Tallini "Ass. Rizzo rifletta prima di dire sciocchezze" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Tallini "Ass. Rizzo rifletta prima di dire sciocchezze"

11 mag 17 - "L'assessore Rizzo rifletta prima di dire sciocchezze. Sia in punto di diritto che a proposito di fatti". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Domenico Tallini replicando all'assessore all'ambiente Antonella Rizzo in merito alla Riserva Valli cupe. "Era lei - prosegue - o un suo clone, fisicamente presente all'approvazione della legge sulla Riserva Valli Cupe in Commissione Ambiente e poi in Consiglio? Era lei o un suo clone, l'assessore di un Dipartimento che ha curato, per un anno intero, l'iter legislativo indicando (carta canta!) il comune di Sersale quale ente gestore? Se era lei, perché ora, senza ragione alcuna - come può spiegargli anche uno studente iscritto al primo anno di giurisprudenza - ipotizza rischi di costituzionalità della stessa legge, che è stata redatta grazie al contributo del Dipartimento che lei da tecnica (e meno male!) guida e del Settore Legislativo del Consiglio regionale e il giorno dopo apprezzata pubblicamente dal presidente Oliverio? La legge l'hanno approvata i consiglieri regionali eletti dal popolo calabrese, egregio Assessore. Rispetti il Consiglio regionale e la sua volontà! E non sottovaluti l'intelligenza dei calabresi. E' una legge che è stata apprezzata dalle associazioni ambientaliste (tutte!) ed è stata presentata nel territorio in cui ha sede la Riserva nel corso di un convegno al quale hanno preso parte mille persone e al quale lei non ha (pur invitata) partecipato, sicuramente perché impegnata a risolvere (ma con esiti infausti) la problematica dei depuratori, o a capire come sono ripartite le ingenti risorse comunitarie per i Parchi e le Riserve e quali utilità per la Calabria si stanno ottenendo, o forse per sbloccare il commissariamento del Parco della Sila e quello delle Serre che da anni soggiacciono nel limbo del commissariamento. Ma ne parleremo. Intanto, le spiego che i rischi di anticostituzionalità della legge esistono solo nella sua mente, perché la legge, su cui il Governo non ha sollevato obiezioni, è pienamente efficace (chieda in giro come funziona) e l'Ente gestore, con selezione pubblica, ha provveduto a indicare il suo direttore. Trovo singolare, poi, che un assessore per grazie ricevuta, accusi i consiglieri regionali che si oppongono allo stravolgimento di una legge condivisa da tutto il Consiglio addirittura di sciacallaggio e, peggio ancora, di uso elettoralistico della vicenda. Il presidente Oliverio e il presidente Irto dovrebbero sobbalzare dalla poltrona dinanzi a queste sconcezze istituzionali ai danni delle prerogative dei consiglieri regionali. Non ho mai registrato dal presidente Oliverio, con cui ho dialogato anche della Riserva, cadute di stile cosi indecenti. Questo assessore, che 'a sua insaputa' ha approvato la legge sulla Riserva, adesso che ha compreso che non può ficcarci le mani, pur di fermare lo sviluppo di una realtà naturalistica fatta di giovani senza inclinazioni alla sudditanza, ripropone concetti sballati come l'obbligatorietà dei comitati di gestione, che (si informi!) non sono affatto obbligatori, tant'è che la legge ha scartato questa opzione e il Governo ha condiviso". "A chi, questa è la domanda che pongo senza spirito polemico giunti a questo punto - conclude Tallini - conviene istituire un carrozzone clientelare in cui ficcarci incompetenti e perdigiorno col rischio di rovinare l'esperienza volontaristica delle Valli Cupe a cui la Regione, Consiglio e Giunta, ha voluto dare veste giuridica, con l'auspicio che diventi un modello di sviluppo sostenibile utile anche per altre realtà?"