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    Il Cosenza dei giovani esce dalla Coppa per mano del Lecce

    Il gol di Criaco

     

    Il Cosenza dei giovani esce dalla Coppa per mano del Lecce

    11 nov 15 Il sogno di Roselli era quello di giocarsi la gara di Coppa con una rosa come quella degli avversari. Il Lecce di Braglia. Roselli non lo dice al termine dell'incontro ma lo pensa analizzando a freddo la gara persa sul terreno del Marulla con la sua squadra ridotta ai minimi termini. Di necessità, il tecnico del Cosenza, deve far virtù. Con l'infermeria straripante e in mano una rosa decisamente risicata il coach rossoblu deve, per forza di cose, pescare tra i giovanotti del settore giovanile. Tant'è che in campo scende persino Omar Grosso, giovincello calsse 99, appena 16 anni, reduce fresco fresco da una convocazione della Nazionale under 16. La differenza è tutta qui. Se Braglia si può permettere di schierare una formazione competitiva con le seconde linee, Roselli deve accontentarsi della fantasia e della buona volontà di far bene con quello che ha. Operazione davvero difficile. Ma il programma di questa stagione del Cosenza non prevede il "bis". La Coppa Italia è bella che incorniciata. Ripetersi è stato persino difficile per Paganini. L'obiettivo è il campionato. Lo dice il campo ma soprattutto lo dicono la rosa e l'infermeria. Oggi il debutto tra i prof di Soprano. Male l'avvio con le gambe che gli tremavano, si rifà nel proseguio dell'incontro. Statella e Ventre da punta sono due pesci fuor acqua. Il risultato è che nel primo tempo sulla prima punizione il Lecce passa in vantaggio. Il tecnico s'arrabbia e cerca di dare indicazioni per raddrizzare la barca. Niente da fare. Il Cosenza non riesce a superare la sua metà campo. Lo fa in pochissime occasioni ma il Lecce è chiuso in un fazzoletto. Difesa alta e quadrata. Benassi fa da spettatore non pagante. Il Cosenza è decisamente sotto di due tacche rispetto agli avversari. Si cambia campo e dopo appena otto minuti, con una pennellata di Fiordilino, appena entrato, per i piedi di Criaco ecco che arriva la rete della speranza, quella del pari. Qualcosa non torna però perchè dieci minuti dopo galeotto fu il calcio d'angolo. Saracco compie il miracolo ma Carrozza, letteralmente, arriva a trasporto di Diop e mette dentro senza tanti complimenti. Terza rete una nuova topica su palla inattiva, Calcio d'angolo nuovo miracolo di Saracco su Diop ma Vecsei e li e mette indisturbato in cassaforte la qualificazione. Uno a tre e tutti a casa. Da mangiarsi le mani però. Perchè Arrighini appena entrato al posto di Criaco si trova solo soletto davanti a Benassi ed invece di provare ad avvicinarsi e sfidare a singolar tenzone il portiere avversario prova un'improbbaile conclusione dai 15 metri in diagonale che finisce abbodnantemente a lato. Capita. Anzi ricapita dopo un po, Arrighini meno libero non trova il buco. Finsice a tarallucci e vino, nel senso buono della parola, con il tifo organizzato che chiede un saluto a Roselli il quale si gira dalla panca saluta e solleva il cappellino in senso di chapeu al pubblico che capisce. Non era cosa. I miracoli non si possono fare sempre. Ed oggi non era proprio giornata di miracoli. C'è però un Criaco in gran forma che, sapientemente, Roselli toglie fuori dalla mischia dopo la rete. Domenica si replica sullo stadio di Via del mare, hai visto mai. Una botta di paura, infatti, la fa prendere Arrigoni che cade a terra per un calcione. Niente di grave. "Meno male che non siamo andati ai supplementari" spiega un Roselli arrabbiato a fine gara. "A me non piace perdere ma oggi ho visto anche delle cose che mi hanno fatto arrabbiare davvero". Non dice altro. Il resto è per i suoi giocatori nel chiuso degli spogliatoi, I panni sporchi si lavano in famiglia. Ma aggiunge "Qualcuno non ha dato il massimo come io avevo chiesto". Sibillino ma conciso il tecnico ha visto bene in campo. Non è il caso di farne un dramma. "Io ci tengo sempre a vincere e devo ringraziare il pubblico qui e in giro per il mondo che continua a sostenerci". il pubblico. Già. Appena 566 paganti per una gara che doveva devolvere l'incasso per le popolazioni della Locride. Solo 3270 euro che non coprono neanche le spese del campo. Figuriamoci. Statella, originario della Locride, arriva in sala stampa e ringrazia a nome dei suoi conterranei. Un Signore. L'intenzione c'era, la cassa no. Finale per il giovane Omar Grosso elogiato dal tecnico. Debuttare a 16 anni tra i "prof" è una gran cosa. Ad maiora.

    Cosenza-Lecce 1-3
    Reti: 5’ Abruzzese (L), 53’ Criaco, 63’ Carrozza (L), 74’ Vecsei (L)

    COSENZA (4-4-2): Saracco 5.5; Corsi 6, Tedeschi 6, Soprano 5, Ciancio 5.5; Criaco 6.5 (56’ Arrighini 5), Arrigoni 5.5, Minardi 5 (46’ Fiordilino 6), Guerriera 5.5; Ventre 5 (70’ Grosso 6), Statella 6. A disp.: Puterio, Blondett, Di Somma, Pinna, Bilotta, Novello, Pellegrino, Puterio. All.: Roselli 6
    LECCE (3-4-3): Benassi 6; Lo Bue 6, Camisa 6, Abruzzese 7; Beduschi 6 (82’ Kalombo 6), Suciu 6 (85’ Tundo sv), Vecsei 6.5, Liviero 6.5; Surraco 6.5 (70’ Monaco), Diop 7, Vecsei 6.5. A disp.: Bleve, Cicerello. All.: Braglia
    ARBITRO: Proietti di Terni
    Spettatori: 700 circa di cui paganti 566 per un incasso di 3270 euro.
    Ammoniti: Soprano, Abruzzese, Beduschi, Ciancio, Diop
    Angoli: 1-5
    Recupero: 0’ pt - 4’ st

    -- Cosenza-Lecce 1-3, Mister Roselli "Sono arrabiato"

    -- Cosenza-Lecce 1-3 (tabellino della gara)

    Cosenza: Statella, Tedeschi, Saracco, Soprano, Guerriera, Corsi. Accosciati: Ventre, Criaco, Minardi, Arrigoni, Ciancio.

    Gol regolare annullato a Statella

    Festa per Criaco

    Roselli chiamato dal tifo saluta con un bel "chapeau"

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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