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    Trenta milioni dal patto per il sud per la rimodulazione del decreto Reggio

     

     

    Trenta milioni dal patto per il sud per la rimodulazione del decreto Reggio

    12 mag 17 E' una prima tranche di interventi. Trenta milioni di euro - provenienti dal Patto per il sud e dalla rimodulazione del Decreto Reggio - già disponibili e che si stanno utilizzando per interventi sul territorio. A questo si sono aggiunti negli ultimi giorni i programmi per ulteriori 27 mln per 13 scuole. Reggio investe sul suo futuro, sul suo domani. Il 30 aprile di un anno fa Giuseppe Falcomatà e Matteo Renzi firmavano, nel rinnovato Museo dei Bronzi, il protocollo riguardante i finanziamenti dei Patti per la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Poi la rimodulazione del "Decreto Reggio", con nuove progettazioni, 14 nuovi interventi, strategici, profondi, strutturali. In grado di dare veramente un volto ed una dimensione nuova alla città di Reggio, da pochi mesi città metropolitana. "Si tratta di 13 mln, pari al 10% del finanziamento previsto con i Patti per il Sud cui ne vanno aggiunti altrettanti - dice Falcomatà - provenienti dal Decreto Reggio cui bisogna aggiungere il Pon Metro che solo per l'intervento sull'energia prevede 5 milioni di euro di impegno. Tutte le scelte che abbiamo fatto non sono il frutto di pressioni di questo o quel consigliere. L'idea è quella di realizzare una città nella quale le differenze fra i quartieri non siano percepibili". Parola d'ordine, dunque, "armonizzare", non intesa come rendere il tutto un'unica massa informe, ma renderlo ordinato valorizzando quelle che sono le caratteristiche del territorio, ma senza dare l'idea che ci siano quartieri di serie A e quartieri di serie B. Non tutti in Italia sembrano esaltare il valore di questi Patti. Il governatore della Puglia Michele Emiliano, durante la campagna per le primarie del Pd, lo definì "un libro dei sogni". "Non è vero - risponde piccato Falcomatà -. D'altra parte lo ha già smentito in maniera molto più decisa del sottoscritto il ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno Claudio De Vincenti. Emiliano, quel patto per la città metropolitana di Bari, lo ha firmato. Sono convinto che una persona onesta intellettualmente, che stimo, peraltro, non avrebbe mai firmato un Patto che secondo lui era un libro dei sogni, che non si sarebbe mai potuto realizzare. Su questo noi come Comune di Reggio e come Città Metropolitana ci stiamo concentrando su alcune cose che, essendo già nella fase esecutiva, sono di immediata cantierizzazione. Mi riferisco all'area Lido. Allo stesso modo, il completamento della Palestra di San Giovannello. Si sono anche conclusi i 'concorsi di idee' e stanno per essere ufficializzati gli esiti della riqualificazione del viale Calabria, del Lungomare Matteotti, del Tempietto e di due piazze che sono a Tremulini e a Sbarre, Piazza Borgata Giardini che si trova lungo la via Pio XI. Oggi è una sorta di slargo adibito a parcheggio, ma una volta riqualificato diventerà 'piazza' a tutti gli effetti". "Per ciò che concerne il Decreto Reggio, la cui rimodulazione è stata firmata il mese scorso e ora è in fase di registrazione presso la Corte dei Conti - precisa ancora il Sindaco - sono due le principali cose sulle quali ci stiamo concentrando. La prima è quella delle strade. Sono stati investiti 50 milioni di euro. Su alcuni interventi sono stati fatti degli stralci per fare partire le prime opere di riqualificazione del manto stradale. Una di questa è stata approvata in Giunta la settimana scorsa e riguarda alcune arterie del centro storico: la zona del Tribunale, la zona del Castello Aragonese, ed altre via adiacenti. Sono nella fase esecutiva peraltro anche i Pon Metro. Su questi l'indirizzo, la priorità, è quella di partire subito con la riqualificazione degli impianti energetici. Andremo a sostituire 29 mila punti luce, da Catona fino a Bocale, ed a sostituire gli antichi braccetti che troviamo soprattutto nelle periferie. Tornando al Decreto Reggio, la cosa che più di altre va sottolineata è che fra le prime iniziative che partiranno c'è il bando per la riqualificazione e l'efficientamento energetico delle facciate degli edifici privati. E' un bando di oltre 12 milioni di euro, la metà dei quali saranno individuati come contributo a fondo perduto per i privati. L'altra metà, invece, il Comune, in convenzione con alcuni istituti di credito già individuati, pagherà gli interessi del privato. Questo renderà gli edifici più efficienti sotto il profilo energetico, più belli esteticamente, e non ultimo, come per tutte le altre opere, si creerà un po' più di economia nel tessuto cittadino. Questo Bando è stato condiviso con gli ordini professionali, e sarà approvato in Giunta nei prossimi giorni". "Una parte importante, sotto il profilo dei servizi comunali - spiega ancora Falcomatà - riguarda l'acqua. Siamo in dirittura d'arrivo su un appalto che finalmente consentirà di dismettere tutte le vecchie reti idriche, a partire dalla zona Nord e fare entrare in funzione le nuove reti che già ci sono. Molti dei guasti alla rete idrica, con le perdite che poi creano a catena anche le buche nelle strade e la mancanza di acqua nelle abitazioni, sono dovute alla vetustà della rete. C'è già l'impianto nuovo. Con questo appalto, quartiere dopo quartiere, dismetteremo la vecchia e usurata rete idrica e faremo entrare in funzione la nuova". "Ogni intervento - conclude Falcomatà - è frutto di una valutazione di carattere generale, su quelle che sono anche problematiche storiche della nostra città. Tutto questo in una visione complessiva assieme alle altre opere pubbliche, che non devono assolutamente essere delle 'cattedrali nel deserto', ma devono essere inserite in un tessuto fatto di questi servizi esistenti, che ci consente di recuperare tanto tempo perduto, ci consente di ovviare, perché questi sono strumenti finanziari esterni all'Ente, alle difficoltà di Bilancio, cioè essere all'altezza del rango di città metropolitana che questa città merita".

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