Il Cosenza annienta il Melfi in mezzora

14 set 16 Dieci minuti di lucida follia che grazie alle manone di Batman Perina non sono diventati un’altra partenza a handicap. Dieci minuti figli di due sconfitte incredibili. La voglia di rivalsa. E una partita decisa in appena trenta minuti. Un Cosenza così non lo si era mai visto. Con la regola del tre. Tre reti per vincere e chiudere la irta in faccia a fantasmi e ansie. Lavoro duro quello dell’allenatore. Deve non solo mettere insieme undici uomini e farli correre all’unisono, ma deve anche convincerli che sono capaci di farlo. Oggi il Cosenza lo ha fatto. Di fronte un avversario abbastanza folle che si fionda in sei all’attacco lasciando praterie ad una squadra che delle ripartente ha il suo asso nella manica. Romanello deve fare il mea culpa, ma non ne ha il tempo. A fine gara cala il diktat del “silenzio stampa” e tutti via a casa senza spiegazioni di sorta. Il Cosenza non aspettava altro. In tre minuti con la testa tra le nuvole regala palla a centrocampo per lasciare spazio a De vena. Quest’ultimo non crede al regalo e dopo essere arrivata davanti porta manda incredibilmente fuori. Neanche un minuto e Perina mette le manone prima su Pompilio e poi su De vena. Sembra un incubo. Sono appena passati tre minuti e i tifosi no credono ai propri occhi. Qualcuno rumoreggia. La risposta è immediata. Tocca a capitan Caccetta metterci il pepe. Su di un padane scodellato da Mungo dal corner sfiora il bersaglio grosso. il Melfi insiste a caricare lasciando praterie. Un invito a nozze per Statella e avallato che a loro volta hanno l’occasione per passare in vantaggio. Altro errore e poi l’accoppiata Statella-Cavallaro confeziona il gol del vantaggio. Poi dopo nove minuti un uno due di Gambino e Cavallaro gelano il Melfi, la partita ed il risultato. Cavallaro vola a braccia aperte sotto la tifoseria. Terzo gol che mette in frigo il risultato e lui che si gode il ritrovato feeling con la tifoseria. Il Melfi è stordito ma riesce a reagire. In porta però Perina dice di nuovo no a Pompilio. Non c’è storia. La far apaticamente finisce qui. Siamo appena alla mezzora del primo tempo. Poi c’è solo un monologo del Cosenza che prova a sfondare di nuovo. Ma prima sulla linea, un pallone che stava per entrare viene allontanato e poi nell’ennesimo contropiede la difesa gialloverde salva. C’è il tempo per l’ennesimo contropiede di Cavallaro che, con la benzina a riserva, si fa parare la comoda occasione. C’è giusto il tempo per esistere al debutto di Ranieri e Filippini in campionato prima di godersi l’abbraccio finale con il pubblico. Un mattone importante quello messo oggi su dai Lupi che, come ogni vittoria, restituisce serenità all’ambiente e autostima ai giocatori. C’è ancora tanto da lavorare. Roselli lo ribadisce e continua a predicare calma prendendosi tempo. “C’è da continuare ad amalgamare il gruppo”. Non solo. La condizione fisica ancora non è al top per nessuno. Poi, dopo la gara di domenica sul pesantissimo campo di Matera, non era facile avere smalto. E domenica si ripresenta un nuovo derby calabrese, contro la Vibonese. Terza gara in otto giorni. E’ così per tutti. Nel frattempo dai box Baclet chiede spazio e domenica potrebbe dire la sua. Il Cosenza è in crescita e cerca conferme. Servono tre punti.. per dimenticare.

Cosenza-Melfi 3-0
reti: 17’ Statella, 26’ Gambino, 30’ Cavallaro

COSENZA (4-3-3): Perina; Corsi, Blondett, Tedeschi, Pinna; Mungo, Capece (63’ Ranieri), Caccetta; Statella (77’ Appiah), Gambino (68’ Filippini), Cavallaro. A disp.: Saracco, Bilotta, Madrigali, Meroni, Collocolo, De Luca, Baclet, Stranges. All.: Roselli
MELFI (3-5-2): Gragnaniello;, Laezza, De Giosa, Grea; De Montis (74’ Nicolai), Esposito, Fazio (50’ Cittadino), Gammone, Bruno; Pompilio (54’ Defendi), De Vena,. A disposizione: Viola, Lodesani, Libutti, Dejori, Casiello, Di Vicino, Ferraro, Ferrante, Foggia. All.: Romaniello
ARBITRO: Boggi di Salerno
Ammoniti: Capece (C), Gammone (M), Caccetta (C);
Angoli: 4-4;
Recupero: 1’ pt – 3’ st
Spettatori: 1839, di cui 1236 paganti più 537 abbonati. Incasso 13.626 euro, più 2641 quota abbonati.

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