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    Arresti fiancheggiatori boss Condello: donne curavano latitanza

     

     

    Arresti fiancheggiatori boss Condello: donne curavano latitanza

    13 mar 12 "Cara commare io me ne sto andando. Mi diceva l'amico qui che ogni tanto per un paio di giorni posso venire, e io l'ho ringraziato. Lascio qui tutto quello che mi avete mandato perché se torno mi può servire. Vi ringrazio di tutto". Così il boss latitante Domenico Condello, ritenuto il capo dell'omonima cosca dopo l'arresto del cugino Pasquale detto "il supremo", ringraziava per l'aiuto ricevuto durante la latitanza Giuseppa Santa Cotroneo, una delle donne fermate oggi, suocera del fratello del latitante. Un particolare che secondo i carabinieri del Ros evidenzia il ruolo svolto dalle donne della famiglia nel garantire a Condello la libertà nonostante le ricerche delle forze dell'ordine. E di donne, i carabinieri oggi ne hanno fermate sei. Oltre a Giuseppa Cotroneo, i militari hanno bloccato le due sorelle del latitante, Caterina e Giuseppa, quest'ultima moglie di Antonino Imerti, boss dell'omonima cosca conosciuto come "nano feroce", e la moglie e la zia di Condello, Margherita Tegano e Maddalena Martino. La sesta donna, Mariangela Amato, è la proprietaria di un appartamento dal quale era stato realizzato l'allaccio elettrico ad un covo scoperto nel gennaio 2011 nel quale si era rifugiato il boss latitante. Nel covo sono anche state trovate delle medicine che i carabinieri hanno accertato essere stati prescritti alla suocera, che però non è indagata. Le donne, secondo l'accusa, avevano il compito di assistere, a vari livelli, la latitanza di Condello assicurandogli ospitalità e assistenza materiale, oltre all'intestazione fittizia di beni nella sua disponibilità. L'inchiesta della Dda, coordinata dai pm Giuseppe Lombardo e Rocco Cosentino, ha portato anche al fermo del padre, del fratello, dello zio e del nipote del boss, oltre ad alcuni fiancheggiatori. Tra gli indagati figurano anche altre Antonino Imerti e Bruno Tegano per i quali non è stato emesso il provvedimento di fermo essendo già detenuti.

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