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Sindacati


Sciopero del 25 contro la finanziaria. Altre adesioni

 

UIL: La finanziaria ignora i bisogni dei cittadini

23/11 ''Il Governo con questa finanziaria continua ad ignorare i bisogni dei cittadini. Sempre piu' aspetti fondamentali delle vita delle persone, dalla sanita' all' assistenza, dal degrado urbano al dissesto ambientale, vengono decentrati agli enti locali, Regioni e Comuni in primo luogo, i quali per effetto dei tagli previsti dalla legge finanziaria, per poter offrire i servizi devono aumentare le tariffe''. A sostenerlo sono stati i responsabili provinciali di Catanzaro della Uil pensionati, Francesco Folino Gallo (Uilp), e della Uila-Uil Vito Giorgio (Uila). ''I tagli ai fondi destinati a Comuni, Provincia e Regioni operate da questo Governo - hanno aggiunto - si traducono per forza a tagli agli interventi sociali, con traumatiche cancellazione di conquiste ottenute con enorme sacrificio nei decenni passati. Insomma, Governo responsabile del mancato sviluppo, fondamentale per la crescita della societa' civile. Sotto l' albero di Natale da un po' di anni a questa parte non abbiamo trovato nulla di quello che ci era stato promesso, ma abbiamo anzi collezionato amare sorprese''. ''Questa volta - hanno concluso Folino Gallo e Giorgio - con una massiccia adesione allo sciopero generale, che per la Calabria e' di otto ore, potremmo essere noi a far trovare a Berlusconi e al suo Governo qualche brutta sorpresa sotto l' albero''

Sbarra (CISL) “lo sciopero darà l’esatta dimensione del malcontento”

23/11 ''Lo sciopero generale nazionale di venerdi' contro la Finanziaria dara' l' esatta dimensione di quanto sia grande il malcontento e la contrarieta' dei lavoratori e dei pensionati verso una politica economica e sociale del Governo che non aiuta lo sviluppo, non favorisce la crescita del Paese, non sostiene i consumi delle famiglie e penalizza pesantemente con i tagli al sociale, agli enti locali, al pubblico impiego, alle infrastrutture ed agli strumenti di sostegno per investimenti e occupazione soprattutto il Mezzogiorno''. A sostenerlo e' stato il segretario generale della Cisl calabrese, Luigi Sbarra. ''Lo sciopero - ha proseguito - e' finalizzato a modificare la Finanziaria per renderla piu' equa e sostenibile rispetto alle esigenze di cambiamento, rilancio e sviluppo del Paese e del Sud. Sono assenti le risorse necessarie per garantire la prosecuzione delle convenzioni per gli Lsu relativi al 2006, cosi' come mancano interventi finanziari per incentivare processi di stabilizzazione degli Lsu ed Lpu a cominciare dalla Calabria. Al contrario vengono riproposte, in modo vergognoso, le concessioni, al solo Comune di Catania cosi' come gia' avvenuto per il 2005, delle somme necessarie per favorire le stabilizzazioni gia' avviate. Fiscalita' di vantaggio, investimenti per le infrastrutture materiali e immateriali, riordino degli incentivi alle imprese, riorganizzazione della pubblica amministrazione, accesso al credito, formazione e innovazione, legalita' e sicurezza sono le questioni decisive per sostenere una politica di crescita delle aree meridionali e per aiutare l' occupazione ed il lavoro specie per i giovani''. ''Tutto cio' - ha sostenuto Sbarra - manca nella Finanziaria del Governo Berlusconi che assesta un colpo durissimo alle politiche di sostegno del Mezzogiorno negando non solo il diritto al lavoro, ma determinando un allargamento delle aree di poverta' e di esclusione sociale con riflessi negativi sulle famiglie dei lavoratori e dei pensionati, specie calabresi, che fanno fatica ad arrivare a meta' mese a causa della perdita costante del potere di acquisto di salari e pensioni. Ma lo sciopero del 25 ha in Calabria una ragione in piu' e vuole essere un campanello di allarme di un crescente e progressivo disagio dei lavoratori, pensionati e disoccupati verso l' attuale Giunta che fa fatica ad affermare una impostazione di totale svolta e discontinuita' della sua azione di governo rispetto alle Giunte precedenti sui temi che riguardano lavoro e formazione, politiche sociali e industriali, programmazione negoziata, turismo e agro-alimentare. La Giunta non puo' pensare che alcune emergenze sociali continuino a rimanere nella fase della perenne istruttoria: forestazione e stabilizzazione del precariato a cominciare degli Lsu ed Lpu, politiche socio-sanitarie e rilancio dell' apparato produttivo rappresentano le questioni piu' urgenti da affrontare e risolvere con momenti di confronto e di concertazione presso la Presidenza della Regione''. ''Lo stato di agitazione degli operai forestali, gia' programmato per il rischio di non avere certezze nei pagamenti delle spettanze delle prossime mensilita' ed il forte e legittimo malcontento dei lavoratori Lsu ed Lpu che rimangono in una inaccettabile condizione di precarieta' - ha aggiunto Sbarra - impongono al Governo della Regione di mettere in campo soluzioni concrete ed operative passando dalle parole ai fatti. La nomina del nuovo assessore al Lavoro, a tale scopo, si rende quanto mai urgente e necessaria anche per garantire un adeguato governo alle tante vertenze. Il Protocollo di intesa, firmato tra Giunta e Sindacato e verso il quale pretendiamo assoluta coerenza e applicazione, richiama l' urgenza, tra l' altro, di dare risposte a queste specifiche emergenze. Ecco perche' la giornata di lotta oltre che manifestare contrarieta' e opposizione verso le politiche economiche e finanziarie del Governo intende anche richiamare la Giunta regionale alle proprie responsabilita' e ad un maggiore impegno di programmazione e progettualita' in direzione del cambiamento e della modernizzazione della Regione per dare risposte concrete ai bisogni ed alle attese dei lavoratori, pensionati e disoccupati calabresi''.

Adesione della Provincia di Cosenza

23/11 ''Condividiamo appieno le ragioni che hanno indotto i Sindacati a proclamare per il prossimo 25 Novembre lo sciopero generale, al quale la Provincia di Cosenza dara' una convinta adesione''. A sostenerlo e' stato il presidente dell' Ente, Mario Oliverio. ''Appare significativa - ha aggiunto - la scelta di allungare i tempi dell' astensione da quattro ad otto ore, caratterizzando cosi' un grido forte di allarme lanciato dalla Calabria al Paese che si appresta a vivere uno dei momenti piu' difficili. Da un lato la devolution, attuata in dispregio della Costituzione, frutto di uno scellerato asse tra Berlusconi e gli alleati della Lega, portatrice di interessi che schiacciano il Sud e la cui portata distruttrice si palesera' fra qualche tempo. Dall' altro una legge finanziaria che dimostra ancora una volta di piu' come il Mezzogiorno sia solo un peso da scaricare al suo destino anziche' un' area dell' Italia che ha il diritto di programmare il suo futuro di sviluppo e crescita. Un quadro drammatico rispetto al quale deve diventare forte la protesta dei cittadini, soprattutto dei cittadini della questa parte dell' Italia in cui le emergenze non si contano piu'''. ''E' una voce forte, qualificata ed autorevole - ha sostenuto Oliverio - quella del sindacato, alla quale vanno unite quante altre piu' e' possibile affinche' a Roma, nella sede delle decisioni, arrivi l' eco chiara del dissenso della gente onesta, che lavora credendo possibili condizioni sociali eque e giuste. Quale Ente locale duramente colpito dalle restrizioni imposte dal governo ci uniamo alla manifestazione che avra' il suo significativo punto di raccolta a Castrovillari, comprensorio preda di una crisi profonda. E chiamiamo a raccolta i tanti che in anni di malgoverno hanno colto il vero obiettivo di una politica che non e' stata a favore di tutto il Paese, ma solo di una parte di esso, che si spinge sino a minare diritti fondamentali. Chiamiamo gli anziani, le donne, soprattutto i giovani, le ragazze che hanno tutto il diritto di dire no a chi sta mettendo una barricata tra loro ed il proprio avvenire. Ed invitiamo anche i Sindaci ad unirsi in piazza manifestando tutto il disagio profondo che sperimentano ogni giorno nel quale non riescono a fornire ai propri cittadini le risposte che questi attendono''.

Socialismo e Libertà aderisce alla mobilitazione

Il movimento politico Socialismo e' Liberta' sostiene la mobilitazione dei lavoratori di Cgil, Cisl e Uil contro la legge finanziaria. Ad affermarlo e' Benedetto Di Iacovo, segretario provinciale di Cosenza del movimento laico socialista riformista. ''Questa finanziaria - sottolinea Di Iacovo - oltre che essere iniqua, penalizza il sud, la Calabria in particolare, i lavoratori, i giovani che per il blocco degli investimenti non intravedono prospettive, ed i pensionati, soprattutto quelli al minimo. Gia' nelle settimane scorse scioperi, proteste e manifestazioni spontanee, sono stati il termometro di un malessere diffuso che testimonia l' ulteriore impoverimento delle famiglie, dei ceti medi e del lavoro dipendente in genere''. ''Questo Governo - prosegue il segretario provinciale di Se'L di Cosenza - ha fatto una serie di riforme contro il mezzogiorno, la scuola, la sanita', la Carta Costituzionale, che con la devolution e il federalismo, fa pagare prezzi altissimi al sud ed alla nostra regione in particolare. La provincia di Cosenza ha tante ragioni in piu' da far valere con, tra l' altro, un elevatissimo tasso di disoccupazione ed il piu' basso tasso di attivita' occupazionali; un precariato imperniato su Lsu ed Lpu che non esiste in nessuna parte di Italia e che costringe oltre 10.000 famiglie a vivere con 476 euro al mese e lo smantellamento totale dell' agglomerato industriale di Cammarata con la cancellazione totale della filiera tessile''.

Veraldi (DL) “Lo sciopero generale coglie le emergenze della Calabria”

23/11 ''Lo sciopero generale in Calabria assume un rilievo particolare e coglie purtroppo drammaticamente tutte le emergenze della nostra regione amplificandone gli effetti ed evidenziandone l' irrinunciabile necessita' di affrontarle con urgenza e senza dilazioni temporali''. Lo afferma Donato Veraldi, senatore della Margherita. ''Il Governo e' senza politica economica - sostiene Veraldi - e oggi neppure la creativita' funesta di Tremonti puo' coprire voragini sociali e facilitare il galleggiamento della maggioranza di centrodestra fino alle scadenze elettorali ormai incombenti ed ancor di piu' la crisi e' avvertita nel Mezzogiorno per il quale c' e' soltanto da augurarsi ed attendere il cambio della maggioranza di governo; nulla e niente e' all' orizzonte ed anzi la Finanziaria certifica malinconicamente l' abbandono e la piena trascuratezza delle aree piu' deboli del Paese nel mentre l' approvazione della devolution contribuisce allo scasso istituzionale ed alla rottura dei vincoli di solidarieta' che fino ad oggi hanno retto il Paese''. Per il parlamentare della Margherita ''sostenere lo sciopero generale non e' soltanto il gesto doveroso verso le organizzazioni sindacali che lo hanno proclamato aderendo pienamente alle motivazioni che lo hanno determinato; oggi, questa manifestazione di dissenso segna il distacco piu' ampio ed incolmabile tra i problemi della gente che affronta una quotidianita' senza orizzonti e la rappresentanza nelle istituzioni sorda a qualsiasi sollecitazione ed incapace di produrre risposte anche minime alle aspettative inappagate di strati sempre piu' ampi di popolazione. L' Unione - conclude Veraldi - ha, oggi, il compito primario di cogliere appieno i contenuti della protesta e trasformarli in serie e verificabili opzioni programmatiche da offrire ad un Paese stanco, rassegnato ed impoverito al quale si deve dare, da subito, una nuova politica che riaccenda speranze e produca sviluppo''.

Adesione di PRC Catanzaro

La Federazione di Catanzaro del Partito della Rifondazione Comunista, condividendo le motivazioni dello sciopero generale del 25 novembre, invita i lavoratori, e i cittadini tutti, a partecipare alla manifestazione provinciale di Catanzaro organizzata dai sindacati. ''La situazione - dice il Prc - di lavoratori, precari, pensionati, immigrati, e' drammatica. La finanziaria 2006 impone tagli a scuola, enti locali, sanita', cultura; blocca il rinnovo dei contratti e il turn over nel pubblico impiego; colpisce i lavoratori e le famiglie mentre regala miliardi di euro agli imprenditori tramite sgravi fiscali sul costo del lavoro. La crescita del carovita falcidia il potere d' acquisto di pensioni e salari, facendo scivolare consistenti settori del ceto medio nella soglia di poverta'. In Calabria ottocentomila persone sono povere''

Adesione del SIULP Catanzaro

La segreteria provinciale del Siulp di Catanzaro, sindacato maggiormente rappresentativo della categoria, ha deciso che il prossimo 25 novembre scendera' in piazza nella manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Lo afferma Carmelo Lufrano, segretario provinciale del Sindacato italiano unitario lavoratori di polizia. ''Con la Finanziaria 2006 - dice Lufrano - il Governo dimostra agli operatori delle forze dell' ordine ed ai cittadini che sulla sicurezza non intende investire e non ha alcun progetto concreto: nessuna decisione sul ripianamento e adeguamento delle piante organiche; pochi spiccioli stanziati per il prossimo rinnovo contrattuale (5 euro per il 2006 e 9 euro pero il 2007); si tagliano i fondi per l' assistenza sanitaria ai poliziotti feriti per motivi di servizio; e' altrettanto preoccupante quello che e' avvenuto sul fronte del riordino delle carriere, un riordino promesso da cinque anni che in realta', stante quanto deciso nelle Commissioni, si rivelera' un riordino 'truffa'''.

Adesione della CISL funzione pubblica

''Porteremo a Locri tutta la rabbia dei mille problemi irrisolti, in una Pubblica Amministrazione che nel Paese e' abbandonata a se stessa, attanagliata da mille problemi finanziari e organizzativi, incapace di districarsi tra l' esigenza di dare servizi efficienti ai cittadini e i tagli continui ai bilanci che invece obbligano a tagliare i servizi'': lo afferma il segretario della funzione pubblica Cisl di Reggio, Natale Pace. ''Ma a Locri, venerdi' 25 novembre, i lavoratori pubblici della provincia di Reggio porteranno - dice Pace - le specificita' di un territorio e di una pubblica amministrazione devastati dalla potenza mafiosa, oggi organizzata modernamente e forte della debolezza del nostro tessuto socio-economico. Sindaci e funzionari giornalmente oggetto di intimidazioni, attentati (qualcuno viene fuori, i piu' rimangono nei cavi telefonici, negli uffici comunali), devastazione del territorio, clientele''

Luigi Veraldi (CGIL) “Evitare danni irreparabili”

Lo sciopero del 25 novembre ''dovra' servire per evitare i danni irreparabili che la scellerata politica economica del Governo potrebbe ulteriormente arrecare con la Finanziaria 2006, a partire dall'aumento dei livelli di poverta' del nostro Paese'': lo afferma Luigi Veraldi, segretario generale della Funzione pubblica Cgil calabrese. ''Una grande mobilitazione - sostiene Veraldi - che deve rintuzzare non solo gli attacchi previsti nella Finanziaria, ma deve anche rispondere in maniera decisa alla devolution che concretizzerebbe un atto del governo contro i territori e che indebolirebbe ancora di piu' il sistema delle autonomie locali. Sicuramente un segnale politico negativo per la Calabria e per l' intero Mezzogiorno''. Per Veraldi ''i provvedimenti iniqui del Governo centrale e le mancate risposte alle difficolta' della nostra Regione sarebbero un chiaro segnale di disimpegno anche rispetto alla lotta per il ripristino della legalita'. Quindi, in Calabria il 25 novembre dovra' caratterizzarsi come l' avvio di una mobilitazione, forse lunga, fatta di protesta, ma anche di proposte, al governo centrale e a quello regionale, costruite sulla esigibilita' della legalita' che dovra' accompagnare l' azione rivendicativa del sindacato ed essere presente all' interno delle politiche contrattuali nazionali e locali''. ''Scioperare il 25 novembre - sottolinea il segretario regionale della Fp-Cgil - significhera' dare anche la prova di una collettivita' che ha la necessita' di cambiare, per costruire un futuro, degno della grande fame di legalita' reclamata dai giovani di Locri ed una risposta definitiva alla esigenza di sviluppo sociale e produttivo della nostra Regione''

 

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