NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Sostenevano il boss Condello ancora latitante: 17 arresti

     

     

    Sostenevano il boss Condello ancora latitante: 17 arresti

    13 mar 12 Sono 17 i provvedimenti di fermo eseguiti stamani dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione denominata 'Lancio'. Il provvedimento non eseguito è quello emesso a carico di Domenico Condello, 56 anni, latitante già dal 1990, che è riuscito nuovamente a non farsi catturare. Condello, tra l'altro, deve scontare una condanna dell'ergastolo. I fermati sono accusati, a vario titolo, di aver agevolato il latitante - inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità che fanno parte del Programma speciale di ricerca - di essere affiliati alla cosca Condello, operante a Reggio Calabria e di intestazione fittizia di beni aggravata dalle modalità mafiose. L'operazione di oggi costituisce la prosecuzione dell'operazione 'Reggio-Nord', condotta dai carabinieri il 5 ottobre 2011, nel corso della quale furono individuati una parte degli interessi economici della cosca ed in particolare quelli relativi all'acquisizione del villaggio-discoteca 'Il Limoneto', una delle strutture turistiche più importanti dell'hinterland reggino, che secondo l'accusa sarebbe stato riconducibile allo stesso Condello anche se intestato a soggetti "puliti".

    --- Ruolo centrale moglie Imerti

    ---Vestiti boss nel covo andranno ai poveri

    ---Donne curavano latitanza

    L'operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria é partita alle prime luci dell'alba per l'esecuzione di 18 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda nei confronti dei fiancheggiatori del boss latitante Domenico Condello, cugino di Pasquale Condello detto 'Il supremo', arrestato nel febbraio 2008 dopo 11 anni di latitanza. Le accuse sono di associazione mafiosa, procurata inosservanza della pena, favoreggiamento ed intestazione fittizia di beni, aggravati dalle finalità mafiose. Al centro dell'indagine della Dda, il circuito di relazioni e di sostegno economico e logistico a Condello, latitante dal 1993 e condannato all'ergastolo, definito dagli investigatori di "massima pericolosità" e inserito nell'elenco dei ricercati più pericolosi d'Italia, e gli interessi economico-imprenditoriali della cosca.

    Nei fermi anche 8 familiari. Ci sono otto familiari stretti del latitante Domenico Condello e sei donne tra le 17 persone fermate stamani dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria su disposizione della Dda. Tra gli altri sono state fermate la moglie e le due sorelle del boss, oltre agli zii. Le donne, secondo l'accusa, oltre ad avere favorito la latitanza di Condello avrebbero svolto un ruolo di primo piano nell'intestazione fittizia di beni che erano, di fatto, nella disponibilità del boss. Un contributo fondamentale allo sviluppo delle indagini è stato fornito dai carabinieri del Ris di Messina, che hanno eseguito una serie di accertamenti tecnici e di comparazioni su reperti biologici e su alcune lettere.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore