va boh ti chiamo io mo sto andando in agenzia a parlare con lui va boh ciao.

    Siena ed Ascoli siamo tranquilli: Un nuovo scossone fa tremare il mondo del calcio. La scure del calcio scommesse si è abbattuta sui campionati di serie B e Lega Pro e i timori che l'inchiesta della procura di Cremona si allarghi ulteriormente non sono pochi. Diciotto le partite nel mirino degli investigatori, ma dalle società il coro è unanime emerge grande tranquillità ed estraneità ai fatti contestati. "Al momento mi sembra che si debbano preoccupare altri, non il Siena" è il commento del direttore sportivo del club toscano, fresco di promozione in serie A, Giorgio Perinetti. Il Siena né tirato in ballo per la partita con il Sassuolo del 27 marzo scorso, ma Perinetti sottolinea l'estraneità alla vicenda della Robur. "Siamo una società che fa le cose per bene, mi sembra difficile che possiamo essere coinvolti in una cosa del genere", aggiunge il dirigente che sottolinea come "anche per i fatti di Calciopoli ci fu un frequente accostamento del Siena, poi però è stato dimostrato che non eravamo colpevoli di nulla". Perinetti aggiunge: "Se, come si evince dalle prime notizie, tesserati del Sassuolo sulla loro pelle hanno fatto qualcosa che non dovevano fare sono problemi loro e del Sassuolo. Non vedo cosa c'entri il Siena". Clima sereno in casa Padova. "Dormiamo sonni tranquilli su questa vicenda che non riguarda il calcio Padova. Non abbiamo nulla da temere" è il commento del dg della società veneta Gianluca Sottovia il quale evidenzia "che la condotta della nostra società è sempre stata trasparente". Tranquilli anche in casa dello Spezia: "La società è tranquillissima - le parole dell'ad Beppe Spalenza -, se poi emergerà qualche legame dell'indagine con i nostri tesserati, la società risponderà col massimo rigore. Ma ripeto, sono molto tranquillo". "L'Ascoli calcio non rischia nulla, semmai è parte lesa" é il commento del legale della società marchigiana Enzo Proietti. Militano nell'Ascoli tre dei giocatori coinvolti nell'inchiesta sul calcio scommesse: oltre a Sommese e Micolucci (agli arresti domiciliari) anche Alex Pederzoli, indagato a piede libero. "La verità va acclarata ancora - dice il legale - Certo è che se le accuse fossero vere, il fatto sarebbe gravissimo e gli interessati dovranno eventualmente assumersi la responsabilità, che non riguarda in alcun modo la società che li ha tesserati". Secondo Proietti "non esiste l'omesso controllo di cui sento parlare perché significherebbe stare nella testa dei giocatori". Per Proietti "l'Ascoli è estranea sia in sede penale, sia in sede federale. Anzi - conclude - è solo danneggiata e quindi parte lesa".

    Atalanta: siamo estranei. In serata l'Atalanta ha rotto il silenzio ed è intervenuta sul caso scommesse che la vede coinvolta con un breve comunicato: "L'Atalanta apprezza le parole di grande pacatezza e responsabilità del presidente Federale Giancarlo Abete e ripone la massima fiducia nelle indagini della Procura ordinaria e di quella sportiva". "L'Atalanta - continua la nota - è certa che da queste indagini emergerà la propria estraneità e quella dei propri tesserati, ai quali ha sempre richiesto il massimo impegno e rispetto dei doveri di lealtà sportiva".

    Possibile terremoto in B. Un altro processo, una nuova bufera estiva che travolge il calcio italiano e squadre a rischio di forti penalizzazioni. Il pallone professionistico torna a tremare e ancora una volta l'ombra è quella del calcio scommesse: l'inchiesta partita da Cremona con 18 partite finite nella lente degli investigatori ed ex eccellenti, come Beppe Signori, addirittura in manette, riapre scenari di illecito dopo il mega scandalo di Calciopoli e mette in moto la macchina della giustizia sportiva: si attendono solo gli atti delle procure coinvolte e poi partirà l'inchiesta. "La Federcalcio si costituirà parte civile per proteggere la regolarità dei campionati e chiedere i danni" l'annuncio del presidente Giancarlo Abete. Il terremoto coinvolge serie B e Lega Pro, anche se in molti temono un allargamento dell'inchiesta senza esclusioni di colpi: insomma al momento la massima serie viene citata per una gara (Brescia-Bologna), ma non ci sono elementi oggettivi per tirare in mezzo. Ma c'é preoccupazione che possa finire dentro al calderone anche la serie A. Abete, da Zurigo dove ha seguito la rielezione alla Fifa di Blatter, si è messo in contatto con il procuratore federale Stefano Palazzi: l'obiettivo è avere quanto prima le carte per poter dare il via al procedimento che si spera possa concludersi entro luglio. Ai calendari con le 'X' non ci si andrà, e quanto ai playoff-playout in programma saranno disputati regolarmente, nonostante arrivino richieste come quella del Piacenza di rinviare le gare. Due, al momento, le squadre promosse in A toccate dall'inchiesta. L'Atalanta, per la gara con il Piacenza (é indagato l'attaccante Cristiano Doni), e il Siena, nel match con il Sassuolo (ma non ci sono tesserati messi in mezzo): difficile disegnare il quadro dello scenario futuro, perché c'é da stabilire quanto e come sono coinvolte le due società, che comunque sono responsabili. Nell'inchiesta non compaiono infatti dirigenti, ma solo ex giocatori o tesserati: un dato che 'alleggerisce' la responsabilità dei club da diretta a oggettiva. Insomma se l'illecito è stato commesso la società ne risponde, ma la sanzione non dovrebbe arrivare alla retrocessione diretta. Certo i club rischiano pesanti penalizzazioni 'afflittive', come perdere la promozione acquisita o punti in meno nel campionato prossimo: quindi un via di stagione nella massima serie ma con l'handicap. "Le responsabilità sono da accertare. Se confermate, le società saranno penalizzate - spiega Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo -. In caso di penalizzazione dell'Atalanta la perdente della finale dei playoff andrebbe in Serie A". E non dunque ripescando una retrocessa in A. Intanto tutto il mondo sportivo è sotto choc: il Coni ha già dato mandato ai legali per tutelare l'immagine dell'Ente e chiedere gli eventuali danni: anche la Lega di B e la Lega pro si sono costituite parti civili nella vicenda che aspetta ora di conoscere le prossime mosse. "La giustizia sportiva non può usare intercettazioni o controlli bancari, i mezzi necessari per svolgere le indagini - ci tiene a precisare Abete -. Ma dopo le investigazioni delle forze di polizia dovremo provvedere per garantire la partenza dei prossimi campionati". Il fascicolo è già stato aperto e l'inchiesta è alle porte: intanto lunedì prossimo Abete riferità alla giunta nazionale del Coni sullo stato della vicenda, e il presidente della Figc replicherà anche nel consiglio federale fissato per il nove. Il pallone trema ancora: sui campionati non è ancora calato del tutto il sipario e le classifiche rischiano di essere riscritte.

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