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CISL Cosenza: Alla Polti sud è obbligatorio il ritiro dei licenziamenti

31/01 ''Per la crisi della Polti-sud e' obbligatorio il ritiro dei licenziamenti''. E’ quanto affermano in una dichiarazione congiunta il Segretario Generale della CISL di Cosenza Paolo Tramonti e il Segretario Generale della FIM-CISL Graziano Bruno a seguito dell’incontro di ieri svoltosi presso il Ministero delle Attività Produttive sulla decisione assunta giorni fa dalla POLTI di chiudere il noto impianto di Piano Lago licenziando i circa 200 dipendenti. “La decisione emersa nell’incontro di ieri di riaggiornare la seduta per favorire un ulteriore approfondimento tra Governo, Giunta regionale e Proprietà rappresentano a giudizio della CISL un primo, sia pur timido segnale, di inversione di tendenza, raggiunto grazie all’importante sinergia realizzatasi tra Governo, Giunta Regionale, Amministrazione Provinciale e Istituzioni locali.
Oggi possiamo dire, dopo l’importante apertura del Governo e della Giunta Regionale e la forte volontà delle parti al tavolo di cercare una positiva soluzione alla vertenza, che la proprietà Aziendale ha pochi motivi per abbandonare il noto sito industriale di Piano Lago.
Proprio per questo, in attesa degli opportuni approfondimenti, è necessario che l’Azienda si muova con gesti di aperta disponibilità e buon senso rispetto al prevalere di qualsivoglia logica economicistica privilegiando gli investimenti in un territorio che ha risorse materiali e immateriali di primissimo livello, una sufficiente dotazione infrastrutturale e adeguate disponibilità economiche per ogni ipotesi di riconversione industriale e/o riqualificazione del personale.
La CISL registra nel risultato di oggi e nel conseguente riaggiornamento del tavolo tra Governo, Giunta Regionale e Proprietà, prima della successiva convocazione del Sindacato, un primo responsabile obiettivo nella direzione di una seria composizione della vertenza ritenendo prioritario l’immediato ritiro dei licenziamenti, il rispetto dei tempi e l’uscita dell’Azienda da ogni comportamento unilaterale.
Contestualmente nell’attesa di ulteriori e positivi sviluppi, è necessario che la mobilitazione in atto e l’ampio fronte di lotta determinatosi in questi giorni non dovrà cessare fino a quando non si raggiungeranno gli obiettivi da tutti auspicati ad iniziare dal rilancio dell’attività produttiva e dal recupero dei livelli occupazionali”.

CGIL Cosenza: “Urgente un confronto per il rilancio dell’ARSSA”

31/01 “I segnali preoccupanti che giungono dalle categorie sindacali e dalla RSU impegnate nella rivendicazione delle spettanze e nel confronto sugli indirizzi di programma che il nuovo CdA intende dare attraverso le delibere sulla dotazione organica e sulla ristrutturazione dell'Ente strumentale della Regione Calabria impongono prese di posizione chiare su temi che, pur interessando le specifiche rappresentanze sindacali, non possono prescindere dal punto di vista confederale a tutti i suoi livelli, dato il rilievo che storicamente ha avuto sulle condizioni economiche e sociali della regione tutta e della Provincia di Cosenza in maniera particolare, l'attuale ARSSA”. E’ quanto si afferma in una nota della CGIL di Cosenza. “Per questo la CGIL di Cosenza – prosegue- ritiene necessario ed urgente proporre un percorso di confronto reale con il CdA dell' ARSSA e con la giunta regionale, a partire dall'assessorato all'agricoltura, basato su chiare proposte di contenuto, senza sovrapposizione di ruolo, pur sapendo che tra la gestione ordinaria e la riprogettazione dell'ARSSA da sempre si sono annidate azioni di "controllo politico" spesso indifferenti alla valorizzazione delle funzioni operative del lavoro, ai dati patrimoniali dell' Agenzia. E' tempo, quindi che parta concretamente una stagione di programmazione chiara, per intanto strettamente riconducibile alle attuali competenze e funzioni, non sacrificando aspettative consolidate, rimuovendo semmai incrostazioni e postazioni di potere che si mostrano inamovibili e trasversali in ruoli fondamentali di direzione dell' agenzia. Per questo siamo particolarmente preoccupati dalle notizie sulle finanze dell'Agenzia. La differenza tra fondi ricevuti dalla Regione Calabria e previsione di bilancio ARSSA impone una discussione franca, per salvaguardare e non dismettere patrimonio, per valorizzare e non deprimere risorse e capacità professionali. Le rimostranze legittime per le spettanze dovute e per i ritardi dei pagamenti che assumono ormai una preoccupante costante sono solamente il sintomo di un malessere più generale che non può precipitare però sulla pelle dei lavoratori, come sta accadendo ora ad esempio con la mancata applicazione di diversi istituti contrattuali e il non rispetto di accordi aziendali. Non un solo posto di lavoro in meno e nessuna dismissione, piuttosto trattativa a tutto campo per il rilancio e la riforma dell' ARSSA. E' questo l'orizzonte che ci guida. Ovviamente se il Presidente dell' ARSSA, ( a nome della Giunta Regionale, del Consiglio ?) volesse avviare una proposta di ripensamento strutturale, come pure si evince dall'estratto del verbale della seduta della Commissione Bilancio e Programmazione del Consiglio Regionale del 24 Gennaio 2006, sarebbe metodologicamente più congruo ed efficace, seguire l'iter normale della proposta di legge. Capiremmo tutti meglio ed avremmo tutti un ruolo da esercitare e da rispettare, senza dovere inseguire fantasiose proposte come quella di una agenzia impegnata: " ......nel porre in essere contratti di filiera (produzione, trasformazione, e commercializzazione di ogni prodotto) o altro. La CGIL di Cosenza , tutte le sue strutture di categoria, i lavoratori da noi rappresentati, pretendono che intorno all'ARSSA si attivi finalmente una azione di "riforma" vera. Sollecitiamo questo percorso, ma diffidiamo gli "apprendisti stregoni".

Costabile (Filca Cisl) “Chiuso da un anno il cantiere che deve costruire 210 alloggi universitari”

30/01 (a.c.) Appalto fantasma in contrada Rocchi nel Comune di Rende. Il cantiere per la costruzione di 210 alloggi universitari è “andato deserto”. Il Segretario della Filca Cisl Pasquale Costabile (nella foto a sinistra) impugna il bando di gara e chiede spiegazioni sulla <lunga vacanza del cantiere universitario>. <Un’impresa di Roma>, spiega Costabile, <circa un anno fa ha vinto la gara d’appalto indetta dall’Unical. Il via libera ai lavori era previsto nel febbraio del 2005. Ma dopo un primo movimento terra, effettuato nell’estate scorsa, il cantiere è rimasto chiuso>. <A distanza di un anno>, rileva il sindacato, <non si è posto neppure un mattone. Nell’area edilizia neppure l’ombra degli operai e dei direttori dei lavori>. <Il bando di gara>, precisa Costabile, <stabiliva, inoltre, la consegna dell’opera entro il 2008. A quanto pare i tempi si allungheranno>. Il Segretario lancia una provocazione: <Forse un eccessivo ribasso della base d’asta ha bloccato l’attività del cantiere? Vorremmo vederci chiaro. Fuori la verità. La ditta “capitolina” ha gettato la spugna? Non comprendiamo il motivo di questo silenzio>. Costabile rimarca la gravità del fermo lavori. <I cantieri pubblici nel nostro territorio sono sempre più rari e quelli che iniziano affogano nei ritardi. Mentre il numero dei lavori pubblici si assottiglia il numero dei disoccupati aumenta>. <Il fenomeno degli eccessivi ribassi rispetto ai parametri del prezziario regionale>, continua Costabile, <spiana la strada al lavoro nero e ai subappalti anomali a scapito della sicurezza dei lavoratori. Il lavoro sommerso si sta espandendo anche nei comparti pubblici. Dalla provincia al centro urbano>.

Pelle (Filca-Cisl) “Rinvii e ritardi sulla A3 ma nessuno è interessato al problema”

29/01 Il Segretario generale della Filca Cisl Enzo Pelle accende i riflettori sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. <Tutto tace>, dichiara, <l’ammodernamento dell’autostrada SA-RC, opera strategica di collegamento tra il Mezzogiorno e l’Europa procede a rilento. Ma nessuno sembra interessato al problema. Sulla realizzazione dei lavori e le difficoltà della viabilità è calato il sipario>. <Nella tabella di marcia>, rileva Pelle, <l’eccessivo ritardo tende a sfatare il mito del 31/12/08. Data ipotizzata dall’Anas per l’ultimazione dei lavori. Sono stati affidati 3 megalotti in Calabria: Gioia Tauro-Scilla; Scilla-Reggio Calabria; General Contractors (Impregilo /Condotte) e Altilia-Grimaldi-Falerna; General Contractor Pizzarotti. Ma al binario della partenza>, sottolinea il Segretario Pelle, <i due lotti della Impregilo e Condotte (Scilla 1 e 2) hanno perso il treno. L'avvio dei lavori è slittato dall’aprile del 2005 al gennaio 2006>. Pelle sciorina una sfilza di interrogativi: <Salterà anche questa “coincidenza”? Se i primi due lotti sono in blocco, quanto si dovrà attendere per il macrolotto 4b Altilia Grimaldi-Falerna? Fermo al capolinea da circa tre anni anche il riappalto dei lavori a Firmo e a Lamezia Terme. In breve, sul tratto calabrese della SA-RC, pochi i cantieri attivi e le troppe deviazioni>. <Le promesse>, commenta la Filca Cisl, <come al solito, non sono state mantenute. L’opera che troneggia nel progetto della rete di trasporto transeuropea Berlino/Milano/Napoli/Palermo è rimasta incompleta. Ad essa andrebbero “allegate” le arterie statali locali e la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. L’ennesimo volo pindarico?>. Il Segretario generale punta il dito contro la <Legge Obiettivo (n° 443 del 2001) e la nuova modalità del General Contractor. Avrebbero dovuto snellire i tempi>, afferma, <invece hanno fatto fiasco. Una deludente battuta d’arresto>. Il sindacalista evidenzia anche le <responsabilità dell’ANAS che, dopo il 2001, riorganizzò gli interventi inserendo nel nuovo quadro la riduzione del numero dei lotti da 77 a 45, l’accorpamento di più lotti in 7 macrolotti da affidare al contraente generale, il mantenimento di alcuni lotti singoli da affidare con il metodo dell’appalto integrato. Perché, allora, questi lotti stentano a decollare?>. <La normativa vigente>, avverte Pelle, <difetta proprio sulla realizzazione dei lavori, la fase essenziale. Delinea, quindi, un modello d’impresa capace solo di dirigere e coordinare. Sul piano teorico il contraente generale, che subappalta o subaffida, è premiato. Si agevola, dunque, il soggetto che svolge un ruolo di regia che cede a terzi in modo fiduciario tutte le attività. Ma sul piano pratico>, rimarca Pelle, <si stanno accavallando una sequela di incongruenze. Prima fra tutte l’eccessiva parcellizzazione del ciclo produttivo>.

Raso (CISL) “Positiva la firma della convenzione quadro per LSU e LPU”

28/01 La segreteria regionale della Cisl ''valuta positivamente la firma da parte del presidente della Giunta regionale della convenzione quadro con il Ministero del Lavoro che assicura per il 2006 le risorse economiche agli Lsu calabresi e l' impegno dichiarato dell' on. Viespoli ad un successivo accordo integrativo che dovra' prevedere un finanziamento aggiuntivo di 19 milioni di euro, oltre alle somme da attribuire per il Progetto sperimentale della Locride'': ad affermarlo e' Rosetta Raso, responsabile Mercato del lavoro. ''Finalmente - sostiene Raso - la disponibilita' dell' on. Viespoli ripetutamente manifestata a favore della Calabria e dichiarata anche nell' ultimo incontro con l' ex assessore Masella, ad oggi non concretizzata per evidenti responsabilita' della Regione che non ha saputo elaborare e presentare progetti e programmi innovativi, produrra' risultati tangibili. Il sindacato calabrese del resto da sempre ha sollecitato ed auspicato la erogazione di somme, aggiuntive alla convenzione-quadro, utili per poter effettuare processi di stabilizzazione negli Enti strumentali della Regione e nelle societa' costituite dai Comuni e/o essere utilizzate per l' integrazione salariale, dietro presentazione di un progetto articolato su settori innovativi finalizzato a creare nuove opportunita' di lavoro stabile per i LSU/LPU''. ''Per la Cisl - sottolinea Raso - sarebbe stato necessario un forte pressing sul Governo nazionale da parte del Governo regionale, che ha brillato invece per assenza e distrazione, finalizzato all' ottenimento della deroga per le assunzioni nella pubblica amministrazione, bloccate dalla finanziaria per il 2006 e 2007''.

Agenzie Fiscali: chiuso il contratto. Soddisfazione della CISL. Contrari gli RDB/CUB

27/01 ''Con un incremento economico pari a 115 euro medie pro capite, l' aggiornamento del valore del buono pasto a 7 euro, la trasformazione dell' indennita' di agenzia in indennita' di amministrazione ed il suo computo ai fini della buonuscita, si e' finalmente conclusa la trattativa per il rinnovo economico del Ccnl delle Agenzie fiscali, relativo al biennio 2004-2005''. Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono Domenico Cubello, segretario generale Cisl Funzione Pubblica Calabria e Domenico Rotella, coordinatore regionale Agenzie fiscali. ''La compattezza del fronte sindacale - sostengono Cubello e Rotella - e la forte partecipazione di tutti i lavoratori alle numerose azioni di lotta ha finalmente dato i sui frutti consentendo di abbattere il muro di resistenza alle legittime rivendicazioni. Pur nella grande soddisfazione del momento non possiamo non evidenziare che per la reale fruizione dei benefici economici dovra' essere completato e definito l' iter per la sottoscrizione definitiva''. ''Questa vicenda, insieme a quella di tutti i contratti del pubblico impiego, - sottolineano Cubello e Rotella - dimostra la volonta' dilatoria e discriminatoria del Governo nei confronti dei lavoratori dipendenti, i cui contratti e gli obblighi che ne derivano, sono considerati patti di serie 'b', che possono o meno essere rispettati a piacimento del 'manovratore' e come la unitarieta' e la partecipazione compatta di tutti i lavoratori alle azioni di lotta sconfiggono questa logica salvaguardando diritti e garantendo tutele lavorando attraverso lo strumento contrattuale''.
Di parere diametralmente opposto gli RdB CUB PI che in una nota sottolineano la loro contrarietà: “Non vogliamo questo contratto” il titolo. “Le nostre aspettative –scrivono- sono andate disattese, perché tutte le altre sigle sindacali (tranne le RdB) hanno sottoscritto un contratto a perdere, vanificando tutte le agitazioni poste in essere anche in Calabria (vedi i presidi sotto le Prefetture lo scorso 16 gennaio).Le RdB stanno studiando possibili ulteriori iniziative per evidenziare la rabbia dei lavoratori delusi dalla conclusione di questa vicenda. Questo il documento con cui contestano il contratto:
“Ieri sera è stato firmato il contratto, ma noi delle RdB/Cub non lo abbiamo sottoscritto.
Avevamo fatto insieme tante iniziative unitarie, manifestazioni, assemblee e lo slogan era uguale per tutte le sigle: non vogliamo un contratto qualsiasi, vogliamo questo contratto, un contratto che prevedeva:
• aumenti di almeno 116 euro,
• buoni pasto a 7 euro,
• indennità di agenzia nella liquidazione,
• rivisitazione della “tassa salute” per le malattie inferiori a 15 giorni.
Di questi punti, per i primi 3 l’accordo sembrava alla nostra portata:
- gli aumenti contrattuale erano figli dell’accordo dello scorso 27 maggio (per quanto per non ritenuti soddisfacenti da noi delle RdB che non avevamo accettato quell’accordo);
- sui buoni pasto, già concessi ai ministeriali, non c’era grande battaglia da fare;
- sull’indennità di Agenzia vi erano numerose sentenze che hanno già dato ragione ai lavoratori e l’amministrazione non poteva ignorarle.
Il vero punto su cui c’era da lottare sul serio era quello della malattia, qualificante anche dal punto di vista etico e del riconoscimento del diritto alla salute e sul quale noi, non a caso, avevamo puntato tutta l’attenzione.
Bene, l’amministrazione ci ha concesso quanto era nell’aria (e neanche per intero, visto che gli aumenti sono anche inferiori ai 116 euro previsti) e sull’unico punto qualificante (la malattia, appunto) non ci ha voluto concedere nulla.
Non potevamo, non dovevamo firmare, soprattutto per rispetto a quei lavoratori a cui avevamo chiesto mobilitazioni e iniziative: il contratto proposto ieri sera era diverso da quello che volevamo e che volevano i lavoratori.
Quindi, coerentemente, noi delle RdB non lo abbiamo firmato.
I LAVORATORI NON VOGLIONO QUESTO CONTRATTO, E NOI DELLE RdB/Cub CON LORO.
Chiediamo con sempre maggiore forza che gli accordi nazionali vengano sottoposti a REFERENDUM approvativi da parte dei lavoratori.
Anche per far passare questo principio, la nostra battaglia comunque continua, sempre dalla parte dei diritti dei lavoratori”.

Soddisfazione della Femca CISL per il potenziamento della Treofan di Lamezia

27/01 “I Rappresentanti Sindacali Aziendali della FEMCA-Cisl dello stabilimento Treofan di Lamezia Terme, il cui azionista di maggioranza è la famosa banca d’affari Goldman-Sachs, la Federazione Regionale e Provinciale della FEMCA-Cisl esprimono soddisfazione per la decisione assunta dal Gruppo Treofan di potenziare il sito di Lamezia Terme concentrando nello stesso la produzione del CAST (film di polipropilene), settore nel quale la Treofan è uno dei leader mondiali”. La Treofan, multinazionale tedesca, vende i suoi prodotti in venti paesi del mondo; produce circa duecentosettantacinquemila tonnellate di film di polipropilene in dieci stabilimenti ubicati in diversi paesi del mondo, uno dei quali è quello di Lamezia Terme.
La scelta della Treofan di consolidare la presenza in Calabria, sviluppando e potenziando lo stabilimento di Lamezia Terme attraverso la produzione del CAST (CPP imballaggi flessibili alimentari, i cui clienti sono Ferrero, Nestlè, Barilla, Dececco, ecc.) la vede investire risorse finanziarie proprie, senza ricorrere a strumenti pubblici di agevolazione economica, per la realizzazione di un’aggiuntiva linea di produzione.
Si comprende che tutto questo è un segnale positivo di grande rilevanza socio-economico, per la Calabria tutta, che dimostra come in una realtà come Lamezia Terme, dove il processo di industrializzazione degli anni settanta è fallito e dove qualsiasi tentativo di reindustrializzazione è miseramente naufragato, c’è un’imprenditore sano e lungimirante che pur alla presenza delle innegabili enormi difficoltà dal punto di vista ambientale, logistico, infrastrutturale e dell’inefficienza dei servizi comuni è in grado di fare attività industriale con maestranze locali ad elevato livello e attivando produzioni ad alto contenuto tecnologico per un mercato globale.
La FEMCA è orgogliosa di questo risultato perché ritiene che è frutto dell’impegno dei lavoratori e dell’equilibrio dimostrato dalle OOSS, che hanno saputo in questi anni sorvegliare gli andamenti occupazionali e concertare i piani di sviluppo, grazie anche a comportamenti trasparenti, democratici e coerenti di un Gruppo Industriale il cui management locale, e non solo, ha molto lavorato per lo sviluppo di nuove tipologie di prodotti specialistici e tecnologici. Oggi, senza ombra di dubbio, si può dire che la Treofan di Lamezia, allargando il già ampio campo d’applicazione del prodotto realizzato, abbia raggiunto un grande risultato credendo fermamente nelle potenzialità e nel progetto industriale dello stabilimento dell’area lametina. Per i Rappresentanti Sindacali Aziendali e la FEMCA-Cisl quanto avvenuto alla Treofan, con la scelta concertata di concentrare la produzione del film in polipropilene in un unico stabilimento, localizzato a Lamezia e non in altro luogo, rafforza il polo produttivo del CAST in Italia e consolida i livelli occupazionali attuali dello stabilimento lametino .
Infine ci auguriamo, che questa bella favola dai contenuti reali, stimoli e diventi volano per l’avvio di una nuova fase di fatti concreti, dove la politica e il sindacato nel rispetto delle proprie specificità e delle autonomie imprenditoriali instillino fiducia ai giovani per la costruzione di una Calabria economicamente indipendente e tecnologicamente all’avanguardia.

Bonadies confermato segretario dello Spi-Cgil

27/01 Il comitato direttivo dello Spi-Cgil della Calabria ha confermato all'unanimita' Orlando Bonadies segretario dell'organizzazione sindacale. Gli ottanta membri del consiglio direttivo hanno utilizzato il voto palese rinunciando a quello segreto previsto in questi casi dal regolamento. ''Non rinunceremo - ha detto Bonaides - alle nostre battaglie in difesa dei pensionati e degli anziani piu' in generale perche' sono battaglie in difesa della dignita' delle persone e del loro diritto a godere di servizi pubblici efficienti in tema di salute e assistenza, prima di ogni altra cosa. Il sindacato andra' dritto per la sua strada richiamando, se necessario, il governo regionale al rispetto degli impegni assunti in campagna elettorale. Impegni sui quali stiamo registrando incomprensibili e ingiustificabili ritardi''. Il congresso regionale dello Spi Cgil, oltre ad eleggere il nuovo Direttivo e il segretario generale, ha approvato il documento politico, che richiama i temi principali dell'impegno sindacale per i prossimi mesi e due ordini del giorno: uno in difesa della legge 194 che disciplina l'aborto, l'altro in segno di solidarieta' agli operai in lotta della Polti di Piano Lago. L'assise dei pensionati calabresi della Cgil ha anche eletto i delegati al congresso nazionale dello Spi e a quello regionale della Cgil, previsto per i prossimi 1, 2, e 3 febbraio a Crotone.

Il 31 a Lamezia conferenza di inizio anno della CISL regionale

27/01 La segreteria regionale della Cisl Calabrese ha programmato per martedi' prossimo, 31 gennaio, presso la sede di Lamezia Terme, la conferenza stampa di inizio anno. All'incontro partecipera' il segretario generale della Cisl Calabria, Luigi Sbarra, ed i componenti della Segreteria regionale. Durante la conferenza stampa saranno analizzate le particolari criticita' socio-economiche , produttive ed occupazionali della Calabria. Nel corso dell'iniziativa sara' presentato anche il quadro delle indicazioni e delle proposte che la Cisl intende mettere in campo nel nuovo anno per sostenere la concertazione con il sistema pubblico e privato e per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione.

De Gregorio riconfermato segretario Uila

26/01 Antonio De Gregorio e' stato riconfermato alla guida della Uila Uil di Cosenza. L' elezione di De Gregorio e' stata sancita in occasione del congresso provinciale dell' organizzazione che rappresenta i lavoratori del settore dell' agroindustria. Alle assise, presente il segretario nazionale Uila Stefano Mantegazza, hanno partecipato anche gli assessori alla Forestazione Mario Pirillo e ai Lavori pubblici Luigi Incarnato. Per la Uila, e' detto in un comunicato, sono cinque i punti strategici: predisposizione da parte della Regione di una legge forestale; Orientamento della programmazione dei Fondi strutturali dello sviluppo rurale verso la multifunzionalita' dell'agricoltura e della forestazione; promozione della piena occupazione dei lavoratori ex Fondo sollievo; impegno per il rilancio dell'Arssa e programmazione di un riordino del sistema della bonifica e dell'agricoltura. Ai lavori congressuali hanno preso parte anche Nino Merlino, segretario regionale Uila e Roberto Castagna segretario generale della Uil Calabria. ''La qualita' dei nostri prodotti - ha affermato De Gregorio - deve essere il principale e riconoscibile valore aggiunto all' offerta agro-alimentare locale, sia sul mercato interno che su quello internazionale''.

CISL “Il rilancio del Savuto una opportunità da non perdere”

25/01 “La riuscita giornata di mobilitazione dell’intera Valle del Savuto, in conseguenza delle note vicende economiche che stanno desertificando l’economia del territorio e aggravando una questione sociale già di per se estremamente delicata, sono la testimonianza viva e forte di una Provincia che non vuole arrendersi al proprio destino, che ha determinazione nel lottare e non vuole rinunciare al suo sogno di crescita e sviluppo”. E' quanto sostengono in una nota congiunta il segretario generale della Ust-Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti, e della Fim-Cisl, Graziano Bruno. “La triste vicenda della POLTI SUD di Piano Lago, la goccia che ha fatto traboccare il vaso della legittima mobilitazione popolare di oggi, che ha avviato la procedura di mobilità per circa 200 dipendenti, ripropone con urgenza la necessità di una nuova politica regionale per l’industrializzazione della Calabria ed un rinnovato interesse del Governo Nazionale verso la nostra terra ormai alle prese con una vera e propria emergenza sociale ed economica. Quanto sta avvenendo in molte realtà economiche della Provincia, dalle crisi delle imprese del settore tessile, a quelle del manifatturiero, che decidono di delocalizzare le proprie attività e gli impianti nei Paesi emergenti e con più basso costo del lavoro, fa emergere la cultura di molti “imprenditori-predatori” intenti solo a speculare sul territorio senza alcun riguardo per i costi e la responsabilità sociale che il loro atteggiamento comporta.Da tempo la CISL chiede politiche chiare e certificate e interventi armonizzati e concertati con le parti sociali e datoriali capaci di far uscire il sistema economico della provincia dall’isolamento e affermare una nuova immagine di Calabria che produce e lavora con dignità. Da sempre sosteniamo che bisogna favorire le imprese che hanno dimostrato un forte legame con il territorio ed in specie le imprese del manifatturiero che dimostrino di funzionare, tante che oggi in Calabria abbiamo circa il 3 % degli occupati in questo settore contro una media nazionale del 10 %. Purtroppo nonostante i tanti proclami, gli impegni, i protocolli di intesa, ad oggi la situazione economica della nostra Provincia assume i tratti della disperazione se pensiamo che anche il territorio del Savuto, che oggi è sceso in strada per sensibilizzare politica e istituzioni sul dramma di un’area in disperato declino, è una delle poche subaree provinciali dove lo sviluppo è riuscito ad attecchire, anche se si tratta di uno sviluppo puntiforme che non si è esteso a macchia d’olio ed a strutturarsi in rete come nel nord-est del paese, a creare cioè economie di scala e a strutturarsi in “distretto industriale” nonostante ne contiene le caratteristiche di fondo quali: accentuato dinamismo delle realtà economiche, elevato tasso di coesione sociale, forte senso di appartenenza, strategicità dell’area vero snodo viario, con l’autostrada del sole che l’attraversa, snodo aereo con l’aeroporto di Lamezia Terme a poco più di 20 minuti, e snodo marittimo con il più grande porto del Mediterraneo, quello di Gioia Tauro a meno di un’ora. Anzi, nonostante tutto e in prospettiva della creazione dell’area di libero scambio Euro-Mediterranea nel 2010, l’area perde pezzi significativi di economia e negli ultimi anni è in atto un pericoloso e preoccupante processo di rallentamento e inversione di trend. Pensiamo alla Polti, il più importante presidio industriale dell’area che ha deciso di chiudere i propri impianti, ma anche alla storia della DNE (nel settore dell’informatica). Tutto questo non può che generare rabbia, quando tutti sanno, è la manifestazione civile e democratica di oggi lo dimostra, che il Savuto ha tutte le carte in regola per giocare e vincere la partita dello sviluppo e dell’occupazione. Ormai fallita la dinamica che promuoveva lo sviluppo dall’alto, oggi, le politiche dello sviluppo vedono un forte coinvolgimento dei territori. La possibilità di attrarre investitori e, quindi di innescare processi virtuosi di sviluppo (capitalizzando, tra l’altro, il grande patrimonio di risorse umane e di lavoro qualificato esistente) dipende direttamente dalle qualità competitive che l’area sarà in grado di mobilitare, far emergere e sviluppare. Ormai le convenienze localizzative per le imprese e lo sviluppo locale dipendono, in misura ormai inconfutabile con le incentivazioni fiscali e finanziarie, dalla consistenza e dalla qualità delle reti fisiche e immateriali, dalla qualità dell’ambiente urbano, degli insediamenti, dei servizi di base e di quelli specializzati e di livello elevato (cultura, Ricerca e sviluppo, commercio, ecc.), del comportamento amministrativo (efficienza ed efficacia delle politiche pubbliche).
La manifestazione di oggi deve essere un monito per tutti, un impegno che deve rafforzare la consapevolezza in ognuno di noi che è arrivato il momento di agire, non si può più perdere tempo e dove diventa necessario attivarsi per progettare lo sviluppo della nostra provincia e dare risposte alle emergenze sociali, ai problemi dei disoccupati e degli emarginati”.

Uil: La Pollino Duemila paghi gli arretrati agli ex LSU

25/01 Non escludono azioni di lotta gli ex Lsu calabresi del Parco del Pollino che, al termine di un' assemblea, hanno stabilito di diffidare la societa' Pollino Duemila a saldare, entro quattro giorni, le retribuzioni arretrate e le indennita' di fine rapporto. A riferirlo e' un comunicato del Cpo-Uil di Cosenza. ''La Pollino Duemila spa - spiega il segretario privinciale Gianvincenzo Petrassi - firmataria di un progetto finalizzato all' assunzione di 375 lavoratori, che pure ha percepito le risorse finanziarie pubbliche erogate dal Parco e dalle Regioni, nega ai lavoratori, da oltre nove mesi, le retribuzioni riferite ad alcune mensilita', le somme riguardante l' indennita' di quiescenza, parte della tredicesima mensilita' e l' indennita' di mancato preavviso''. ''I lavoratori e la Uil - e' detto ancora nel documento - si dicono pronti ad affrontare le questioni di merito per lo sviluppo della vertenza aperta con la Regione Calabria alla luce della convocazione fatta per il 26 gennaio con le organizzazioni sindacali. Questo evento e' molto atteso dalla Uil, poiche' in quella data auspica la definitiva soluzione delle questioni aperte con l' avvio dell' iter dei progetti che dovrebbe vedere la definitiva rioccupazione dei lavoratori ex Lsu del Pollino''

Valente nuovo segretario regionale della CGIL Elettrici-Chimici

25/01 Luigi Valente, segretario regionale uscente della Fnle, il sindacato elettrici della Cgil, e' il segretario regionale della Federazione italiana lavoratori chimica energia manifatture della Cgil (Filcem Cgil). A sancirlo e' stato il primo congresso regionale del nuovo sindacato che, cosi' come avviene in tutta Italia, e' nato dalla fusione della Fnle e della Filcea, le due organizzazioni sindacali di categoria, elettrici e chimici, aderenti alla Cgil che da oggi cammineranno insieme. Nel concludere i lavori del primo congresso, che ha avuto come slogan ''riprogettare il Paese. Lavoro, saperi, diritti, liberta''', il segretario regionale della Cgil, Fernando Pignataro, non ha mancato di fare riferimento al ruolo che il sindacato, non solo a livello regionale, ma anche nazionale intende avere. ''Abbiamo scelto di fare il nostro congresso nazionale - ha detto - prima delle elezioni e non dopo perche' vogliamo portare delle proposte. Questo congresso, infatti, e' la giusta conclusione di quella che e' stata la politica della Cgil in questi quattro anni difficili per il Paese, ma vogliamo parlare prima al centrosinistra con chiarezza delle scelte strategiche. Tra le nostre richieste quella dell' abolizione delle leggi che sono state fatte da questo governo. Su questi temi ci sara' o meno il posizionamento del sindacato''. ''Spostando l' attenzione sul governo regionale - ha aggiunto Pignataro - dobbiamo registrare che abbiamo avuto grandi annunci ma non si e' mai discusso. Bisogna cominciare a capire che i progetti si governano e ci aspettiamo delle risposte sulle vertenze in atto. Se c' e' stato un dissenso nei confronti del centrodestra e' stato perche' c' e' stato il sindacato a protestare nelle piazze mentre in Consiglio regionale non c' era un' opposizione. A noi spetta riprendere la bandiera del cambiamento che passa attraverso la trasparenza nella Pubblica amministrazione. Dobbiamo far capire ai giovani che anche in questa regione un concorso si puo' vincere dopo averlo fatto e non prima. Il quadratino rosso - ha concluso riferendosi al simbolo della Cgil - vuol dire diritti e dignita'''

Congresso provinciale della Uila, il 26 a Rende

24/01 "Tra sviluppo rurale e globale. Le nuove frontiere del sindacato per la crescita sociale ed economica del territorio e per le tutele dei lavoratori". E' questo il titolo del terzo congresso provinciale della Uila che si svolgerà giovedì 26 all'hotel San Francesco di Rende a partire dalle 9. La relazione del segretario responsabile della Uila Cosenza Antonio De Gregorio sarà preceduta dagli interventi di Nino Merlino, segretario regionale della Uila e Roberto Castagna, segretario generale della Uil Calabria. Il congresso sarà presieduto da Pino Cannataro mentre le conclusioni sono state affidate al leader nazionale della Uila, Stefano Mantegazza.

Rinviato l’incontro sulla Diga dell’Esaro, operai delusi

23/01 “Stallo” è la parola giusta. Dopo il via libera per la messa in sicurezza della Valle dell’Esaro da parte della Sorical, sindacati e operai fermi al posto di blocco. L’incontro fissato per martedì 24 è slittato. La Sorical lo ha rinviato a venerdì 27 gennaio, alle 10. “Ma non sono state rinviate le preoccupazioni degli operai”, dichiarano Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, in una nota a firma dei segretari Enzo Pelle, Bruno Sanguineti e Carlo Marte, “il malcontento cresce. Ogni giorno di ritardo nello svolgimento della controversia, rappresenta un colpo al cuore dei lavoratori. Un campo minato dove ogni certezza è pronta a saltare in aria”. La scorsa settimana si è tenuta l’assemblea tra le federazioni edili e gli iscritti. I Segretari generali hanno comunicato ai lavoratori che <questa volta ci recheremo presso la sede della Sorical solo con una nostra delegazione>. <I nostri operai sono delusi e mortificati>, spiega il Segretario generale della Filca Cisl Enzo Pelle, <chi lotta quotidianamente per la sopravvivenza non accetta le logiche burocratiche. Il destino dei lavoratori è appeso a un filo. Si aspettavano la riapertura del cantiere per gennaio>, continua, <al contrario i documenti ed i ritardi delle consultazioni rimbalzano da un ufficio all’altro>. Il sindacato vuole vederci chiaro su un’altra incognita: <La sentenza del Tribunale di Catanzaro, che fine ha fatto? È finita nel dimenticatoio? Sulla vicenda>, sottolinea, <è calato il silenzio, inspiegabile anche da parte della Regione>. <Il verdetto di questo processo>, ricorda Pelle, <è il punto nevralgico nel cammino della vertenza>. <Ci stiamo allenando, infatti, per il prossimo match>, avvisano Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, <partiremo alla volta della Sorical armati delle nostre domande e delle nostre proposte>. Intorno al tavolo delle trattative si aggiungeranno due poltrone d’onore, una per l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato e l’altra per l’assessore regionale al Lavoro Antonio De Gaetano. I Segretari generali li “pungoleranno” sulla fase giudiziaria. Dopo il faccia a faccia con la società idrica regionale convocheranno di nuovo gli operai per la riunione informativa. Ormai un rito a scadenza regolare. <Stiamo combattendo su due fronti>, affermano gli edili, <stimolando le Istituzioni e contenendo il malessere che serpeggia fra gli operai. Il tempo stringe>, aggiungono, <e la soluzione della vertenza si allontana, la resa dei conti con la Torno si avvicina>. A breve l’atto finale con l’impresa, per la procedura dei licenziamenti. Un appuntamento di fuoco che si terrà a Reggio Calabria. I sindacati sperano di arrivarci con almeno un asso nella manica.

Antonio Spataro eletto nuovo segretario regionale della Flai-CGIL

21/01 E' Antonio Spataro il nuovo segretario della Flai-Cgil, la Federazione sindacale che raggruppa i lavoratori dell' agro-industria. L' elezione e' giunta al termine del quarto congresso della Flai. Spataro subentra a Michele Presta, assassinato lo scorso anno a Catanzaro. E proprio a Michele Presta e' stata dedicata l' assemblea che si e' tenuta ad Altomonte, sua citta' natale, a testimonianza, e' scritto in una nota, ''della grande stima e dell' affetto che la Flai-Cgil ha sempre riservato nei confronti del suo segretario''. A Spataro, che nei tre anni precedenti ha condiviso il lavoro e le iniziative della categoria insieme a Presta, e' toccata la relazione di apertura del congresso che ha affrontato i diversi punti al centro del dibattito. Agricoltura, forestazione, industria alimentare e pesca sono stati i temi trattati, cosi' come, sono state affrontate altre questioni inerenti la legalita', la sicurezza, le tutele individuali ed i diritti del lavoro. Al dibattito ha partecipato, tra gli altri, Nino Zumbo, segretario regionale Cgil ed e' stato concluso dal segretario generale della Cgil Calabria Fernando Pignataro, e dalla segretaria nazionale della Flai-Cgil, Patrizia Consiglio. ''Gli interventi - e' scritto in una nota - hanno contribuito a costruire la proposta e le iniziative del sindacato per i prossimi quattro anni. Anni in cui, e' stato detto, il governo regionale dovra' profondamente modificare le politiche di intervento in agricoltura e nella forestazione rispetto a quelle della Giunta precedente per imprimere una svolta profonda ai processi economici della nostra regione''. Da questo punto di vista i delegati hanno rimarcato la necessita' di favorire i processi di valorizzazione delle risorse endogene nonche' di rilanciare l' intervento forestale che dovra' essere occasione per nuovi risvolti produttivi ed occupazionali. ''Una politica - prosegue la nota - che va accompagnata da un serio riordino degli Enti gestori della forestazione e dell' Arssa, per rendere questa ultima, piu' aderente alle esigenze dell' agricoltura calabrese''. Infine, e' stato ribadito da piu' interventi, che la Flai-Cgil sara' sempre disponibile a contribuire con il proprio apporto a mantenere alto il confronto di merito sulle questioni dirimenti che riguardano il presente e il futuro del comparto, ritenendo la concertazione metodo e strumento per risolvere problemi comuni, ma sara' sempre pronta ad esercitare l' azione di tutela e l' iniziativa ogni qual volta sara' necessaria.

Dal 3 febbraio a Crotone il Congresso regionale della CGIL

21/01 Si svolgera' dal primo al 3 febbraio a Crotone il congresso regionale della Cgil. I lavori, che avranno luogo nella sala congressi del Centro Dentalia, in localita' Passovecchio, si apriranno alle 15,30 con la relazione del segretario generale, Fernando Pignataro, cui seguiranno gli interventi di saluto degli invitati, la nomina delle commissioni e l' avvio del dibattito. La seconda giornata di lavori sara' occupata dal dibattito. Alla terza ed ultima giornata del congresso, che si concludera' con l' elezione dei delegati al congresso nazionale, dei componenti il direttivo regionale e del segretario generale, interverra' Marigia Maulucci, componente la segreteria nazionale.

Nucci (CISL) “Negli Enti pubblici manca un monitoraggio delle spese”

20/01 “Le conclusioni alle quali è giunto il magistrato regionale, relatore della Corte dei Conti, Giuseppe Ginestra, secondo le quali “i maggiori comuni calabresi non sono in grado di svolgere il controllo di gestione” non è giunta inattesa, almeno per chi come me da anni non perde occasione per ribadire che la legislazione attuale lascia troppi spazi interpretativi agli amministratori locali che d’altra parte continuano a svolgere le loro attività incuranti della sancita “separatezza dei compiti di indirizzo e di gestione”. Lo afferma in una dichiarazione il segretario provinciale della CISL di Cosenza, Alessandro Nucci. “Non solo i dieci comuni monitorati dalla Corte dei Conte – prosegue Nucci - non si sono dotati degli strumenti necessari ad avviare il costante monitoraggio della gestione economica ma in quasi nessuno dei comuni, delle province e delle comunità montane si è dato seguito alle iniziative che tengono sotto controllo le spese e soprattutto sanciscono senza ombra di dubbio le responsabilità di quanti operano negli Enti Locali. La normativa vigente è sicuramente sufficiente per superare le tantissime difficoltà che incontravano i Sindaci prima della loro elezione diretta e della possibilità di scegliersi le giunte con le quali governare. Ben diversa è invece la situazione per quanto attiene i controlli interni. I Segretari Generali, una volta funzionari ministeriali che garantivano la legittimità degli atti, sono oggi ridotti a segretari di fiducia del Sindaco che possono essere sostituiti in ogni momento e quindi non in grado di svolgere compiti di “garanzia”. Gli stessi Comitati di Controllo sono ormai spariti dal panorama di verifica degli Enti Locali. I dirigenti che dovrebbero garantire la parte gestionale, sono totalmente dipendenti dai Sindaci che con la possibilità di nominarli in questo o quell’incarico detengono la possibilità di affidare con l’incarico indennità persino superiori all’intero ammontare dei loro stipendi. Si capisce cosi come nei grossi Enti ci sia un vero e proprio “valzer di incarichi” per i dirigenti. Resta, purtroppo solo nella mente del legislatore il controllo affidato ai consiglieri comunali, i quali spesso usufruiscono di indennità mensili superiori ad un normale stipendio e ovviamente difficilmente sono disponibili a dimettersi e a rinunciare alle loro indennità per fermare un sindaco. Occorre dunque intervenire per stabilire sanzioni precise laddove gli amministratori continuano a svolgere anche la parte gestionale cosi come occorre rendere obbligatori i controlli di gestione designando, con norme ad hoc, la responsabilità al dirigente del servizio, prevedendo, in assenza della relazione periodica la impossibilità di approvare bilanci e conti consuntivi. Inoltre sarebbe quanto mai opportuno invertire i gradi di giudizio per l’assegnazione delle varie indennità non cominciando dagli uscieri ma dai dirigenti che non possono autoassegnarsi le indennità per aver raggiunto risultati e poi affermare che i dipendenti alle loro dipendenze non hanno raggiunto risultati, per il semplice fatto che se non hanno raggiunto risultati i dipendenti non hanno certo potuto raggiungerli i dirigenti. Se non si faranno le opportune modifiche gli Enti saranno sempre più amministrati e gestiti dai politici e alle elezioni si candideranno i “soliti” oltre a centinaia e centinaia di aspiranti consiglieri comunali convinti che il “posto” di consigliere comunale sarà per almeno 5 anni un posto di lavoro ( di poco lavoro) e un sicuro reddito.
Ma probabilmente il problema principale era e rimane quello che chi deve predisporre norme e regolamenti troppo spesso ha più bisogno di un largo stuolo di Sindaci, Presidenti e Assessori che gestiscono la cosa pubblica che di Sindaci, Presidenti e Assessori che programmano. A noi resta la sola possibilità di denunciare le cose e questo continuiamo a fare, basterà a far cambiare le cose?”

Granata (CGIL) “Basta con gli imbrogli delle truffe allo Stato, chi finge sorpresa è un irresponsabile”

20/01 “L’ultima truffa perpetrata ai danni della collettività nell’area industriale di Corigliano Calabro non ci ha colto di sorpresa e chi ancora finge sorpresa o incredulità è irresponsabile o vive fuori dalla realtà”. A sostenerlo e' stato Antonio Granata, segretario generale della Cgil comprensoriale Pollino-Sibari-Tirreno in relazione alla truffa scoperta ieri dalla Guardia di finanza. “La Cgil Comprensoriale Pollino-Sibari-Tirreno –prosegue Granata- esprime gratitudine alle forze dell’ordine ed alla Procura della Repubblica per l’opera investigativa e di repressione delle tante frodi. Non vogliamo entrare nel merito dell’inchiesta e dei relativi provvedimenti che hanno riguardato personaggi più o meno noti. Quello che vorremmo segnalare è l’escalation di tali fenomeni che non possono essere annoverati come accadimenti “normali”. Come Cgil da mesi e da anni abbiamo denunciato in tutte le occasioni che nell’area industriale di Corigliano erano in atto fatti di criminalità imprenditoriale e sociale; più volte abbiamo sollecitato e richiesto una maggiore attenzione alle istituzioni ed alla politica sui rischi di una invasione barbarica di falsi imprenditori, di procacciatori d’affari e di gente senza scrupoli. Dalla vicenda Serica alla Printec e Sensitec, dal progetto PRO.CAL. a Protekos, una serie infinita di imbrogli che hanno paternità padrini e coperture politiche, ora basta! Questa è l’occasione buona per sciogliere l’ASI, commissariarlo e predisporre un progetto di legge regionale per l istituzione del distretto industriale. Non farlo è per noi segnale di connivenza e di irresponsabilità. I fantomatici 250 posti di lavoro mai creati dalle società attualmente incriminate, uniti ai 500 di PRO.CAL. di cui non vi è traccia, sono per la CGIL il punto di ricaduta più dolente di tutto l’affare. Peccato che alla nostra denuncia la politica e le istituzioni hanno risposto, quando lo hanno fatto, con autoreferenzialità e pressappochismo. E’ giunto il momento che anche l’Associazione degli Industriali di Cosenza prenda posizione e si assuma le proprie responsabilità. Né tantomeno il Consiglio Comunale di Corigliano può continuare ad ignorare tali fenomeni per cui rinnoviamo l’invito affinché la massima assise democratica partecipi alla popolazione, ai lavoratori, ai disoccupati ed alle istituzioni sovracomunali, non solo l’esacrazione e la condanna, ma assuma l’area industriale di Corigliano come l’elemento basilare per lo sviluppo delle attività produttive attraverso il monitoraggio, la vigilanza entro quel quadro di certezze e di legalità che debbono contraddistinguere le forze politiche del cambiamento e della moralizzazione del bene pubblico. Pertanto, la CGIL chiede all’Amministrazione Comunale di Corigliano, alla Provincia di Cosenza, alla Regione Calabria ed all’Associazione degli Industriali di costituire un tavolo dove valutare tutte le iniziative industriali in atto e quelle in cantiere onde evitare che anche nel nostro territorio crescano furbetti e imbroglioni di zona o rionali”.

Congresso Flai-CGIL ad Altomonte: “Dalla Regione positivi segnali di discontinuità”

20/01 ''Celebriamo qui ad Altomonte il quarto congresso regionale della Flai per testimoniare la nostra vicinanza al segretario generale di questa categoria che ancora e' e, per noi, rimane Michele Presta, barbaramente ucciso il 4 luglio scorso a Catanzaro. Noi pensiamo che questo,piu' di ogni altra parola piu' di ogni altro gesto, sia un segnale forte che la categoria, che lui ha guidato nel corso degli ultimi anni, gli ha voluto tributare''. E' quanto ha detto il segretario regionale uscente della Flai Cgil, Antonio Spataro, circa la decisione di svolgere ad Altomonte il quarto congresso regionale della Flai. L'assise congressuale, che ha come tema: ''Agricoltura, Forestazione, Agroindustria e Ambiente. Diritti, Legalita', Lavoro... Progetto e iniziativa della Flai'' ha avuto inizio stamane con la relazione del segretario uscente. Per Spataro ''questo congresso, come tutti i momenti temporali di un'organizzazione sindacale, serve soprattutto per interrogarsi su quali strategie adottare per rendere piu' incisiva l'azione rispetto ai cambiamenti che si susseguono. Noi, infatti, ci stiamo interrogando su come riusciamo, salvaguardando i principi di legalita' e della tutela dei diritti, a dare, anche noi, un contributo alle politiche del governo regionale per poter rilanciare un settore importantissimo per la nostra economia regionale, che e' rappresentata dall'agroalimentare, dall'agrindustria, dall'agricoltura. Comparto che incide piu' di un terzo sulla composizione del Pil (Prodotto interno lordo) calabrese''. Spataro, per quanto attiene i ''rapporti'' con il governo regionale, ha detto che ''la Flai ha chiesto alla Giunta Loiero, prima con la conferenza regionale programmatica di Vibo Valentia e successivamente con la conferenza programmatica sull' agroalimentare di Lamezia, che si desse un forte segnale di cambiamento in questo comparto. Bisogna iniziare un percorso con un forte elemento di discontinuita' rispetto al passato''. ''Rispetto agli enti strumentali (Afor e Arssa) - ha proseguito - avevamo chiesto che per la composizione del nuovo gruppo dirigente si adottasse un criterio che, salvaguardando competenze e professionalita', desse un segnale di discontinuita' rispetto alle scelte passate. Scelte che, a nostro avviso, non hanno centrato gli obiettivi e la missione di questi due enti. Un primo segnale, la giunta Loiero, lo ha dato. Nella nomina dei nuovi gruppi dirigenti c'e' stata un forte segnale di discontinuita', ora, pero', bisogna procedere alla seconda fase, che riguarda la rivisitazione totale della missione di questi due enti''.

Vendita Getronics , decisione gravissima

19/01 La decisione annunciata da Getronics Olanda di vendere la consociata Getronics Italia che ha una sede con venti dipendenti anche in Calabria, a Rende, ''e' una decisione gravissima'': e' quanto si afferma in un comunicato di Fim-Cisl, Uilm e Fiom-Cgil. La situazione dell' azienda e' stata oggetto nei mesi scorsi di due interpellanze presentate dai deputati Giacomo Mancini e Nuccio Iovene. I sindacati di categoria nazionali hanno, piu' recentemente, anche avanzato la richiesta di un incontro urgente al Ministero delle Attivita' produttive. ''La decisione di vendere - e' scritto nella nota - meraviglia forse qualche osservatore esterno, purtroppo non il sindacato ne' i lavoratori tutti della Getronics Italia che quotidianamente vivono la realta' aziendale. E' da oltre un anno - prosegue il comunicato - che denunciamo in tutte le sedi, anche istituzionali, l' andamento fallimentare della gestione della Getronics Italia. Abbiamo denunciato anche alla Casa madre olandese le scelte sbagliate del management e chiesto di intervenire per bloccarle''. ''Cio' che e' in discussione e che al sindacato preme maggiormente - proseguono Fim, Uilm e Fiom - e' la tenuta del corpo vivo della Getronics Italia, erede dell' esperienza Olivetti e Olivetti Ricerca, fatto di tanti lavoratori, delle loro competenze, delle loro professionalita' che sono la vera ricchezza dell' azienda e che deve restare un asset importante del nostro paese. La nuova situazione, ancora confusa, ma certamente difficile e complessa, dovra' essere contrassegnata da una decisa discontinuita' manageriale. I responsabili unici di questa, per tanti versi drammatica situazione, non potranno e non dovranno essere gli stessi impegnati nella gestione di questa transizione''.

Tempo (Cgil) “Onorati di ospitare il congresso regionale della CGIl nella città di Michele Presta”

19/01 Venerdì e sabato prossimo, 20 e 21 gennaio, la Flai - Cgil Calabria terrà il suo 4° congresso regionale sul tema: “Agricoltura, Forestazione, Agroindustria e Ambiente. Diritti, Legalità, Lavoro… Progetto e iniziativa della Flai. L’assise congressuale, che si terrà presso il “Palazzo Razzetti” di Altomonte, si aprirà alle 9,30 di venerdì con l’insediamento della presidenza e delle commissioni congressuali. Subito dopo ci saranno i saluti a tutti i congressisti da parte di Antonio Granata, segretario generale comprensoriale Cgil Pollino – Sibari – Tirreno. Alle 10, con la relazione del segretario generale della Flai – Cgil Calabria, Antonio Spataro, si entrerà nel vivo del congresso. Dopo la relazione del segretario e i saluti degli ospiti, inizierà il dibattito congressuale. La prima giornata del 4° congresso regionale della Flai si concluderà con l’intervento, previsto per le 18,30, di Nino Zumbo, componente della segreteria regionale della Cgil Calabria. Alle 19 i congressisti si trasferiranno nella palestra della scuola media di Altomonte per assistere a una rappresentazione teatrale in dialetto “Pitte ccu sarde”, messa in scena dalla compagnia teatrale “Krimisa”. La seconda giornata inizierà alle 9,30 di sabato con la ripresa del dibattito congressuale, nel quale è previsto, alle 10,30, l’intervento di Fernando Pignataro, segretario generale della Cgil Calabria. I lavori del 4° congresso regionale della Flai saranno conclusi da Patrizia Consiglio, componente della segreteria nazionale della Flai Cgil.
“La segreteria comprensoriale della Flai Cgil Pollino – Sibari – Tirreno, cosi come tutta la Cgil di questo lembo di Calabria, è onorata di ospitare sul proprio territorio il 4° congresso regionale della Flai. Siamo grati ai nostri vertici regionali di aver scelto come sede dell’assise congressuale il paese che ha dato i natali a Michele Presta, il segretario regionale della Flai Calabria, barbaramente ucciso il 4 luglio scorso a Catanzaro, che ad Altomonte ha mosso i suoi primi passi sia nel mondo politico che in quello sindacale. La scelta di Altomonte ci gratifica anche perché con questa scelta si dà il giusto riconoscimento a un territorio che nel settore agroalimentare non è secondo a nessuno, ospitando l’unico Distretto Agroalinentare di Qualità” regionale, hanno dichiarato Michele Tempo, neo segretario comprensoriale della Flai Cgil Pollino – Sibari – Tirreno, e Vincenzo Laurito, già segretario comprensoriale della Flai Cgil.

Flai-CGIL: “Raggiunto l’accordo con le aziende agricole Tocci”

19/01 Parte la stagione dei contratti agricoli. Sottoscritti già i primi accordi aziendali. Nei giorni scorsi, i rappresentanti della Flai Cgil comprensoriale Pollino – Sibari – Tirreno hanno “chiuso” l’accordo in due importanti realtà agricole della piana di Sibari e di Cammarata: l’azienda agricola “Torre della Chiesa”, ubicata a Doria, che occupa, attualmente, un centinaio di lavoratori e “la Fiorente” di Altomonte che da lavoro a circa 50 persone. Entrambe le aziende sono di proprietà dell’imprenditore agricolo Tocci. “Non è stato facile raggiungere l’accordo. Abbiamo dovuto superare delle difficoltà prima di arrivare alla sottoscrizione. L’imprenditore Tocci, che ringraziamo per la serietà e la disponibilità dimostrata, all’inizio, illustrandoci le gravi difficoltà che il settore agricolo vive in questo ultimo periodo, ci aveva chiesto di posticipare, a un prossimo futuro, gli incrementi salariali previsti dal nuovo contratto di lavoro. Ma la risposta ferma e decisa del sindacato ha convinto l’imprenditore a recedere dalla sua richiesta. Si è messo nero su bianco. Ai lavoratori della <Torre della Chiesa> e della <Fiorente> sono state garantite 160 giornate lavorative ma soprattutto l’inquadramento al parametro 150, con una retribuzione oraria di 7,75 Euro. Ciò dimostra che quando i lavoratori si uniscono e danno forza al sindacato i risultati non tardano a venire. Siamo pienamente soddisfatti dell’accordo raggiunto perché convinti che la sicurezza occupazionale rende il lavoratore più tranquillo inducendolo a lavorare meglio e a produrre di più. Nelle aziende dove non c’è garanzia occupazionale si assiste a una grande mobilità dei lavoratori che determina sia una mancanza di professionalità e sia una scarsa qualità della produzione. L’accordo raggiunto con l’imprenditore Tocci è un buon inizio e ci fa ben sperare per il prosieguo, anche se siamo più che consapevoli che su questo territorio esistono ancora degli imprenditori che si sentono <padroni> e che faranno di tutto per non applicare quanto previsto dal nuovo contratto”, è quanto ha dichiarato il neo segretario della Flai – Cgil comprensoriale Pollino – Sibari – Tirreno, Michele Tempo, nel dare notizia della sottoscrizione dei primi accordi aziendali del 2006.

Da venerdì ad Altomonte il congresso regionale della Flai –CGIL

18/01 Saranno 170 i delegati, provenienti da tutta la Calabria, che parteciperanno venerdi' e sabato al quarto congresso regionale della Flai-Cgil. Diversi saranno i temi al centro della discussione che dovranno contribuire a costruire la proposta e l' iniziativa della Flai per orientare la categoria nei prossimi quattro anni. Le politiche ambientali, quelle agricole e gli interventi forestali focalizzeranno il dibattito tra i delegati che puntano ad un cambiamento dell' attuale panorama sociale, economico e civile della Calabria. Si discutera' anche dei diritti, di tutela e di legalita' che dovranno, a parere del sindacato, accompagnare ogni politica di intervento. L'assise congressuale, che si terra' ad Altomonte, sara' aperta dalla relazione di Antonio Spataro, segretario regionale della Flai-Cgil a cui seguira' il dibattito dei delegati e gli interventi di Nino Zumbo della segreteria regionale della Cgil, di Fernando Pignataro, Segretario Generale della Cgil calabrese e dei numerosi invitati istituzionali che seguiranno la due giorni sindacale, mentre, le conclusioni saranno tratte da Patrizia Consiglio, segretaria nazionale della Flai-Cgil.

Paolo La Greca eletto segretario generale FILT-Cgil Calabria

17/01 Il congresso regionale della Filt-Cgil tenuto a Gioia Tauro il 16 Gennaio 2006 ha eletto all’unanimità Paolo La Greca Segretario Generale. “Il dibattito – si legge in una nota - a cui hanno partecipato numerosissimi ospiti è stato ampio e approfondito. Il congresso ha individuato le questioni su cui sarà impegnata la categoria nei prossimi anni, oltre alla tutela dei lavoratori in relazione ai diritti contrattuali ed alla salvaguardia delle condizioni di sicurezza sul lavoro, l’attenzione sarà incentrata su importanti vertenze cruciali per lo sviluppo del settore nella Regione. Partendo dalla esigenza di creare un sistema dei trasporti adeguato, intermodale, efficace perciò moderno al fine di far superare alla regione la sua perifericità per la sua marginalita’ nei confronti dell’Italia , dell’Europa e del Mediterraneo. Bisognerà perciò rilanciare il confronto col governo regionale, per capire ed affrontare le criticità che non hanno fatto attuare il piano dei trasporti del 97 e la riforma del trasporto pubblico locale.
Valutando le difficoltà gravi che condizionano l’attuale sistema dei trasporti e delle infrastrutture calabresi: quelle viarie, ferroviarie, portuali ed aeroportuali, risulta ancora più inaccettabile la realizzazione del ponte sullo stretto, che in presenza di queste condizioni rappresenterebbe una enorme contraddizione ed un immenso spreco di risorse economiche.
Sarà molto più utile puntare alla realizzazione dell’area integrata dello stretto che potrà giocare un ruolo molto importante nello scenario del Mediterraneo e nella prospettiva della zona di libero scambio euro-mediterranea di prossima istituzione.
Il congresso e’ stato tenuto a Gioia Tauro per sottolineare l’importanza strategica del suo porto che è oggi al terzo posto delle classifiche europee e al primo posto nel Mediterraneo e che potrà fare assumere alla Calabria il ruolo di cerniera tra il mediterraneo e il nord Europa.
Ai lavori erano presenti tra gli altri l’Assessore Regionale ai Trasporti Tripodi, il responsabile delle infrastrutture e dei trasporti DS nazionali Soriero, il Presidente delle Ferrovie della Calabria dott. Scali, il segretario generale della Cgil della Calabria Fernando Pignataro, il segretario Cgil Calabria Tuccio, i lavori sono stati chiusi da Scotti segretario nazionale della Filt Cgil”.

Flaei CISL: “Serve recuperare i ritardi nel settore energetico”

16/01 Forte preoccupazione per quanto sta avvenendo nel settore energetico in provincia di Cosenza e' stata espressa dalla segreteria provinciale della Flaei-Cisl, la Federazione dei lavoratori delle aziende elettriche.“Dalle ultime notizie assunte in incontri ufficiali – si legge nella nota della FLAEI-CISL – sembra non esserci alcuna prospettiva per la imminente riapertura della Centrale Enel del Mercure di Laino Borgo, anzi la situazione sembra regredire ulteriormente. Infatti, nulla si sa sui tempi di apertura, ma fatto ancora più grave è che la causa di questi ritardi pare attribuirsi anche alle mancate concessioni da parte dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza.
A questo proposito la FLAEI-CISL ricorda come la chiusura di questo importantissimo presidio industriale stia generando notevoli disagi all’economia di quel comprensorio oltre che, ovviamente ai lavoratori della Centrale, dei quali 40 di essi sono sbattuti di qua e di la e fuori dalla nostra Regione, e dei 200 che operano nell’indotto non si hanno più notizie. Fra l’altro tutto questo assesta un ulteriore colpo all’intero sistema produttivo del territorio provinciale, già provato in quest’ultimi anni dai pesanti tagli che sono stati fatti nel settore pubblico.
Quanto sta avvenendo nel settore energetico della nostra Provincia – ricorda la nota della Segreteria Provinciale della FLAEI-CISL - con le tante vertenze aperte nel settore deve farci riflettere anche perché tutto ciò si sta verificando nel più assoluto silenzio della politica e delle Istituzioni. Abbiamo urgente bisogno che la Regione Calabria ci dica come intenda attuare il Piano Regionale di Settore e come l’Amministrazione Provinciale di Cosenza intende impostare le linee programmatiche e di indirizzo per adeguate politiche di rilancio del settore energetico.
In questo senso ribadiamo che le tante richieste di incontro in merito a quanto sta avvenendo, inoltrate attraverso le Confederazioni Territoriali all’Amministrazione Provinciale, siano tutt’ora rimaste inevase.
Proprio per queste ragioni si rende necessario e non più procrastinabile – conclude la nota dei lavoratori elettrici della CISL – recuperare i ritardi che si stanno accumulando in materia e pertanto si rinnova la richiesta di un apposito tavolo di concertazione al Presidente dell’Amministrazione Provinciale.

Granata confermato segretario della CGIl Pollino-Sibari-Tirreno

10/01 “Antonio Granata è stato rieletto segretario generale comprensoriale della Cgil Pollino – Sibari – Tirreno. E’ stato riconfermato, su proposta del componente della segreteria nazionale della Cgil, Achille Passoni, con un voto contrario e un astensione, dal neo comitato direttivo al termine del 4° congresso comprensoriale tenutosi, ieri e oggi, presso il Sybaris Hotel di Costa a Sibari sul tema: “Riprogettare il Paese. Ricostruire la Calabria. Rilanciare il Territorio”. L’assise congressuale, come di consueto, si era aperta ieri sera con la relazione introduttiva del segretario generale uscente. Granata nella sua esaustiva, completa e puntuale relazione, dopo aver messo in evidenza che il comprensorio Pollino – Sibari – Tirreno è, con i suoi 34 mila iscritti, uno dei più importanti comprensori a livello organizzativo della Cgil calabrese e che la fase precongressuale è stata caratterizzata da ben 205 assemblee di base, svoltesi nei vari luoghi di lavoro, nella Camere del Lavoro e nelle Leghe dello Spi, che hanno fatto registrare la partecipazione di oltre 15 mila e 700 iscritti, ha effettuato una lucida analisi politica spaziando dai grandi temi di carattere nazionale a quelli più vicini e più toccanti di politica regionale, provinciale e comprensoriale. Il segretario uscente non è stato affatto tenero né nei confronti del governo centrale, né nei confronti di quello regionale e provinciale. Dopo la relazione del segretario uscente, durata all’incirca un’ora, si è aperta la fase dei saluti delle delegazioni delle altre organizzazioni sindacali, delle istituzioni e delle associazioni di categoria. La prima giornata congressuale si è conclusa con l’intervento di Francesco Tuccio, componente della segreteria regionale della Cgil Calabria. La giornata di oggi è stata caratterizzata dall’ampio e approfondito dibattito congressuale che ha registrato, tra gli altri, gli interventi di gran parte dei segretari comprensoriali di categoria. Tutti gli intervenuti, nel condividere appieno la relazione del segretario uscente Granata, hanno posto la loro attenzione sui tanti e gravi problemi che attanagliano questo comprensorio. Le conclusioni a questo quarto congresso comprensoriale della Cgil sono state affidate ad Achille Passoni della segreteria nazionale, che si è immediatamente congratulato con il gruppo dirigente e con tutti i delegati per la buona riuscita dell’assise. “E’ stato un ottimo congresso tenutosi in una realtà difficile, di frontiera, dove, dall’intenso e sentito dibattito, sono emerse tutte le contraddizioni esistenti in questo comprensorio, ma in tutti gli interventi non c’è stata rassegnazione, ma orgoglio, lucidità, intelligenza e passione legata alle cose da fare. C’è stata una grande chiarezza di analisi e di obiettivi. Avete dimostrato che conoscete cosa dovete fare e questo significa che siete un grande e serio sindacato”. Dopo questa premessa, Achille Passoni, è passato ad analizzare le tematiche di carattere generale e nazionale. Sulla vicenda “Unipol” ha ricordato come la Cgil aveva espresso la sua posizione ben cinque mesi fa, in tempi non sospetti e ha tenuto a evidenziare la necessità di rivedere il rapporto tra Politica e Impresa. Sulla prossima campagna elettorale, dopo aver sostenuto che sarà durissima, ha affermato: “Non è possibile rimanere indifferenti anche nella nostra autonomia. C’è l’assoluta necessità di un’idea alternativa alle politiche propinateci dal governo delle destre in questi quattro anni. Bisogna rilanciare alcuni valori a partire da quello della Pace. Il valore del lavoro deve tornare a essere centrale. Bisogna riaffermare alcuni diritti come quello di Cittadinanza per costruire una civiltà multietnica e a uno Stato laico , che significa il non asservimento del Parlamento italiano ad alcuna religione”. Passoni, soffermandosi sulla “disastrosa situazione della finanza pubblica”, ha rilanciato l’idea della tassazione delle rendite. “Bisogna ripristinare una condizione di equità. Ognuno deve pagare per quello che ha”. Alla fine, Achille Passoni si è anche soffermato sulla necessità di un rinnovamento della classe dirigente anche all’interno della Cgil. “C’è bisogno di aprirsi e di fare entrare le giovani generazioni dalla porta principale e non da quella di servizio”. Dopo l’intervento conclusivo di Passoni, i 167 delegati sono stati chiamati a nominare i 38 delegati al congresso regionale della Cgil e a eleggere il nuovo direttivo comprensoriale, composto da 105 componenti. Il comitato direttivo, subito dopo, su proposta di Passoni, ha riconfermato l’uscente Antonio Granata alla guida del comprensorio più importante della Cgil calabrese”.

I sindacati chiedono un tavolo di chiarimento per la vertenza Carisiel

09/01 Le segreterie provinciali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil di Cosenza, in relazione alla vicenda della Carisiel, hanno chiesto la convocazione urgente di ''un tavolo di chiarimento che dovra' discutere sulla possibilita' di interventi capaci di rimuovere le difficolta' presenti e concorrere alla costruzione di un percorso positivo per il futuro dei lavoratori e la sospensione dei colloqui previsti'' dei lavoratori individuati per la formazione sull' ambiente Sap. ''L' azienda - e' scritto in una nota - ha motivato la necessita' di effettuare i colloqui dichiarando che i patti parasociali vigenti tra Tsf e Ferrovie dello Stato prevedono, per attivita' da affidare ad aziende terze, una certificazione del personale redatta da dipendenti Tsf e da una societa' indicata da Tsf stessa. Il personale cosi' selezionato sara' utilizzato in successive attivita' lavorative di tipo logistico da svolgere presso il cliente. Inoltre l' azienda ha asserito che qualora il personale non dovesse superare i colloqui potrebbe essere utilizzato in settori aziendali diversi da quelli dell' area applicativa''. ''Le organizzazioni sindacali - prosegue la nota - ritengono che tale affermazione sia inaccettabile e lesiva della professionalita' dei lavoratori. Riprendendo le perplessita' gia' espresse dalla Rsu, ritengono che tale iniziativa, avulsa da un piano industriale in grado di affrontare la crisi aziendale con adeguate politiche di sviluppo, non possa rappresentare, da sola, l' inizio delle attivita' che dovrebbero garantire il rilancio di Carisiel. Confermando, altresi', che il progetto condiviso, prospettatoci dall' ing. Tripi, di costituire un centro di eccellenza sulla piattaforma 'Sap' a Rende, sia una sfida importante che i lavoratori dovranno affrontare per una reale prospettiva di lavoro''. ''Riteniamo - conclude la nota - che, a questo punto, quello che sta avvenendo non prospetti la creazione di un centro di eccellenza, ma piuttosto configuri lo spettro della compravendita delle risorse umane di Carisiel; in considerazione di cio' il sindacato, a tutela dei lavoratori, si riserva di avviare un' azione legale mirata alla conoscenza della legittimita' delle azioni intraprese dall' azienda''.

Il 2 e 3 febbraio congresso regionale della CGIL. La Tesi di Epifani sostenuta dall’83% degli iscritti

08/01 La CGIL calabrese si appresta a tenere il suo Congresso Regionale, che si svolgerà a Crotone il 2 e 3 Febbraio prossimi. “Il percorso congressuale – è scritto in una nota della Segreteria regionale- che è partito agli inizi di Settembre, ha interessato tutti i luoghi di lavoro con 1271 Assemblee alle quali hanno partecipato 92.305 iscritti sui 175.045 aderenti alla Cgil. Il dato più significativo è che il Documento politico è stato sostenuto dal 99,62%, che testimonia inequivocabilmente di una forte unità interna all’Organizzazione sulla linea politica generale.
Differenze ce ne sono state, anche nella Confederazione calabrese ci si è confrontati su tesi alternative, che riguardavano essenzialmente la democrazia e la contrattazione. Con una larga maggioranza hanno prevalso le tesi che vedevano quale primo firmatario il Segretario Generale Epifani e tra i firmatari anche il Segretario Calabrese Pignataro. Difatti, si sono attestate su oltre l’83%, mentre le tesi alternative che facevano capo al Segretario della Fiom Rinaldini hanno di poco superato il 15%. La tesi alternativa dell’area programmatica Lavoro e Società di Patta ha registrato un 8,37%. I dati calabresi sono in linea con quelli nazionali e sono stati accolti con grande soddisfazione dalla Segreteria regionale della Cgil, che si accinge a vivere la fase intensa dei Congressi delle Confederazioni Territoriali e delle Categorie Regionali.
Lunedì 9 e Martedì 10 tocca a Castrovillari e a Vibo Valentia, che saranno conclusi rispettivamente dal Segretario nazionale Achille Passoni e da quello calabrese Pignataro; 10 e 11 si svolgeranno i Congressi di Catanzaro e Crotone, che vedranno gli interventi di Nicoletta Rocchi della Segreteria nazionale e di Franco Garufi, responsabile del Dipartimento Mezzogiorno della Confederazione nazionale. Fernando Pignataro concluderà il Congresso di Cosenza del 12, data che vedrà l’inizio del Congresso di Gioia Tauro che si concluderà il 13 con l’intervento dello stesso Segretario Generale della Cgil calabrese. Infine, 13 e 14 si terrà il Congresso di Reggio Calabria, che sarà concluso dall’intervento del Segretario nazionale Paolo Nerozzi.
Dal 16 partiranno i Congressi delle categorie regionali per concludersi con quello dello SPI programmato per il 26 e 27 Gennaio”.

Tramonti (CISL): “Rilanciare il settore della depurazione”

05/01 “La decisione del ritiro dei licenziamenti alla SMECO emersa nell’incontro di ieri presso la Presidenza della Giunta Regionale rappresenta un primo importante ma significativo risultato per un territorio, quello della Provincia di Cosenza, continuamente costretto a fare i conti con un drammatico aggravarsi della questione sociale in conseguenza delle continue emergenze lavorative”. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, il segretario generale della Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti. “Dopo il rientro dei licenziamenti –aggiunge Tramonti- e la ripresa dell’attività lavorativa alla SMECO è necessario a questo punto continuare nell’opera di rilancio del settore della depurazione quale scelta strategica e di grande prospettiva occupazionale per una Regione che ha deciso, attraverso le parole del suo Presidente Agazio Loiero, di fare del turismo e della qualità delle acque del nostro mare un forte elemento di attrazione. Proprio perché convinti dell’importanza del settore riteniamo non più rinviabile avviare una seria programmazione sulla depurazione in Calabria recuperando i colpevoli ritardi finora accumulati nella gestione dell’intero comparto e tenuto conto delle grandi possibilità economiche per un territorio che deve trovare nella valorizzazione delle proprie risorse naturali gli elementi per competere in un mercato alla continua ricerca di qualità e specializzazione”.

Garritano e Marano (CISL) “Serve la stabilizzazione dei lavoratori LSU-LPU”

04/01 ''Dopo le proroghe per tutto il 2006 occorrono stabilizzazioni degli Lsu-Lpu, aumento dell' orario di lavoro e indennita' e copertura previdenziale e assicurativa''. A sostenerlo sono stati Franco Marano e Francesco Garritano del Coordinamento provinciale dell' Alai-Cisl di Cosenza. ''Non e' piu' tollerabile - hanno aggiunto i sindacalisti - che questi lavoratori dopo anni di serio servizio svolto all' interno dei nostri Enti con professionalita' e merito e per di piu' senza nessun costo per gli stessi non abbiano ancora certezze sul proprio futuro lavorativo. Quanto sta avvenendo evidenzia non solo le gravi responsabilita' del Governo nazionale, che ha deciso di tagliare la Calabria dalle misure di stabilizzazione che hanno favorito citta' come Catania e Messina, ma anche i pesanti ritardi del Governo regionale che non sta affrontando con la dovuta attenzione l' emergenza precariato nella nostra Regione. Non comprendiamo per quali ragioni nonostante l' importante proroga dei progetti in scadenza al 31 dicembre 2005 a tutto il 2006, si ritardi nel dare esecutivita' al primo bando della L.R. 20/2003 che prevede circa 1.200 stabilizzazioni, perche' si impedisce l' attuazione del secondo bando, perche' non si sottoscrive il nuovo disciplinare al fine di accrescere l' impianto complessivo dei diritti e delle tutele ed ottimizzare e valorizzarne il rapporto di utilizzo dei lavoratori''. ''Per queste ragioni - hanno sostenuto i sindacalisti dell' Alai-Cisl - occorre che il nuovo Assessore regionale al Lavoro convochi al piu' presto le organizzazioni sociali per avviare una serena riflessione sul Piano regionale per il lavoro in Calabria per dare risposte non solo ai precari, ma anche ai tanti giovani disoccupati, ritenendo non piu' differibile aprire la discussione sull' aumento dell' orario di lavoro per tutti i soggetti impegnati nelle attivita' Lsu-Lpu e sull' incremento delle miseri e poco dignitose indennita' mensili attualmente di 482 euro ad almeno 1.000 euro al mese per come chiesto recentemente dalla Cisl regionale. Tutto questo da inserire all' interno del confronto svoltosi al Ministero del Lavoro tra il sottosegretario Viespoli e le organizzazioni sindacali nel quale il sindacato unitariamente ha avanzato una serie di proposte per facilitare le stabilizzazioni, ad iniziare dalla deroga al blocco delle assunzioni per i comuni fino a 10.000 abitanti. Inoltre, tenendo conto della composizione per eta' del Bacino, si sono chieste misure che facilitino l' accompagnamento al pensionamento e alla copertura previdenziale del sussidio''. ''Su tutti questi argomenti - hanno concluso Franco Marano e Francesco Garritano - e' necessario che il nuovo Assessore al Lavoro riprenda al piu' presto il confronto con le organizzazioni sindacali recuperando i ritardi della Giunta regionale rispetto ad alcuni adempimenti della Legge di stabilizzazione del precariato ed avviando al piu' presto un progetto capace di aprire, cosi' come gia' avvenuto con altre realta' regionali, un confronto con il Governo nazionale per agevolare e sostenere la ricollocazione lavorativa dei soggetti impegnati nei progetti al fine di porre rimedio ad una situazione divenuta insostenibile e dare dignita' ai lavoratori''.

Da lunedì al via il quarto congresso confederale della CGIL Pollino-Sibari

04/01 Si svolgera' lunedi' e martedi' a Sibari il quarto congresso confederale della Cgil comprensoriale del Pollino - Sibari - Tirreno. Al congresso parteciperanno i 167 delegati eletti nei congressi di categoria tenutisi a conclusione delle assemblee congressuali di base che hanno visto la partecipazione di circa 20 mila lavoratori, pensionati, precari e disoccupati presenti nel territorio comprensoriale. I lavori avranno inizio con la relazione del segretario generale Antonio Granata a cui faranno seguito i saluti degli ospiti in rappresentanza delle forze sindacali confederali, delle associazioni datoriali e dei rappresentanti istituzionali e si completeranno con l'elezione delle commissioni di garanzia congressuale, politica ed elettorale. Nella seconda giornata sono previsti gli interventi delle delegate e dei delegati al congresso, l'approvazione dei deliberati congressuali e le conclusioni di Achille Passoni Segretario Nazionale della Cgil. Il quarto congresso della Cgil Pollino-Sibari-Tirreno e' il primo degli appuntamenti a livello regionale dei congressi confederali comprensoriali della Cgil calabrese.

Aumentano le vertenze e l’occupazione è a rischio. Secondo Pignataro (CGIL) in Calabria servono iniziative strutturali

03/01 (Maudit) La regione Calabria, con l'ausilio delle menti umane, cerca di individuare quali sono i punti principali su cui deve intervenire, attraverso una programmazione ed interventi strutturali da parte delle istituzioni competenti. Secondo il segretario generale della Cgil Calabria, Ferdinando Pignataro, intervistato dalle agenzie, i settori in cui urge un interesse della regione sono: il sistema delle acque, il precariato, la sanità e la situazione industriale. Nell'intervista rilasciata all' Ansa, Pignataro approfondisce le questioni precedentemente elencate, cercando di individuare i punti di fallimento e le probabili vie d'uscita. Riguardo il sistema delle acque, la crisi di molte aziende, come ad esempio la Smeco, che si trova ad avere ingenti somme dall'ufficio del commissario, è dovuta al fatto che hanno fatto il passo più lungo della gamba. Non riuscendo a risolvere la precaria situazione finanziaria le aziende tentano di spronare i lavoratori per risolvere la situazione, mentre si dovrebbe auspicare una sistemazione dell'intero sistema. L'acqua e la gestione della depurazione in Calabria è una delle tematiche fondamentali per le strategie a cui deve puntare la regione.
Nel settore dell'industrie, molte sono le aziende finite sull'orlo del fallimento e di conseguenza molti sono i lavoratori che rischiano il posto di lavoro. "Fino ad oggi - sostiene il segretario generale della Cgil Calabria - si è fatto ricorso a palliativi, agli ammortizzatori sociali. Credo che invece sia giunto il momento di affrontare in modo serio le questioni del lavoro. Credo che una buona idea ed una occasione di sviluppo sarà il sistema della Moda. Un progetto che, senza alcuna enfasi, potrebbe offrire delle ricadute positive per alcune delle aziende che ora stanno affrontando un periodo di crisi. Ma credo che la politica, in questo settore come in altri, dovrebbe intervenire con idee e progetti per risolvere in modo definitivo i problemi che ora esistono".
Ricollegandosi alla vicenda dell'istituto Papa Giovanni XXIII, Pignataro, tenta di descrivere la situazione sanitari della nostra regione. "E proprio nella vicenda del Papa Giovanni - aggiunge - ci sono molte responsabilità da parte di coloro che oggi fanno la voce grossa. Bisogna lavorare tutti insieme per risolvere la vertenza, per analizzare e attuare il progetto dell'assessorato regionale alla sanità. Come organizzazioni sindacali abbiamo salutato con piacere il metodo di discontinuità con il quale la Regione ha nominato i manager. Ora però ritengo che sia giunto il momento di attuare la riforma Bindi in tutti i suoi aspetti". La Calabria non può permettersi di perdere le risorse umane di cui dispone, perché solo con queste può puntare ad una ripresa politiche ed economiche che diano risposte anche per il futuro. " La Calabria ha bisogno di superare - conclude Pignataro - l'isolamento anche dal punto di vista fisico e per questo servono delle infrastrutture idonee. Bisogna puntare sulle eccellenze come ad esempio Gioia Tauro e su questo ritengo che la Regione debba istituire un tavolo permanente con tutti i soggetti. Infine non si può non pensare al settore dei forestali. Quello che si dovrebbe realizzare e' una programmazione che porti ad utilizzare il personale ed i finanziamenti affinchè si possa creare sviluppo".
L'ultimo punto da affrontare secondo il segretario della Cgil Calabria è la stabilizzazione di tutti i precari calabresi attraverso idee chiare e incisive, così finalmente molte famiglie in attesa di una conferma possono costruire il proprio futuro nella terra che amano.

Raccolta di firme della Cosnil per l’aumento degli stipendi degli LSU

25/12 Prosegue in tutta Italia la raccolta di firme promossa dalla Confederazione Sindacati Italiani Lavoratori (COSNIL) per chiedere al Governo l'aumento degli stipendi dei lavoratori socialmente utili. ''Attualmente questo tipo di contratto prevede una retribuzione mensile di 450 Euro, mentre la Cosnil chiede che venga portata a 1100 Euro, l'assorbimento delle Lsu e Plu nella pubblica amministrazione, l'inquadramento nel CCNL Enti Locali delle Lsu Plu''. E' quanto afferma in un comunicato Francesco Lucirino, segretario della Cosnil, che nel mese di Gennaio prossimo incontrera Lsu e Lpu in Campania Puglia e Calabria, insieme ai componenti della segretaria nazionale Nardella, Spina e Zannoni.

Continua lo sciopero all’azienda “Bilotti” di Altomonte

22/12 Quinto giorno di sciopero degli oltre sessanta lavoratori dell’azienda agricola “Bilotti” di proprietà dell’ingegnere Maurizio Bilotti, ubicata nel territorio comunale di Altomonte e specializzata nella produzione di ortofrutta. Gli oltre sessanta lavoratori, da sabato scorso, protestano contro la proprietà che, a tutt’oggi, non ha provveduto al pagamento delle mensilità di settembre, ottobre e novembre e che nelle ultime ore si è resa responsabile di una vera e propria “proposta indecente”. L’ingegnere Bilotti, infatti, ha proposto alle lavoratrici il pagamento del 50% delle spettanza del mese di settembre e ai lavoratori il pagamento delle spettanze di ottobre (mese in cui, però, la quasi totalità di loro non ha lavorato in quanto sospesa) e un acconto di solo 350 euro per il mese di novembre. Proposta sonoramente bocciata dai lavoratori e dal sindacato. Il segretario confederale della Cgil comprensoriale Pollino – Sibari – Tirreno, Vincenzo Laurito, ha dichiarato: “Gli oltre sessanta lavoratori dell’azienda <Bilotti>, dopo cinque giorni di astensione dal lavoro, ringraziano pubblicamente il loro datore di lavoro per la grande sensibilità dimostrata. Lui festeggerà la nascita del Bambino Gesù sicuramente con un lauto banchetto; i lavoratori non sanno se riusciranno a comprare lo stretto necessario per un Natale sereno per le proprie famiglie, sicuramente, però, continueranno nella loro lotta fino a quanto non saranno soddisfatte le loro giuste rivendicazioni e non accetteranno acconti che mortificano la loro dignità”.

Michele Tempo eletto segretario della FLAI-CGIL del Pollino

21/12 Michele Tempo (nella foto) , 43 anni, nativo di Caltanisetta ma da tempo residente a Castrovillari, è il nuovo segretario generale comprensoriale della Flai Cgil Pollino – Sibari – Tirreno. E’ stato eletto, all’unanimità, dal neo comitato direttivo al termine del 4° congresso comprensoriale della Flai tenutosi, martedì scorso, presso il Sybaris Hotel di Costa a Sibari sul tema: “Agricoltura – Diritti. Forestazione – Produttività. Ambiente – Qualità. Filiere e Distretto – Sicurezza Alimentare” e dedicato alla memoria di Michele Presta, il segretario regionale della Flai Calabria, barbaramente ucciso il 4 luglio scorso a Catanzaro. Michele Tempo, segretario generale comprensoriale uscente dello Spi – Cgil, subentra a Vincenzo Laurito che lascia la guida della Flai comprensoriale, così come prevede lo Statuto della Cgil, dopo due mandati. Vincenzo Laurito era stato eletto nel 1996. L’assise congressuale, come di consueto, si è aperta con la relazione introduttiva del segretario generale uscente. Laurito nella sua esaustiva, completa e puntuale relazione, dopo aver messo in evidenza che la Flai Cgil, con i suoi 7422 iscritti, rappresenta non solo il pezzo più importante della Cgil comprensoriale, ma anche l’organizzazione sindacale organizzativamente e politicamente più importante della Calabria e che la fase pre congressuale è stata contraddistinta da ben 55 assemblee di base tenute nei luoghi di lavoro e che hanno visto la partecipazione di 3383 lavoratori, ha analizzato, con dovizia di particolari e di dati, la situazione che si registra nel comparto agroalimentare di questo territorio. Ha evidenziato come in questo territorio, grazie anche agli effetti drammatici derivanti dalla chiusura delle fabbriche tessili, “l’unico settore che ancora riesce a garantire occupazione è l’agroalimentare, anche se, negli ultimi tempi, pure in questo settore iniziano a intravedersi segnali negativi e molto preoccupanti. Nell’agroalimentare si è di fronte a una perdita di competitività dovuta sicuramente alle reiterate, cicliche, crisi commerciali dei nostri prodotti causate da produzioni che continuano ad arrivare sui mercati nazionali, e non solo, privi di qualsivoglia identità territoriale, nonostante quest’area sia stata elevata a Distretto di Qualità. E’ necessario invertire rotta. E’ arrivato il momento che gli imprenditori, invece di chiedere alla Politica solo assistenza, si rimboccano le maniche e inizino a lavorare alacremente per attrezzare un progetto di rilancio plurisettoriale, dove le richieste finanziarie siano finalizzate a una crescita complessiva del territorio, così come, tra l’altro, è rappresentato nelle finalità del Distretto di Qualità e che le difficoltà aziendali non vengano scaricate sui lavoratori come, purtroppo, sta avvenendo in questi ultimi tempi” ha sostenuto. Laurito, nel suo intervento, non ha tralasciato di analizzare il fenomeno del lavoro nero e del precariato. “E’ inderogabile che la lotta al precariato e per la difesa dei diritti dei lavoratori passi attraverso una profonda modificazione della legge 30 e della Bossi – Fini”, ha affermato. Per quanto riguarda il comparto della Forestazione, ha sostenuto che “bisogna lavorare a un recupero di produttività dei lavoratori di questo settore, attraverso una rivisitazione degli enti gestori. L’Afor deve essere riformata attraverso un suo ridimensionamento, recuperando, così, a trasparenza una gestione poco cristallina e l’Arssa deve essere recuperata alle finalità per cui è nata”. Dopo gli interventi di saluto da parte degli ospiti, è iniziato il dibattito congressuale, che è stato molto intenso e partecipato e che ha registrato, tra gli altri, gli interventi di Antonio Granata, segretario generale comprensoriale della Cgil, e di Antonio Spataro, segretario regionale Flai Calabria. Dopo le conclusioni, che sono state tratte dal segretario nazionale della Flai Cgil, Giorgio Scirpa, l’assemblea congressuale è stata chiamata a nominare i 37 delegati al congresso comprensoriale della Cgil, che si terrà il 9 e il 10 gennaio prossimo, i 34 delegati al congresso regionale della Flai in programma per il 20 e il 21 gennaio prossimo ad Altomonte e a eleggere il nuovo direttivo comprensoriale, composto da 57 componenti. Il comitato direttivo, subito dopo, ha eletto, all’unanimità, Michele Tempo segretario comprensoriale della Flai. Il neo segretario nel suo breve intervento, dopo aver ringraziato i compagni per la fiducia che gli hanno accordato, si è detto onorato di poter guidare per i prossimi quattro anni la Flai. “Non sono una persona che si risparmia. Gli ostacoli mi esaltano. Le sfide le accetto. Lavorerò, insieme al gruppo dirigente, per dare sempre più voce ai lavoratori”, ha dichiarato il neo segretario della Flai.

Alai CISL “Occorrono stabilizzazioni per i lavoratori LSU-LPU”

19/12 LSU-LPU: per la CISL non bastano le proroghe per il 2006. Occorrono stabilizzazioni, aumento dell’orario di lavoro e indennità, più diritti e tutele. E’ quanto affermano Franco Marano, Francesco Garritano, Antonio Belmonte e Romolo Cozza del Coordinamento provinciale dell’ALAI-CISL in una nota. “Quella del precariato storico calabrese – evidenziano i sindacalisti della CISL - è una triste vicenda, un vulnus alla coscienza civile e democratica del nostro Paese che deve essere al più presto sanata. Ma, purtroppo, il Governo attraverso il Maxiemendamento alla Finanziaria ignora la Calabria e conferma le risorse per le stabilizzazioni dei precari solo per alcune città della Sicilia (Catania e Messina). A queste inaccettabili discriminazioni del Governo Nazionale – sostengono Marano, Garritano, Belmonte e Cozza – si aggiungono poi le pesanti responsabilità del Governo Regionale che non sta affrontando con la dovuta attenzione l’emergenza precariato nella nostra Regione. Ad oggi, nonostante l’importante proroga dei progetti in scadenza al 31 dicembre del 2005 a tutto il 2006, non si capisce per quale ragione si ritardi nel dare esecutività al 1° Bando della L.R.20/2003 che prevede circa 1200 stabilizzazioni, perché si impedisce l’attuazione del 2° Bando, perché non si sottoscrive il “Disciplinare” al fine di accrescere l’impianto complessivo dei diritti e delle tutele dei lavoratori ed anche ottimizzarne e valorizzarne il rapporto di utilizzo. Nello stesso tempo ci preoccupano i continui rinvii di dell’apertura urgente della discussione sul Piano Regionale per il Lavoro in Calabria per dare risposte non solo ai precari, ma anche ai tanti giovani disoccupati per come chiesto dal Sindacato Confederale.
Contestualmente è indispensabile, così come rilanciato in più occasioni dalla CISL regionale – proseguono i rappresentanti del Coordinamento dell’ALAI-CISL provinciale – avviare una riflessione seria e non demagogica sull’aumento dell’orario di lavoro per tutti i soggetti impegnati nei progetti LSU-LPU al fine di garantire che le miseri e indignitose indennità mensili attualmente di 482 Euro siano elevate ad almeno 1000 euro al mese.
Per affrontare seriamente questa delicata vertenza servono – aggiungono Marano, Garritano, Belmonte e Cozza – concertazione, impegni precisi e determinazione della Giunta regionale che deve recuperare i suoi ritardi rispetto ad alcuni adempimenti della Legge di stabilizzazione del precariato ed avviare al più presto un progetto capace di aprire, così come già avvenuto con altre realtà regionali, un confronto con il Governo Nazionale per agevolare e sostenere la ricollocazione lavorativa dei soggetti impegnati nei progetti, per ottenere risorse aggiuntive e la deroga per lo sblocco delle assunzioni nella legge Finanziaria.
Per queste ragioni la CISL – concludono Franco Marano, Francesco Garritano, Antonio Belmonte e Romolo Cozza – coerentemente con la posizione della CISL regionale e del Segretario Generale Luigi Sbarra aprirà su tutto il territorio provinciale e regionale la discussione con i lavoratori non escludendo azioni di lotta e mobilitazione a sostegno della vertenza e della dignità di queste persone.

CISL-FNP : “La finanziaria un contenitore di provvedimenti iniqui”

19/12 ''La legge finanziaria in fase di definitiva approvazione, un contenitore di iniqui provvedimenti che tagliano risorse alle politiche sociali e penalizzano pesantemente le regioni piu' povere del Paese, in particolare la Calabria''. E' quanto scritto nel documento conclusivo approvato al termine di una riunione del direttivo del sindacato regionale dei pensionati della Cisl (Fnp-Cisl). All'incontro hanno partecipato il segretario nazionale della Fnp-Cisl, Girolamo Minardi, il Segretario Generale della Cisl calabrese, Luigi Sbarra, ed il segretario regionale dei pensionati della Cisl, Giuseppe Mercurio. ''I tagli alle Regioni e agli Enti locali - prosegue il documento della Fnp-Cisl - produrranno effetti devastanti nei confronti delle fasce piu' deboli della societa', dei pensionati e dei non autosufficienti col rischio di maggiori emarginazioni, di maggiore allargamento degli spazi di vecchie e nuove poverta' e , inoltre, col rischio di arretramento di ogni processo produttivo e di ogni avanzamento della qualita' della vita.Il settore sociale che maggiormente risentira' dei suddetti provvedimenti sara' quello della sanita'. La carenza delle strutture sanitarie nella nostra regione, in particolare di centri di eccellenza nel campo della specialistica, e la limitazione di accesso alle strutture avanzate del centro nord , produrranno enormi disagi alle famiglie calabresi.In questo quadro, a dir poco preoccupante, le istituzioni regionali e la politica calabrese non possono assumere atteggiamenti di attesa. Ad esse e' richiesta una straordinaria attenzione alla politica sociale, mirata a dare priorita' ai problemi connessi al diritto alla salute, ai servizi sociali e alla lotta ad ogni fenomeno di emarginazione sociale''. Il Consiglio direttivo , pertanto, esprime una posizione critica nei confronti della ''Giunta regionale - e' evidenziato nel documento sindacale - in quanto il metodo della concertazione annunciato e poi sottoscritto con le parti sociali, rischia di rimanere una sterile intesa e non un nuovo corso di relazioni sindacali per affrontare insieme e con coraggio la lotta all'emarginazione sociale e una innovativa ed efficace politica della sanita'. Questa considerazione scaturisce dal fatto che a tutt'oggi non e' stato costituito un tavolo di concertazione tra Regione e organizzazioni sindacali con una calendarizzazione degli incontri per affrontare anche altre problematiche come il finanziamento della legge sulla famiglia, il sostegno alle politiche abitative per i meno abbienti, la rimodulazione del Psr con l'attuazione e la verifica dei distretti socio sanitari, il finanziamento della legge 23/2003 per le politiche sociali e la riduzione dei tributi''. ''La mancata nomina - conclude il documento dei pensionati - dell'Assessore al Lavoro e alle politiche sociali e' un segnale estremamente negativo che sta ad indicare che i problemi su gli equilibri interni ai partiti del governo regionale sono prioritari nei confronti di quelli che interessano la vita delle popolazioni calabresi.L'inizio del nuovo anno sara' per il sindacato l'inizio di una piu' forte e incisiva azione di serrato confronto con la Giunta regionale , contando sulla piena disponibilita' dei pensionati calabresi ad intraprendere ogni forma di lotta se le istanze sociali rimarranno disattese''

Iniziative dei lavoratori delle Agenzie Fiscali

19/12 “Anche in Calabria le posizioni del Governo sul il rinnovo del biennio economico del contratto delle Agenzie Fiscali, hanno scatenato le giuste reazioni dei lavoratori. In quasi tutte le Agenzie della Regione, infatti, i lavoratori si stanno mobilitando per dire NO all’arroganza di chi ci nega il diritto ad avere un contratto che è scaduto ormai da due anni”. Ad affermarlo in un comunicato è il Coordinatore Regionale RdB/Cub delle Agenzie Fiscali, Luciano Vasta. “Per questo motivo -prosegue Vasta- in modo capillare e quasi dappertutto unitario, i Sindacati hanno organizzato una serie di iniziative volte a catturare l’attenzione del governo, inadempiente fino a oggi. All’Agenzia del Territorio di Cosenza, per esempio, così in quella di Catanzaro, già da alcuni giorni sono state calendarizzate e si stanno svolgendo assemblee di un’ora per tutti i giorni fino a Natale. Altre iniziative simili sono state assunte anche all’Agenzie delle Entrate e delle Dogane.
Alle Entrate di Crotone, lunedì 19 si è svolto anche un sit in di protesta da parte dei lavoratori. Attraverso un volantino, gli utenti, sono stati avvisati dei disagi che potranno subire non certo per colpa dei lavoratori, ma di chi pretende sempre di più da loro, senza volergli riconoscere neanche quanto dovuto. Stipendi che diminuiscono in potere di acquisto, contratti che non vengono rinnovati, buoni pasto fermi dal 1996 alla ridicola cifra di 4,65 euro, detrazioni salariali in caso di malattia e altri nefandezze simili, stanno esasperando i lavoratori che fanno sempre più fatica ad arrivare alla fine del mese: è arrivato il momento di dire basta ad un’Amministrazione che pretende professionalità e regala solo umiliazioni. Anche per questo motivo, come RdB riteniamo di aver avuto ragione il 27 maggio scorso a non voler sottoscrivere, unica tra le organizzazioni sindacali, la preintesa contrattuale, ritenendola una trappola, quale, purtroppo si sta rivelando. Le azioni di lotta in Calabria continueranno, espandendosi in tutti gli uffici, fino a quando non avremo raggiunto ciò che ci spetta, tenendo presente solo una regola: SALARIO, DIRITTI E DIGNITÀ”

Proclamato lo stato di agitazione alla Foderauto

16/12 Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione degli operai della alla Foderauto Bruzia e l' autoconvocazione per lunedi' presso la sede della Giunta Regionale. E' quanto emerso al termine di una assemblea svoltasi stamane nello stabilimento della Foderauto a Belvedere Marittimo. Nel corso dell'assemblea il sindaco di Belvedere, Mauro D'Aprile, ha anche annunciato la possibilita' di convocare per le prossime settimane, se la situazione dovesse registrare ulteriori fasi di stallo, un consiglio comunale straordinario davanti la sede della Giunta Regionale. All'assemblea di stamane i rappresentanti sindacali di categoria Franco Mazza della Cgil, Giuseppe Mammi' della Cisl e Antonello Benvenuto della Uil. Nel documento stilato alla fine della riunione viene evidenziato che l'eventuale licenziamento della totalita' degli operai delle aziende, pari a 219 lavoratori, rappresenterebbe un duro colpo per l'economia locale e avrebbe riflessi negativi e profondi anche sull'indotto e sul territorio coinvolgendo complessivamente circa 500 unita' lavorative. I lavoratori, nel documento, chiedono il ripristino del tavolo di confronto alla Regione Calabria.

In sciopero gli operai dell’azienda agricola Bilotti di Altomonte

16/12 Gli oltre sessanta lavoratori dell'azienda agricola 'Bilotti' di Altomonte, specializzata nella produzione di ortofrutta, da sabato mattina si asterranno dal lavoro per protestare contro la proprieta' che, a tutt'oggi, non ha provveduto al pagamento delle mensilita' di settembre, ottobre e novembre. L' astensione dal lavoro fino a quando non saranno soddisfatte le loro richieste e' stata presa stamane nel corso di un'assemblea dei lavoratori alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti della Flai Cgil. ''L'esasperazione di questi lavoratori - ha detto il segretario comprensoriale della Flai-Cgil, Vincenzo Laurito - e' aggravata dal fatto che oramai il pagarsi con notevole ritardo e' divenuta una costante. Da domani si asterranno dal lavoro e continueranno nella loro lotta fino a quando non saranno pagati e ne' si accontenteranno di qualche decina di euro d'acconto che offenderebbe soltanto la loro dignita'''. ''La stessa drammatica situazione dei lavoratori della ''Bilotti'' - ha concluso - la vivono anche i circa quaranta lavoratori della azienda agricola ''Serragiumenta'', sempre di proprieta' dell'ingegnere Bilotti. Percio' non si esclude che, gia' da domani, anche questi lavoratori possano dichiarare la loro astensione dal lavoro''

A rischio licenziamento i 219 dipendenti della Foderauto di Belvedere

15/12 I 219 dipendenti della Foderauto Bruzia di Belvedere Marittimo rischiano il licenziamento ''se non dovessero palesarsi opportunita' o soluzioni immediate per salvare la produzione della Foderauto''. E' quanto hanno sostenuto i sindacati al termine di un incontro cui hanno preso parte Battista Donato Grosso e Cosimo De Tommaso per la Foderauto, Pierpaolo Mottola per la Confindustria, Franco Mazza e Cristina Vattimo della Cgil, Giueppe Mammi' della Cisl e Antonio Benvenuto della Uil. L' incontro, secondo quanto riferito in un comunicato, si e' reso necessario ''alla luce delle procedure di mobilita' avviate dall' azienda nell' ottobre scorso che potrebbe portare a risolvere il rapporto di lavoro con il totale dei dipendenti in forza pari a 219 unita' lavorative, a causa della cessazione dell' attivita' produttiva presso lo stabilimento''. I rappresentanti dell' azienda, permanendo le motivazioni che hanno determinato l' eccedenza di personale, e' stato riferito, hanno ampiamente illustrato e integrato con ulteriori elementi di valutazione le cause e le finalita' perseguite con il ricorso alla procedura di mobilita' nell' ambito di una ampia e approfondita discussione. Da cio' e' risultato evidente l' indifferibile necessita' di procedere alla collocazione in mobilita' del totale del personale. Gli strumenti a sostegno del reddito per aziende in temporanea difficolta', secondo quanto e' stato riferito, sono gia' stati utilizzati e non esiste altra forma se non la riduzione del personale. I sindacati nell' ambito della discussione effettuata sulle motivazioni e le finalita' delle procedure di mobilita', hanno ritenuto che non sussistano gli elementi per raggiungere un accordo. La cessazione delle attivita' della Foderauto Bruzia, hanno indicato i sindacati, con il licenziamento dei lavoratori, ''rappresenterebbe un duro colpo per l' economia locale e avrebbe riflessi negativi e profondi anche sull' indotto e sul territorio coinvolgendo complessivamente circa 500 unita' lavorative''. Le organizzazioni sindacali si attiveranno presso tutte le sedi istituzionali competenti al fine di individuare ogni possibile soluzione utile a scongiurare l' ipotesi di cessazione delle attivita' di Foderauto Bruzia, anche attraverso l' impegno diretto della Regione a favorire percorsi di rilancio e ripresa delle produzioni, con azioni mirate e specifiche quali, ad esempio, il recupero della competitivita', la riorganizzazione aziendale, la riduzione di disecotomie, la creazione di nuovi rapporti commerciali

I sindacati chiedono di riprendere il confronto su ex LSU del Parco del Pollino

14/12 Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil di Basilicata hanno chiesto la ''ripresa immediata'' del confronto fra Basilicata e Calabria per individuare iniziative per la stabilizzazione degli ex lavoratori socialmente utili del Parco nazionale del Pollino. Le tre organizzazioni hanno minacciato ''incisive iniziative di lotta, non escludendo manifestazioni di protesta diffuse''. Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno evidenziato che la Regione Basilicata e' ''colpevole di non aver assunto per tempo alcuna iniziativa a sostegno della stabilizzazione occupazionale dei 142 lavoratori lucani'', al contrario di cio' che ha fatto la Regione Calabria. I sindacati, inoltre, hanno accusato di ''insensibilita' '' la Regione per l' assenza dell' assessore al lavoro, Carlo Chiurazzi, da un incontro svoltosi nei giorni scorsi a Roma.

CISL FPS: “Favorevoli al decentramento amministrativo, ma bisogna vederci chiaro sui passaggi delle risorse finanziarie”

13/12 ''Il sindacato e' favorevole al decentramento amministrativo ma vuole vederci chiaro sul passaggio delle risorse finanziarie, sulla ricognizione di ogni singolo settore, sugli immobili e le funzionalita' del servizio e sulle regole che garantiranno lo status quo al personale''. E' quanto scrive in una nota della Cisl Fps circa il trasferimento delle deleghe dalla Regione alle Province. Dell'argomento si discutera' domani nel corso di una riunione del consiglio generale dell'organizzazione sindacale. ''Ci batteremo - prosegue la nota - per un federalismo solidale capace di esaltare le vocazioni territoriali ed incentivare la responsabilita' fiscale, fatta salva l'Unita' nazionale. Ma pretenderemo politiche di sviluppo differenziate e la cooperazione fra aree forti ed aree deboli. La Regione, quindi, si dia una mossa. Il ritardo dei trasferimenti ha bloccato l'autodeterminazione delle comunita' locali a detrimento della ripresa economica che tutti ci attendevamo'. Il sindacato comprende 'la difficolta' di risanare il bilancio disastroso ereditato dalla Giunta di centrodestra, ma il malessere sociale, la disoccupazione giovanile non possono subordinarsi ai capricci dei partiti sulla Sanita'''. ''Il 25% dei calabresi - conclude la nota - vive sotto la soglia della poverta', gli 8/10 rimasti stanno per raggiungerli. Gli indici economici parlano di un crollo verticale dei consumi. Per non morire di fame si dovra' rinunciare a mangiare? Il Governo si vanta di aver creato una societa' opulenta in base al possesso del cellulare. Ignora, tuttavia, che le famiglie calabresi lo hanno acquistato con le cambiali''.

Sospeso lo sciopero della Carisiel. Il vicepresidente Adamo convoca un incontro per giovedì

12/12 La Rsu della Carisiel ha sospeso lo sciopero che avrebbe dovuto tenersi giovedi' prossimo, 15 dicembre. La decisione e' stata presa dopo che il vicepresidente della Regione, ed assessore all' Economia, Nicola Adamo, ha convocato, per la stessa giornata del 15 dicembre, un incontro per esaminare la situazione della vertenza. ''La riunione convocata dal vicepresidente Adamo - e' detto in un comunicato della Rsu - servira' per discutere sulle opportunita' create dalla istituenda 'Societa' dell'informazione', da noi fortemente voluto e sostenuto con la proclamazione di tre giorni di sciopero''. All' incontro del 15 ottobre sono stati invitati a partecipare i segreteri generali della Calabria di Cgil, Cisl e Uil ed il rappresentante della proprieta' di Carisiel. ''Vista l' importanza degli argomenti che saranno trattati - e' detto ancora nel comunicato - la Rsu ed i lavoratori di Carisiel si augurano che tutti i convocati all' incontro partecipino col senso di responsabilita' che la grave situazione creatasi in azienda richiede''.

Lo sciopero dei treni paralizza l’Italia. Fermi il 50% dei convogli. Previste nuove prtoteste

12/12 Adesioni altissime, con punte del 100%. I sindacati dei ferrovieri incassano un successo scontato, con la partecipata adesione oggi, allo sciopero nazionale di 8 ore (si e' concluso ale 17) degli addetti Fs. In viaggio poco piu' di un treno su due di quelli a media e lunga percorrenza; piu' alta la percentuale di cancellazioni nel trasporto regionale e interregionale. La circolazione e' ritornata alla normalita' intorno alle 18, tranquilla la situazione nelle principali stazioni, migliaia (65.000 fino a ieri) le telefonate al numero verde messo a disposizione dalle Fs per lo sciopero, quasi 120.000 i collegamenti al sito internet di Trenitalia. Al centro della protesta, il famigerato 'Vacma', sistema di vigilanza sul macchinista che guida il treno, contro il quale i ferrovieri combattono da oltre un anno e mezzo. Nelle scorse settimane ci sono stati stop selvaggi a livello locale, situazione che potrebbe ripetersi nei prossimi giorni. Lo sciopero proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast Ferrovie , Ugl e Orsa, ha portato scompiglio il giorno successivo all'entrata in vigore del nuovo orario annuale delle Ferrovie, anche se ha risparmiato le fasce orarie dedicate dei pendolari: macchinisti e personale addetto alla circolazione hanno incrociato le braccia dalle 9 alle 17, libere quindi le fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 che tutelano gli spostamenti quotidiani dei lavoratori. I disagi si sono limitati al piano d'emergenza previsto: Trenitalia ha soppresso 151 i treni a media e lunga percorrenza nella fascia oraria dalle 9 alle 18, su 341 del piano di circolazione nella stessa fascia. Quasi il 60%, piu' di un treno su due, dei collegamenti effettuati da Intercity, Eurostar e treni a lunga percorrenza ha viaggiato. Maggiore il numero delle cancellazioni sulla rete regionale e interregionale. La Filt ha parlato di adesioni ''altissime in tutti gli impianti e in tutto il territorio nazionale, con punte del 100%''. La macchina informativa preventiva sugli effetti dello sciopero ha funzionato, le principali stazioni sono state meno frequentate del solito, con pochi passeggeri in transito per salire a bordo dei treni garantiti dal programma. Alla stazione Termini a Roma e' stato assicurato il collegamento ferroviario no-stop Roma Termini-Fiumicino aeroporto. Alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze, i sindacati hanno offerto caffe' e cioccolatini ai viaggiatori fermatisi ad ascoltare i motivi della protesta. Al centro della protesta il Vacma, detto anche 'sveglietta': un sistema di controllo che assicura la presenza vigile del macchinista. Questa volta pero' i ferrovieri hanno un'arma in piu': alcune Asl in Liguria e Toscana hanno dichiarato il sistema nocivo e pregiudizievole per la salute del lavoratore chiedendo in qualche caso la sospensione de meccanismo. Nei giorni scorsi sono state molte le proteste spontanee di singoli macchinisti che si sono rifiutati di 'pedalare' sul Vacma ogni 55 secondi, causando disagi e soppressioni di convogli in Piemonte, Friuli, Lazio, Liguria. Una situazione che potrebbe ripetersi di nuovo e senza alcun preavviso. Sul Vacma, ''le Ferrovie hanno in qualche modo preso atto del problema e, al tavolo delle trattative, Fs e sindacati stavano lavorando per trovare un'alternativa al sistema di vigilanza, quando e' giunto un veto dal ministero dei Trasporti che non tiene conto di alcuni pronunciamenti delle Asl rispetto alla nocivita' del sistema e al suo possibile effetto negativo sulla stessa sicurezza dell'esercizio'' dice Franco Nasso, segretario nazionale della Filt. Contatti informali tra Fs e sindacati, nel tentativo di una ricomposizione della vertenza, potrebbero riprendere in settimana.

Convegno regionale della CISL sulla polizia locale a difesa della legalità

07/12 “La polizia locale, tenuto conto delle sue specifiche professionalità, deve rimanere nel comparto contrattuale delle autonomie locali. Non dovrà sostituirsi ma giustapporsi alle forze dell’ordine per consolidare i principi di legalità contro il crimine organizzato”. Questi, in sintesi, gli orientamenti emersi dal convegno della Cisl Fps Calabria su “Prospettive per una Professionalità al Servizio della Sicurezza Urbana e del territorio” evidenziati in una nota. “ Il dibattito si è dipanato fra una parte destruens (provocazioni alla classe politica e dati apocalittici della devolution) e una parte costruens fatta di indirizzi legislativi e solidarietà. La Cisl Fps, su scala locale e nazionale, si batterà per “la formazione del personale, l’uniformità dei mezzi e dei distintivi, le competenze delle Province, dei Comuni, per i servizi associati e per l’inviolabilità del contrattazione sindacale”. La riforma del titolo V° della Costituzione ha messo in allarme Anci, Upi, Enti locali, Fpcgil, Cisl Fps e Uil Fpl. Le organizzazioni hanno promosso una proposta di legge nazionale sul coordinamento della sicurezza pubblica, polizia amministrativa locale e politiche integrate, che contrasti il provvedimento della Commissione Affari della Camera. “Tale decreto” esordisce il Segretario generale Cisl Fps cosentina Ugo De Rose, “non disciplina la contrattazione e la sfera legislativa di competenza regionale. Alta priorità, quindi, alla rimodulazione e all’aggiornamento del ruolo della polizia locale”. “La categoria non ha le garanzie per un futuro dignitoso”, rimarca il Segretario generale della Ust Cisl Paolo Tramonti, “dal “vaso di Pandora” della devolution è fuoruscita una grave minaccia all’assetto organizzativo, alla sicurezza e alle politiche contrattuali della nuova polizia locale. Servono corsi di formazione ed una diffusione capillare della sicurezza in base al coefficiente demografico. Con una maggiore attenzione ai centri più piccoli ed isolati. Ma senza una politica d’incentivi, strumenti e risorse non si va da nessuna parte. La cesoia del federalismo taglierà in due la Penisola con un ulteriore “oscurantismo” sociale, culturale ed economico della Calabria”. “Rispetto al contesto nazionale la nostra Regione è in ritardo”, ammonisce il Segretario generale regionale Cisl Fps Calabria Domenico Cubello, “è urgente un suo intervento che ricontestualizzi la specificità della professione in base al territorio e che avvii attività di prevenzione, controllo e difesa della sicurezza del cittadino. Primo passo: coordinare la polizia municipale, provinciale e un’auspicabile polizia regionale. Secondo passo: raccordare i rapporti tra forze dell’ordine ed Istituzioni”. Il Segretario nazionale Cisl Fps Velio Alia punta i riflettori sulla competenza e la professionalità dell’Agente di polizia locale: “Il suo ruolo, in questi anni, si è infittito senza un riadeguamento contrattuale. Questa proporzione va invertita con lo sblocco delle assunzioni per gli Agenti di polizia locale, con il rinnovamento dell’organico e con la stabilizzazione degli Lsu ed Lpu”.

Il Presidente dell’Osservatorio sul lavoro Belcastro presenta i primi impegni della Commissione Lavoro.

05/12 Sono molto soddisfatto – dichiara il rappresentante camerale di CGIL-CISL-UIL e Presidente dell’Osservatorio al Lavoro Giuseppe Belcastro – dei primi significativi risultati che la nostra Commissione sta realizzando. A poco più di due mesi dal suo insediamento – evidenzia Belcastro – l’Osservatorio, dopo l’approvazione del programma iniziale, si è messo subito al lavoro avviando tutta una serie di azioni con lo scopo di avere una perfetta fotografia dello scenario economico-sociale-produttivo e occupazionale del territorio. Per queste ragioni abbiamo avviato una prima gara per elaborare uno studio, che sarà pronto e pubblicato nel mese di Gennaio prossimo, che metta in evidenza la condizione lavorativa della popolazione nel territorio e ci fornisca trimestralmente l’andamento dell’occupazione.
Contestualmente – per Belcastro – di grande interesse sarà la nostra battaglia volta a sensibilizzare le istituzioni, ad iniziare dalla Provincia in seguito al trasferimento delle deleghe, per avviare una formazione finalizzata alle esigenze reali del sistema economico. In questo senso più volte i rappresentanti delle diverse categorie economiche e produttive presenti nell’Osservatorio hanno lamentato la carenza per non dire l’assenza di una formazione mirata per come erano le proprie reali esigenze.
Abbiamo bisogno – commenta il Presidente Belcastro – di fare una grande battaglia per una formazione mirata in modo da dare la possibilità a tanti giovani una volta formati di trovare immediato inserimento lavorativo, superando la vecchia formazione ormai incapace di governare, leggere e inserirsi nelle trasformazioni del sistema produttivo.
Oggi l’Osservatorio – conclude Belcastro – si propone di fornire un utile servizio alle imprese ma più complessivamente al sistema economico e ai cittadini anche attraverso la prossima apertura di un sito che informerà su tutta l’attività dell’Osservatorio, sui corsi di formazione, sulle opportunità di lavoro.

I Sindacati: “Nessuna aggressione ad Adamo, solo una lieve resistenza”

03/12 ''Abbiamo appreso dalla stampa che i lavoratori forestali avrebbero preso a 'calci e pugni' la macchina del vicepresidente della Giunta regionale Nicola Adamo, al suo arrivo presso la sede della Presidenza. A noi non risulta assolutamente nulla di quanto riportato e se cio' fosse realmente accaduto Cgil e Flai, e sicuramente anche le altre organizzazioni, avrebbero condannato tali comportamenti e preso la debita distanza''. E' quanto affermano, in una nota congiunta Antonino Zumbo, della segreteria regionale Cgil e Antonio Spataro segretario Flai Calabria. ''Se, invece - proseguono Zumbo e Spataro - si e' trattato come noi pensiamo, di una lieve resistenza che l' autovettura, sulla quale si trovava Adamo, ha incontrato nell' attraversare il gruppo dei manifestanti, allora la Cgil afferma che e' stato un atto non intenzionale e, comunque, privo di ogni volonta' offensiva e lesiva nei confronti del vicepresidente della Giunta regionale. La manifestazione dei forestali di ieri, sebbene carica di preoccupazioni per il mancato pagamento dei salari, e per il mancato rinnovo del contratto integrativo, scaduto da circa tre anni, e ancor di piu' per il futuro incerto a causa dell' assenza di un progetto riorganizzativo e produttivo per la forestazione calabrese, si e' svolta in un clima democratico e di responsabilita'. E proprio per questo senso di responsabilita' che il sindacato ed i lavoratori chiedono scusa a tutti gli automobilisti ed i cittadini di Catanzaro per i disagi provocati''. ''Cgil e Flai - sottolineano ancora i due sindacalisti - chiedono alla Giunta regionale di rispettare il protocollo sulle relazioni sindacali, sottoscritto recentemente, per affrontare e risolvere i disagi e le problematiche dei lavoratori'' e ''giudicano positivo il risultato dell' incontro di ieri che ha riportato al centro del confronto non solo la soluzione degli aspetti salariali ma anche tutti quelli relativi al futuro della categoria''.

Metalmeccanici in sciopero a Roma assieme ai ragazzi della Locride

02/12 Al grido di ''Contratto, contratto'', sta sfilando per le strade del centro di Roma il corteo nazionale dei metalmeccanici arrivati da tutta Italia. Una manifestazione colorata dalle tantissime bandiere dei sindacati di settore e striscioni preparati dagli operai che fanno sentire la propria voce con canti e slogan. Qualcuno innalza uno scheletro con appeso un cartello con su scritto ''Metalmeccanici ridotti all'osso''. Slogan contro il governo, canti, fischi e tanta musica tipica dei luoghi di provenienza, accompagnata da fisarmoniche e tamburelli. ''Noi una certezza. Lavoro-democrazia-legalita'... sono un sogno'', e' lo striscione portato dai ragazzi della Locride. In una quarantina i giovani studenti di Locri sono accanto ai lavoratori. Indossano, come pure i loro conterranei calabresi, la maglietta con le parole ''E adesso ammazzateci tutti''. ''Oggi abbiamo un motivo comune per essere qua - ha spiegato Domenico, uno dei ragazzi della Locride -. Questo motivo e' il lavoro: gli operai per il contratto, noi perche' in futuro un lavoro lo vorremmo e senza lavoro i giovani si avvicinano alla mafia. Il Paese deve capire che ha bisogno del Mezzogiorno. E noi siamo la bocca del Mediterraneo ed e' nel Mediterraneo il futuro sviluppo della economia. Le bandiere dei sindacati sventolano in alto, ognuna riporta la citta' di provenienza degli operai. Spiccano i nomi di tantissime province d'Italia, da quelle della Toscana, a quelle della Sicilia, delle Marche, della Campania, della Calabria, del Lazio, dell'Umbria. Gli operai che stanno manifestando rappresentano i piu' svariati settori dell'industria italiana, dalla siderurgia alla metallurgia, all'edilizia, accanto anche ai ricercatori dell'universita' e ai dipendenti della funzione pubblica. ''Dalle fabbriche agli uffici tutti uniti. Il pubblico impiego con i metalmeccanici'', recita uno striscione. Ancora, su un altro cartello c'e' scritto ''Mettiamo le cose a posto. A noi il contratto, a Berlusconi lo sfratto''. A sfilare per le vie di Roma anche ''San Precario'', innalzato dai giovani della Cgil della Toscana; tra gli altri striscioni, anche ''Operai in via d'estinzione''. Lungo tutto il percorso, si alternano camioncini arrivati dalle diverse regioni e ricoperti da bandiere e striscioni, e dai quali viene diffusa musica a tutto volume per incitare i manifestanti a farsi sentire. Mentre la testa del corteo aveva gia' raggiunto la piazza di San Giovanni, dove sul palco si alternavano gli interventi dei leader sindacali, la coda stava ancora transitando lungo viale Manzoni.
E' stato affidato ai giovani di Locri il messaggio conclusivo della manifestazione dei metalmeccanici che oggi hanno sfilato per le vie del centro di Roma per chiedere il nuovo contratto di lavoro. Partiti in corteo poco dopo le dieci da piazza della Repubblica, i lavoratori di tutta Italia hanno raggiunto piazza S. Giovanni dove si sono tenuti i comizi conclusivi dell'iniziativa nazionale di questa mattina. Dal grande palco allestito davanti la basilica, un ragazzo di Locri ha parlato alla folla dei lavoratori riuniti e dopo aver lanciato il grido ''noi ci siamo'', ha salutato i presenti. Conclusi quindi tutti gli interventi, i metalmeccanici che sono scesi in piazza hanno riposto le bandiere e gli striscioni e si sono diretti verso le stazioni metropolitane e quelle ferroviarie per affrontare il viaggio, in alcuni casi anche molto lungo, che li riportera' a casa. Lentamente piazza S.Giovanni si sta svuotando e gia' pronti per mettersi al lavoro ci sono gli operatori dell'Ama che dovranno ripulire l'area.

Tramonti (CISL) “L’incontro con la Regione avvia una soluzione per il settore tessile”

01/12 “L’incontro di ieri presso l’Assessorato regionale all’economia rappresenta certamente il primo, sia pur parziale, obiettivo raggiunto nella direzione di una risoluzione organica della vertenza del “tessile” che, nella Provincia di Cosenza, ha assunto carattere di drammaticità a causa dello stato di crisi in cui versano tutte le realtà presenti”. E’ quanto ha ribadito in una nota il Segretario Generale della CISL di Cosenza, Paolo Tramonti. “Con il nuovo piano di interventi –sostiene Tramonti nella sua dichiarazione- previsto dal “Sistema Moda Calabria” si potrebbero presentare buone opportunità non tanto perché si va a sostenere un settore ormai in fase di dismissione, quanto e soprattutto per la determinazione nel voler puntare su un qualcosa di diverso e strategico che ha nella qualità il suo assunto di fondo.
In questo senso le esperienze maturate e la vocazione produttiva di interi territori (Tirreno - area di Castrovillari) verso il manifatturiero (tessile, abbigliamento, calzaturiero), unita all’elevato livello di professionalità esistenti rappresentano certamente un valore aggiunto per avviare processi di riqualificazione industriale.
Quanto si va profilando in questi giorni per i dipendenti dell’ex-Seta, per i dipendenti della Manifattura del Crati (MDC), della Annalisa, della G.T.C e della FODERAUTO, quest’ultima pronta ad investire in un processo di riconversione industriale dalle fodere alla produzione dell’intera selleria, è un primo significativo segnale per recuperare, tramite appositi progetti industriali, i livelli occupazionali e a riavviare i processi produttivi.
Gli appositi accordi istituzionali siglati ieri presso l’Assessorato Regionale all’Economia pongono le condizioni, ancora tutte da costruire e verificare, per la salvaguardia del reddito dei lavoratori con riferimento particolare a quelle Aziende nelle quali sono in scadenza gli ammortizzatori sociali.
La diffusa dotazione di competenze e professionalità presente in molti ambiti in forte crisi non merita di essere dispersa e deve attivare ogni sforzo da parte non solo delle Istituzioni, le prime chiamate ad intervenire, ma anche e soprattutto del mondo imprenditoriale. Occorrono progetti seri e sostegno in chi investe in Know-How, in professionalità e un’azione incisiva verso il Governo Nazionale per ottenere misure straordinarie per la aree di crisi industriali e settoriali.

Filca CISL: “Dare continuità alle maestranze Bocoge”

01/12 ''Abbiamo fatto una promessa ai 167 lavoratori dell' impresa Bocoge, impegnati da oltre 20 anni nella costruzione dell' Universita': dare continuita' lavorativa alle maestranze impiegate e creare una prospettiva per lo sviluppo del territorio''. Lo afferma, in una nota, la Filca-Cisl di Cosenza. ''Sono gli obiettivi emersi - si aggiunge nel comunicato - anche dal convegno tenutosi presso l'aula Caldora dell'Unical, organizzato dal Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil. La chiave di volta del progresso scientifico del territorio bruzio e' la realizzazione del ''Centro Ricerche Tecnologie avanzate dell'Unical''. Ma ci sono due scogli da superare: il fermo del finanziamento dell'opera al Cipe e l' immobilismo politico da cui la Filca Cisl, oggi, e' indispettita. Infatti, il presidente della Provincia Mario Oliverio, l' assessore regionale alla Cultura, Sandro Principe, e l' assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato, regolarmente invitati, hanno disertato l'incontro. Il sindacato edile, spalleggiato dal rettore dell'Unical Giovanni La Torre, ha iniziato la sua battaglia su due fronti, per gli operai della Bocoge e per i giovani laureati. I primi, dopo il completamento dei restanti lavori all' Universita', rischiano senza il Polo la cassa integrazione. I secondi saranno costretti a trasferire altrove le loro intelligenze. Ormai ordinaria amministrazione. Nella provincia quello dell'Universita' rappresenta l'unico cantiere aperto insieme a quello della diga dell' Esaro, ma rischiano entrambi di chiudere i battenti. Fra gli operai dilaga l'incertezza per il futuro. Il progetto dell' opera e' diviso in sei lotti. Cio' permetterebbe, con un finanziamento scaglionato, di verificarne la funzionalita' gia al primo blocco''. ''Il 28 dicembre - ha detto il segretario generale della Filca-Cisl di Cosenza, Enzo Pelle - abbiamo inoltrato una richiesta di incontro alla Presidenza della Regione ed ai rispettivi assessorati coinvolti. Luigi Incarnato ha escluso, per questa settimana, una data. Il 5 novembre, quindi, andremo a manifestare con i nostri lavoratori sotto il palazzo regionale. Vorremmo capire che strada intende perseguire la Giunta. Chiuderanno la partita o ci aiuteranno a fare decollare il progetto? Il Polo e' una carta vincente per l' Universita' di Cosenza. Non giocarla si ripercuoterebbe negativamente sull' intero territorio e su tutti i settori economici. Il Polo tecnologico coincide perfettamente con i contenuti dell' Universita' della Calabria che sforna, annualmente, 700 laureati in materie tecnico-scientifiche'. L' ex Giunta regionale, malgrado tutto, ci aveva consegnato, ufficialmente, il suo benestare. Speriamo che anche la nuova leadership ci dia un segnale positivo e deciso. Gli appelli della Filca Cisl, fino ad oggi, non hanno prodotto alcun esito''.

A Vibo i lavori della seconda conferenza regionale del Sistema servizi della CGIL

30/11 ''Questa conferenza non fa altro che sviluppare quel percorso iniziato anni fa con la motivazione di creare in Calabria un sistema servizi integrati''. A sostenerlo e' stato Marcello Cirillo, responsabile del sistema Servizi Cgil Calabria e coordinatore regionale del patronato, intervenendo alla prima delle due giornate della seconda conferenza regionale sulla costruzione di un sistema dei servizi integrati, globali e di qualita' della Cgil in Calabria. A presiedere e ad introdurre la discussione e' stato il segretario generale provinciale del sindacato Raffaele Mammoliti, che ha rimarcato la volonta' di continuare sempre a lavorare per migliorare i servizi per tutti i cittadini'. ''La presenza del segretario Fammoni - ha sostenuto Cirillo - che concludera' queste giornate di lavoro ci fa capire come la Cgil sia attenta particolarmente al mondo delle tutele individuali. Si deve ripartire per migliorarsi, dagli errori commessi e dalle mancanze che hanno contribuito a rallentare il processo che ora stiamo mandando avanti. L' obiettivo e' di formare persone polivalenti, non di certo tuttologi, ma che siano in grado di ascoltare i bisogni dell'utente e di indirizzarlo correttamente per soddisfarlo. Noi puntiamo molto sulla formazione''. Il responsabile nazionale del sistema servizi Italo Stellon ha sottolineato l' importanza delle giornate. ''L' obiettivo - ha sostenuto - e' rendere esigibili i servizi e i diritti a tutti le persone. Un' organizzazione come la nostra non puo' che dare particolare interesse alle condizioni sociali dei giovani, lavoratori, pensionati. Il nostro dovere e' dare risposte di qualita'. Contratti legali, chiari, esigibili. Garantire sicurezza sul lavoro con la tutela sindacale. Gestire al meglio l' organizzazione per i cittadini immigrati che sono spesso lavoratori non cautelati dalle tutele di stipula di contratto. Un mondo che ha bisogno di conoscere e di usufruire positivamente dei diritti, spesso non conosciuti. Fondamentale infatti investire sulla formazione strategica e comunicativa. Bisogna essere tutti rematori e remare nella stessa direzione: la difesa dei diritti''.

Natale Mazzuca nuovo Presidente dell’Ente Scuola edile e del Comitato paritetico Territoriale

30/11 Natale Mazzuca è il nuovo Presidente dell’Ente Scuola per la formazione professionale delle mastreanze edili ed affini e del CPT, Comitato Paritetico Territoriale della provincia di Cosenza. Designato dalla Sezione edile Ance Cosenza, cui spetta la presidenza dei due Enti paritetici promossi e gestiti insieme con le Organizzazioni Sindacali firmatarie del contratto dei lavoratori in edilizia, Natale Mazzuca subentra a Francesco Cava che è stato Presidente dell’Ente Scuola negli ultimi cinque anni e del CPT nell’ultimo anno. Francesco Cava ha augurato buon lavoro al neo Presidente Mazzuca ed ha ringraziato tutti i consiglieri per il lavoro fatto in questi anni e per l’apporto di contributi sempre costruttivi. Nel ringraziare il Consiglio per la fiducia accordata, il Presidente Mazzuca ha sottolineato che il momento è particolare per le scelte strategiche che devono essere necessariamente compiute per imboccare la strada dello sviluppo. “Continuerò – ha affermato il Presidente Mazzuca – l’opera di rendere il sistema formativo dell’Ente Scuola sempre più aperto e flessibile, in grado di recepire e soddisfare le diverse esigenze che provengono dal territorio, sia per l’avviamento al lavoro, sia per la riqualificazione professionale di chi già lavora.”.
“Come Presidente del Comitato Paritetico Territoriale – ha concluso Mazzuca – sarà mia cura intensificare tutte le azioni volte alla prevenzione degli infortuni sul lavoro mediante informazione, formazione e servizi di assistenza alle imprese ed ai lavoratori”

Intesa Arpacal-Sindacati per contratto collettivo integrativo della dirigenza Stpa

29/11-(M.G.)- E' stato siglato dalla dirigenza dell' Agenzia regionale per la protezione dell' ambiente della Calabria(Arpacal) ed i sindacati l' accordo per il contratto collettivo integrativo 2004 della dirigenza Stpa (ruolo sanitario tecnico professionale e amministrativo). Il contratto, la cui firma arriva a conclusione di una serie di incontri con le delegazioni sindacali, prevede, tra l' altro, un riconoscimento dell' indennita' di posizione ai dirigenti. Alla riunione presieduta dal commissario dell' Arpacal, Domenico Lemma, hanno partecipato le sigle sindacali rappresentative della dirigenza dell' agenzia ambientale calabrese: Cisl-Fp, Uil-Fpl, Cgil-Fp, Confedir Sicus, Snabi Sds, Confedir Sanita'. ''La sigla del contratto integrativo - e' scritto in un comunicato - rientra nel programma che Lemma, dal momento del suo insediamento, ha inteso realizzare, attivando relazioni sindacali sempre piu' costanti per riconoscere al personale dell'agenzia i giusti diritti contrattuali spettanti''.

La CGIL sul Trasporto pubblico: Passare dalle concessioni degli autoservizi ai contratti di servizio”

28/11 “La CGIL regionale e la FILT ritengono necessaria una svolta nel Trasporto Pubblico Regionale per passare dall’attuale sistema di concessione degli autoservizi ai contratti di servizio, allo scopo di garantire la qualità e la certezza dei servizi ai cittadini Calabresi”. E’ quanto chiedono in una nota congiunta il segretario regionale della CGIL, Nino Zumbo e il segretario della FILT Calabria, Pino Lagreca. “L’attuale sistema di concessione – denunciano i due segretari sindacali nella nota- ha costi eccessivi a causa dei doppioni di servizi sulle stesse direttrici, è assente l’integrazione con i servizi ferroviari, non dà alcuna garanzia per i diritti degli utenti (manca la carta dei servizi) e il costo chilometrico in Calabria è superiore al costo medio nazionale. I danni di questo sistema sono per una parte a carico dei lavoratori dipendenti verso i quali non sempre i salari vengono corrisposti con regolarità e spesso non viene nemmeno rispettata l’applicazione del Contratto Collettivo di Lavoro, in diverse aziende private la contrattazione di secondo livello non si rinnova da circa quindici anni. Mentre per un’altra parte è a carico dell’utenza, che non gode di sevizi adeguati sia in qualità che in quantità; spesso gli stessi servizi non sono garantiti con regolarità e con la frequenza necessaria, soprattutto per quanto concerne i collegamenti con i paesi interni. Tutto ciò comporta un grave danno alla collettività calabrese perché si tratta di un Servizi Pubblico che è garantito per oltre il 70% con i soldi dei contribuenti. Un Servizio Pubblico universale garantito dalla Costituzione che merita di essere riorganizzato per renderlo efficiente ed efficace in grado di garantire la mobilità delle persone e soprattutto delle fasce più deboli come i pensionati, i lavoratori e gli studenti. La CGIL e la FILT ritengono che occorre recuperare i ritardi maturati dagli anni dal 2000 al 2005 nell’attuazione della legge 23/99 che riforma il Trasporto Pubblico Locale in Calabria ed inoltre fare fronte ai pesanti tagli finanziari che sono stati decisi dal Governo Berlusconi, anche con la Finanziaria 2006, nei confronti di questo importante settore del trasporto. E’ per questi motivi che la CGIL e la FILT sollecitano l’Assessore ai Trasporti di proseguire il lavoro, così come concordato con CGIL, CISL e UIL, per pervenire all’individuazione dei servizi minimi, all’integrazione degli autoservizi con quelli ferroviari e all’integrazione tariffaria, per poi passare alla stipula dei Contratti di Servizio che dovranno riconoscere i diritti all’utenza e le Aziende i diritti ai lavoratori, in un quadro di regole che porteranno a trasparenza e a certezza le risorse finanziarie. A tal fine è opportuno, inoltre, che l’Assessore ai trasporti attivi un tavolo permanente con il coinvolgimento delle OO.SS., delle parti datoriali e delle rappresentanze dell’untenza per pervenire all’attuazione della riforma del T.P.F. in Calabria. Nel contempo, occorre affrontare tutta la partita delle risorse pregresse per evitare eventuali effetti negativi, se pur non giustificati, nei confronti dei lavoratori e dell’utenza”.

Oltre 45.000 persone in sciopero in Calabria per dire no alla Finanziaria. Sbarra e Castagna lanciano un monito alla Giunta regionale

Il 2 dicembre giornata di mobilitazione dei forestali

24711 Una prima giornata di mobilitazione dei forestali della Calabria e' stata proclamata per il 2 dicembre dalle segreterie regionali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. La protesta si svolgera' a Catanzaro nei pressi della sede della giunta e dell'assessorato regionale alla forestazione a Catanzaro. ''Dopo aver proclamato - sostengono in una nota i segretari regionali di Flai, Fai e Uila - nei giorni scorsi lo stato di agitazione dei lavoratori forestali per il mancato reperimento delle risorse necessarie per garantire le spettanze economiche degli addetti del settore non e' pervenuta alcuna convocazione di incontro dalla Giunta regionale, cosi' come da noi richiesto ben 16 giorni addietro, ne' alcun segnale di impegno concreto. La giornata di mobilitazione si e' resa anche necessaria avendo rilevato la caduta di attenzione dell' Amministrazione regionale sulle prospettive del settore perche', nonostante la presentazione delle linee-guida per il rilancio della forestazione calabrese al Governo nazionale per giustificare ed ottenere i finanziamenti 2006 ancora, a tutt' oggi, non e' stato deciso ed approvato alcun progetto di lavoro che vada in tale direzione rischiando, dal primo gennaio 2006, di continuare a lavorare come negli anni passati''. ''Sembra paradossale - concludono i sindacalisti - che nel mentre il governo nazionale memore delle forti iniziative di lotta dei forestali del dicembre dello scorso anno, abbia gia' previsto in Finanziaria le risorse per il 2006, al contrario, il governo regionale non riesce a rintracciare quelle del 2005''.

Sciopero contro la finanziaria: La manifestazione centrale a Locri. Iniziative a Cosenza, Crotone, Vibo e Castrovillari, Mancini: "Legge iniqua". Meduri "Una risposta all'arroganza del Governo"

Il Sindacato di Polizia COISP pronto a proteste eclatanti contro la finanziaria

23/11 ''Se lo Stato ci abbandona, e' giusto come forma di protesta cautelarsi e non esporsi a rischi che paghiamo solo noi''. Cosi' Franco Maccari, Segretario Generale Aggiunto del Coisp, ha annunciato una serie di proteste ed azioni eclatanti che il Coisp da domani mettera' in atto per sensibilizzare istituzioni e cittadini sullo stato di abbandono con cui la Finanziaria lascia le Forze dell' Ordine, malgrado le promesse di intervento e di attenzione piu' volte rilasciate dal Governo. ''Deputati e senatori che approvino questa Finanziaria possono essere considerati correi di assassinio poiche' non tutelano ne' la sicurezza dei cittadini ne' quella delle Forze dell' Ordine - accusa Maccari - alcune norme inserite nella Finanziaria per il 2006 decretano la morte della sicurezza in Italia e la condanna alla totale apatia degli appartenenti alle Forze dell'Ordine. Gravemente deleteria e' tra tutte la volonta' di sopprimere quelle disposizioni che vedono lo Stato dover corrispondere le spese di cura, comprese quelle per ricoveri in istituti sanitari e per le protesi, ai propri dipendenti che durante l'espletamento di mansioni di servizio, o per causa manifestamente dipendente dallo stesso, abbiano subito un'infermita'''. ''Bene - aggiunge Maccari - allora poiche' le spese sanitarie delle Forze dell' Ordine debbono essere sostenute dai singoli, comprese carrozzelle, stampelle, ausili per la sopravvivenza di chi per dovere si e' esposto ad un conflitto a fuoco, e' bene cautelarsi: non uscire di pattuglia e girarsi dall'altra parte in caso di turbolenze o reati. Mettere a rischio la propria incolumita' fa parte dei doveri, della lealta' allo Stato; se questo abbandona chi lo serve, mancano le basi etiche e morali per continuare a difenderlo''. ''Da subito chiediamo a gran voce - conclude Maccari - che quelle infamita' contenute nella finanziaria CONTRO le Forze dell' Ordine e che si vorrebbero tramutare in legge, non diventino davvero realta'! Il Coisp si battera' quanto e' possibile ed anche piu', con volantinaggi davanti alle prefetture ed azioni eclatanti perche' il problema diventi di dominio pubblico e faccia davvero vergognare una societa', che, rappresentata da questi senatori e deputati, fa finta di definirsi 'civile'''

Sciopero del 25 contro la Finanziaria. Aderiscono Provincia di Cosenza, S&L, SIULP, CISL FP, ed altri

I problemi del territorio discussi in un incontro tra la dirigenza della CISL ed i vertici regionali della Margherita

23/11 Si è svolto oggi presso la sede della CISL di Cosenza un incontro tra la dirigenza provinciale del Sindacato fondato da Giulio Pastore e i vertici provinciali e regionali della Margherita. All’importante appuntamento hanno partecipato il Segretario Generale Paolo Tramonti, i componenti di Segreteria Sandro Nucci e Michele Altieri, i Segretari Generali di Categoria Ugo De Rose e Tonino Russo per il Sindacato, mentre per il partito di Rutelli erano presenti Franco Bruno Coordinatore regionale, Mimmo Bevacqua Coordinatore provinciale, il Vice Presidente dell’Amministrazione Provinciale Salvatore Perugini, il Consigliere Regionale Maro Maiolo e il Consigliere Comunale Elio Bozzo.
Al centro dell’incontro – come ha evidenziato Paolo Tramonti - le principali emergenze economiche e sociali della nostra provincia e il continuo aggravarsi delle condizioni di povertà che ormai interessa migliaia di famiglie. Le disattenzioni del Governo, l’ultima finanziaria né è una evidente conferma, l’assenza di una politica industriale capace di fare fronte ai problemi dell’economia nel paese, il problema della svalutazione dei redditi da lavoro e da pensione, oltre la mancanza di specifiche misure verso il Mezzogiorno sono all’origine dello Sciopero Generale di venerdì che nella nostra Regione sarà di otto ore.
Nel corso dell’incontro si sono affrontati i principali elementi di criticità del sistema provincia ad iniziare dal tema del decentramento, ai problemi del precariato nelle strutture pubbliche e nelle società di servizio, ai problemi della sanità, delle infrastrutture, alla gestione delle Acque, dei Rifiuti e del Gas, per finire al costo dei servizi a carico dei cittadini.
Dal canto loro il Segretario Regionale della Margherita Franco Bruno e il Segretario Provinciale Mimmo Bevacqua nel compiacersi dell’iniziativa, hanno espresso totale sostegno alle ragioni dello sciopero Generale e la piena partecipazione di tutto il partito alla manifestazione che si terrà a Castrovillari. Le sollecitazioni e le proposte della CISL Regionale e del Segretario Luigi Sbarra – ha ribadito Bruno – trovano nel nostro partito grande condivisione. Siamo convinti che attraverso la concertazione, pur nel rispetto dei reciproci ruoli e delle proprie autonomie, si possa individuare una strategia comune e progettare interventi concreti in alcuni ambiti che riteniamo essenziali per lo sviluppo del territorio tra cui Sicurezza, Servizi e Sanità.
I dirigenti della CISL e della Margherita hanno evidenziato la necessità di individuare alcuni obiettivi e priorità che vanno nella direzione di un reale cambiamento e pongano le basi per il riscatto della nostra terra, sui quali far convergere le posizioni e le proposte dei due importanti soggetti sociali che rappresentano. Infine si è concordato di tenere aperto il confronto su tutti i principali temi richiamati allo scopo di monitorarne le dinamiche ed intraprendere comuni iniziative a favore dello sviluppo e del lavoro.

Tramonti (CISL) “Dalla concertazione il rilancio dell’area silana”

23/11 ''Il nostro impegno per il rilancio dell' altopiano silano e per il recupero delle aree interne e' di antica data e non puo' essere oggetto di strumentalizzazioni, cosi' come non puo' essere concesso a nessuno di sostenere che non siamo stati e non siamo presenti sulle principali vertenze del territorio''. E' quanto afferma Paolo Tramonti, segretario provinciale della Cisl di Cosenza che mette in rilievo la necessita' di rilanciare la concertazione con privati e istituzioni. ''La Cisl peraltro - prosegue Tramonti - non si e' mai limitata alla difesa dell' esistente, ma ha esercitato, e continua farlo, una forte azione di stimolo e di proposta verso i vari livelli istituzionali per il rilancio dell' altopiano silano, cosi' come e' dimostrato anche dalle varie iniziative organizzate sui principali temi dello sviluppo montano. Analogo impegno ci saremmo aspettati dagli amministratori del territorio che invece, spesso, hanno accettato supinamente l' evolversi in negativo della situazione''. ''A questo proposito la Cisl - sottolinea il segretario provinciale di Cosenza - conferma ancora una volta la disponibilita' a concertare con tutti i soggetti pubblici e privati azioni comuni per il rilancio della Sila, che non possono prescindere, cosi' come piu' volte evidenziato, dalla valorizzazione di alcune filiere fondamentali: patrimonio forestale, risorse idriche, risorse agro-industriali, turismo, patrimonio storico-culturale, avvio effettivo del Parco della Sila. In questa direzione va la richiesta al presidente dell' Amministrazione provinciale affinche', nell' ambito del tavolo di concertazione di recente attivato, venga affrontata in via prioritaria la questione relativa al recupero delle aree interne. Solo in questo modo - conclude Tramonti - e' possibile realmente invertire la tendenza, considerando il fallimento totale delle politiche perseguite in questi anni che non hanno prodotto altro che impoverimento, abbandono e disagio''.

Giamo (Ugl) “Situazione grave alle Ferrovie della Calabria”

22/11 Il segretario regionale dell' Ugl-Autoferrotranvieri, Natale Giaimo, in una nota, critica la dirigenza delle Ferrovie della Calabria, parlando di ''situazione grave'' all' interno dell' azienda. ''Ci hanno voluto propinare - aggiunge Giaimo - un accordo che violava ogni regola di buona gestione aziendale e di rispetto di legittime aspettative e di salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Un accordo che risulta essere una accozzaglia di norme rispetto alle quali il conflitto di interessi e' solo la parte piu' chiaramente percepita, visto il susseguirsi in esso di norme chiaramente ad-personam e di carattere del tutto clientelare rispetto alle vigenti normative contrattuali. Accordo che e' stato possibile applicare solo in minima parte, probabilmente la peggiore, e che risulta, cosi' come comunicatoci nell' ultima riunione tenuta coi vertici aziendali, per il resto inapplicabile. Il tutto fatto salvo il Regolamento avanzamenti e promozioni che, da vero e proprio monumento di incompetenza e di interessi particolari, che sono piu' o meno apertamente individuabili, viene ancora ritenuto valido ma non viene esattamente ed interamente applicato dall' Azienda, che vi ha profuso un autentico sforzo onde raggiungere una possibile pace sociale con il sindacato di parte confederale, non tenendo in alcun conto norme, contratti, accordi e quant' altro venisse reclamato dall' Ugl''.

Sciopero del 25 contro la Finanziaria. Numerose adesioni

Non si è conclusa la vicenda dei fondi FUA 2002 all’Ufficio Provinciale del Terrritorio di Cosenza

22/11 “Non si è ancora conclusa la vicenda della distribuzione dei Fondi F.U.A., relativi all’anno 2002, all’Ufficio Provinciale del Territorio di Cosenza”. Lo afferma in una nota il Coordinamento Regionale Agenzie Fiscali del RdB/CUB. “L’accordo sottoscritto –prosegue la nota- da tutte le altre organizzazioni sindacali e da noi fortemente contrastato, prevedeva, infatti, pesanti discriminazioni verso alcune categorie di lavoratori meno protette (gli L.T.D., in particolare), penalizzandole fortemente e non riconoscendo loro le indennità spettanti.
Nei mesi scorsi abbiamo avuto un incontro con la Direzione Regionale per chiedere il blocco dei pagamenti e per chiarire la nostre richieste.
Pochi giorni, fa, però abbiamo avuto la risposta dal Direttore Regionale che, in una nota inviata alle OO. SS., pur mantenendo delle riserve sull’accordo sottoscritto, in ordine anche “alle modalità con le quali è stato composto il tavolo di trattative e sono state raggiunte le sottoscrizioni”, ha deciso di autorizzare comunque l’erogazione dei fondi.
Nella stessa nota, il Direttore Regionale ha scritto anche che i turni non rientrano tra i fondi del FUA; in verità i punti da noi contestati relativi all’accordo firmato a Cosenza erano molti: dall’attività di front-office non riconosciuta al personale che esegue ispezioni ipotecarie; all’indennità per lavori disagiati destinata a specifiche categorie (ad esempio uscieri e commessi); all’attività contabile di supporto e per ultimo all’indennità di turno per i lavoratori a tempo determinato.
Noi concordiamo tranquillamente col Direttore Regionale: i turni non rientrano nel FUA, però, quello che il Direttore dimentica, è che la turnazione effettuata, in questo caso dal personale LTD, su richiesta dell’Ufficio, è regolamentata dall’art. 34 del CCNL delle Agenzie Fiscali che prevede il pagamento delle indennità, peraltro già quantificate al punto 3 dello stesso articolo.
Il pagamento delle turnazioni non è, dunque, un atto discrezionale del Capo Ufficio, né tanto meno soggetto a contrattazione, ma è un atto dovuto, regolamentato, come detto, da norme ben precise; in base a queste norme come RdB/CUB ne abbiamo richiesto il pagamento e continueremo a farlo, convinti come siamo, che non sia possibile ignorare diritti acquisiti.
Pertanto, come abbiamo scritto direttamente al Direttore, se non si provvederà al loro pagamento, agiremo tutelando i lavoratori anche, se necessario, in via giudiziale.
Nulla scrive il Direttore Regionale sulle altre nostre richieste, che vengono lasciate, così, cadere nel dimenticatoio.
Ma noi rilanciamo la questione, e abbiamo inviato una lettera al Direttore chiedendo nuovamente il blocco dei pagamenti e la rideterminazione dei criteri di assegnazione del FUA; nel frattempo diffidiamo l’Amministrazione o altre organizzazioni, dal fomentare il malumore tra il personale (soprattutto tra i “fortunati” rientranti nelle categorie che beneficerebbero dell’accordo), dicendo che se non prendono i soldi è colpa delle RdB.
La colpa non è delle RdB/CUB, la colpa è di accordi sconsiderati che favoriscono alcuni a danno di altri.
Noi delle RdB, continuiamo a ritenere che sia improponibile mantenere questi privilegi per alcuni e contemporaneamente diminuire le indennità per la maggioranza dei lavoratori.
Opponiamoci alla logica che vuole mettere i lavoratori contro altri lavoratori e facciamo in modo che i diritti valgano per tutti”.

Sciopero del 25: cinque manifestazioni in Calabria

21/11 Saranno cinque le manifestazioni provinciali che si terranno in Calabria venerdi' prossimo in occasione dello sciopero generale nazionale di Cgil, Cisl e Uil sulla Finanziaria. In Calabria lo sciopero sara' di otto ore e la manifestazione principale si terra' a Locri, dove parleranno Raffaele Bonanni, segretario nazionale Cisl; Fernando Pignataro, segretario generale della Cgil calabrese, e Pino Zito, segretario dell' Uil di Reggio. Per la provincia di Cosenza la manifestazione si terra' a Castrovillari e vedra' la partecipazione di Fulvio Fammoni, segretario nazionale Cgil; Roberto Castagna, segretario generale dell' Uil calabrese, e Paolo Tramonti, segretario della Cisl di Cosenza. A Catanzaro parleranno Massimo Di Menna, segretario nazionale Uil; Gigi Sbarra, segretario generale della Cisl calabrese, e Sergio Genco, segretario della Cgil di Catanzaro. A Vibo Valentia parleranno Raffaele Blandino, segretario regionale Cisl; Luciano Prestia e Raffaele Mammoliti, rispettivamente segretario della Uil e della Cgil vibonese. A Crotone, infine, la manifestazione vedra' la partecipazione di Carlo Podda, segretario nazionale Cgil; Mimmo Tomaino, segretario della Uil, e Antonio Venneri, segretario della Cisl.Le piazze saranno quelle delle citta' sedi di province ad eccezione fatta per Locri e per Castrovillari. Due scelte, queste ultime, non casuali in quanto Locri in questo momento sta vivendo un periodo particolare a causa della recrudescenza criminale mentre Castrovillari e' ''fortemente colpita dal processo di deindustrializzazione, specie nel settore tessile''. Lo sciopero generale del 25 novembre in Calabria avra' una rilevanza diversa perche' le ore di astensione dal lavoro saranno 8 piuttosto che 4, ma anche perche' si svolge in un momento in cui la regione vive una situazione difficile. Stamane i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Fernando Pignataro, Luigi Sbarra e Roberto Castagna, hanno illustrato la piattaforma su cui, poi, verte lo sciopero del 25 novembre. ''Coniugare - ha detto Pignataro - la battaglia per la legalita' a quella per lo sviluppo ma dire anche il nostro no ad una Finanziaria che giudichiamo pessima perche' e' una Finanziaria dei tagli e tutto cio' ha conseguenze dirette per il Mezzogiorno in quanto opera tagli e li opera quasi tutti verso un'unica direzione. Quanto previsto nella Finanziaria, infatti, riduce le risorse per le politiche di sviluppo. Siamo ad un punto di non ritorno. Il nostro Paese sta attraversando una crisi profonda ed in un quadro come questo la Calabria paghera' il prezzo piu' alto''. Per il segretario regionale della Cisl, Luigi Sbarra, la manovra finanziaria ''conferma il disinteresse del governo centrale verso questa area e noi siamo convinti che puo' essere modificata, rendendola piu' equa. Da questa Finanziaria, poi, arrivano segnali inquietanti perche' non agevola lo sviluppo, mette in discussione la famiglia e la possibilita' che le fasce meno abbienti possano arrivare, non dico a fine mese, ma almeno a meta' mese. Il Mezzogiorno avra' di che penare nei prossimi anni se e' vero che dalla Finanziaria vengono tagliati i fondi per il cofinanziamento dei progetti europei''. ''Oltre ad una Finanziaria sbagliata - conclude Sbarra - ed oltre ad una Devolution iniqua non sappiamo quale sia la situazione in merito al Tfr (trattamento di fine rapporto). La Calabria merita una risposta forte dallo Stato, capace di rimettere in moto l'economia e l'apparato produttivo''. Il segretario regionale della Uil, Roberto Castagna, ha auspicato che ci siano ''dei segnali dal governo nazionale e contestualmente si smetta di piangerci addosso, dando una versione nuova di questa Calabria cosi' come la stanno dando i giovani che hanno voglia di dare un'immagine diversa di questa regione. Per questo, mi auguro che non si spengano i riflettori sulla Calabria'

Lento (UIL) “L’incontro con la Regione per la Legnochimica è un buon segnale”

19/11 L' esito dell' incontro tra i sindacati Cgil, Cisl e Uil con il vice presidente della Giunta regionale, Nicola Adamo, sulla Legnochimica di Rende, ''e' un buon segnale che lascia intravedere una prospettiva concreta se contestuale alla proroga della mobilita', al proseguimento di alcuni lavoratori, gia' impiegati, nei comuni per attivita' socialmente utili oltre a un progetto di riqualificazione professionale che consentirebbe in tempi brevi il reimpiego di tutte le maestranze''. A sostenerlo e' Antonio Lento, dell' ufficio di segreteria della Uil di Cosenza. ''Quello di oggi - ha aggiunto Lento - e' stato un buon aperitivo per poter definire nei dettagli un percorso che concretamente potra' farci comprendere quale sara' il futuro di ogni lavoratore''. Lento, e' scritto in un comunicato, introducendo i lavori a nome delle tre organizzazioni sindacali, ''ha rappresentato ad Adamo la necessita' di porre fine al disagio sociale dei lavoratori, ormai privi di ogni sostegno al reddito''. Lento ha anche precisato che ''l' interesse e' tutto concentrato a ricercare opportunita' di lavoro produttivo e non di banali misure di sostegno al reddito. Certo e' - ha sostenuto - che una proroga dell' indennita' di mobilita' consentirebbe a tutti di vagliare con attenzione e piu' serenita' i dettagli necessari per le giuste misure da intraprendere''. ''La risposta di Adamo - e' scritto ancora nel comunicato - non e' tardata ad arrivare rispetto al percorso prospettato dal sindacato. Anzi il vicepresidente si e' immediatamente prodigato ipotizzando il reimpiego degli 80 lavoratori interessati dichiarandosi disponibile a predisporre opportune forme di agevolazioni e sostegni, per quelle aziende che dovessero presentare interesse e/o che abbiano presentato progetti di finanziamento per inizio di attivita'''

Per lo sciopero del 25 serve una grande mobilitazione

18/11 Un appello a ''tutti i cittadini per una grande partecipazione alla manifestazione organizzata a Catanzaro in occasione dello sciopero generale del 25 novembre'' e' stato lanciato, a conclusione di un attivo unitario, dalle segreterie comprensoriali di Lamezia Terme di Cgil, Cisl e Uil. ''Serve una grande mobilitazione - e' detto in un documento - affinche' possa arrivare al Governo ed alle assocaizioni mafiose un messaggio forte dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani calabresi contro ogni forma di vessazione che impedisce la crescita economica, culturale, civile e sociale della Calabria e, nel contempo, riaffermi il valore della legalita', del lavoro, dell' occupazione dello sviluppo''.

La Carime perde il servizio di tesoreria dell’Unical. Preoccupazione dei sindacati.

17/11 "Apprendiamo, con sorpresa e preoccupazione, che Banca Carime - che gestisce il servizio di tesoreria dell'Universita' della Calabria praticamente sin dalla fondazione dell'Ateneo - ha recentemente perso la gara indetta per l'affidamento di tale servizio, consentendo il subentro di altra Azienda di credito e dopo aver gia' perso, poco tempo fa, lo stesso servizio gestito per conto dell'Ateneo di Bari". Lo scrivono, in un comunicato, le Segreterie di Coordinamento Banca Carime Falcri - Fiba/Cisl - Fisac/Cgil - UIl CA. "Registriamo, ancora una volta, - si legge nel comunicato - l'assoluta inadeguatezza di chi, preposto a tale compito, non ha saputo capire il ritorno che tale servizio poteva portare alla Banca e valorizzare il patrimonio rappresentato dall'essere la piu' importante e diffusa Azienda bancaria sul territorio meridionale, consentendo - dopo anni di gestione - il trasferimento del servizio ad altra Societa". I sindacati parlano di "grave pregiudizio sia per la banca, che perde, ancora una volta, un importantissimo cliente, che per l'intera utenza che si vedra' privata del supporto di una Banca praticamente presente in ogni comune calabrese e, quindi, in grado di soddisfare al meglio le esigenze degli oltre 30.000 studenti meridionali che, anche domani, avrebbero potuto continuare ad essere clientela della Banca. E' ora necessario capire - scrivono i sindacati di categoria - se alla base di tale episodio esista una precisa volonta' dei vertici della Banca meridionale e, quindi, del Gruppo BPU finalizzata al depauperamento di Banca Carime o se, ancora una volta, ci si e' trovati di fronte alle conseguenze di una gestione poco attenta alle vicende della Banca". I massimi vertici di Carime e del Gruppo BPU devono, ora, a giudizio dei sindacati del credito, "procedere ad una attenta analisi per capire le cause di quanto successo e, quindi, eventualmente richiamare alle proprie responsabilita' coloro che, con il loro comportamento, hanno causato la perdita del servizio e, quindi, di un cliente con il quale, addirittura, era stato di recente definito un protocollo di collaborazione finalizzato alla selezione di giovani stagisti da utilizzare all'interno di Banca Carime e che, proprio per la sua funzione, rappresenta un Ente di eccellenza all'interno di quel territorio che Banca Carime dovrebbe appunto servire".

CGIL: “Riempire di contenuti le linee guida della Regione per il rilancio della forestazione”

17/11 “Le linee guida per il rilancio della forestazione calabrese, presentate negli scorsi giorni dalla Regione Calabria vanno ora, soprattutto, riempite di contenuti, di programmi e di progetti realizzabili”. . E' quanto sostengono in una nota congiunta i segretari regionali della Flai, Antonio Spataro, e della Cgil, Fernando Pignataro. “Bisogna evitare insomma -aggiungono-che così come accaduto negli anni precedenti, compreso quello in corso, si assista ad una sorta di distonia ed incoerenza tra il contenuto dei piani triennali ed annuali sulla forestazione e la loro effettiva realizzazione.
Mettere in sicurezza il territorio calabrese, avviare progetti di forestazione produttiva e protettiva, riconvertire parte della superficie boscata calabrese, imprimere una forte spinta ai progetti bioenergetici, investire per il completamento della filiera del legno, coinvolgere i forestali calabresi nel sistema di protezione civile, attivare programmi di formazione per gli addetti oltre a prevedere la necessità di nuove professionalità è cosa condivisibile ed auspicabile che però comporta una notevole assunzione di responsabilità e di coerenza da parte della Giunta, dell’Assessore Regionale alla Forestazione e dell’insieme degli Enti Gestori.
Quello che bisogna evitare in questa fase delicata che attraversa il settore è praticare una politica dei proclami rispetto ad una politica della concretezza.
Occorre insomma puntare, senza tentennamenti, a far transitare la forestazione calabrese da una pratica della “gestione dei lavoratori forestali” verso una pratica della “gestione dei lavori forestali” così imprimendo una svolta vera e non fittizia ad un settore che rappresenta una straordinaria occasione economica ed occupazionale perché legato ad un patrimonio e ad una risorsa ambientale e paesaggistica che va valorizzata ed utilizzata in una ottica di attività sostenibili.
Interventi che siano sinergici ed integrati con le attività e con i programmi per lo sviluppo rurale del nostro territorio e con le politiche di valorizzazione e promozione dei Parchi calabresi.
E’ un compito non facile considerata la storia di questi anni ma è anche una necessità ed un impegno non più rinviabile.
La FLAI-CGIL è fortemente convinta che bisogna avviare al più presto il lavoro del gruppo di implementazione che dovrà riempire di contenuti le linee guida del documento regionale perché la prima sfida che la Regione e l’Assessorato alla Forestazione dovranno assumere per essere credibili è far partire, già dal prossimo 1° gennaio 2006, la realizzazione del programma e dei progetti di rilancio produttivo del settore.
Attività concertativa che dovrà favorire il coinvolgimento degli attori territoriali locali per una maggiore aderenza della progettazione alle esigenze del territorio.
Per far questo siamo altresì convinti che occorrono risorse aggiuntive.
La realizzazioni di seri programmi di intervento sia in campo biotico che abiotico hanno bisogno non solo di manodopera ma anche di strumenti, materiali e mezzi mentre, le attuali risorse a disposizione, riescono a coprire a sufficienza il costo della forza lavoro ed il costo di gestione degli enti.
Così come siamo altresì convinti che il dipartimento regionale forestale debba avviare una attenta vigilanza sulle gestioni degli enti sub-regionali per evitare sprechi, sperperi e storture nell’utilizzazione delle risorse finanziarie ed umane.
Una forte lotta agli sperperi contribuirebbe notevolmente a recuperare risorse utili ad essere reimpiegate ed investite per la realizzazione degli interventi programmati.
E’ questo il salto di qualità che va compiuto se vogliamo dare concretezza ad un piano di sviluppo sostenibile,credibile e realizzabile evitando di scadere in una sorta di libro dei sogni da rispolverare solo nelle buone occasioni.
Occorre quindi grande coerenza istituzionale nel realizzarlo compiendo scelte coraggiose che rompano con le logiche clientelari del passato nella gestione della cosa pubblica.
Ed in questa direzione necessita mettere mano al riordino degli enti di gestione della forestazione calabrese, alle loro competenze, alle loro funzioni che devono piegarsi alle esigenze produttive del settore e non viceversa come è avvenuto o come ancora sta avvenendo.
L’esperienza gestionale passata di questi Enti, fallimentare per molti aspetti, non ci induce alcun ottimismo.
A tal proposito non solo bisogna adottare criteri di competenza e di netta discontinuità con il passato nella scelta del nuovo gruppo dirigente ma altresì necessita avviare una seria azione di riforma e quindi di loro riorganizzazione puntando anche ad una fase di sperimentazione di alcune comunità montane nell’attuazione e nella gestione di determinati progetti, come tra l’altro previsto dalla Legge Regionale 20/92.
Ma una azione di svolta, straordinaria e di profondo cambiamento, rischia di infrangersi in partenza e non diventa credibile se non si riesce ad assicurare anche un buon livello di gestione dell’ordinaria amministrazione.
Fondamentale diventano quindi per il governo della categoria il reperimento delle risorse necessarie per chiudere il 2005 e la puntualità nei pagamenti delle spettanze ai lavoratori forestali intorno ai quali ruotano 10.200 nuclei familiari.
Nel mese in corso i lavoratori forestali hanno dato grande prova di responsabilità e di maturità perché nonostante il notevole ritardo intervenuto nel pagamento dei salari di settembre hanno saputo capire che la momentanea sospensione dell’attività di Giunta era dovuta al tragico momento intervenuto nella vita della nostra regione.
Quello che però la FLAI-CGIL pretende dall’Assessorato alla Forestazione è che si programmino in tempo le varie fasi burocratiche che precedono la reale erogazione delle spettanze senza che si vengano a determinare scivolamenti nei tempi di pagamento individuando, altresì, un responsabile della filiera procedurale.
Diversamente, non saranno più tollerati ritardi ingiustificabili dovuti ad inadempienze della Regione o degli Enti.
La FLAI-CGIL è come sempre disponibile a contribuire con il proprio apporto a mantenere alto il confronto di merito sulle questioni dirimenti che riguardano il presente ed il futuro del settore forestale ma è sempre pronta ad esercitare la propria azione di rappresentanza e la propria iniziativa contro il mancato rispetto degli impegni che si assumono.

Cisl: “La forestazione un settore d sostenere e valorizzare”

''La Forestazione per le molteplici funzioni economiche e sociali ed ambientali ed anche per le condizioni legate alla sicurezza del territorio rappresenta una risorsa da sostenere e valorizzare per lo sviluppo e per il rilancio della montagna e delle zone interne''. E' quanto sostengono in una nota congiunta Giuseppe Gualtieri Segretario Generale della Fai Cisl della Calabria ed il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra. ''E' necessario - hanno aggiunto - che la politica e le istituzioni nazionali e locali decidano di operare una svolta strategica in direzione dell' efficienza e della produttivita', del cambiamento e della qualita' degli interventi di un settore che rappresenta il cuore della economia della Regione e dove sono concentrati circa 10.500 unita' lavorative. La strada per realizzare obiettivi di crescita e sviluppo delle attivita' e' quella contenuta nel Protocollo di Intesa sulle Relazioni Sindacali firmato dal Presidente della Giunta Regionale e dai vertici del Sindacato Calabrese e cioe' la Concertazione. Le linee guida sulla nuova forestazione calabrese predisposte ed elaborate dall' Assessorato Regionale alla Forestazione devono costituire la cornice di riferimento per un tavolo di confronto Regione-Sindacato capace di definire strategie, progetti, interventi, tempi, modalita', risorse necessarie per far del comparto un' attivita' autenticamente produttiva ed innovativa''. ''La Contrattazione - hanno proseguito Gualtieri e Sbarra - e' lo strumento capace di regolare i rapporti negoziali tra le parti finalizzati a garantire risposte di tutela e diritti ai lavoratori non solo per le questioni economiche e salariali ma anche per il quadro normativo che dovra' consentire un miglioramento delle condizioni professionali e di formazione e riqualificazione e delle competenze umane al fine di cogliere attraverso il sostegno dei lavoratori la domanda di cambiamento e di trasformazione del settore per renderlo piu' produttivo, efficiente e moderno. Guardiamo con grande interesse, infatti, all' evoluzione del negoziato sul Contratto Integrativo Regionale, scaduto il 31.12.2003, che dovrebbe produrre nei prossimi giorni risultati concreti''. Gualtieri e Sbarra, infine, esprimono grande preoccupazione per le tensioni che si registrano sui luoghi di lavoro a causa della insufficienza delle risorse finanziarie necessarie a coprire la chiusura dell' annualita' 2005 ed a garantire le spettanze ai lavoratori per i mesi di Novembre , Dicembre e per la 13/ma mensilita'. Il Sindacato Calabrese aveva ricevuto sull'argomento assicurazione del Dipartimento Forestazione di certezza dei finanziamenti mentre oggi affiorano difficolta' che necessariamente vanno superate. ''A tal riguardo - hanno concluso - si sollecita il Presidente Loiero e l'Assessore Regionale Pirillo ad individuare tutte le soluzioni utili per risolvere il problema di natura finanziaria restituendo cosi' serenita' e tranquillita' ai lavoratori che, specie con l' approssimarsi delle festivita', giustamente e legittimamente rivendicano puntualita' nella corresponsione delle spettanze economiche''.

ALAI-CISL: “Risolvere la vicenda dei pagamenti dei sussidi ai lavoratori LSU-LPU”

16/11 “E’ necessario affrontare il problema dei pagamenti e stabilire norme chiare sulle modalità di utilizzo dei lavoratori LSU-LPU”. E’ quanto chiedono - Franco Marano e Francesco Garritano - del Coordinamento provinciale dell’ALAI-CISL di Cosenza provinciale. La CISL, commentano – Marano e Garritano - non può che valutare positivamente il percorso che la Giunta regionale sta costruendo insieme al sindacato per svuotare definitivamente i due bacini dei lavoratori LSU-LPU della nostra Regione e dare loro piena dignità e cittadinanza. Anche se restano molti nodi da risolvere: è’ impensabile che questi lavoratori, impegnati con grande professionalità, responsabilità e merito da quasi dieci anni all’interno principalmente dei nostri Comuni nel fornire servizi indispensabili, fra l’altro a costo zero, siano considerati ancora lavoratori di serie B, da utilizzare con molta discrezionalità, in molti casi arrivando finanche a ricattarli a fronte di un misero sussidio mensile di appena 481 euro. E’ drammatico che gli LPU in alcuni casi non ricevono il sostegno economico da oltre sei mesi con la disperazione di intere famiglie che non anno altra fonte di reddito. Allo stesso tempo siamo molto preoccupati dall’atteggiamento assunto dal Governo Nazionale che adotta provvedimenti specifici per il precariato in Sicilia discriminando la Calabria.
Per tutte queste ragioni – dichiarano i dirigenti degli LSU-LPU della CISL provinciale – chiediamo alla Regione Calabria di predisporre tutte quelle misure per garantire mensilmente la puntuale erogazione del sussidio per gli LPU e di fare, inoltre, chiarezza sulle modalità di utilizzo dei lavoratori attraverso un “nuovo disciplinare del rapporto di utilizzazione” che rafforzi l’impianto complessivo dei diritti degli LSU-LPU. Contestualmente la Regione deve chiedere e ottenere dal Governo Centrale impegni e misure specifiche per le stabilizzazioni nei Comuni Calabresi cambiando passo su stabilizzazioni, precariato e lavoro ai giovani diversamente non si escludono forme di protesta decise capaci di dare alla vertenza un rilievo nazionale.
Occorre – concludono Franco Marano e Francesco Garritano dell’ALAI-CISL – che politica e istituzioni non abbassino la guardia sul dramma umano e sociale che vivono questi lavoratori e le proprie famiglie adottando scelte coraggiose e innovative in materia di riduzione del precariato e creazione di nuove opportunità attraverso il potenziamento della concertazione.

Lunedì 21 conferenza dei sindacati sullo sciopero del 25

16/11 Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil illustreranno in una conferenza stampa convocata per lunedi' prossimo 21 novembre, a Lamezia Terme, le ragioni dello sciopero generale nazionale del 25 Novembre contro la Finanziaria 2006, le politiche economiche del Governo nazionale e per presentare il quadro delle iniziative di lotta che saranno realizzate in Calabria. All' incontro con i giornalisti parteciperanno i segretari generali di Cgil - Cisl - Uil, Fernando Pignataro, Luigi Sbarra, Roberto Castagna

Partono gli Uffici Unici della Dogane in Calabria

16/11 Giovedì partiranno gli Uffici Unici delle Dogane in Calabria. Saranno tre, Catanzaro, Gioia Tauro e Reggio Calabria e questo comporterà una rivoluzione nell’attuale sistema di ripartizione degli uffici nella nostra Regione. “L’accordo con il Direttore Regionale per la Campania e Calabria, che le RdB/CUB hanno sottoscritto assieme a tutte le altre OO. SS., - informa una nota del Coordinatore Regionale RdB/CUB Agenzie Fiscali, Luciano Vasta- contiene alcuni punti di caduta che non ci hanno convinto, come la prevista chiusura della Dogana di Paola; tuttavia, grazie alla nostra posizione di ferma contrarietà, l’Amministrazione ha dovuto mediare, venendo incontro alle richieste di mantenere comunque un ufficio a Paola e aprendo uno Sportello Territoriale che garantirà a 4 colleghi di continuare a lavorare nella loro città.”
“Gli altri, -prosegue la nota di Vasta- che dovranno spostarsi nella Sezione Operativa Territoriale di Cosenza, avranno riconosciuto, comunque, il pagamento dell’indennità prevista dagli accordi nazionali sugli uffici unici.
Come dicevamo, malgrado i punti di contrasto, l’accordo alla fine lo abbiamo firmato, anche perché consideriamo l’apertura dei nuovi Uffici delle Dogane, fondamentale nell’ottica di ottenere quello che da sempre consideriamo un obiettivo irrinunciabile per la nostra regione: l’istituzione di una Direzione Regionale per la Calabria!
Questo accordo, infatti, pone le basi perché si possa parlare ora, con più forza, dell’autonomia istituzionale della nostra regione, separando così le due Direzioni e lasciando a Napoli quella campana, creandone, invece, una nuova in Calabria”.
Esaurita la fase dell’apertura degli Uffici Unici, le RdB/CUB, -conclude la nota di Vasta- invitano ora tutte le organizzazioni sindacali, le forze politiche ed imprenditoriali della nostra regione, a concentrare i loro sforzi affinché tutti insieme, senza campanilismi e senza premature rivendicazioni, si riesca a raggiungere l’obiettivo di avere finalmente una Direzione Regionale delle Dogane qui in Calabria”.

Tramonti: “La Cisl chiede un tavolo di concertazione per lo sviluppo dell’Altopiano Silano”

15/11 Le recenti prese di posizione sulla situazione di stallo in cui versa l’Altopiano Silano non possono passare inosservate. E’ da tempo, infatti, che la CISL sta evidenziando lo stato di assoluta inadeguatezza del sistema dei servizi e la bassa qualità dell’offerta turistica dovute alla mancanza pressocchè totale di interventi pubblici e privati e politiche di valorizzazione della nostra montagna.
Queste ormai croniche carenze continuano di fatto ad agire da freno per qualsiasi prospettiva di crescita e di sviluppo della Sila dove ancora oggi, nonostante gli appelli costanti della nostra Organizzazione e di molte Associazioni, si assiste ad una situazione di degrado e di abbandono le cui responsabilità politiche e istituzionali sono sotto gli occhi di tutti. In questo senso le varie Giunte regionali e provinciali sono state assenti sotto il profilo della programmazione, mentre gli Enti Locali del territorio (Comuni e Comunità Montane) si sono distinti per immobilismo e attendismo finendo per non garantire nemmeno i servizi basilari, mentre l’unico esercizio che hanno assolto con puntualità è stato quello di polemizzare con chi in questi anni si è impegnato a stimolare e a sensibilizzare quanti hanno responsabilità e compiti istituzionali.
Fa enorme piacere registrare la presa di posizione dell’ex Sindaco di San Giovanni in Fiore Riccardo Succurro su un maggiore impegno di tutti per lo sviluppo della Sila, specie quando chiama in causa la Giunta regionale e l’Assessore all’Ambiente On. Diego Tommasi, soprattutto in riferimento alla grande opportunità rappresentata dal Parco della Sila. Ci convince meno il suo richiamare in causa la presenza episodica del Sindacato, anche perché il Comune da lui rappresentato per ben nove anni ha fatto ben poco per migliorare lo stato delle cose in Sila e soprattutto a Lorica se si considera che San Giovanni in Fiore ha dirette responsabilità amministrative e istituzionali su quella che tutti definiscono “la perla della Sila”. Proprio per questo ci lascia perplessi apprendere che “Lorica langue, continuando a vivere in uno stato di abbandono”, dimenticando le distrazioni che si sono registrate e dalle quali nessuno si deve sentire escluso.
Per la CISL è necessario, al di là di ogni polemica, peraltro sempre positiva quando finalizzata alla risoluzione dei problemi, convocare al più presto un tavolo di concertazione fra tutti i soggetti interessati: Giunta regionale, Amministrazione Provinciale, Comunità Montane, Enti Locali, Ente Parco, ARSA, AFOR, Pro-loco, rappresentanze delle categorie economiche e produttive, Organizzazioni sindacali in modo da avviare al più presto una intensa fase di programmazione in grado di porre realmente le basi per il rilancio economico, sociale e produttivo dell’Altopiano Silano.

Uilcem: Alla Centrale del Mercure l’ENEL usa i lavoratori come scudo

14/11 “A fronte dei buoni risultati raggiunti in borsa e ricordando i fasti del passato, c’è ancora chi pensa che l’ENEL sia rimasta una grande azienda con la quale si può dialogare. Non è così.”. A ribadirlo è l' Uilcem in un comunicato. “Per raggiungere suoi obiettivi strategici al Mercure – prosegue la nota- , che pure sono stati condivisi ed appoggiati dal sindacato e dai lavoratori, questa pseudo grande azienda, oggi si fa scudo dei lavoratori, gettandoli nello sconforto più nero, trasferendoli a centinaia di chilometri da casa.
Eppure sono stati proprio i lavoratori del Mercure, insieme alle Organizzazioni Sindacali Calabresi di UILCEM, FNLE e FLAEI a farsi garanti della bontà dell’investimento ponendosi in contrapposizione a presunti ambientalisti che avevano, ed hanno, altri fini.
Per ricambiare tale atteggiamento responsabile, di fronte ad altre difficoltà che l’azienda riscontra, spesso anche per proprie inadempienze, e per cercare di smuovere la coltre di burocrazia che si riscontra nelle nostre amministrazioni pubbliche, questa azienda si fa ostaggio dei propri lavoratori spedendoli a Fusina e Marghera (Veneto), Brindisi e Rossano.
Quaranta lavoratori che si vedono si, corrisposta la trasferta, ma che sono spediti lontano da casa, senza sapere come e quanto durerà la trasferta, senza sapere che lavoro devono svolgere, senza avere garanzie su nulla.
Alcuni di loro sono alle soglie della pensione, altri hanno uno stato di salute non certo ottimale, altri sono stati obbligati a cambiare mansioni, senza accordo alcuno col sindacato, altre ancora sono lavoratrici madri di famiglia.
Si spendono un sacco di soldi per le trasferte, ma l’obiettivo prioritario di questa azienda è quello di fare pressione sulle amministrazioni per ottenere le autorizzazioni richieste.
Insieme ai quaranta addetti dipendenti diretti dell’ENEL, almeno il doppio, delle ditte appaltatrici e dell’indotto aspettano la risoluzione del problema per tornare a lavorare.
Con un’azienda che si comporta in siffatta maniera c’è poco da dialogare.
Oggi l’obiettivo è comune per riprendere a lavorare al Mercure e, pertanto, si invitano le amministrazioni pubbliche a dare le giuste autorizzazioni, ma nel futuro il confronto di questa azienda col sindacato sarà sempre attestato su posizioni rigide ed intransigenti, ricordando questi atteggiamenti da negrieri nei confronti dei propri lavoratori.

I pensionati calabresi manifestano il 18 contro la finanziaria

13/11-(Mar.Gat.)- Il prossimo 18 novembre a Villa San Giovanni i pensionati calabresi di Cgil, Cisl e Uil manifesteranno contro la legge finanziaria. La protesta si espande anche dall'altra parte dello Stretto, a Messina, con i pensionati siciliani a dar vita ad una seconda manifestazione con lo scopo di far sentire il proprio dissenso. Le manifestazioni, previste per le ore 10, vedranno - e' scritto in una nota della Uil pensionati - un ampia partecipazione degli iscritti alle tre sigle sindacali proprio perche' si e' tutti consapevoli degli ulteriori sforzi che una legge finanziaria cosi' pensata impone ai pensionati, gia' ridotti a combattere, giorno dopo giorno, con un caro vita che li ha costretti al limite della sopravvivenza.

I sindacati denunciano: “Gestione dell’aereoporto di Lamezia allo sbando”

11/11 La gestione dell' aeroporto di Lamezia Terme ''e' allo sbando'' ed il direttore generale e' ''inadeguato''. A sostenerlo sono le segreterie regionali aeroporto di Fit-Cisl, Uil Trasporti, Cisal-Fta in un comunicato. ''Le denuncie sulla cattiva gestione della Sacal promosse da Enti diversi - e' scritto nella nota - trovano fondamento e conferma del loro essere in una conduzione dello scalo completamente inefficiente con il direttore generale, che privo di staff tecnico competente, conduce in modo disorganico e improvvisato quello che si propone essere il grande scalo della Calabria. Un personaggio calato o inviato da Roma per occupare un posto che avrebbe potuto occupare una professionalita' calabrese. Una figura di direttore con un appannaggio di circa 200 mila euro annui le cui conoscenze tecniche del settore operativo sono frammentarie e lacunose e le cui capacita' di gestione manageriale dello scalo, quanto del personale impiegato, sono inesistenti. Allo stato attuale lodi e meriti vengono attribuiti solo ai vertici aziendali dimenticando chi fa la Sacal ovvero gli addetti, gli impiegati di ogni settore e gli operai. Sono solo quest' ultimi, con fatica fisica e mentale, date le vessazioni continue a cui sono sottoposti, a permettere alla societa' di affacciarsi a scenari nazionali e internazionali inimmaginabili se determinati solamente dalle capacita' manageriali del direttore generale, finanche privo di titolo di studio della laurea''. ''Come organismi sindacali - Fit-Cisl, Uil Trasporti, Cisal-Fta - abbiamo pesantemente protestato sui metodi emersi da questo ciclo di gestione; siamo stati presi in giro dato che la varie e molteplici promesse non sono mai state mantenute; siamo stati volutamente ignorati in successione di atti e fatti. Certamente ci siamo sentiti onorati dalla nomina di un lamentino alla Presidenza della societa' e rassicurati dalla sua provenienza dal mondo della magistratura. La Sacal ha bisogno di regole e del loro rispetto, ma dobbiamo al tempo stesso invitare il nuovo presidente ad attivarsi personalmente e immediatamente nei confronti di una societa' oramai allo sbando che l' immobilismo condurra' alla catastrofe. Occorre un intervento serio e mirato per rivedere la struttura organica della societa' riattivando i canali gestionali trasparenti e reintroducendo sistemi promozionali meritocratici''. ''Soprattutto - conclude la nota dei sindacati - richiediamo un intervento mirato nei confronti del direttore generale, un invito ad allontanarsi dalle scelte di parte attraverso cui ha condotto, o meglio ha fronteggiato l' attivita' fin' ora, e inaugurare un nuovo corso gestionale attraverso il sostegno e la promozione di quelle professionalita' tecniche presenti in azienda, ma volutamente dimenticate e relegate in attivita' palesemente inferiori alle loro competenze. Solo in tal modo si potra' avviare una gestione di consolidamento dei traguardi intrapresi e fronteggiare il grave trend negativo in atto e rilanciare la riorganizzazione dell' area scalo soprattutto a favore dei passeggeri''.

Con la finanziaria il Governo ha cancellato il Sud, il 20/12 in piazza a Reggio. Loiero"Importante decisione"

10/11 ''Il Governo ha cancellato il Sud''. Per questo serve ''una risposta comune da parte di sindacati, Regioni e istituzioni locali, Confindustria e associazioni imprenditoriali. Cosi' Cgil, Cisl e Uil aderiscono alla proposta di una manifestazione a Reggio Calabria entro il prossimo 20 dicembre, avanzata nel corso di un incontro tra alcuni governatori del Mezzogiorno e i vertici delle tre confederazioni sindacali. Incontro a cui hanno partecipato, tra gli altri, i leader di Cgil e Cisl, Guglielmo Epifani e Savino Pezzotta. ''Il problema - ha detto Paolo Pirani, segretario confederale della Uil - non e' solo la mancanza di risorse per il Sud, ma la mancanza di obiettivi. Da tempo diciamo che il Mezzogiorno deve diventare una questione nazionale, rilanciando a tutto campo il progetto competitivita' e coinvolgendo tutte le istituzioni centrali e locali, tutte le forze sociali ed il mondo della cultura. Per questo oggi abbiamo proposto l'iniziativa degli Stati generali del Mezzogiorno a Reggio Calabria entro Natale. E lunedi' sera - ha aggiunto - quando incontreremo Confindustria le proporremo di partecipare a questa iniziativa insieme a tutte le altre associazioni imprenditoriali che hanno sottoscritto a suo tempo l'accordo sul Mezzogiorno con i sindacati''. ''C'e' un problema Mezzogiorno, ancora irrisolto, che riguarda lo sviluppo dell'intero Paese e anche dell'Europa'', ha detto Paolo Nerozzi, segretario confederale della Cgil, per il quale ''se si attaccano gli enti locali, come sta facendo il Governo, e' gravissimo per il Paese, ma e' drammatico per il Sud''. Del resto, ha spiegato Nerozzi, ''non si affronta il problema delle infrastrutture e quello dell'uso degli incentivi che il GOverno sta utilizzando in maniera non corretta. Non ci sono risorse e c'e' una crescente poverta'. Senza parlare del problema della legalita' che e' strettamente legato con quello dello sviluppo''. Savino Pezzotta ha quindi proposto di mettere tra i punti cruciali della manifestazione uno specifico punto sulla situazione della Locride, ''per dare una risposta alle migliaia di giovani che hanno sfilato la scorsa settimana''.
Per Luigi Sbarra Segretario Generale Cisl Calabria ''la decisione assunta oggi a Roma dai Segretari Generali di Cgil-Cisl-Uil Epifani, Pezzotta ed Angeletti e dai Presidenti delle Regioni Calabria, Campania, Basilicata, Abruzzo di organizzare a Reggio Calabria entro il 20 Dicembre una grande Manifestazione per rilanciare la vertenza mezzogiorno e le problematiche legate allo Sviluppo ed alla Legalita' in Calabria anche a seguito del barbaro assassinio di Franco Fortugno ed al coraggioso impegno dei giovani della Locride, dimostra l'attenzione e la solidarieta' concreta e praticata del Sindacato Confederale Nazionale verso le tante emergenze economiche, sociali, produttive ed occupazionali che da anni toccano il profondo Sud''. ''Aver scelto - dice Sbarra - la Citta di Reggio Calabria quale luogo della Manifestazione significa interpretare adeguatamente e convintamene le tante difficolta' che oggi piu' di ieri vive la Calabria alle prese con una delle fasi piu' tormentate e complicate della sua storia. L'iniziativa programmata e' importante, inoltre, perche' riaccende i riflettori sulla questione meridionale rilanciando dalla Calabria il Progetto Mezzogiorno sottoscritto proprio un anno fa dal Sindacato e da tantissime Associazioni Imprenditoriali in un momento caratterizzato dall'assenza di iniziative e dal vuoto politico del Governo Nazionale che anche nell'ultima Finanziaria taglia e riduce le risorse a favore delle aree meridionali compromettendone le legittime e sacrosante aspirazioni allo Sviluppo, alla Crescita Economica ed al Lavoro''.
''E' giusto tenere in Calabria gli 'Stati generali' sul Mezzogiorno e utilizzare in positivo l'attenzione che e' rivolta oggi proprio alla Calabria, sia sul piano nazionale che internazionale, per puntualizzare meglio l'antica questione meridionale, che e' stata cancellata dall'agenda del paese''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, commentando la decisione presa nel corso di un incontro tra i governatori delle Regioni meridionali ed i segretari di Cgil, Cisl e Uil di tenere entro il 20 dicembre una riunione a Reggio Calabria in relazione alle conseguenze della Finanziaria per il Mezzogiorno. ''La realta' e' che al Sud ci sono forti sacche di arretratezza e poverta', in alcuni casi anche peggiori di quelle che esistevano nel dopoguerra. Per riaprire il dibattito e ottenere i primi risultati bisogna mobilitare anche la parte piu' colta ed evoluta del nord Italia perche' questo e' un problema che ha a che fare con la statualita' del nostro Paese e non solo del Mezzogiorno. La presenza del Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, a Reggio Calabria per onorare la memoria di Francesco Fortugno e' stato il preciso segnale per il paese che deve essere unito davanti ai problemi del Sud. Nel positivo contesto in cui si sta pensando di dare vita agli 'Stati generali' per il Mezzogiorno, anche con un linguaggio e con contenuti innovativi per la politica, e' un segnale importante la scelta di organizzare l'evento a Reggio Calabria, nella sede del Consiglio regionale, un luogo simbolico per il rilancio di tutte le nostre istituzioni e della volonta' del meridione di tornare a essere protagonista della vita politica, sociale ed economica della nostra nazione''. ''Il Mezzogiorno, ormai da tempo - e' detto in una nota della presidenza della Regione Calabria - sta uscendo dall'agenda politica del nostro Paese ed occorre riaffermare il rilancio di specifiche politiche di sviluppo necessarie all'Italia per poter affrontare la competizione internazionale. Una posizione condivisa da tutti i partecipanti alla riunione e che potra' trovare una concreta base di lavoro politico-istituzionale partendo dall'accordo nazionale su Mezzogiorno e competitivita' gia' sottoscritto da tutte le parti sociali, ma che non ha trovato finora risposte nel Governo''. La posizione di Loiero e' stata condivisa dai segretari generali della Cisl e della Cgil Savino Pezzotta e Guglielmo Epifani. ''Serve un coinvolgimento di tutti, anche delle regioni del Nord - ha detto Pezzotta - perche' la questione meridionale ha una dimensione nazionale. Ma credo anche che sia giusto che gli 'Stati generali' individuino un singolo obiettivo per rispondere alle richieste dei ragazzi della Locride per non deluderli e perche' sia data loro una risposta democratica contro la 'ndrangheta''. Epifani, da parte sua, ha sottolineato ''l' esigenza di ripartire uniti, dopo lo sciopero generale contro la Legge finanziaria, coinvolgendo le associazioni degli imprenditori, le Universita' e i migliori centri di ricerca di tutta Italia''

Sbarra (CISL) “Sostenere e valorizzare la forestazione”

10/11 ''La Forestazione per le molteplici funzioni economiche e sociali ed ambientali ed anche per le condizioni legate alla sicurezza del territorio rappresenta una risorsa da sostenere e valorizzare per lo sviluppo e per il rilancio della montagna e delle zone interne''. E' quanto sostiene il segretario regionale della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra. ''La Calabria - ha aggiunto - con i suoi 640 mila ettari di boschi e foreste e' tra le Regioni Italiane che vanta uno dei piu' alti indici di boscosita' pari al 41,7 %. E' necessario che la politica e le istituzioni nazionali e locali decidano di operare una svolta strategica in direzione dell'efficienza e della produttivita', del cambiamento e della qualita' degli interventi se si vuole considerare la Forestazione e l' Ambiente una vera grande risorsa per lo sviluppo, la crescita, l' occupazione e la modernizzazione della Calabria e del Mezzogiorno. La Cisl Calabrese da anni rivendica nel rapporto con la Regione, il sistema delle Autonomie Locali e gli Enti di Gestione un Progetto Strategico a valenza pluriennale, integrato tra politiche agricole e forestali, turismo e ambiente, trasporti e lavori pubblici, energia e attivita' produttive, lavoro e formazione professionale che esalti la programmazione, l' innovazione ed il cambiamento del settore, che aiuti una politica di riconversione degli interventi forestali attraverso un' ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie e renda autenticamente produttivo il comparto della forestazione, per garantire e salvaguardare i livelli occupazionali , per rilanciare le politiche ambientali , mettere in sicurezza il territorio, valorizzare l' immenso patrimonio boschivo, per chiedere definitivamente al Governo Nazionale l' abrogazione della Legge 442/84''. ''Guai a farsi trascinare - ha proseguito Sbarra - dalle tendenze e ritenere che la forestazione e' un settore improduttivo e caratterizzato solo da elementi di assistenzialismo. Ci sono sicuramente cose da cambiare per introdurre elementi di discontinuita' con il passato e questo chiama in causa il ruolo della Regione Calabria , dell'Afor , degli Enti di Gestione che devono migliorare le attivita' legate al coordinamento, garantire maggiore funzionalita', agire in modo unitario, organico, semplificando procedure, rilanciare qualita' e innovazione nella programmazione e nella progettazione, riconversione degli interventi, controlli e verifiche sui risultati finali da realizzare con severita' e rigore colpendo sprechi , abusi , sacche di improduttivita'. La vera sfida, quindi, per la forestazione del futuro in Calabria si gioca sul versante della produttivita', del rilancio e della riconversione del settore, della riqualificazione degli interventi, della riorganizzazione delle strutture e del corretto impiego ed utilizzo delle risorse umane''. Il segretario regionale della Cisl ritiene inoltre che sia ''profondamente sbagliato pensare che tutte le maestranze (10.500 circa) possano essere impegnate sul terreno della difesa del suolo e della manutenzione del territorio. Occorre invece riorganizzare e rilanciare il comparto e le attivita' ad esso collegate per un vero grande Progetto di Forestazione Produttiva seguendo almeno quattro grandi questioni: Difesa del suolo e manutenzione del territorio; Realizzazione di interventi produttivi legati alle filiere (Legno, Bosco, Turismo, Energia e Biomasse); Infrastrutture Civili e Servizi Collettivi nelle Aree Interne; Difesa dagli Incendi Boschivi e Protezione Civile''. ''E' necessario, inoltre, prevedere - ha concluso - la nascita di una Scuola Regionale di Formazione per Operatori Forestali capace di diventare riferimento scientifico e culturale non solo per i bisogni legati alla riqualificazione degli attuali operai idraulico forestali ma anche per dotare il nuovo personale di quelle professionalita' specifiche in grado di soddisfare le esigenze del comparto''

Per lo sciopero del 25 manifestazione provinciale a Castrovillari

07/11 Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Cosenza e Castrovillari hanno deciso di tenere lo sciopero generale del 25 novembre prossimo con una manifestazione che avra' luogo nella citta' di Castrovillari. Lo rendono noto le stesse organizzazioni sindacali. ''Lo sciopero generale della Provincia di Cosenza - e' scritto nel comunicato - per la prima volta si terra' nella citta' del Pollino per evidenziare i gravi problemi economici, sociali ed occupazionali, nonche' i processi di ristrutturazione del proprio sistema produttivo legandoli alle questioni generali che sono alla base della proclamazione dello Sciopero Generale contro la politica economica del governo e la legge finanziaria 2006''. Per il sindacato confederale ''e' l'occasione per mettere al centro della piattaforma rivendicativa i problemi di un territorio che sta perdendo le sue caratteristiche socio economiche, che subisce un ulteriore processo di marginalizzazione in un contesto provinciale, regionale e meridionale gia' di per se' fortemente in crisi, a cui, non si oppone un'attivita' politico - istituzionale, anche locale, chiamata invece ad una azione di programmazione dello sviluppo e di utilizzazione delle risorse disponibili ordinarie e straordinarie''. ''E' necessario, quindi, - scrivono i tre sindacati confederali- che in una situazione cosi' delicata le forze sociali, economiche, politiche, istituzionali, nonche' l'associazionismo laico e cattolico si mobilitino unendo le loro forze per dire no ad una politica economica e a una legge finanziaria punitive per la Calabria e per il Mezzogiorno ed anche per respingere l'escalation criminale e mafiosa che sta mettendo in serio pericolo la tenuta democratica e politica istituzionale della regione''. Il sindacato confederale, ''con la consapevolezza che e' necessaria in un momento come questo, il concorso di tutti i soggetti politico istituzionali, delle associazioni, dei lavoratori, delle lavoratrici, dei pensionati, dei disoccupati e degli studenti, avviera' una serie di incontri per un largo coinvolgimento e partecipazione, finalizzati alla migliore riuscita dello sciopero generale del prossimo 25 Novembre''.

Sbarra (CISL) “Dal Governo ci aspettiamo un provvedimento per la Locride”

07/11 ''E' necessario ed opportuno, oltre che politicamente corretto e responsabile visto il delicatissimo e importante momento, che nella Finanziaria, in discussione al Parlamento, il governo nazionale inserisca un provvedimento urgente, straordinario, ad hoc, per la Locride, territorio caratterizzato da indicatori economici e sociali allarmanti''. Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl calabrese incontrando i quadri della Locride in preparazione dello sciopero del 25 novembre. Per Sbarra proprio in questa realta' della regione e nella citta' di Locri, dove si terra' la manifestazione principale per la provincia di Reggio, ''e' concentrato un tasso di poverta' che raggiunge il 50 per cento e si registra, con oltre il 40 per cento, il tasso di disoccupazione piu' alto dell' Unione Europea. Per dare un vero e proprio segnale di svolta e non deludere cosi' le migliaia di giovani della Locride che con coraggio si sono mobilitati attirando l' attenzione dell' Italia intera, sarebbe opportuno che le istituzioni nazionali, regionali e locali si impegnassero per associare alla giusta e legittima richiesta di maggiore presidio del territorio attraverso il potenziamento delle forze dell' ordine e della magistratura, anche interventi di ordine economico e sociale per avviare processi di crescita e di sviluppo sostenendo in tal modo il lavoro e l' occupazione per i giovani disoccupati''. ''Le istituzioni locali - ha sostenuto Sbarra - devono abbandonare la logica improduttiva della mera lamentazione intrisa da ragionamenti generali e generici per collocare l' iniziativa sul versante della proposizione concreta rivendicando dal governo regionale e soprattutto da quello nazionale impegni urgenti, immediatamente esigibili per il territorio. La Finanziaria taglia e riduce le risorse per le infrastrutture a tale scopo e' necessario che il governo si impegni a definire risorse per l' ammodernamento di tutta la tratta della Statale 106 ionica da Reggio a Catanzaro Lido, quale primo intervento ed al contempo impegni le Ferrovie dello Stato a rivedere l' assurda posizione di graduale indebolimento e smantellamento della linea ferroviaria ionica che al contrario va elettrificata e potenziata. Anche per ragioni legate al tema della sicurezza e dell' ordine pubblico - ha concluso il segretario generale della Cisl - il governo localizzi nella Locride una scuola di volontari, ufficiali e sottoufficiali dell' esercito oppure in alternativa una Scuola di formazione per allievi Carabinieri e della Polizia di Stato''

L’ispettorato del lavoro da ragione al sindacalista della Cosnil sospeso dalla Telecom

07/11 L' ispettorato del lavoro ha dato ragione al segretario dell'unione Cosnil Calabria, Roberto Sacco, che era stato sospeso con provvedimento disciplinare dalla Telecom ed e' ora in attesa di reintegro da parte del giudice del lavoro. Lo ha reso noto lo stesso sindacato. ''Si tratta - ha sostenuto Sacco - di una prima vittoria relativa ad un ricorso intrapreso contro un provvedimento di licenziamento del tutto iniquo e ingiusto. Una posizione arbitraria e altamente antisindacale, quella di Telecom Italia, che ha rifiutato e continua a rifiutare di far entrare in azienda la rapprensentanza della Cosnil''. ''L' amministrazione di Telecom Italia - ha aggiunto il dirigente regionale Cosnil - mi ha sospeso dal lavoro in relazione alla posizione sindacale che occupo, negando di conseguenza l' attivazione delle deleghe di tutti gli altri dipendenti che ne hanno fatto richiesta a tutt' oggi. Tra l' altro sono stato sospeso con un provvedimento che e' anche impugnabile per la sua illegittimita' procedurale, visto che e' stato emesso proprio in un giorno che ero assente per malattia. Alla Telecom non vogliono la Cosnil perche' si batte contro la mobilita' lunga, la riduzione di personale che costringe gli impiegati a svolgere mansioni non di loro competenza tecnica, ed e' contro la bozza del nuovo contratto di lavoro fatta dall' azienda. Il tutto in un momento in cui e' in corso il passaggio di numerose strutture della Telecom Italia a privati''.

Pezzotta (CISL) “In Calabria il Governo deve investire risorse”

05/11 ''In Calabria, nella provincia di Reggio e nella Locride, il Governo deve investire risorse, creare sviluppo, occupazione, collegamenti agevoli, e stare, soprattutto, vicino alle migliaia di giovani che rappresentano il presente''. E' quanto ha detto il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, stamane a Siderno. ''L' Italia, insomma, non finisce - ha aggiunto - a Napoli. C' e' una regione, come, appunto, la Calabria alla quale bisogna dare risposte chiare. La presenza della mafia non puo' essere un alibi a non fare, a non investire e a non creare, anche con opere pubbliche, sviluppo, economia ed occupazione''. ''Per sconfiggere la mafia - ha concluso Pezzotta - e' necessario intervenire in modo serio e diverso ossia perseguire concretamente coloro i quali delinquono o favoriscono le infiltrazioni mafiose''.

Laurito (Flai CGIL): “Insostenibile la situazione dell’INPS di Castrovillari”

05/11 ''Sono circa 600 le pratiche inerenti la liquidazione dell' indennita' di disoccupazione agricola e degli assegni familiari giacenti nella sede Inps di Castrovillari. La situazione, oramai, e' diventata insostenibile''. A sostenerlo e' Vincenzo Laurito, segretario comprensoriale della Flai Cgil Pollino-Sibari-Tirreno. ''Non e' la prima volta - aggiunge Laurito - che come Flai Cgil siamo costretti a denunciare una tale deficienza che crea notevole disagio ai lavoratori agricoli di questo comprensorio. Ancora una volta dobbiamo registrare un notevole ritardo delle liquidazioni dovuto all' atavico problema della carenza di personale che si registra nella struttura e all' ostinazione della sede centrale a non risolverlo''. Per il segretario della Flai Cgil del comprensorio Pollino-Sibari-Tirreno ''si ha la netta sensazione che vi sia un accentramento di personale presso la sede centrale, mentre gli uffici periferici vengono lasciati in balia di se stessi''. Da lunedi' prossimo, fa sapere Laurito, la sede di Cosenza inviera' a Castrovillari un proprio dipendente per smaltire le pratiche arretrate. ''E' una risposta all' emergenza, che pur non risolvendo il problema strutturale - sottolinea il sindacalista - ha tranquillizzato, per il momento, i lavoratori, i quali qualora il problema dovesse perdurare, daranno sicuramente vita a forme di lotta difficilmente controllabili''.

Sciopero dei treni il 7 novembre in Calabria

04/11 Le segreterie regionali di Filt, Fit, Uilt, Orsa F., Ugl Af, Fast F. hanno proclamato, per lunedi' 7 novembre dalle ore 9 alle ore 18, uno sciopero del personale di Trenitalia operante negli impianti della regione Calabria. Lo rende noto Trenitalia. In particolare - e' scritto nella nota di Trenitalia - saranno garantiti tre collegamenti Eurostar, Reggio Calabria - Roma Termini, sui quattro previsti (soppresso l'ES 9372, in partenza da Reggio Calabria alle 7,54). Previste anche limitazioni di percorso per altri treni. Maggiori informazioni - conclude la nota - si potranno ottenere telefonando al call center Trenitalia, 892021, o collegandosi al sito www.trenitalia.com

Preoccupazione della CISL per lo stallo della vertenza Pollino spa

02/11 Il segretario della Fisascat Cisl di Cosenza, Gianluca Campolongo, ha espresso, in una nota, ''grande e viva preoccupazione sullo stato di stallo della vertenza che interessa i lavoratori della Pollino spa, impegnati in attivita' di raccolta rifiuti, verso i quali da tempo regna incertezza sul futuro dell' Azienda e sul quadro complessivo di azioni da mettere in atto''. ''La difficile situazione che interessa l' azienda e la mancanza di percorsi chiari e definiti - afferma Campolongo - impongono al sindacato, ai soci privati e pubblici, alle rappresentanze istituzionali del territorio di definire in tempi celeri un percorso che permetta di fare chiarezza sul futuro dell' azienda, sui ruoli e le responsabilita' di ciascuno al fine di garantire e diffondere certezza e serenita' tra i lavoratori''. ''Da tempo - sostiene Campolongo - stiamo denunciando la mancanza assoluta di un tavolo di concertazione a tutti i livelli fra tutti i soggetti interessati per definire il futuro delle societa' miste, tenuto conto che spesso gli attori istituzionali del territorio, cioe' i Comuni, sono in ritardo nel versamento delle spettanze con grave danno per l' azienda e i lavoratori''. ''La Fisascat Cisl - sottolinea Campolongo - chiede al piu' presto la ripresa del confronto attraverso un tavolo di concertazione alla presenza della Giunta regionale e del Prefetto''.

Otto ore di sciopero per il 7 novembre contro la riforma della previdenza agricola

01/11 Le segreterie provinciali della Flai, Fai e Uila di Cosenza hanno proclamato, cosi' come stabilito dalle segreterie nazionali, per il prossimo 7 novembre, otto ore di sciopero per protestare contro la riforma della previdenza agricola. ''Le tre sigle sindacali cosentine - e' scritto in una nota - hanno deciso che i lavoratori agricoli della provincia di Cosenza, lunedi' prossimo, presidieranno, con un sit-in, la Prefettura''. I sindacati spiegano che con questa giornata di lotta a livello nazionale, si vuole ''protestare contro il governo che ha annunciato di voler presentare il prossimo 8 novembre, attraverso un maxi emendamento alla legge finanziaria 2006, la sua proposta di riforma della previdenza agricola''. ''Il governo Berlusconi - proseguono le segreterie sindacali - vuole togliere soldi ai lavoratori per diminuire il costo del lavoro a favore delle imprese. Cosa piu' grave e' che, contemporaneamente, vengono annunciati altri due provvedimenti: l' eliminazione dell' obbligo per le imprese di presentare il certificato di regolarita' contributiva (Durc) per avere diritto ai contributi comunitari (obbligo previsto nel decreto legge di accompagnamento alla finanziaria) e il superamento dell'articolo 147 della finanziaria 2005, riducendo cosi' il trattamento di disoccupazione per una parte dei lavoratori agricoli, determinando 70 milioni di euro di minore uscite a favore dell'Inps''. ''Con la manifestazione di lunedi' - conclude la nota - si vuole anche protestare contro le risposte generiche fornite dal governo alle richieste del sindacato di un decreto legge che consenta di poter applicare da subito adeguati ammortizzatori sociali per quei lavoratori che, a causa della crisi innescata dagli eccessivi allarmismi sull' influenza aviaria, stanno perdendo il loro posto di lavoro''.

I sindacati invitano alla raccolta delle firme per l’iniziativa a favore delle persone non autosufficienti

28/10 “CGIL-CISL-UIL Pensionati invitano alla raccolta delle firme Per la Legge di iniziativa popolare a favore delle persone non autosufficienti” E’ quanto si legge in una nota congiunta di SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL Provinciali (le Federazione dei pensionati di CGIL-CISL-UIL). “L’iniziativa di legge popolare – dichiarano Antonio Goffredo SPI-CGIL, Pietro Monaco FNP-CISL e Francesco Siriani UILP-UIL che è stata avviata dalle Federazioni Nazionali dei pensionati di CGIL-CISL-UIL vuole dare concrete risposte al cronico e drammatico problema della non autosufficienza in Italia, che interessa circa 2 milioni e 900 mila cittadini e non solo anziani. Da anni SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL unitamente alle Confederazioni Nazionali, stanno invocando impegni precisi per lenire questa piaga che intacca la coscienza civile e democratica della nostra Nazione, proponendo la costituzione di un fondo Nazionale per i non autosufficienti per realizzare una rete di servizi e di sostegni, anche economici, per le persone afflitte da non autosufficienza e per le loro famiglie. Si tratta, come ormai tutti sanno, di una vera e propria emergenza sociale nella quale si trovano moltissime persone che, per la mancanza o la perdita di autonomia fisica, psichica o intellettuale, hanno bisogno di un’assistenza e di grossi sostegni per compiere le azioni legate alla vita quotidiana.
Purtroppo – sostengono Goffredo, Monaco e Siriani – di fronte all’irresponsabilità e all’insolvenza ostinata e non più tollerabile del Governo, del Parlamento e della maggior parte dei Governi Regionali le Federazioni Nazionali, Regionali e Territoriali dei Pensionati di CGIL-CISL-UIL hanno deciso di portare avanti con dignità e determinazione questa battaglia di civiltà e democrazia proponendo in modo nuovo e costituzionalmente corretto una raccolta di firme per una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare che dovrà coinvolgere il popolo degli anziani, dei pensionati, dei lavoratori e di tutti i cittadini sensibili alle priorità sociali.
Per queste ragioni – continua la nota congiunta di SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL – chiediamo uno sforzo enorme alla società civile, alle rappresentanze politiche e istituzionali di aiutarci e sostenere questa campagna capillare di raccolta di firme su tutto il territorio provinciale e in ogni Comune laddove saremo presenti con Gazebo e tavoli, e presso le Sedi Territoriali delle federazioni Pensionati per dare risposte a quanti vivono l’angoscioso e drammatico problema della non autosufficienza.
Siamo convinti – concludono i pensionati di CGIL-CISL-UIL - che con il sostegno di tutti e il coinvolgimento pieno e convinto delle Confederazioni Regionali possiamo affrontare e vincere questa battaglia di autentica solidarietà dalla quale nessuno deve sentirsi escluso.

Forte impegno della CISL per la raccolta di firme per l’iniziativa a favore dei non autosufficienti

25/10 “Una intensa attivita' e' svolta dalla Fnp-Cisl della Calabria che sta raccogliendo le firme a sostegno della legge di iniziativa popolare a favore delle persone non autosufficienti”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla Segreteria Provinciale della FNP-CISL di Cosenza (Federazione dei pensionati della CISL). “L’iniziativa di legge popolare – dichiara il Segretario Generale della FNP-CISL Calabria, Giuseppe Mercurio – è stata promossa dalle Federazioni Nazionali dei pensionati di CGIL-CISL-UIL per dare concrete risposte al cronico e drammatico problema della non autosufficienza che interessa circa 2 milioni e 900 mila cittadini e non solo anziani del nostro Paese. Da anni SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL invocano la necessità di costituire un fondo Nazionale per i non autosufficienti per realizzare una rete di servizi e di sostegni, anche economici, per le persone afflitte da non autosufficienza e per le loro famiglie. Si tratta, come ormai tutti sanno, di una vera e propria emergenza sociale nella quale si trovano moltissime persone che, per la mancanza o la perdita di autonomia fisica, psichica o intellettuale, hanno bisogno di un’assistenza e di grossi sostegni per compiere le azioni legate alla vita quotidiana.
Purtroppo – si legge nella nota diffusa dalla FNP-CISL Provinciale – di fronte all’irresponsabilità e all’insolvenza ostinata e non più tollerabile del Governo, del Parlamento e della maggior parte dei Governi Regionali le Federazioni Nazionali, Regionali e Territoriali dei Pensionati di CGIL-CISL-UIL hanno deciso di portare avanti con dignità e determinazione questa battaglia di civiltà e democrazia proponendo in modo nuovo e costituzionalmente corretto una raccolta di firme per una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare che dovrà coinvolgere il popolo degli anziani, dei pensionati, dei lavoratori e di tutti i cittadini sensibili alle priorità sociali.
Per queste ragioni – continua la nota della FNP-CISL – chiediamo uno sforzo enorme alla società civile, alle rappresentanze politiche e istituzionali di aiutarci e sostenere questa campagna capillare di raccolta di firme su tutto il territorio provinciale e in ogni Comune laddove saremo presenti con Gazebo e tavoli, e presso le Sedi Territoriali delle federazioni Pensionati per dare risposte a quanti vivono l’angoscioso e drammatico problema della non autosufficienza.
Siamo convinti – conclude la nota dei pensionati della CISL – che con il sostegno di tutti e il coinvolgimento pieno e convinto del Segretario Generale della CISL Calabria Luigi Sbarra possiamo affrontare e vincere questa battaglia di autentica solidarietà dalla quale nessuno deve sentirsi escluso.

Tramonti (CISL) “Ritardi e lentezze nei lavori della A3”

24/10 “Da tempo stiamo denunciando i ritardi e le lentezze nell’esecuzione dei lavori di questa importante arteria di traffico che lega il Mezzogiorno al resto del Paese. E’ inutile parlare di sviluppo, di rilancio socio-economico della Calabria quando mancano le necessarie condizioni infrastrutturali di base su cui creare lo sviluppo e tra queste una moderna ed efficiente rete viaria”. E’ quanto dichiara il Segretario Generale dell’UST-CISL di Cosenza Paolo Tramonti a proposito dell’autostrada A3.
In questo senso – per Tramonti - l’ammodernamento della A3 Salerno – Reggio Calabria costituisce senza dubbio un primo importante tassello nello scenario delle infrastrutture da realizzare e completare per avere una Regione moderna ed efficiente. La storia dei processi di sviluppo economico e le teorie economiche a riguardo insegnano che le infrastrutture costituiscono uno dei principali fattori localizzativi per le imprese ed uno dei più importanti strumenti di creazione di economie esterne, indispensabile veicolo di riduzione dei costi e di incremento della competitività.
Ecco perché siamo convinti – prosegue Tramonti - che dal completamento della A3 Sa-RC, ma più in generale dal rafforzamento del sistema infrastrutturale regionale e provinciale (sistema portuale e aeroportuale, reti ferroviarie e stradali), si deve partire per consentire all’intero sistema regionale di avere collegamenti locali più veloci e sicuri con gli attuali corridoi nazionali, europei e mediterranei consentendo un aumento del volume degli scambi commerciali e dunque un incremento dei livelli di esportazione, di produzione e quindi con positivi riflessi sull’occupazione dell’intera regione.
A questo proposito – conclude il Segretario generale dell’UST-CISL di Cosenza Paolo Tramonti – la CISL insieme alle federazioni di Categoria della FILCA (settore edilizia) e della FIT (settore Trasporti) avverte la necessità di far ripartire da subito il confronto con le parti interessate per discutere nel merito sui percorsi da intraprendere e le azioni da mettere in campo. Per tutte queste ragioni la UST-CISL, la FILCA-CISL, la FIT-CISL provinciale Organizzano un Convegno che si terrà Giovedì 27 ottobre 2005 alle ore 9,30 presso la “Salone di Rappresentanza “ del Comune di Rende (CS) Piazza MATTEOTTI alla presenza del Ministro per lo Sviluppo e la Coesione Territoriale Gianfranco Miccichè, del Presidente Nazionale dell’ANAS Vincenzo Pozzi, dei Rapresentanti delle Società CMC, IMPREGILO, CONDOTTE, e dei Segretari Generali di Categorie Giuseppe Virgilio (FILCA-CISL), Michele Salvino (FIT-CISL) e dei Segretari Generali Regionali Luigi Sbarra (CISL CALABRIA) , Pietro Cerrito (CISL CAMPANIA) e Antonio Falotico (CISL BASILICATA). Mentre chiuderà i lavori il Segretario Confederale CISL Raffaele Bonanni.

Successo dello sciopero dei Sindacati di Base

23/10 “Lo Sciopero Generale del 21 ottobre di tutti i Sindacati di Base (rappresentati soprattutto dalle RdB/CUB), è stato un successo che è andato davvero ben oltre le migliori aspettative”. Lo afferma in una nota la Direzione Regionale Rdb/Cub del pubblico Impiego. “Oltre un milione di lavoratori, infatti, -prosegue la nota- ha aderito allo sciopero provocando disagi nei vari uffici e più di 50 mila persone hanno sfilato nella grande manifestazione di Roma, sfidando le intemperie atmosferiche. Sia i partecipanti allo sciopero che i manifestanti sarebbero potuti essere sensibilmente di più, se i lavoratori del trasporto non fossero stati inopinatamente precettati e non avessero, quindi, dovuto rinunciare a scioperare. Anche in Calabria lo sciopero ha visto l’adesione di molti dipendenti pubblici, dove, soprattutto nell’Agenzie Fiscali (Territorio in testa) si sono registrate delle punte di adesione davvero alte. Dalla Calabria, inoltre, molte persone hanno deciso di essere presenti anche alla manifestazione, raggiungendo la capitale sia con pullman organizzati appositamente dalle RdB/CUB, che con i treni, sfruttando così la convenzione per l’occasione stipulata tra il nostro sindacato e Trenitalia; nel corteo spiccava, tra i tanti, lo striscione del Pubblico Impiego della Calabria. Lo sciopero ha riunito tutto il sindacalismo di base, dietro parole d’ordine ben precise:
• il no alla finanziaria;
• il rinnovo dei contratti con aumenti “veri”;
• il no ad un precariato sempre più diffuso e assunzione, invece, di tutti i lavoratori precari;
• il no al carovita che ci fa ogni giorno più poveri;
• la difesa del TFR e il no al tentativo di spartirsi i soldi delle nostre liquidazioni.
L’unico rammarico è che, malgrado la manifestazione sia stata davvero così imponente, i mezzi di informazione la abbiano quasi completamente ignorata o ne abbiano dato solo notizie sporadiche.
Le RdB/CUB Pubblico Impiego Calabria, ritengono che il successo dello sciopero possa contribuire a riproporre la centralità dei problemi del pubblico impiego all’attenzione di tutti i lavoratori e degli altri sindacati, anche perché questo non è stato uno sciopero rituale di protesta, ma il momento culminante di una mobilitazione costruita dal basso.

CISL: Sciopero per il Mezzogiorno e contro la Finanziaria il 12 e 25 novembre

20/10 “Il comitato esecutivo della CISL provinciale affronta i nodi della Finanziaria e la gravità della situazione economico-sociale del territorio”. E’ quanto si legge in una nota dell’Ufficio Stampa della CISL provinciale. “Siamo molto preoccupati – dichiara il Segretario Generale dell’UST-CISL di Cosenza Paolo Tramonti, nel suo intervento al Comitato Esecutivo della CISL Provinciale – della grave emergenza sociale ed economica che interessa la nostra provincia costretta a fare i conti con la mancanza cronica di prospettive di lavoro serie, con la chiusura di presidi industriali storici quali il tessile- il bosco-legno- il calzaturiero, con la crisi del settore informatico-telematico, con i precari che non ricevono risposte adeguate da anni e per l’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali che interessano centinaia di lavoratoti e verso i quali, se non ci saranno risposte chiare e in tempi brevi, si rischia di rendere sempre più insostenibile il quadro della convivenza sociale. In questo senso – per Tramonti – ci saremmo aspettati impegni chiari e certificati dal Governo nella nuova legge Finanziaria. Ma la politica che il Governo ha scelto, di non confronto con le parti sociali, sta producendo gravi ritardi e ripercussioni economiche e sociali gravissime non solo per il Paese, dove non si stanno affrontando i problemi reali del carovita, della rivalutazione dei redditi, delle pensioni, il problema della casa e dei fitti, ma anche e soprattutto perché la manovra interviene con tagli selettivi e non rilancia lo sviluppo, non agevola sostanzialmente le imprese, non fa fronte alla crisi d’interi settori produttivi e non assume il Mezzogiorno come snodo dell’innovazione e come priorità non prevedendo, infatti, nessun tipo di intervento, anzi quelle poche risorse rimaste si prelevano con i tagli previsti in Finanziaria agli Enti Locali. Per queste ragioni – ha proseguito Tramonti - si è deciso di scendere in piazza il 12 e il 25 novembre prossimi, per sostenere con forza le ragioni dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati, per il Mezzogiorno in cui la criminalità spesso si sostituisce alle istituzioni legali e dove si assiste inermi allo scivolamento quotidiano nell’area della povertà di consistenti fasce sociali, e allo scopo di sensibilizzare l’esecutivo sui temi della difesa del potere d’acquisto dei redditi e delle pensioni, per rilanciare l’economia e lo sviluppo con misure adeguate, per assumere il Mezzogiorno come priorità della politica economica del Paese come sostenuto dallo stesso Presidente della Repubblica. Sul fronte territoriale – ha sostenuto Tramonti - abbiamo accolto positivamente la costituzione del tavolo di concertazione aperto dall’Amministrazione provinciale che deve essere al più presto convocato non solo per fronteggiare le emergenze presenti, ma per definire nuove e più incisive politiche di sviluppo. Occorre avviare una seria ricognizione dei Patti Territoriali e dei PIT, rilanciare la Programmazione Negoziata, prepararci a recepire la legge istitutiva dei distretti industriali “c.d. legge Bersani” coinvolgendo in questo percorso il centro del sapere e della ricerca più importante della Regione che è l’Università della Calabria che non può rimanere ai margini dei processi e delle dinamiche del territorio, ma deve ritagliarsi un’importante funzione propulsiva, e, infine, per rilanciare con determinazione la programmazione dal basso e la concertazione con i comuni ad iniziare da quello capoluogo dove è necessario che l’instabilità politica lasci presto il posto alla programmazione e al Governo serio dei problemi. Per affrontare queste emergenze e far rinascere la fiducia e la speranza – ha concluso il Segretario Generale dell’UST-CISL Tramonti – è necessario un ritorno forte al confronto per affrontare e governare i bisogni crescenti del nostro territorio attraverso politiche chiare, certe e definite. Nel corso dei lavori sono intervenuti Sandro Nucci, Michele Altieri, Ugo De Rose, Gianluca Campolongo, Enzo Pelle, Dario Filice, Giovanni Bitonti, Enrico Amerino, Pietro Nevone, Tonino Russo, Pompeo Greco, Dionisio Caloiero, Filippo Naccarato, Franco Ventarola, Shama Bokkory, Fiore Damiano, Gaetano Rizzo.

Soddisfazione della CISL per l’insediamento di Blaiotta al Ferro e Sparviero

20/10 “Esprimiamo sincero apprezzamento – dichiarano il Segretario Provinciale della FAI-CISL Tonino Russo e il Segretario Provinciale CISL Michele Altieri – per l’insediamento a Presidente del Consorzio di Bonifica Ferro & Sparviero di Marzio Blaiotta giovane e valida energia del settore agricolo del nostro territorio”. “Al Presidente Marzio Blaiotta – sostengono Russo e Altieri in una nota– formuliamo i nostri migliori auguri di buon lavoro rinnovando da subito la disponibilità della CISL ad avviare un inteso e proficuo percorso concertativo per affrontare serenamente i tanti e gravi problemi del Consorzio. Contestualmente rinnoviamo i nostri auguri al Presidente uscente Avv. Rinaldo Chidichimo per il lavoro svolto con serietà e prestigio. I problemi del Consorzio – commentano i due sindacalisti della CISL – possono comporsi se intanto c’è un impegno deciso e forte della Regione Calabria verso la risoluzione delle tante criticità che lo interessano.
Per queste ragioni la grande importanza che il Consorzio ha assunto - concludono Russo e Altieri – e la sua particolarità ne fanno un vero punto di riferimento nel territorio a patto che ci siano interventi precisi, ormai non più procrastinabili, politiche certe, chiare e definite e di un ritorno forte alla dialogo”.

Iniziativa della CGIL sui temi del Mezzogiorno, della legalità e della sostenibilità

18/10-(G.C.)- Nel Salone del Consiglio Regionale della Calabria si apriranno, giovedi' 20 ottobre, a Reggio Calabria, i lavori della 'due giorni' organizzata dalla Cgil sui temi del Mezzogiorno, della legalita', delle Infrastrutture e della Sostenibilita'. Un' iniziativa programmata che assume, dopo l' efferato omicidio di Francesco Fortugno, un valore anche simbolico di solidarieta' e di sostegno della Cgil allo sforzo di rinnovamento avviato nella regione. Una commemorazione del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria aprira' infatti, alle 15,30, i lavori della giornata reggina che, dopo il saluto dell' on. Giuseppe Bova, presidente del Consiglio regionale Calabria, prevede la Tavola rotonda su ''Le priorita', le risorse, l' impresa'', introdotta dalla relazione della segretaria confederale della Cgil, Nicoletta Rocchi. Interverranno: Ettore Artioli, vicepresidente Confindustria, Ivan Cicconi , direttore Nuova Quasco Nino Costantino, segretario della Cgil Reggio Calabria Michele Gravano, segretario della Cgil Campania Agazio Loiero, presidente Regione Calabria Franco Martini, segretario della Fillea Cgil Carlo Podda, segretario della Funzione Pubblica Cgil. Vincenzo Pozzi, Amministratore delegato ANAS Fabrizio Solari, segretario della Filt-Cgil Italo Tripi, segretario della Cgil Sicilia Coordina: Elisa Castellano, responsabile Reti e Terziario Cgil. La mattina seguente, venerdi' 21 ottobre ore 9.30, la sede dell' iniziativa della Cgil si spostera' a Messina, dove, nella Sala di rappresentanza di Palazzo Zanca, Piazza dell' Unione Europea, si svolgera' la Tavola rotonda ''Territorio, sostenibilita', legalita''' sulla base della relazione introduttiva della segretaria confederale della Cgil, Paola Agnello Modica, Interverranno: Renzo Bellini, segretario confederale Cisl Luigi Croce, procuratore Repubblica di Messina Stefano Lenzi, WWF Bruno Marziano, vicepresidente UPI Mimmo Pantaleo, segretario della Cgil Puglia Ferdinando Pignataro, segretario della Cgil Calabria Paolo Pirani, segretario confederale Uil Franco Spano', segretario della Cgil di Messina Marcello Tocco, responsabile Legalita' Cgil Antonio Pepe, segretario della Cgil di Potenza Coordina: Franco Garufi, responsabile Mezzogiorno e Politiche di coesione Cgil. Alle ore 13 circa, le conclusioni di Paolo Nerozzi, segretario confederale Cgil.

Alai CISL “Regione e Stato diano risposte all’emergenza LSU/LPU”

18/10 LSU-LPU: contro le discriminazioni del Governo Nazionale che penalizzano i precari Calabresi e i piccoli Comuni, la CISL chiede alla Politica Regionale di fare fronte unitario per dare risposte certe alle emergenze economiche e sociali della Regione. E’ quanto affermano Franco Marano e Francesco Garritano per il Coordinamento provinciale dell’ALAI-CISL ai margini di un incontro con gli LSU-LPU di S. Lucido. Quella del precariato storico calabrese – evidenziano i due sindacalisti della CISL - è una triste vicenda, un vulnus alla coscienza civile e democratica del nostro Paese che deve essere al più presto sanata. E’ impensabile che questi lavoratori, impegnati con grande professionalità, responsabilità e merito da ormai dieci anni all’interno principalmente dei nostri Comuni nel fornire servizi indispensabili, fra l’altro a costo zero, siano considerati ancora lavoratori di serie B, da comandare a piacere, da ricattare a fronte di un misero sussidio mensile di appena 481 euro.
La CISL – sostengono Marano e Garritano – coerentemente con quanto espresso alcune settimane fa dal Segretario Generale della CISL calabrese Luigi Sbarra è pronta allo Sciopero Generale degli LSU-LPU se il Governo nazionale non cambia passo su stabilizzazioni, precariato e lavoro ai giovani estendendo il provvedimento, che favorisce le stabilizzazioni nei Comuni con oltre 300 mila abitanti, anche agli altri Enti locali e soprattutto ai piccoli comuni calabresi.
Oggi non è più rinviabile – proseguono i rappresentanti del Coordinamento dell’ALAI-CISL provinciale – un impegno deciso e determinato della Regione Calabria che, da parte sua deve attivarsi energicamente verso il Governo Nazionale predisponendo da subito un Progetto di stabilizzazione LSU-LPU, ma che guardi più in generale all’emergenza lavoro nella nostra regione per creare reali occasioni di lavoro stabile.
L’importante riunione di quest’oggi a San Lucido – concludono Franco Marano e Francesco Garritano del Coordinamento provinciale dell’ALAI-CISL – e gli incontri che stiamo promovendo con i precari LSU-LPU della nostra Provincia, ad iniziare da quello fissato per mercoledì 20 ottobre alle ore 10.00 presso il “Complesso Sant’Agostino di Paola” hanno l’obiettivo di alzare l’attenzione della politica e delle istituzione sul dramma umano e sociale che vivono queste famiglie affinché la politica faccia scelte coraggiose, adotti strategie innovative in materia di riduzione del precariato, concerti politiche, rivendichi risorse aggiuntive al Governo, promuovendo nuove iniziative di lavoro produttivo a tutela della dignità di queste persone e in sinergia con il Piano di sviluppo della Regione

La Confail incontra i dirigenti del comparto forestazione della Regione

18/10-(G.C.)- Il direttore generale del comparto forestazione della Regione Calabria incontra la dirigenza calabrese del sindacato Fe.N.A.L.T-Conf.A.I.L. per fare il “punto” sul futuro del settore forestale regionale che vede impegnati oltre diecimila lavoratori. A Catanzaro, nella sede dell'assessorato, e' stato aperto un tavolo di confronto, grazie al quale si e' discusso dettagliatamente del rilancio e del futuro del settore forestale. Il direttore generale Rocco Leonetti, insieme agli esponenti sindacali Carmelo Nucera, Fedele Schifino e Ugo Manco, ha avviato un dialogo che punta a trovare una soluzione condivisa, tenendo nella massima considerazione le indicazioni fornite dal Fenalt-Confail. Soddisfazione e' stata espressa dai tre dirigenti sindacali: ''Abbiamo trovato grande disponibilità in Leonetti, anche se alcune problematiche non ci convincono. Al direttore generale e' stata infatti dichiarata la ferma contrarieta' all'ipotesi di ridurre il numero `'O.t.i. ufficio'' penalizzando i collaboratori tecnico amministrativi alla direzione lavori, escludendoli dall'elenco (regionale) per un vizio di forma contrattuale''. Nella riunione sono stati richiesti gli arretrati dell'anno 2004 e lo stesso Leonetti ha confermato le disposizioni, gia' date, affinche' gli enti preposti provvedano ad inserire nella busta paga di ottobre gli aumenti ancora non corrisposti ai lavoratori. Altro argomento trattato, quello dei Consorzi di Bonifica con particolare riferimento al Sibari Crati. L'intera Giunta regionale si sta concentrando - ha detto Rocco Leonetti - sulla riforma affinchè oltre a difendere il diritto dei lavoratori, la salvaguardia dei livelli occupazionali e il riconoscimento delle competenze e professionalità acquisite, si migliorino le attività e si ottimizzi la spesa. Si può spendere anche di meno per ottenere più qualità nei servizi.

Cosnil: “Il Tfr deve essere gestito dallo Stato e non dall’INPS”

18/10 ''Il Tfr deve essere gestito dallo Stato e non dall' Inps''. E' quanto afferma Francesco Lucirino, segretario nazionale generale Cosnil. ''Oggi quest' ente - prosegue Lucirino - e' gestito da Cgil, Cisl, Uil e Ugl che occupano consiglio di amministrazione e presidenze in quanto hanno la maggior rappresentanza nel Cnel, mentre alla Cosnil e ad altri sindacati autonomi, pur se riconosciuti dallo stesso Cnel e non facenti parte del consiglio, viene negato il diritto di difendere i propri iscritti, siano essi lavoratori dipendenti o pensionati, presso le sedi Inps''. A parere di Lucirino ''il presidente Berlusconi ha ragione in merito al Tfr quando afferma che e' gestito dai sindacati, ma cade nel torto quando pensa di farlo gestire anche alle assicurazioni, perche' esse non garantirebbero comunque l' interesse dei lavoratori e l' imparzialita'''. ''La Cosnil, a nome di 45 mila lavoratori aderenti, - e' detto infine nella nota - chiede al Governo di integrare nel Cnel almeno un rappresentante per la stessa sigla sindacale e per tutti gli altri sindacati autonomi, in modo da poter garantire ai propri iscritti lavoratori e pensionati, assistenza e tutela da parte del proprio sindacato, e non da altri''

Fit-CISL “La soppressione dei treni in Calabria un colpo mortale allo sviluppo”

17/10 ''La recente programmazione di sopprimere in Calabria circa 50 treni rappresenta un colpo mortale al cuore pulsante dello sviluppo e dell' innovazione in una realta' che ancora oggi si trova a lottare per uscire, in tempi brevi, dal contesto di quelle 'Regioni - Obiettivo 1' della sempre piu' estesa Europa''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale della Fit-Cisl, Annibale Fiorenza. ''Si contestano - prosegue la nota - le azioni messe in atto da Trenitalia spa per il grande disagio che ne scaturira' per i viaggiatori-pendolari e per i lavoratori delle ferrovie che si potrebbero facilmente trovare ad operare ai limiti della regolarita' dell' esercizio e della sicurezza pubblica. E' altresi' evidente che il programma oltre ad aumentare l' isolamento dei centri di tutta la fascia jonica, se attuato riversera', nel gia' carente circuito della viabilita' calabrese, servizi sostitutivi che appesantiranno il gia' caotico traffico veicolare e allontaneranno i Clienti del treno rendendo altresi' inutili, i servizi sostitutivi, con il solo conseguente aggravio dei costi sul gia' magro bilancio della Societa'''. ''In tutti i settori di attivita' - prosegue la nota - e soprattutto nei due i comparti della manutenzione, si registrano nei nostri impianti, una ormai quasi ventennale assenza di investimenti in uomini e mezzi. Se la media dell' eta' anagrafica dei lavoratori oggi superi i 52 anni, e il parco vetture ha una media di oltre 30 anni di esercizio, il disinteresse e l' inadeguatezza delle politiche aziendali ed istituzionali sono sotto gli occhi di tutti. Nonostante gli accordi sottoscritti, nel corso degli anni, nessuna nuova forza lavoro e stata immessa nel circuito produttivo dei nostri impianti ferroviari cosi' come pochissimi spiccioli sono stati investiti in attrezzature ed ammodernamenti delle strutture produttive''. ''In questo contesto - conclude la Fit-Cisl - l' attenzione e la protesta del Sindacato andra' oltre la realta' Trenitalia e coinvolgera' tutto il gruppo Fs''

Petizione dei sindacati per un pdl sul welfare a riguardo dei non autosufficienti

17/10 E' stata avviata anche in Calabria, cosi' come avvenuto anche nelle altre regioni, una raccolta di firme a sostegno della legge di iniziativa popolare in favore dei non autosufficienti promossa dalle segreterie dei sindacati dei pensionati. Nei giorni scorsi il testo della proposta di legge e' stato depositato presso la Corte di Cassazione. ''L'impegno unitario - sostiene il segretario generale della Fnp-Cisl della Calabria, Giuseppe Mercurio - delle Federazioni dei Pensionati Fnp, Spi ed Uilp nel proporre una sacrosanta rivendicazione di giustizia sociale e di solidarieta', sostiene Mercurio, anche rispetto all'insolvenza ormai ostinata e non piu' tollerabile del Governo, del Parlamento e della maggior parte dei governi regionali, rappresenta l'ennesimo tentativo di scuotere il Palazzo, fornendo una provocazione ulteriore al torpore che ormai puo' definirsi ''indifferenza sociale perpetrata ed aggravata''. I Sindacati dei Pensionati chiedono ormai da anni l'istituzione di un fondo nazionale per i non autosufficienti per realizzare in tutta Italia una rete di servizi e di sostegni anche economici adeguati per le persone afflitte da non autosufficienza e per le loro famiglie. Si tratta di una vera e propria emergenza sociale, per cui sara' necessaria una mobilitazione generale delle coscienze, capace di far convergere sulla proposta di legge il maggior numero di firme per la solidarieta'''. ''La macchina organizzativa - ha proseguito - sta per partire in tutta la Calabria e dopo una prima riunione congiunta delle Segreterie Unitarie di Spi, Fnp ed Uilp che ha avuto luogo venerdi' scorso, seguiranno in modo concreto, operativo e capillare le mobilitazioni unitarie in tutti i Comuni della Calabria. La campagna sara' opportunamente promozionata con manifesti, volantini, spot radiofonici e televisivi, ma soprattutto con il coinvolgimento di ampi strati della Societa' Civile e rappresentanze Istituzionali locali''. ''L'appello che rivolgiamo ai cittadini - ha concluso - e' di aprire il cuore per una battaglia di giustizia sociale, fin troppo a lungo disattesa dal Governo e dal Parlamento Italiano''.

Le motivazioni delle RdB/CUB per lo sciopero del 21

16/10 “Lo sciopero generale indetto dalle RdB/CUB per il prossimo 21 ottobre, è un appuntamento importante per tutti i lavoratori ed è l’occasione per rilanciare alcuni temi essenziali che sono all’ordine del giorno di questo sciopero:
• i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego;
• l’attacco al TFR (liquidazione) con il tentativo di scippo, portato avanti con preoccupante determinazione;
• l’approvazione di una legge finanziaria che attacca ancora una volta le fasce deboli;
• il problema sempre più pressante del precariato”.
Ad affermarlo in una nota è la Direzione regionale Calabria Pubblico Impiego del RdB/CUB.
“Su quest’ultimo punto in particolare, .prosegue la nota, c’è da registrare la posizione delle RdB/CUB, da sempre schierate contro queste forme di precariato a vita e che, facendo seguito alle numerosissime iniziative messe in piedi in questi anni insieme ai precari, oggi più che mai ne chiede con forza la stabilizzazione.
Infatti, la sempre maggior diffusione di varie forme di lavoro a tempo determinato (solo nel Pubblico Impiego sono oltre 300.000), ha fatto precipitare giovani e meno giovani nell’incertezza più assoluta: incertezza del proprio futuro lavorativo, ovviamente, ma anche incertezza per il raggiungimento dei limiti pensionabili, e ancora incertezza nel normale svolgimento della vita sociale (come mettere su famiglia, ad esempio, senza la sicurezza nel futuro?). Per tutti questi motivi, nello sciopero del 21 ottobre, assieme ai temi inerenti al carovita, agli aumenti contrattuali che siano veri e non ridicoli, ad una finanziaria che ponga il problema della ridistribuzione del reddito, al rilancio della previdenza pubblica, il tema del precariato occupa per forza di cose un ruolo centrale. Pertanto le RdB/CUB chiamano a raccolta tutti i lavoratori siano essi precari o a tempo indeterminato, ad aderire compatti allo sciopero e a partecipare in massa alla manifestazione che si terrà a Roma. Con l’occasione le RdB/CUB comunicano che pullman appositamente organizzati, partiranno dalla Calabria verso la capitale, per far sì che anche la nostra regione svolga un importante ruolo nel portare alla ribalta la voce dei più deboli e nel rilanciare un ponte ideale per una lunga stagione di lotte.”

Cosnil: “Introdurre nella finanziaria gli ammortizzatori sociali”

15/10 ''Sull' attuale manovra correttiva, la Cosnil chiede al Governo che vengano rispettati tre punti fondamentali a sostegno di un serio ed efficace piano di rilancio dell' economia del nostro Paese da realizzare principalmente attraverso l' indirizzamento delle risorse verso le fasce sociali meno abbienti''. A sostenerlo, in una nota, e' il coordinatore nazionale della Cosnil, Pietro Zannoni. ''I nostri sindacati - ha aggiunto - chiedono che affinche' in Italia possa avvenire il rilancio dell' economia, la manovra dovra' prevedere: l' adeguamento dei salari e delle pensioni al costo della vita e il salario minimo garantito per i disoccupati. In questo modo, ovvero indirizzando piu' fondi al sociale, l' economia uscirebbe dalla fase di stallo in cui si trova per il fatto che il denaro circola sempre meno in quanto manca nelle tasche della maggior parte degli italiani che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. La Cosnil chiede pertanto l' introduzione di questi ammortizzatori sociali nella manovra correttiva per risolvere il progressivo e costante aumento della recessione sostenendo direttamente i lavoratori e i disoccupati, poiche' questo tipo di intervento sociale riavvierebbe l' economia in quanto e' un input di crescita per la domanda che crea il presupposto per una corrispettiva offerta e quindi nuovi posti di lavoro''.

Martedì 18 convegno della CGIL a Rossano su “Istruzione Formazione e Ricerca per lo sviluppo”

14/10 La Cgil Pollino-Sibari-Tirreno e la Federazione Lavoratori della Conoscenza Provinciale di Cosenza (Scuola-Università-Ricerca) hanno organizzato per martedì 18 ottobre 2005, con inizio alle ore 10,00, presso l’Aula magna del Liceo Scientifico di Rossano, il convegno “ISTRUZIONE FORMAZIONE E RICERCA PER UNA NUOVA IDEA DI SVILUPPO DEL TERRITORIO” . L’iniziativa, oltre l’intervento del Segretario Regionale Fernando Pignataro, del Segretario Cgil Comprensoriale Antonio Granata e del Segretario Provinciale FLC Francesco Spingola, vede anche la partecipazione dell’Assessore Regionale alla P.I. Università Ricerca e Innovazione on. Sandro Principe, del Vice-presidente della Provincia di Cosenza avv. Salvatore Perugini, del Preside della facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria prof.ssa Laura Luchi e di un ricercatore dell’Università Torvergata di Roma dott. Gino Promenzio. Le conclusioni sono affidate al Segretario Nazionale della FLC CGIL Enrico Panini.
La CGIL e la FLC, proprio in una fase delicata che attraversa il sistema della conoscenza, oggetto di un deciso attacco da parte del ministro Moratti che mira ad affermare una idea di controriforma che rappresenta un forte e deciso arretramento del sistema riportandolo indietro nel tempo di almeno 50 anni, propongono un confronto istituzionale che ha l’obiettivo di dare centralità al sistema pubblico di istruzione, formazione e ricerca, evidenziandone l’importanza strategica, sia dal punto di vista sociale, sia dal punto di vista economico.
Con la stessa iniziativa, la Cgil Pollino-Sibari-Tirreno e la FLC Provinciale intendono avviare una discussione su come è possibile pensare ad una nuova idea di sviluppo che sia sostenibile, che ponga al centro di un progetto di crescita e di avanzamento sociale, economico e culturale il lavoro, i diritti, la democrazia e soprattutto il capitale sociale in un territorio ed in una regione come la Calabria che presenta indicatori socio-economici fortemente negativi che la collocano come fanalino di coda tra le regioni non solo italiane ma europee.
L’iniziativa si colloca anche nella fase di avvio del XV Congresso Nazionale della CGIl e del I Congresso della FLC, categoria di nuova costituzione all’interno della Confederazione che con un grande progetto politico-sindacale ha inteso organizzare, in una unica struttura di federazione, gli operatori del mondo della scuola, dell’università, della ricerca e dell’alta formazione, affermando la necessità di mettere in condizione di sinergia le politiche che interessano il settore della conoscenza e la loro centralità per le politiche di sviluppo del Paese. Mettere in relazione il sistema della conoscenza con il sistema economico rimane, in Italia, una dei ritardi ancora da colmare.
Per la CGIL e la FLC solo affermando la centralità del sistema dei saperi ed investendo in istruzione, formazione e ricerca, si potranno individuare processi e percorsi in grado di superare la crisi strutturale del sistema Italia. Cioè, solo invertendo le politiche che finora sono state adottate si potrà ridare speranza al Paese, ai lavoratori, ai tanti disoccupati e soprattutto alle giovani generazioni del Mezzogiorno e della Calabria che solo attraverso un valido percorso formativo pubblico potranno avere una occasione di riscatto sociale, culturale ed economico.

CGIL-CISL-UIL: I problemi del territorio al centro di una riunione delle Segreterie Confederali.

13/10 I problemi economici del territorio, la piaga della disoccupazione, la imminente scadenza degli ammortizzatori sociali in molte aziende (soprattutto del settore tessile) sono stati al centro del confronto della Segreteria Unitaria Confederale di CGIL-CISL-UIL svoltasi presso la sede della CGIL comprensoriale di Castrovillari.
All’incontro erano presenti il Segretario Generale della CGIL del comprensorio Antonio Granata, il Segretario Generale dell’UST-CISL Paolo Tramonti, il Segretario Generale Regionale della UIL Roberto Castagna e i componenti di Segreteria Laurito-Sposato-Mazza-Spingola (CGIL), Nucci-Altieri (CISL) e Lento-De Gregorio (UIL).
Al centro dell’incontro – si legge in una nota unitaria – sono stati posti in discussione i principali temi dell’Agenda politico-sindacale del momento con riferimento ai problemi del comprensorio Sibari-Pollino-Tirreno e al dettato della recente “Legge Finanziaria” che ancora una volta penalizza il Sud. Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un aumento dell’incidenza della povertà per come ci ricorda l’ISTAT dell’1%. Si tratta di cifre drammatiche: al Sud una famiglia su quattro vive in condizioni di povertà, quasi quattro punti percentuali in più rispetto all’ anno precedente”. Le dissennate politiche iperliberiste del Governo ci consegnano un Paese più povero dove non si è saputo ben tutelare il potere d’acquisto delle famiglie. La Finanziaria 2006 non contiene nessuna misura di rilancio e riscatto del Mezzogiorno ma anzi nuovi tagli alla sanità, al welfare e agli enti locali. Altro che sostegno alla sviluppo e alle famiglie, in realtà si continuano a favorire i forti mentre si assesta il colpo di grazia allo stato sociale.
Tutto questo avviene mentre il nostro territorio è alle prese con una gravissima crisi dell’intero apparato produttivo con riferimento alle emergenze del settore Tessile dove non solo non si registrano novità sul fronte della ripresa delle attività produttive, ma addirittura si riscontrano difficoltà nell’attuazione degli accordi siglati come nel caso della MDC di Cammarata. A questo proposito CGIL-CISL-UIL manifestano molta preoccupazione e allarme per la imminente scadenza degli ammortizzatori sociali in molte realtà industriali con il rischio reale che centinaia di lavoratori e le rispettive famiglie da qui a non molto si troveranno senza alcuna forma di sostegno economico. Come se non bastasse – hanno affermato i sindacalisti di CGIL-CISL-UIL – c’è l’aggravante del precariato storico rappresentato dagli LSU-LPU, fondo sollievo, dalla crisi dei settori informatico e telematico, della chiusura della “Centrale ENEL del Mercure” di Laino Borgo per la quale è stata rinnovata la richiesta di un immediato incontro al Presidente della Giunta Provinciale, On. Mario Oliverio e al Presidente della Giunta regionale Loiero per verificare tutte le possibilità di riavvio dell’importante impianto, ma anche e soprattutto per conoscere quali indirizzi di politica energetica le istituzioni locali e regionali intendono portare avanti ai fini dello sviluppo del territorio.
In questo senso – conclude la nota di CGIL-CISL-UIL – viene auspicata la ripresa immediata del tavolo di concertazione, già avviato con l’Amministrazione Provinciale, finalizzato non solo a fronteggiare le tante emergenze presenti, ma anche e soprattutto per individuare linee di sviluppo efficaci e coerenti con le vocazioni del territorio.

Sindacati: “La crisi delle aziende stride con i proclami di un radioso avvenire per il porto di Gioia”

12/10 ''La crisi e i licenziamenti delle aziende che lavorano nel Porto e nell' area industriale sono un fatto che stride rispetto ai proclami di un radioso avvenire per lo scalo e per l' area retroportuale''. E' quanto affermano in una nota congiunta i vertici di Cgil, Cisl e Uil della Piana di Gioia Tauro secondo cui ''i tempi degli approfondimenti sono finiti, bisogna passare ai fatti''. ''Constatiamo, con grande amarezza e con disappunto - si afferma nel comunicato - che i destini del Porto di Gioia Tauro sono, ancora una volta, avvolti nella nebbia di una gestione incomprensibile ai piu' e che sembra caratterizzata da quella continuita' che ha impedito in questi ultimi cinque anni lo sviluppo del Porto stesso, nonostante gli annunci e i proclami che via via i rappresentanti istituzionali del centro-destra hanno fatto. L' amarezza deriva dal fatto che i cittadini della Piana - prosegue il testo - sono totalmente frastornati dal non capire chi ha vinto le ultime elezioni regionali perche' tranne qualche lieve operazione di lifting, i riferimenti sono rimasti gli stessi, disorientando chi si e' impegnato per il cambiamento e per dare una speranza a questa Regione''. ''Cgil, Cisl e Uil - e' scritto ancora nella nota - hanno accettato senza pregiudizi la novita' della Giunta Loiero rispetto a Gioia Tauro apprezzando la dichiarazione del dott. Nola che, in occasione del primo incontro formale, ha dichiarato con la massima onesta' intellettuale che si stava documentando sulle problematiche portuali essendo per lui il primo approccio ad un mondo sconosciuto. Le cose da fare sono ormai note a tutti e, apparentemente, da tutti condivise: rigassificatore, piastra del freddo, area franca doganale, distretto della logistica, interporto e societa' che lo deve gestire, Direzione regionale della Dogane e quant' altro ormai refrain stucchevoli a fronte dell' incapacita' di andare oltre le dichiarazioni entusiastiche e condivise. Si tratta di fare, prima che sia troppo tardi''. ''Per questi motivi - conclude la nota dei sindacati - sottolineiamo l' esigenza di applicare quanto previsto dalla legge 84/94 per la scelta del presidente dell' Autorita' portuale di Gioia Tauro, scelta che dovrebbe privilegiare criteri meritocratici e non di appartenenza. Solo cosi' si puo' vincere la sfida epocale che abbiamo di fronte nei prossimi anni per lo sviluppo dell' area portuale e della logistica a Gioia Tauro''.

Anche la Cosnil proclama uno sciopero contro la Finanziaria

11/10 Anche la Confederazione Sindacati Italiani Lavoratori (Cosnil), ha indetto uno sciopero di 4 ore cosi' come hanno fatto Cgil Cisl e Uil per il giorno 25 contro l' approvazione della manovra finanziaria. ''Lo sciopero - e' scritto in una nota della Cosnil - che mobilitera' 45.000 lavoratori Cosnil e' stato convocato per chiedere al governo di ritoccare la parte del testo riguardante i tagli dei fondi per gli enti locali e di modificare alcuni punti della finanziaria in maniera che essa possa garantire un salario minimo ai disoccupati in attesa di un rilancio occupazionale in Italia e di adeguare le buste paga dei lavoratori al costo della vita, soprattutto nelle regioni del Sud dove e' altissima la percentuale di precariato e quindi di flessibilita'''. Il segretario generale della confederazione Francesco Lucirino ha evidenziato che ''i Sindacati della Cosnil chiedono una revisione del testo della finanziaria anche per quanto riguarda l' adeguamento dei salari al costo della vita e la indicizzazione di un nuovo ammortizzatore sociale quale la garanzia di un salario minimo garantito per i disoccupati del Sud''.

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La presentazione dell'operazione StarPrice3- Il video dell'operazione StarPrice3

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