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    Il Cosenza consegna un rotondo 3 a 0 al Catanzaro e va nella storia

     

    Il Cosenza consegna un rotondo 3 a 0 al Catanzaro e va nella storia

    28 ago 16 E’ finita tre a zero con una menzione particolare sul libro di storia il derby che ha aperto questa stagione calcistica del Cosenza in quel di Catanzaro. Tre gol pesanti che sembrano ceffoni. Quasi una partita a pallonate. Si perché oltre ai tre gol messi a segno il Cosenza si è letteralmente divorato altre due grandi occasioni nel finale del primo tempo. Un po la fortuna un po la tensione del derby, sta di fatto che dopo 66 anni i Lupi di Cosenza hanno sbranato l’aquila giallorossa. Centrocampo inesistente per i padroni di casa, errori madornali da parte dei rossoblu, e il primo tempo si archivia sul nulla di fatto. Le due squadre denotano un certo ritardo sulla preparazione. Forse molto meno il Cosenza che dalla sua, e Roselli lo ribadisce in conferenza stampa, deve affrontare la stagione con il solo Gambino come attaccante. Che Cerri sia sulle tracce di una punta non è una novità. Il Cosenza ne ha un bisogno disperato. Con Baclet che rimarrà fermo per altri 20 giorni il povero, si per dire, Gambino deve cantare portare la croce. Ma Roselli oggi le azzecca tute. Un lavoro di una settimana studiato meticolosamente.Visto che la prima partita è statisticamente provato è sempre condizionata da episodi e non da altro, il coach umbro ha lavorato molto sulle palle inattive. Bingo!. E proprio da tre palle inattive viene il rotondo “paliatone” rifilato agli acerrimi avversari di sempre. Sugli spalti sfila il trenino degli oltre 400 cosentini giunti in cima al colle dove si abbarbica la città sempre accompagnata dai venti. “Trovare un amico è così raro… “ dice il proverbio calabrese. E il vento oggi ha accompagnato la gara tenendo anche fresca la giornata. Le notizie che davano una società ed una squadra contanti problemi trovano conferma con quanto visto in campo. Cosenza che parte al fulmicotone tenendo occupata l amerà campo dei padroni di casa e loro incapaci di imbastire un’azione se non dei traversoni per Esposito che cerca Giovinco per la conclusine. Poca roba per vincere una gara. Figuriamoci un derby. Il Cosenza poi rallenta il ritmo aspettando che l’avversario venga fuori. Ma nulla di tutto ciò. Anzi. Sono gli errori dei rossoblù che provoco due situazioni al limite del harakiri. E’ normale per la prima gara di campionato. nel frattempo a Cosenza nel parco Romeo numerosi sono assiepati a vedere l spartita al video wall. Maledetta tessera del tifoso. La vecchia guardia rossoblu non ne vuol sapere di “omologarsi” e farsi “catalogare” da una identificazione preventiva. Il mondo del calcio deve ancora riflettere su scelte ch e hanno praticamente isolato le curve di mezza Italia. Curve variopinte e colorate che animano le gare con uno spettacolo nello spettacolo. Così come il parco Romeo di via Roma, o, se meglio credete, via Misasi. E come in una curva il primo gol messo a segno dopo appena 5 minuti da Capitan accetta al Ceravolo fa accendere i primi fumogeni. neanche il tempo di spegnerli che dopo altri 6 minuti Gambino fa esplodere urla di goduria in giro per ogni dove. Caslinghe preoccupate dal boato innescato da quanti attaccati al televisore seguono l’evento. magari un po scoordinati visto il ritardo del satellite. ma sempre esplosivo il tifo, l’emozione di un gol anche se a 100 km di distanza. Dopo 11 minuti i Cosenza vince due a zero a Catanzaro. Situazione incredibile. Letteralmente. Ma Roselli lo aveva promesso la scorsa stagione e con qualche mese di ritardo la mantiene. Balli e canti, ci piace pensare, partono anche in cielo dove Marulla e Bergamini si divertono dall’alto di una nuvola ad assistere alla gara. C’è il parco di Piero Romeo a testimoniarlo. Anche lui non starà fermo con le mani nelle mani. E mentre a Catanzaro la “Capraro” leva qualche striscione che richiama il passato, l’umiliazione prende le dimensioni di una goleada alla mezzora del secondo tempo. Tre a zero e parte il trenino. Si perché il trenino non può partire se prima in fondo al sacco le sfere siano almeno tre. E’ il minimo sindacale. E’ il massimo della goduria per chi ha aspettato tanto tempo una sorta di “vendetta”. Il tre a uno al San Vito. E la vendita è stata servita, non fredda, freddissima. Gelata come un ghiacciolo che ti cola lungo la schiena. Fredda come la doccia di fine gara e calda come il selfie della squadra nello spogliatoio del Ceravolo. Il ballo parte insieme ai pullman che lasciano la città dei bachi da seta. Almeno così dice la storia. Parte con un trenino di pullman che si avviano verso casa. A Cosenza avviene più o meno lo stesso. Tutti fuori destinazione San Vito. Non accadeva da anni. Il più bello che ricordo quello del rientro dalle trasferte fatte con Di Marzio. Oltre tremila persone affollano l’antistadio. Arriva il pullman della squadra e viene bloccato su viale Magna Grecia. Parte la festa. Ad uno ad uno sfilano tutti circondati da torce e cori. E’ giusta la festa. ma è soltanto la prima giornata. Ci stà. E’ vero. Battere 3 a 0 il Catanzaro in casa loro è un grande evento. Ora rimane giusto domani per festeggiare e divertirsi. Si perché martedì si torna a sudare. C’è tanto lavoro da fare. Il Cosenza oggi ha saputo macerare bene i suoi limiti mettendo però a nudo quelli dell’avversario. C’è molto da fare. Soprattutto c’è da quadrare l’organico e poi da insistere con quell’amalgamo ch neon si vende in nessun mercato. Nasce e viene fuori dal lavoro insistente diluito nel tempo. Domenica prossima c’è la riprova. C’è quel Taranto che ha fermato lo squadrone Matera. Un test che servirà a capire, a programmare, a fare meglio. Ma il carico di autostima e l’avvio di campionato con una vittoria in trasferta così rotonda sono la miglior e ricetta possibile per unire un gruppo che ha già tanto di suo. per adesso sul libro della storia è scolpito un qualcosa che le generazioni di questi giorni non dimenticheranno affatto. Ah, dimenticavo. Guardate un po la classifica della prima giornata. Giusto il primo posto.....

    Catanzaro-Cosenza 0-3
    reti: 50' e 77' Caccetta, 76' Gambino

    Catanzaro (3-5-2): Grandi, Favaro, Giovinco, Sabato (27' st Pasqualoni), Sarao, Prestia, Baccolo (20' st Cunzi), Di Bari, Esposito, Roselli, Van Rasbeek (12' st Icardi). A disp.: Leone, Tavares, Moccia, Campagna, Basrak, De Lucia. All.: Giulio Spader
    Cosenza (4-4-2): 1 Perina, 2 Corsi (46' st Madrigali), 3 Pinna, 5 Tedeschi, 6 Blondett, 7 Criaco, 8 Caccetta, 9 Gambino, 11 Statella, 23 D’Anna, 25 Mungo (20' st Cavallaro). A disp.: 12 Saracco, 13 Meroni, 14 Appiah, 15 Bilotta, 18 Collocolo, 21 Ranieri. All.: Giorgio Roselli
    Arbitro: Armando Ranaldi di Tivoli
    Assistenti: Benedettino di Bologna e Cantiani di Venosa
    Ammoniti: Giovinco, Statella
    Angoli:4-4 (1-2)
    Spettatori: 5716 paganti, incasso 57011 inclusa quota 718 abbonati
    Recupero: 1' pt - 6' st

    -- Catanzaro-Cosenza 0-3 (cronaca gara)

    -- Catanzaro-Cosenza 0-3, le pagelle

    -- LegaPro/C 1a risultati e classifica

    Mister Roselli

    --- Catanzaro-Cosenza, tutte le foto

    --- Occhiuto "La vittoria del Cosenza che fa storia dedicata a chi non c'è più"

    Bari Cosenza

    --- Video Catanzaro-Cosenza 0-3, Mr Spader (VIDEO)

    Bari Cosenza

    --- Video Catanzaro-Cosenza 0-3, Mr Roselli (VIDEO)

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    --- Video Catanzaro-Cosenza 0-3, Caccetta (VIDEO)

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    --- Video Catanzaro-Cosenza 0-3, Festa al Marulla (VIDEO)

     

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