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    Oliverio "Per sviluppo settore agricolo serve continuità"

     

     

    Oliverio "Per sviluppo settore agricolo serve continuità"

    15 mar 16 "Se ci fosse stato Martina avrei colto l'occasione per porre delle questioni che mi riservo di porre in sede ministeriale e, soprattutto, in un'iniziativa, della quale dobbiamo definire la data, per il lancio del Piano di sviluppo rurale. Più in generale noi abbiamo nel settore agroalimentare del nostro Paese il comparto che più di tutti in questi anni ha retto la crisi e che esprime, quindi, grandi potenzialità ancora non pienamente espresse". Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo all'iniziativa "Occorre piantare un nuovo futuro", promossa da Confagricoltura Calabria a Falerna e alla quale avrebbe dovuto partecipare il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, trattenuto a Roma da impegni istituzionali. "Il comparto agroalimentare - ha aggiunto Oliverio - è diventato il simbolo del Made in Italy e questo è un dato di grandissima importanza da cui partire. In tale quadro, in questi anni l'agricoltura calabrese non è stata ferma e credo che più che in altre realtà questo potenziale inespresso è più marcatamente presente nella nostra regione: siamo la seconda regione per produzione olivicola, ma l'imbottigliamento è insufficiente. Siamo inoltre una regione che ha fatto notevoli passi in avanti nel settore vinicolo ed abbiamo potenzialità espansive da punto di vista della qualità coniugata alla qualità. Nel settore agroalimentare possiamo contare già oggi su un pilastro: uno strumento che è quello del Psr, fatto con il concorso attivo delle organizzazioni professionali, del mondo della produzione e con l'obiettivo di fare esprimere pienamente le potenzialità del settore agroalimentare e di farle esprimere in una visione più generale. In questa regione noi abbiamo bisogno di recuperare ritardi enormi dal punto di vista economico e sociale e che sono il portato di un lungo periodo e che dobbiamo e possiamo recuperare attraverso un concorso attivo delle istituzioni e dei soggetti sociali". "La sfida che abbiamo davanti - ha proseguito Oliverio - si vince o si perde se questo concorso di realizza e per realizzare questo concorso c'è bisogno di un'operazione culturale. Ho trovato una Regione malata di patologie in alcuni settori cancerogene. Allo stesso tempo, però, sono convinto che possiamo fare una grandissima operazione e, per questo, c'è bisogno di un concorso di soggetti perché, se c'è una Regione malata, è perché ci sono state una politica e una domanda malate. Bisogna attenersi alle regole che devono mettere tutti alla pari. Questa è la vera sfida che abbiamo davanti prima ancora di ogni altra. La discontinuità che è necessaria per questa terra deve fare i conti con questo dato: discontinuità come rispetto delle regole e non ingessatura e immobilismo". "Sono profondamente convinto - ha detto ancora il governatore calabrese - che è necessaria un'azione di discontinuità. Noi dobbiamo utilizzare le risorse per fare esprimere pienamente il valore aggiunto della nostra produzione attraverso la creazione di un quadro di convenienze verso l'associazionismo e l'innovazione. Innovare per utilizzare tecnologie che sono capaci di rendere più competitivo il prodotto. Sostenere in modo robusto la immissione di giovani in agricoltura: in tale senso abbiamo previsto una premialità di 55 mila euro per i giovani che vogliono intraprendere l'attività agricola, con un incentivo fino al 60%. L'agricoltura non può essere solo Psr ma deve attraversare in modo orizzontale l'utilizzazione delle risorse perché noi abbiamo il problema della perifericità. Al ministro Martina avrei voluto sottoporre un dato dal quale non si può sfuggire, che è quello delle difficoltà dell'impresa. In tale direzione farei subito un'operazione per la ricapitalizzazione e il ripiano delle passività onerose perché chi ha investito per mettere al passo l'agricoltura calabrese si è esposto con gli istituti bancari e oggi vive una situazione di difficoltà. Bisogna studiare degli strumenti e noi, nei limiti delle nostre possibilità, siamo pronti ad affrontare questo problema". "Credo - ha concluso Oliverio - che anche sul terreno della semplificazione bisogna agire come abbiamo fatto con la digitalizzazione. Agire perché a monte si possano determinare le condizioni per garantire la trasparenza. É fondamentale un rapporto tra forze sociali ed istituzioni, di concerto con l'azione della magistratura, che è benvenuta".

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