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    Referendum, dichiarazioni e iniziative

     

     

    Referendum, dichiarazioni e iniziative

    29 nov 16 "Abbiamo appena appreso che il premier Renzi sarà a Reggio Calabria il prossimo 2 Dicembre al teatro “Francesco Cilea” per chiudere la campagna del Pd calabrese sul referendum costituzionale. L’incontro con il premier infatti, è voluto per i pochi eletti del Pd e mette fuori, così come è loro stile, la cittadinanza. Credo pertanto che sia necessario organizzare tutti assieme, partiti, movimenti, comitati, associazioni del territorio, amministratori che sono in linea con i principi del No, a scendere in piazza, in un incontro all’aperto, per confrontarci con i cittadini e con loro chiuderemo la campagna referendaria spiegando le motivazioni del No. Così facendo daremo voce alla comunità con un confronto pubblico e non per pochi “intimi” come quello del Pd". Francesco Cannizzaro Capogruppo Cdl Consiglio regionale

    "Dopo queste intense settimane che ci hanno visti impegnati in tutta la Calabria per spiegare agli elettori il valore della riforma costituzionale, l'appuntamento con il premier Renzi rappresenterà un momento irripetibile per i calabresi per cogliere a pieno il cambiamento che ognuno di noi può innescare con l'approvazione della riforma". Lo afferma in una nota il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno annunciando la presenza del presidente del Consiglio e segretario nazionale del Pd Matteo Renzi il prossimo 2 dicembre in Calabria per chiudere la campagna elettorale del Pd calabrese sul referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. La manifestazione del Presidente del Consiglio è in programma alle 15 al teatro Cilea. "Il Presidente del Consiglio e il Governo tutto - afferma Magorno - hanno finora dimostrato grande attenzione e cura nei confronti del Sud e della Calabria in particolare, attraverso una serie di atti concreti che ci aiutano a credere in una emancipazione possibile della nostra terra. Un cammino di rilancio a cui noi crediamo e che per il Pd rappresenta un cimento quotidiano. Il prossimo 2 dicembre accoglieremo con gioia e orgoglio l'arrivo del nostro presidente del Consiglio e segretario nazionale del partito".

    «Reggio Calabria e la sua provincia devono mandare un messaggio preciso a Renzi e al suo disastroso governo: la Costituzione e i diritti dei cittadini non si toccano». È quanto afferma la deputata del M5S Federica Dieni, che domani parteciperà a un incontro a Mammola (ore 16, piazza Ferrari) per spiegare le ragioni del No alla riforma costituzionale. Al dibattito, moderato dal docente Giuseppe Fabio Auddino, prenderà parte anche l'avvocato Natalina Raffaelli. La deputata spiega: «Domenica prossima gli italiani e i calabresi saranno chiamati a esprimere un giudizio su una “schiforma” che rischia di stravolgere il nostro assetto istituzionale e di ridurre drasticamente i diritti fondamentali dei cittadini, tra cui quello di eleggere i propri rappresentanti in Senato. Se una tale modifica dovesse infine essere approvata, la nostra Repubblica abbandonerebbe il bicameralismo perfetto per abbracciare un bicameralismo confuso che, di fatto, consegnerebbe il Paese a un solo partito, il Pd del premier-segretario Renzi». «Il M5S – continua Dieni – ha girato in lungo e in largo l'Italia e l'Europa per mobilitare il popolo del No contro l'audace disegno delle lobby, delle multinazionali e delle banche d'affari. Tutti i poteri forti, responsabili della deriva morale e civile di questo Paese, sono per il Sì. Ecco perché la parte sana dell'Italia, quella che lavora, che produce, che paga le tasse, deve andare a votare per rispedire al mittente una riforma reazionaria che ci farebbe piombare nell'autocrazia». «Reggio e la sua provincia – conclude la parlamentare 5 stelle – non possono lasciarsi sfuggire l'occasione di dire No a una riforma e a un governo che mirano a distruggere le fondamenta di uno Stato democratico che non si fa dettare le regole dai potentati economici».

    Si intensifica l'impegno del presidente della Regione, Mario Oliverio, su tutto il territorio calabrese a sostegno delle ragioni del Sì alla riforma costituzionale. Questa mattina, è scritto in una nota, primo appuntamento in un noto albergo di Lamezia Terme, lo stesso da cui, all'indomani dell'approvazione della riforma da parte del Parlamento, il presidente della Giunta regionale lanciò il suo appello per la costituzione, su tutto il territorio regionale, dei Comitati per il Sì. Con Oliverio, "In campo per il SI' alla riforma costituzionale", anche il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, i deputati Covello, Barbanti, Aiello, Battaglia, Bruno Bossio, Censore e Nicodemo Oliverio e i consiglieri regionali Scalzo, Ciconte e Bova. Numerosa la partecipazione di sindaci, amministratori locali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, culturale e sindacale e di tantissimi cittadini. Nel corso del suo intervento, il presidente Oliverio ha sottolineato il rapporto proficuo che si è instaurato tra la giunta regionale e il governo nazionale ed ha ringraziato, in particolare, il sottosegretario De Vincenti "che - ha detto - è colui che quotidianamente si fa carico, nel merito, dei problemi concreti del Paese per poi sottoporli, con proposte e soluzioni, al presidente Renzi e al Consiglio dei Ministri". "Il Mezzogiorno - ha aggiunto Oliverio - per un lungo periodo era stato letteralmente cancellato dall'agenda del Paese. E tutto ciò, purtroppo, ha avuto un riverbero assai negativo sulla condizione sociale, sull'organizzazione dei servizi, sul gap che si è sempre più allargato tra il Mezzogiorno ed il resto del Paese. Nel corso di quest'ultima fase, attraverso il rapporto collaborativo che si è instaurato con il governo Renzi, si è registrata una netta inversione di tendenza. I dati evidenziati dalla Svimez e da altri importanti istituti nazionali parlano chiaro e per la prima volta segnalano un'inversione di trend, +1,1%, evidenziando un segno positivo nella crescita della nostra regione. E' un dato che arriva dopo sette anni in cui la Calabria aveva perso 14 punti di Pil e centonovantaseimila calabresi hanno deciso di cercare occupazione altrove". Oliverio ha, quindi, evidenziato il recupero di credibilità nel rapporto con la Commissione Europea e illustrato i passaggi virtuosi di un'oculata programmazione delle risorse e degli investimenti infrastrutturali. "La Calabria così come ha confermato il ministro Martina in visita ieri nella nostra regione - ha ricordato Oliverio - è al primo posto negli impegni di spesa sul nuovo Psr. Un risultato, questo, dato dal fatto che alla programmazione sta seguendo una fase operativa nella utilizzazione delle risorse finalizzata alla crescita, volta a sostenere e a rafforzare quei timidi segnali di inversione del trend che abbiamo registrato in quest'ultimo periodo. Abbiamo un pacchetto di risorse che ammonta a circa otto miliardi di euro, a cui vanno aggiunte quelle destinate alle infrastrutture per le quali abbiamo già definito l'accordo con il Ministro Delrio, con Anas e Rfi. Le risorse, per poter creare ricchezza, devono essere investite. Ha ragione Matteo Renzi: l'Europa non può, non deve farsi rinchiudere nella gabbia ristretta e 'sparagnina' della signora Merkel. Se su questo versante non si ha il coraggio di portare avanti un'azione decisa, come lo ha avuto Matteo Renzi e che io condivido totalmente, il Paese rimane bloccato, ingessato, fermo. Questo tema si lega direttamente al passaggio di domenica prossima su cui sono accesi i riflettori dell'Europa e del mondo. Malauguratamente dovesse esserci un risultato negativo per il Sì sarebbe un disastro, prima ancora che per Matteo Renzi, per il nostro Paese, che non può assolutamente più permettersi che, per approvare una legge passino, in media, 563 giorni, sopportare contenziosi continui o sottostare a leggi diverse, da regione a regione, per appaltare un'opera di rilevanza nazionale". "Perdere questa occasione - ha concluso Oliverio - sarebbe, per il nostro Paese, un vero e proprio suicidio. Da qui il mio appello, soprattutto ai sindaci, alla mobilitazione: c'è ancora una larga fascia cittadini incerti o indifferenti che può fare la differenza e noi abbiamo il dovere di incontrarli e di convincerli dell'importanza e delle buone ragioni di questa riforma".

    Continua il tour per sulle ragioni del No al referendum costituzionale da parte del deputato M5s Paolo Parentela. Domani 30 novembre, il parlamentare pentastellato sarà a Petronà (CZ) a partire dalle ore 17.30 presso la sala convegni Silvano Talarico – palazzo Colosimo. «Continueremo fin quando sarà possibile – spiega Parentela – a spiegare ai cittadini il rischio a cui andremo incontro se il prossimo 4 dicembre dovessero prevalere i Si. Questa riforma costituzionale svilisce la Carta del ’48 che ha consentito a questo Paese che la democrazia prevalesse per decenni. Non è attraverso la creazione di una Camera di nominati ed il depauperamento del potere alle Regioni che consentiremo all’Italia di risollevarsi dall’attuale situazione. Il cambiamento deve essere in meglio, non in peggio». Il Cinque Stelle continua: «È importante che la gente arrivi al voto in modo consapevole ed è per questo che fino alla fine della campagna referendaria continueremo il nostro lavoro sul territorio per arrivare a più gente possibile». «Ringrazio gli attivisti di Petronà e di tutti i comuni della Calabria – conclude Parentela - che in questi mesi di campagna referendaria non hanno mai mollato, sacrificando del tempo alle proprie famiglie per promuovere le ragioni del No alla riforma costituzionale».

    "Una platea straordinariamente numerosa e variegata ha partecipato oggi pomeriggio, nell'auditorium del Seminario Pio X di Catanzaro, all'incontro sul tema 'In Campo per il Sì sulla riforma costituzionale' a cui sono intervenuti il presidente della Regione Mario Oliverio e il responsabile nazionale Sanità del Pd Federico Gelli". Lo rende noto un comunicato del movimento per il Sì. All'iniziativa, introdotta e moderata dal consigliere regionale Enzo Ciconte ha portato il proprio saluto il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno. Dopo aver ringraziato Ciconte per essersi fatto carico di organizzare "questa bellissima manifestazione" e dopo aver affermato che "dei problemi di Catanzaro torneremo a parlare subito dopo il 4 dicembre", il presidente della Giunta regionale ha ricordato le difficoltà finora affrontate e il lavoro svolto in questi mesi dal governo regionale. "Nei prossimi giorni - ha detto Oliverio - realizzeremo una serie di traguardi concreti. Inaugureremo il cantiere della metropolitana Catanzaro-Germaneto; proprio ieri abbiamo sottoscritto con l'Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio la convenzione per lo studio di fattibilità del nuovo ospedale; abbiamo destinato risorse importanti al porto di Catanzaro Lido; per quanto riguarda la mobilità, proprio per la centralità che ha il capoluogo di regione, nel Piano dei Trasporti, che abbiamo già definito e stiamo per sottoscrivere con il ministro Delrio, abbiamo previsto il completamento della Catanzaro Lido-Lamezia con collegamento diretto all'aeroporto. Di questo e di altro torneremo a parlare dopo il referendum, quando ci incontreremo per discutere della utilizzazione delle risorse e della funzione che deve avere, nel progetto regionale di crescita, di cambiamento e di sviluppo, la città di Catanzaro". "Questa sera, invece - ha aggiunto Oliverio - voglio parlare brevemente del merito della riforma costituzionale. Nel corso di questa curiosa campagna referendaria, c'è stato chi ha cercato di spiegare le ragioni per dire Sì alla riforma entrando nel merito di essa e chi, invece, ha tentato di menare il can per l'aia, di sviare il discorso, parlando di altro. Non ho sentito uno, uno solo che si è detto contrario al superamento del bicameralismo paritario e ad una regolazione di un rapporto corretto e ordinato fra lo Stato e le Regioni, che attualmente determina numerosi contenziosi ed enormi perdite di tempo. Uscire da questa gabbia è una necessità del Paese. Se dovesse prevalere il no, condanneremmo il Paese ad una condizione di assoluto ritardo rispetto al quadro internazionale e ai bisogni della società italiana, da cui non si sa quando potremo uscire. E il Mezzogiorno e la Calabria rimarrebbero fanalino di coda in tutto. Ecco perché come calabresi abbiamo grande interesse a spingere in avanti il processo di cambiamento avviato". "Una parola, infine - ha aggiunto il presidente della Giunta regionale - voglio rivolgerla agli amici e ai compagni che hanno fatto una scelta diversa dalla nostra: non si poteva compiere peggiore errore nel tentare di trasformare il referendum in un congresso del Pd o in un giudizio sul governo. Quando Berlusconi fece saltare il banco della Bicamerale presieduta da D'Alema, lo fece perché non volle dare al segretario del maggiore partito di governo e della sinistra il riconoscimento del titolo di riformatore della Costituzione. Oggi, a ben vedere, si ripropone la stessa manfrina: si tenta di non consentire a Matteo Renzi di portare in porto un grande progetto riformatore, perché non se ne intesti la paternità. Così non va bene. In gioco c'è il futuro dell'Italia e noi domenica prossima abbiamo bisogno di scrivere una pagina importante e dobbiamo farlo con la consapevolezza che il Paese deve mettersi al passo con i cambiamenti. Dobbiamo farlo sapendo che il futuro del nostro Paese è importante". "Se domenica prossima non dovesse prevalere il Sì alla riforma - ha concluso il presidente della Regione - l'Italia sarebbe destinata non solo a rimanere imprigionata, chissà per quanto tempo, nella gabbia dell'immobilismo e dei ritardi, ma conterebbe di meno in Europa e nel mondo e si bloccherebbe definitivamente la battaglia che sta coraggiosamente combattendo Matteo Renzi e che io condivido totalmente, che è quella di creare un'Europa del progresso, dei popoli e dei cittadini, rispetto all'Europa dei burocrati e della conservazione".

    Domani, mercoledì 30 novembre, il leader della sinistra Pd Roberto Speranza sarà in Calabria per un ciclo di iniziative sui temi della Riforma Costituzionale. Alle 11. Sarà a Rende (Cs) all’Università della Calabria, all’interno de Dipartimento Autogestito Multimediale, per partecipare all’incontro “Democrazia: dal consenso alla partecipazione”. Nel pomeriggio, alle 15.30 Speranza si sposterà a Crotone, in Via Mario Nicoletta 28, dove prenderà parte alla manifestazione: “Verso il Referendum Costituzionale: le ragioni del No”. Infine alle 17.30 presso la Casa delle Culture all’interno del Palazzo della Provincia di Catanzaro, in Piazza Luigi Rossi, parteciperà all’iniziativa “Le ragioni del No al Referendum Costituzionale”.

    "Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, sarà a Reggio Calabria, venerdì, per l'ultimo giorno della campagna referendaria. La sua presenza in Calabria è la testimonianza di un'attenzione importante che viene riservata a questa Regione da parte del governo". Lo afferma la deputata di Ncd Rosanna Scopelliti. "La scorsa settimana - aggiunge - è stato in Calabria anche il ministro Angelino Alfano, che ha accolto il mio invito ad incontrare cittadini ed amministratori. Le visite di Renzi e Alfano dimostrano che per il Governo il Sud e la Calabria sono delle risorse. Per il Sud, in particolare, è importante la vittoria del Sì al referendum per superare finalmente quel federalismo pasticciato che ha impantanato le regioni meridionali per anni, offrendo terreno fertile a mafie e malaffare".

    "In Calabria, il presidente Oliverio e il Partito Democratico sono ai minimi storici. Ne sono testimonianza le dure contestazioni in cui quotidianamente incorrono il governatore della Calabria e i rappresentanti istituzionali del Pd, che in questi ultimi giorni si muovono in lungo e in largo sul territorio regionale alla disperata ricerca di consensi per la riforma costituzionale targata Boschi – Renzi". Lo afferma in una nota Domenico Furgiuele del Coord. Regionale 'Noi con Salvini – Calabria'. "Dopo le contestazioni di Cariati, al ministro Martina, ultimo episodio solo in ordine di tempo, è accaduto a Praia a Mare (Cs) -è scritto nella nota- dove la parlamentare Enza Bruno Bossio e il segretario regionale del Pd Magorno, intenti in un dibattito per promuovere il sì al Referendum, sono stati letteralmente subissati dalle critiche della popolazione, stanca e contraria alle scelte effettuate dalla politica del Pd nazionale e regionale sul tema sanità, ed in particolare per quanto riguarda la chiusura dell’Ospedale di Praia. Una situazione paradossale quella della sanità Calabrese in cui la politica regionale, che ha sempre fatto abuso clientelare, era stata commissariata da Renzi attraverso il duo Scura Urbani, persone di apparato ma in netta contrapposizione ad Oliverio, comunque uomo filo governativo e vicino a quell’Ncd di cui è diretta espressione il Ministro della salute Lorenzin. Una triste realtà quella interna al Pd nazionale e regionale che assume i connotati dell’assurdo se si pensa che, proprio in prossimità dell’appuntamento referendario, è stata partorita la “norma De Luca”, che improvvisamente restituisce ai governatori la titolarità di commissario nella sanità. Evidentemente, il referendum del 4 dicembre ha già prodotto i suoi primi effetti, Renzi è ritornato su i suoi passi, rinunciando a dare seguito ai buoni propositi e concedendo alla politica del solito “manuale Cencelli” il primato rispetto alla necessità di recuperare eccellenza in ambito sanitario. In questo scenario desolante, il movimento Noi con Salvini da mesi impegnato su tutto il territorio regionale, proseguirà la sua “Cavalcata” con le iniziative volte a promuovere il No al referendum, per mettere fine ad uno psicodramma tutto interno al Partito Democratico le cui conseguenze si ripercuotono inevitabilmente sulla vita dei cittadini.

    "In questo periodo ogni volta che si è parlato di Referendum il fronte del No non è mai entrato nel merito ed il merito si chiama superamento del bicameralismo paritario". Lo ha detto a Catanzaro, nel corso di una iniziativa del Partito democratico a favore del Sì al referendum costituzionale, Federico Gelli, responsabile Sanità nazionale per il Pd. All'iniziativa ha partecipato il governatore Mario Oliverio. "Vi faccio un esempio - ha spiegato Gelli -: la nuova legge sul rischio professionale in Sanità, fosse stata in vigore la nuova Costituzione, sarebbe stata già approvata e invece tra audizioni ed emendamenti dopo un anno è ancora lì. Il superamento del bicameralismo è sempre stato auspicato da tutti, ma oggi non è così ed io non vorrei che l'obiettivo sia un altro, che sia politico". Gelli ha parlato di Sanità nell'ambito della riforma costituzionale sottolineando come "le competenze esclusive che saranno del governo siano a maggiore garanzia dell'articolo 32 della carta costituzionale e dei diritti dei cittadini finalmente uguali a Nord e Sud con un sistema sanitario più equo e solidale, senza più disparità". Quindi ha fatto riferimento all'emendamento che riattribuisce ai presidenti di Regione la possibilità di essere nominati commissari per la Sanità. "La regione Calabria - ha sostenuto Gelli - deve uscire dal piano di rientro il prima possibile. In questo periodo il commissario Massimo Scura ha fatto bene ottenendo ottimi risultati. Mario Oliverio saprà cosa fare con l'aiuto di tutti noi, ma sia chiaro, nessuno avrà deleghe in bianco. Ci saranno delle verifiche".

    Domani mercoledì 30 Novembre alle 11 presso il DAM-Dipartimento Autogestito Multimediale (situato presso il Polifunzionale dell'Università della Calabria) in vista del prossimo referendum costituzionale si terrà un'iniziativa con l'On. Roberto Speranza dal titolo "Democrazia: dal consenso alla partecipazione”. L’appuntamento, organizzato dall'associazione Sviluppo Universitario in collaborazione con il Comitato UNICAL per il NO, è di quelli importanti, in quanto si illustrerà nel dettaglio la riforma costituzionale (che andrà a modificare circa un terzo dell'intero testo costituzionale) con i suoi pro e contro sotto ogni punto di vista, quindi, non solo in ambito politico, ma soprattutto sotto il profilo tecnico-giuridico. Il referendum del 4 dicembre è ormai vicinissimo e questo potrebbe essere uno degli ultimi incontri all'UNICAL prima del voto. L'incontro darà voce ad esponenti della Rappresentanza Universitaria; infatti, a fare gli onori di casa saranno Giulio Curcio Terremoto, Rappresentante al CUS e presidente dell'associazione Sviluppo Universitario e Diego Mazzitelli (rappresentante in CDA), doverosi i saluti del rettore che precederà gli interventi di Mirko Riccelli (Comitato UNICAL per il NO) e del prof. Walter Nocito, docente di Diritto Pubblico dell'ateneo, a moderare l'incontro il giornalista del corriere della sera, Tommaso Labate, per poi passare alle conclusioni dell'On. Roberto Speranza.

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