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Cronaca
L'aviaria arrivata in Italia

 

Negative le analisi sull’airone trovato a Castrovillari. Avviate le ispezioni delle coste della Calabria con un elicottero dei VVFF. La Polizia Provinciale nell’unità di crisi locale per l’aviaria

18/02 Sono risultate negative le analisi compiute dall' Istituto zooprofilattico di Catanzaro sull' airone trovato morto domenica scorsa a Castrovillari. L' animale era stato recuperato dal servizio veterinario della As 2 e inviato al laboratorio catanzarese per accertare la causa della morte. Nel frattempo un elicottero dei vigili del fuoco di Catania con a bordo due medici del ministero alla Salute sorvolera' le coste della Calabria e della Sicilia per compiere dei sopralluoghi nell' ambito dell' emergenza aviaria. Il Drago 62, un Ab421 dei vigili del fuoco, e' gia' decollato dalla pista dell' aeroporto Fontanarossa di Catania e sta per atterrare a Lamezia Terme dove imbarchera' i due medici e ripartita' per i controlli. I primi saranno compiuti in Calabria, domani in Sicilia.

La Polizia Provinciale nell’unità di crisi locale per l’aviaria

18/02 Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro con il Capo del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL. N. 4, Dr. Marcello Perrelli ed il Comandante del Corpo di Polizia Provinciale, Dr. Giuseppe Colaiacovo, presenti al completo i 43 componenti del Corpo di Polizia Provinciale, per fare il punto sulla situazione dall’aviaria relativa al territorio di competenza, che tanto allarme sta destando nell’intero territorio provinciale.
Nel corso della riunione è stata affrontata, in particolare, la questione del rinvenimento del cigno nella zona di Montalto Uffugo, attualmente ricoverato presso il CRAS (Centro per l’assistenza alla fauna selvatica). Si è in particolar modo presa in esame l’eventuale attività da svolgere nella zona di protezione e di sorveglianza, istituita a seguito del rinvenimento del volatile affetto da H5N1, meglio conosciuto come influenza aviaria.
Nella stessa occasione è stato deciso, di comune accordo tra l’ASL. N. 4 ed il Comando di Polizia Provinciale, di fare entrare nell’unità di crisi locale, istituita presso la stessa ASL. N. 4, anche la Polizia Provinciale e di sottoscrivere, pertanto, un apposito protocollo.
Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL. N. 4, Dr. Marcello Perrelli, ha fornito, per l’occasione, al personale de corpo di Polizia Provinciale una serie di informazioni utili in caso di rinvenimento di volatili presumibilmente affetti da aviaria.
Il copro di Polizia Provinciale ed il suo Comandante, Dr. Giuseppe Colaiacovo, da parte loro, si sono impegnati ad intensificare la più stretta vigilanza e ad attivare tutti i necessari servizi di controllo e prevenzione nelle aree della provincia dove si registra più intenso il passaggio di volatili migratori.
Il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, ha manifestato grande soddisfazione per questo sodalizio istituzionale e di servizio che, in una situazione critica come questa, necessita di massima attenzione e vigilanza.
“Sono orgoglioso -ha dichiarato il Presidente della Provincia- dell’attività che la Polizia Provinciale si impegna a prodigare, in questa circostanza, e sono convinto che il contributo attivo, l’impegno solerte e la piena collaborazione che saprà profondere, per salvaguardare la salute dell’intera collettività del territorio provinciale, saranno ai massimi livelli”.

Nuovi casi di H5N1 nel mondo. Scoperti nuovi farmaci

Come accade gia' da qualche giorno, nuovi Paesi si aggiungono a quelli colpiti dal virus H5N1. Oggi e' stata confermata per la prima volta la presenza dell'aviaria in Iran ed in India mentre in Indonesia un'altra persone e' morta a causa del contagio.
INDIA: Sono in corso di analisi i campioni prelevati da otto uomini. Altre quattro persone, di cui tre bambini, restano ricoverati in ospedale sotto osservazione. Alcuni campioni prelevati su polli trovati morti nel distretto di Nandubar, nello Stato centrale del Maharastra, sono risultati positivi al virus H5N1. Secondo quanto riportato dalle autorita' locali, nelle ultime settimane, nella zona sarebbero tra i 40 mila e i 100 mila i volatili e il governo ha confermato almeno tre casi di H5N1.
IRAN: L'organizzazione veterinaria iraniana ha confermato i primi casi di aviaria nel Paese. Il virus H5N1 e' stato individuato in un gruppo di 135 cigni selvatici morti in alcuni stagni di Anzali, nella provincia nord occidentale di Gilan.
INDONESIA: La 19/a vittima indonesiana dell'aviaria e' un uomo di 23 anni morto la settimana scorsa. La conferma e' giunta da un centro di analisi di Atlanta. Nel Paese fino a questo momento le persone risultate contaminate dal virus sono state 27, otto delle quali sono guarite.
FRANCIA: Il ministro dell'Agricoltura Dominique Bussereau ha dichiarato che una quindicina di uccelli trovati morti in diversi dipartimenti francesi sono attualmente sotto esame per verificare se siano stati colpiti dal virus H5N1 dell'influenza aviaria.
GERMANIA: Il virus H5N1 dell'influenza aviaria e' stato riscontrato oggi in altri 28 volatili selvatici sull'isola di Ruegen. Secondo il settimanale Bild am Sonntag il ministro della Difesa, Franz Josef Jung, inviera' sul luogo degli specialisti militari in epidemie. Nel frattempo e' tornato in vigore in tutta la Germania l'ordine di confinare al chiuso tutti gli animali da pollaio
. AUSTRIA: Il ministro della Sanita' austriaco, Maria Rauch-Kallat, ha diramato l'ordine di confinare al chiuso tutti i volatili presenti nel Paese.
EGITTO: Sono gia' sei i governatorati egiziani dove sono stati rilevati casi sospetti di aviaria. Da ieri piu' di 11 mila polli in tutto il Paese sono stati abbattuti e anche ad Alessandria le autorita' veterinarie e la polizia hanno invitato la popolazione a sbarazzarsi dei volatili allevati in casa.
NIGERIA: Il ministro dell'Informazione Frank Nweke ha annunciato che nei quattro stati del Paese colpiti dall'influenza aviaria e' vietato trasportare i volatili.
USA: La compagnia americana Hemispherx Biopharma ha scoperto che due medicinali che produce - l'Ampligen e l'Alferon - possono aumentare le difese contro la influenza aviaria se usati insieme agli anti-virali gia' sul mercato come il Tamiflu e il Relenza.

Primo caso accertato in Francia su di un anatra

Un'anatra selvatica trovata morta nel dipartimento dell'Ain e' il primo caso accertato di influenza aviaria in Francia. Il ministro dell'Agricoltura ha confermato che la carcassa dell'uccello migratore e' risultata positiva al virus H5N1, il ceppo letale anche per gli uomini, responsabile della morte di quasi 90 persone dall'inizio del 2003. Il governo francese ha assicurato che gia' da venerdi', quando l'anatra e' stata trovata, sono state adottate tutte le precauzioni necessarie per contenere il virus. In Francia e' in vigore il divieto di tenere gli uccelli all'aperto (pollame e animali da cortile o da gabbia), inoltre, in tre dipartimenti che si affacciano sull'Atlantico, sono state vaccinate tutte le anatre e le oche da allevamento. Di aviaria ha parlato oggi anche il presidente della Repubblica, Jacques Chirac: dalla Thailandia, dove si trovava in visita, il capo dello Stato ha lanciato un appello ai francesi, spiegando che la situazione e' sotto controllo e che devono evitare di farsi prendere dal panico. Dopo i casi accertati in Austria, Germania, Grecia, Italia e Slovenia, la Francia e' il sesto paese dell'Unione Europea in cui il virus H5N1 ha fatto la sua comparsa.

In India test su otto uomini. Tre bambini in osservazione

Sono in corso in India test su otto uomini per la ricerca degli anticorpi al virus dell'influenza aviaria H5N1 e altri quattro uomini sono sotto osservazione. Lo rende noto il ministro della Salute, P.K. Hota. ''Stiamo eseguendo test su otto uomini per la ricerca del virus dell'influenza aviaria nell'area di Maharashtra, colpita dall'infezione''. I campioni di sangue prelevati dagli otto uomini, ha proseguito il ministro, sono stati inviati ai laboratori di referenza per il test. ''Altre quattro persone, fra le quali tre bambini, sono al momento sotto osservazione'', ha aggiunto il ministro indiano.

In India primi casi tra i polli

L'influenza aviaria e' arrivata anche in India. Alcuni campioni prelevati su polli trovati morti nel distretto di Nandubar, nello Stato centrale del Maharastra (quello di cui e' capitale Mumbai, l'ex Bombay), sono risultati positivi al virus H5N1. Secondo quanto riportato dalle autorita' locali, sarebbero tra i 40.000 e i 100.000 i polli morti nelle ultime settimane nelle fattorie del Maharasthra e del Gujarat. Il Governo, comunque, non ha al momento fornito dati su quanti di essi fossero affetti da influenza aviaria. Fino a questo momento, infatti, sono tre i casi confermati di H5N1 nella Regione. Un gruppo di esperti dell'Istituto nazionale di malattie infettive e' stato gia' inviato nella zona per accertamenti ulteriori. Alla volta del Maharastra sono partiti anche un team di medici e biologi. Le autorita' indiane hanno annunciato di voler adottare immediatamente tutte le misure necessarie per bloccare l'epidemia prima che si estenda e per questo verra' imposto nella zona dove sono stati trovati i tre polli infetti un cordone di sicurezza di tre chilometri.

In Iran sono 135 i cigni positivi all’H5N1

L'organizzazione veterinaria iraniana ha confermato oggi che il virus H5N1 dell'influenza aviaria e' stato individuato in un gruppo di 135 cigni selvatici morti nella provincia nord occidentale di Gilan. Questi sono i primi casi di presenza del virus H5N1 registrati in Iran. ''Il ceppo di influenza aviaria altamente patogena e' stato rilevato su 135 cigni selvatici morti in alcuni stagni di Anzali'', ha detto il capo dell'organizzazione veterinaria, Hossein Hassani, citato dall'agenzia ufficiale Irna. ''Non ci sono altri casi nel resto del Paese. Non e' stato rilevato niente fra i volatili allevati all'aria aperta o in batterie. Non c'e' preoccupazione riguardo al contagio all'uomo'', ha detto il responsabile. L'organizzazione aveva detto martedi' che il virus dell'influenza aviaria H5 era stato individuato in 135 cigni selvatici trovati morti nel nord ovest dell'Iran, ma non era stata in grado di precisare se esso fosse del tipo H5N1, un ceppo specifico della famiglia H5, mortale per l'uomo.

Lunedì Alemanno e Storace alla UE

18/02 Bisognera' attendere l'incontro a quattr'occhi, lunedi' a Bruxelles, tra la commissaria europea per l'agricoltura Mariann Fischer Boel e il ministro per le Politiche agricole Gianni Alemanno, per capire se la Commissione Ue gettera' la spugna ed accogliera' la richiesta di Alemanno e del ministro alla Sanita' Francesco Storace, di decretare lo stato di emergenza per la produzione avicola. Il riconoscimento da parte dell'Ue dell'eccezionalita' della crisi di mercato e' gia' avvenuto in passato per il settore bovino, in seguito al morbo della mucca pazza, e nel 1999 dopo la scoperta della diossina nel pollame in Belgio che ebbe riflessi economici negativi in tutta l'Europa. Bruxelles e' estremamente restia a concedere quanto richiesto, in quanto il via libera apre la porta a tutta una serie di interventi di sostegno al comparto, anche in assenza del virus negli allevamenti, come e' il caso attualmente. Lunedi' a Bruxelles, Alemanno e Storace hanno una seconda carta da giocare, ossia la discussione di questa sensibile problematica nell'ambito del Consiglio Ue. L'Italia puo' gia' contare sul sostegno della Grecia - e non sara' certamente l'unico partner - la quale ha posto ufficialmente la questione della crisi del mercato avicolo all'ordine del giorno dei lavori ministeriali. Questo significa che sull'impatto economico dell'influenza aviaria (dopo la scoperta del virus al alta virulenza negli uccelli migratori) ci sara' un confronto tra i 25 partner europei. Infatti, se l'Italia e' il Paese piu' colpito con una caduta del 70% dei consumi avicoli per i timori creatisi nei consumatori, Atene ha fatto sapere che anche in Grecia gli ''acquisti di carne di pollo sono caduti di oltre 50% e i consumi di uova di piu' del 25%, con conseguenze gravi non solo sul piano finanziario ma anche sociale''. Negli uffici della politica agricola, al quartier generale della Commissione europea a Bruxelles, diverse finestre sono accese e lo rimarranno questo fine settimana. ''Si sta valutando la situazione e la posizione della Commissione europea sulla questione non e' ancora definita'', si limita a rispondere Michael Mann, portavoce di Fischer Boel, alla vigilia del Consiglio Ue. In effetti gli esperti europei stanno valutando tutti i dati economici inviati dall'Italia per sostenere la richiesta di eccezionalita' delle crisi, ed esaminano anche la situazione in altri stati membri. Fonti di stampa, ad esempio, parlano gia' di una contrazione dei consumi del 20% in Francia. Per sostenere gli allevatori e l'interno comparto, l'Italia e' comunque decisa ad andare avanti: ''Se lo stato di emergenza non verra' concesso chiedero' - ha ribadito Alemanno - la convocazione del consiglio dei ministri per farlo anche in deroga all'Unione europea''. La legge italiana del dicembre scorso che prevede gia' una serie di interventi a sostegno del settore e' finita nel mirino di Bruxelles proprio per la mancanza del riconoscimento di una situazione di emergenza. Notificata dall'Italia il 13 dicembre, la Commissione Ue ha reagito il 14 febbraio (ossia entro i due mesi previsti dalla normativa) invitando Roma ''a ritirare le misure previste'' per quanto riguarda due commi dell'articolo 5 della legge 244 del 2005 che prevede sostegni alle aziende colpite. Roma deve rispondere entro la meta' di marzo e se anche Bruxelles dovesse aprire un'indagine formale nei suoi confronti partira' una procedura con tempi della durata di alcuni anni.

La CIA denuncia la paralisi totale delle vendite. Distrutti centinaia di migliaia di polli e uova

18/02 ''Ormai siamo alla distruzione di centinaia di migliaia di polli e di uova, Le aziende avicole non vendono piu' il prodotto. Le commesse nell'ultima settima sono state praticamente nulle. E il danno si avvicina ad un miliardo di euro''. A lanciare questo nuovo allarme e' la Cia-Confederazione italiana agricoltori fortemente preoccupata per la situazione in cui si trovano i 6.500 allevamenti italiani, dove si respira aria di disperazione. In tantissime imprese molto pollame invenduto e' stato immagazzinato nei frigoriferi, mentre altro si e' stati costretti a distruggere. E con esso le stesse uova destinate alla riproduzione. ''Non essendo richieste - afferma la Cia - i produttori, che in poco piu' di quattro mesi hanno subito un colpo mortale, non riescono piu' ad andare avanti e non possono piu' continuare l'attivita' d'allevamento che comporta costi onerosi. Da qui la distruzione''. ''Senza un serio intervento - ribadisce la Cia - l'avicoltura italiana rischia di scomparire, con danni economici e occupazionali inimmaginabili. I primi a soccombere saranno sicuramente i mille allevamenti rurali e biologici per i quali finora non e' stata adottata alcuna misura di sostegno''. Di fronte al crollo (oltre il 70 per cento) delle vendite e al dramma di migliaia di allevatori, ''le assicurazioni che il governo ha dato al Tavolo avicolo a Palazzo Chigi - sottolinea il presidente della Cia Giuseppe Politi - non ci bastano. Vogliamo da subito fatti concreti. Aspettiamo le decisioni della riunione dei ministri agricoli Ue di lunedi' prossimo. In ogni caso ribadiamo la necessita' di interventi nazionali con adeguate risorse e in mancanza di risposte certe, saremo costretti ad una grande mobilitazione a sostegno del settore avicolo che sta conoscendo una crisi che non ha precedenti nel nostro Paese''. La Cia ricorda, infine, l'importanza economica dell'avicoltura. Gli allevamenti avicoli italiani hanno prodotto lo scorso anno 13 miliardi di uova, 430 milioni di polli, 40 milioni di galline, 36 milioni di tacchini e 100 milioni di altre specie avicole (tra queste, faraone, quaglie, anatre), per un totale di 1.200.000 tonnellate di carne, e fornito occupazione a 180.000 persone che lavorano nell'intera filiera, con un fatturato di 4,2 miliardi di euro (3 per le carni e 1,2 per le uova).

Precedenti

17-02 Aviaria: Il virus si diffonde in Europa. Primo caso in Francia, due casi in Bosnia. In 5 giorni 19.000 telefonate al numero verde 1500

15-02 Aviaria: Un altro cigno trovato a Locri e tre in Sicilia. Cala il consumo dei polli solo in Italia dove c’è una vera e propria psicosi. In Europa, dove sta arrivando l’influenza aviaria, consumi quasi normali. La Federcaccia Calabria attiva la vigilanza venatoria. Due cigni con H5N1 in Germania.
Lunedì riunione alla UE. Le nazioni europee impongono la chiusura degli allevamenti in zone coperte (video TG TEN)

14-02 Aviaria: Sono 8 i casi certi. Oggi trovate altre otto carcasse di cigni nel reggino, una carcassa di un cormorano ai Laghi di Sibari, carcasse di polli trovate nella zona del Tirreno. Chiuso un allevamento da 60.000 galline a Crotone. Sequestrati 80.000 polli. Coldiretti: “Evitare inutili allarmismi”. Bertolaso pronto a gestire l’eventuale emergenza. Attivata l'unità di crisi della Regione Calabria. Il Sindaco di Diamente "nessuna psicosi".

13.02 Storace in giro nelle regioni dove sono stati trovati i volatili morti: “Bisogna stare tranquilli e non creare psicosi, non ci sono rischi per l’uomo”. La Giunta regionale fa propria l’ordinanza ministeriale sul virus dell’aviaria. Un airone trovato morto vicino Castrovillari e un altro cigno nel reggino. Galline piccioni, una gazza e un falco morti nel catanzarese. Volatili morti vicino Castiglione. (video Tg Ten)

12-02 Controlli a tappeto per l’aviaria. Fobie tra la gente. Trovato un altro cigno morto nel reggino. Non bisogna toccare gli animali morti. Vertici sanitari in riunione. Timori per gli allevatori calabresi per i consumi.
Lo Moro: "Un problema gli allevamenti domestici". Lle regioni colpite volgiono assumere più veterinari.

11-02 Il virus dell’aviaria in Italia. 21 cigni colpiti, 5 morti. Uno in Calabria. Preso a Vibo e morto a Cosenza in un centro recupero animali.

 

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