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      Operazione Recovery a Cosenza, domani gli interrogatori a Catanzaro

       

       

      Operazione Recovery a Cosenza, domani gli interrogatori a Catanzaro

      15 mag 24 Inizieranno domani davanti al Gip di Catanzaro i primi interrogatrori dell'operazione della DDA di Catanzaro, denominata “Recovery”, a contrasto del narcotraffico messo su da i sodalizi criminali cosentini confederati che, secondo l'accusa, si sarebbero riorganizzati dopo l'inchiesta Reset facendo sistema per mantenere una solida filiera di approviggionamento e distribuzione di sostanze stupefacenti nella città di Cosenza e nell'hinterland. Ma non solo la droga è nel mirino degli inquirenti perchè dalle intercettazioni supportate dalle immagini delle telecamere video e dalle indagini eseguite arrivavano alle cosche tanti soldi illeciti attraverso le estorsioni verso piccole e grandi imprese (richieste dai 1000 ai 15.000 euro a pizzerie, ristoranti, imprese e cantieri edili, concessionarie di auto, parrucchieri, finanche un fruttivendolo) con tanto di atti intimidatori per chi non voleva pagare. Molte volte le intimidazioni sono state anche arrestate in flagranza di reato grazie alla denuncia delle vittime da parte della polizia che in due occasioni, una pizzeria e un cantiere, avevano subito la richiesta di pizzo.

      L'operazione segue il primo filone partito nell'inchiesta "Reset" che aveva decapitato la rete di spaccio e quasi azzerato la distribuzione della droga. Si legge nel dispositivo "La contribuzione, da parte di tutti i gruppi che ne fanno parte, la bacinella comune, l’unicità di canali di rifornimento “ufficiali” dello stupefacente, le rigorose punizioni nei confronti di chi contravviene all’obbligo di approvvigionarsi di stupefacente dai fornitori autorizzati, la sussistenza di una regia unitaria che si avvale di numerose articolazioni autonome sottostanti, denominate gruppi, il controllo di tutte le piazze di spaccio attraverso una capillare suddivisione territoriale delle zone tra i vari sottogruppi, la sistematica conoscenza, da parte dei vertici dell’organizzazione, dell’identità di ciascun soggetto incaricato dello spaccio".

      Insomma la rioganizzzazione dopo Reset era partita e con la nuova inchiesta gli inquirenti ritengono di aver dato un duro colpo al narcotraffico cosentino che si sarebbe rioganizzato ognuno con un ruolo ben definito. Questa l'accusa. Domani Carlo Bruno, Giuseppe Carolei, Adolfo D’Ambrosio, Valentino De Francesco, Michele Di Puppo, Antonio Illuminato, Ottavio Mignolo, Francesco Patitucci, Mario Piromallo, Roberto Porcaro, Diego Porco, Andrea Rudisi, Antonio Segreti dovranno rispondere al giudice dell’udienza preliminare o avvalersi della facoltà di non rispondere.

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