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    Sedicenne uccisa a Corigliano, il giovane "L'ho bruciata viva"

     

    Gente ed amici davanti al luogo del delitto

     

    Sedicenne uccisa, il giovane "L'ho bruciata viva". Paesani lo vogliono morto

    26 mag 13 "Era ancora viva quando le ho dato fuoco". E' la sconvolgente rivelazione fatta agli inquirenti dal sedicenne reo confesso dell'omicidio della fidanzata coetanea a Corigliano Calabro. Il ragazzo ha raccontato i particolari dell'omicidio al pm della Procura di Rossano durante l'interrogatorio avvenuto nella notte. Il ragazzo ha raccontato che venerdì è andata a prendere la fidanzata a scuola e di essersi poi appartato con lei in una strada isolata nelle vicinanze dell'istituto. Il minore ha poi detto di avere avuto la lite con la ragazza al culmine della quale l'ha accoltellata più volte. Il coltello nello stomaco. Quindi lo ha gettato poco distante , insieme allo zainetto ed al cellulare di Fabiana, che non sono stati ancora trovati, e di essere andato poi a rifornirsi della benzina dandole fuoco mentre lei era priva di sensi per le coltellate a terra. "L'ho colpita più volte col coltello e poi sono andato a casa". Ha poi aggiunto nel corso dell'interrogatorio. Il giovane ha quindi riferito di essere andato a fare un giro e di essersi poi procurato la benzina. Quindi è tornato sul luogo dell'accoltellamento per bruciare il cadavere della ragazza.

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    Mi ha aggredito: "Mi ha aggredito e l'ho accoltellata più volte". Così si è difeso il diciassettenne fermato a Corigliano Calabro per l'omicidio della fidanzata. Nel corso dell'interrogatorio il ragazzo ha detto che la lite é scoppiata per le frequentazioni che entrambi avevano avuto nel periodo in cui negli ultimi mesi avevano interrotto il loro rapporto. Entrambi se le rinfacciavano, anche se pare che fosse soprattutto lui a manifestare maggiore gelosia.

    Fabiana LuzziSono tanco voglio dormire. "Sono stanco, voglio andare a dormire". E' la frase ripetuta più volte dal minore reo confesso dell'omicidio della fidanzata Fabiana Luzzi (nella foto), uccisa e bruciata a Corigliano Calabro. Il ragazzo, che compirà 18 anni la prossima estate, studente all'Istituto tecnico di Corigliano, non ha mai pianto nel corso dell'interrogatorio e non avrebbe palesato alcun segno di pentimento per quello che ha fatto. Solo saltuariamente ha manifestato un minimo di emozione.

    Amico della vittima "Fine terribile che non meritava". "Era una brava ragazza e non meritava di fare la fine terribile che ha fatto. Non c'é giustizia". E' il commento con i giornalisti di un ragazzo amico della sedicenne uccisa a Corigliano Calabro dal fidanzato coetaneo dopo essere andato a trovare i genitori della vittima. "Non c'é nulla di più brutto che perdere un figlio", risponde a chi gli chiede come stanno i genitori della ragazza. "L'assassino? Lo conoscevo solo di vista - aggiunge - e quindi non so che tipo sia". Poi il ragazzo, con le lacrime agli occhi, saluta e si allontana.

    Gente davanti la caserma

    Parenti e amici a casa dlela vittima, tanto dolore. E' il dolore il sentimento dominante tra i parenti e gli amici della sedicenne uccisa e bruciata dal fidanzato coetaneo a Corigliano Calabro. Dall'alba si registra un mesto via vai nell'abitazione dei genitori della ragazza. Il padre è un commerciante di ricambi per auto, mentre la madre è casalinga. Parenti, amici e conoscenti da stamani fanno visita ai genitori della vittima nel loro appartamento al primo piano di una palazzina bianca nella frazione Scalo di Corigliano. Poca la voglia di parlare con i giornalisti che si trovano davanti la casa. Sguardi bassi e rifiuto di rispondere alle domande su una tragedia che appare inspiegabile e che ha sconvolto tutti.

    Il luogo del delitto

    Paesani lo vogliono morto. "Dovrebbero ammazzarlo. E' troppo grave quello che ha fatto". La rabbia di Corigliano Calabro contro il sedicenne che ha ucciso a coltellate la fidanzata coetanea, bruciandone poi il cadavere, si esprime attraverso le grida di uno degli abitanti che davanti al bar centrale del paese esprime tutto il suo rancore. La popolazione di Corigliano è traumatizzata per quanto è accaduto. Un dolore che si esprime attraverso le imprecazioni contro l'omicida. Ci sono capannelli di persone che commentano l'omicidio della minorenne lungo via Nazionale, il corso del paese che brulica di gente anche per la coincidenza con la giornata elettorale visto che a Corigliano oggi e domani si vota per il sindaco ed il rinnovo del Consiglio comunale. "Sono rimasta shoccata - commenta una ragazza romena che riferisce di lavorare in un locale vicino l'abitazione della vittima - perché quello che è accaduto è terribile, una vera tragedia".

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