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    I voti della ndrangheta: 12 arresti a Reggio Calabria, tra loro consigliere regionale

     

     

    I voti della ndrangheta: 12 arresti a Reggio Calabria, tra loro consigliere regionale e 4 candidati alle regionali

    21 dic 10 C'è anche il consigliere regionale Santi Zappalà, del Pdl, tra le 12 persone arrestate dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria nell’operazione sul condizionamento da parte della 'ndrangheta delle elezioni regionali in Calabria del 29 e 30 marzo scorsi. I Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del locale tribunale, nei confronti di 12 indagati per associazione mafiosa e corruzione elettorale aggravata dalle finalità mafiose". È quanto si legge in una nota dei Carabinieri nella quale si aggiunge che è stato "accertato il condizionamento esercitato dalla cosca Pelle di San Luca in occasione delle elezioni amministrative del 29 e 30 marzo 2010 per il rinnovo del consiglio regionale". "Al centro dell’indagine, gli incontri tra il boss Giuseppe Pelle e alcuni candidati che, in cambio di voti assicurati alla 'ndrangheta illecitamente raccolti, avrebbero dovuto garantire alle imprese di riferimento della cosca l’aggiudicazione di alcuni importanti appalti pubblici ed altre utilità". In manette sono finiti anche quattro candidati al Consiglio regionale della Calabria nelle elezioni del marzo scorso. Si tratta di Antonio Manti (Alleanza per la Calabria), che raccolse solo 25 voti, Pietro Antonio Nucera (Insieme per la Calabria) che conquisto' 1291 preferenze, Liliana Aiello (Insieme per la Calabria) che raccolse 195 voti, e Francesco Iaria inserito nella lista dell’Udc in rappresentanza del Movimento dei Liberaldemocratici ed al quale andarono 793 preferenze, tutti del centrodestra.

    Il candidato alle elezioni regionali Antonio Manti, arrestato nell’ambito dell’odierna operazione dei carabinieri su presunti rapporti tra ‘ndrangheta e politica, “non ha mai aderito all’API”. La puntualizzazione e’ di Alleanza per l’Italia della provincia di Reggio Calabria. “Il nome di Manti, che peraltro ha ottenuto appena 25 voti - si legge in un comunicato -, era stato inserito nella lista regionale di Alleanza per la Calabria, che non e’ identificabile con Alleanza per l’Italia ma che nasceva dalla sinergia di piu’ forze politiche che avevano dato vita ad un cartello meramente elettorale. Manti non e’ mai stato un iscritto all’API, che ha sempre fatto della lotta per la legalita’ e contro la ‘ndrangheta un principio cardine della propria azione politica. Auspichiamo ad ogni modo - conclude Alleanza per l’Italia - che Manti chiarisca al piu’ presto la propria posizione e siamo certi che la magistratura reggina, in prima linea nella lotta alla criminalita’ organizzata e ai suoi perversi intrecci con la malapolitica e altre forze deviate, fara’ piena luce al piu’ presto su una vicenda inquietante che getta nuovamente una pesante ombra sulla politica calabrese”

    Le altre persone tratte in arresto sono: Giuseppe Pelle, a capo dell’omonima cosca e già recluso in carcere, Filippo Iaria, 31enne, residente a Condofuri, Aldo Domenico Marvelli, 55 anni, di Careri, Paolo Marvelli, 27enne, residente a Careri, Giuseppe Mesiani Mazzacuva, 33 anni, di Bova Marina, Domenico Stelitano, 61enne, di Melito Porto Salvo e Mario Versaci, 45enne, di Africo.

    Zappala'Santi Zappalà, il consigliere regionale finito in manette nell’ambito dell’operazione "Reale 3" condotta questa mattina è anche sindaco di Bagnara Calabra, al suo secondo mandato dopo avere vinto le elezioni comunali nel 2001 e nel 2006. In Consiglio regionale è stato eletto, nella circoscrizione di Reggio Calabria con la lista del Pdl con 11.052 preferenze. Zappalà ha 50 anni, è sposato e padre di tre figli e svolge la professione di medico fisiatra. In Consiglio regionale è presidente della VI Commissione "Affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero" e componente della Consulta regionale delle cooperazione. Nel 2006 è stato eletto anche consigliere provinciale nel collegio di Bagnara-Scilla risultando uno dei primi eletti dell’intera provincia. È stato Presidente del Pit "Area dello Stretto". Nel 2003 è stato uno dei promotori del "Consorzio Costa Viola". Nel gennaio 2006 è stato nominato componente del Consiglio di amministrazione dell’Agecontrol, struttura per le erogazioni in agricoltura.

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