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    Nomina figlio sottosegretario Gentile, scoppia la polemica alla Camera

     

     

    Nomina figlio sottosegretario Gentile, scoppia la polemica alla Camera

    16 mar 16 La designazione dell'avvocato Andrea Gentile, "dottore di ricerca in 'Diritto penale delle scienze mediche e biotecnologiche' e docente universitario a contratto presso l'Università 'LUISS Guido Carli' di Roma", a componente del Cda dell'Istituto Tumori di Milano "risponde pienamente ai criteri normativi". Lo dice nell'Aula della Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi rispondendo al question time ad una interrogazione di Si. Riferendosi poi alla circostanza che Gentile sia il figlio dell'attuale sottosegretario allo Sviluppo Economico Antonio Gentile, Boschi puntualizza che "all'epoca della designazione, avvenuta il 16 settembre 2015, il senatore Gentile non era stato investito dell'incarico governativo". E aggiunge: "Tale rapporto di filiazione non integra alcuna causa di inconferibilità ovvero incompatibilità". Boschi ringrazia "per l'opportunità di chiarire in questa Aula una vicenda che è stata oggetto negli ultimi giorni di attenzione su alcuni organi di stampa e che concerne una designazione compiuta nel pieno rispetto delle norme di legge e statutarie vigenti". Il ministro spiega che tra le competenze dei membri del Cda dell'Istituto Tumori previste dallo Statuto della fondazione "non rientrano competenze che implicano il necessario possesso della laurea in medicina ovvero di titoli di studio o professionali in materie sanitarie. Non è infatti un caso che tra i componenti del Cda della Fondazione designati dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano compaiono soggetti non muniti di laurea in medicina ovvero di titoli di studio o professionali in materie sanitarie. Infatti, tra i componenti del Cda della Fondazione, oltre all'avv. Gentile, figurano: un diplomato ragioniere programmatore elettronico, designato dal Comune di Milano; un laureato in scienze politiche e un laureato in lettere moderne, entrambi designati dalla Regione Lombardia; due laureati in medicina e chirurgia ed un laureato in farmacia designati dalla medesima Regione".

    M5S: ipocrita difesa della Boschi. "La difesa d'ufficio del ministro Boschi rispetto alla nomina di Andrea Gentile, figlio del sottosegretario Tonino, nel Cda dell'Istituto Tumori di Milano da parte del ministro Lorenzin è tanto ipocrita quanto risibile: la rispediamo al mittente. Boschi giustifica la questa scelta affermando che al tempo di questa nomina Tonino Gentile non era ancora sottosegretario. Il problema non è, evidentemente , la carica di governo ricoperta dal senatore di Ncd ma il fatto che questi sia un parlamentare appartenente allo stesso gruppo del ministro Lorenzin. Facciamo presente a Boschi e al ministro della Salute che si chiama opportunità politica: concetto che, è evidente, non rientra loro vocabolario". Lo affermano, commentando l'intervento in Aula del ministro Boschi a Montecitorio sul caso Gentile, i parlamentari calabresi M5S Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni e i membri della commissione Affari Sociali alla Camera e della commissione Sanità al Senato. "Quando Boschi afferma che la nomina è stata fatta nel rispetto delle norme vigenti ribadiamo che la questione non è legata a leggi, leggine o codicilli, ma all'opportunità politica. Tra l'altro, è davvero triste che, al fine di giustificare la scelta compiuta, il ministro per i rapporti col Parlamento abbia dichiarato che per sedere nel Cda dell'Istituto tumori non è necessaria la laurea in medicina o un titolo di studio in materie sanitarie. La verità è che l'unico modo per non gettare un'ombra indelebile di nepotismo e clientelismo su questa nomina sarebbe stato necessario che Andrea Gentile presentasse di un curriculum inattaccabile e che la sua designazione avvenisse attraverso un processo trasparente. Tutto questo non è avvenuto".

    Scala: Risposta Boschi non soddisfa. "La risposta della ministra Boschi è assolutamente insoddisfacente. Vorrei dire alla ministra che la sociologia una cosa del genere la chiama familismo amorale. Il messaggio che arriva dalla ministra Boschi e dalla sua collega Lorenzin è devastante: l'unica competenza attribuita all'avvocato penalista Gentile per essere nominato nel Cda dell'Istituto tumori è essere figlio del sottosegretario Gentile allo Sviluppo Economico". Lo afferma in Aula a Montecitorio il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto replicando alla risposta della ministra Boschi al question time di Sinistra Italiana sulla nomina del figlio del sottosegretario Gentile nel Cda dell'Istituto nazionale Tumori. "Non basta dire - prosegue - che all'epoca Gentile non era sottosegretario. Come è noto a tutti c'era in corso un'indagine che lo aveva allontanato dall'incarico di governo, incarico reintegrato successivamente. Con questa nomina il governo dice alla nostra migliore gioventù che se è sola, se non ha un cognome giusto, o deve confidare nella fortuna e nella buona sorte o, se vuole che il suo talento venga riconosciuto, deve fare le valigie e andare via da questo Paese, prosegue Scotto. Da due anni il governo taglia nastri, racconta storie di successo, parla di merito. Tutte fandonie perché poi nominano 'i figli di'", conclude Scotto.

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