Arresti fiancheggiatori boss Condello: ruolo centrale moglie Imerti - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Arresti fiancheggiatori boss Condello: ruolo centrale moglie Imerti

13 mar 12 ''Siamo riusciti a smantellare la fitta rete di fiancheggiatori che in tutto questo tempo - ha detto il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Ottavio Sferlazza - non solo ha protetto la latitanza di Domenico Condello, ma ha partecipato attivamente alle attività della cosca, distribuendo indicazioni, recapitando messaggi e voleri del ricercato". I carabinieri del comando provinciale e del Eos,inoltre, hanno tratteggiato il ruolo e la figura di Giuseppa Condello, moglie del boss Antonino Imerti, la quale "benché formalmente estranea all'attività (di protezione del latitante) era il centro di imputazione delle responsabilità gestionali, intrattenendo relazioni sia con studi commerciali che con istituti di credito. Margherita Tegano e Caterina Condello - si legge nella nota dell'Arma - si interfacciavano solo ed esclusivamente con Condello Giuseppa, che partecipava loro le decisioni assunte o da assumere". "Una struttura logistica - ha sottolineato il vicecomandante del Ros, gen. Mario Parente - non di facile individuazione che ha permesso finora a Domenico Condello di godere di piena operatività criminale". Il gruppo dei fermati, "teneva comportamenti elusivi - ha detto il col. Pasquale Angelosanto - proprio per evitare la cattura del boss latitante, ed in alcuni casi avevano persino distrutto impianti di video registrazione allocati in aree dove il Condello poetava trovare accoglienza protezione". "La presenza ed il ruolo attivo della famiglia Condello - ha concluso Ottavio Sferlazza - costituisce prova del loro coinvolgimento oltre gli aspetti operativi a servizio della cosca, ovvero, sono portatrici di un modello culturale che testimonia la sudditanza nei confronti dell'uomo che vengano trasmessi anche ai figli".