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Ordine Commercialisti Reggio "Su sorteggio critiche contraddittorie"
Ordine Commercialisti Reggio "Su sorteggio critiche contraddittorie" 21 mag 16 "La polemica divampata in questi giorni riguardo alla scelta del presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, di procedere mediante estrazione a sorte dei candidati alla nomina negli Enti strumentali della Regione fa ritornare alla mente vecchie discussioni, largamente diffuse in ambito professionale, che attengono alle modalità procedurali di individuazione del requisito di indipendenza di chi è chiamato a gestire e/o controllare la cosa pubblica ed alla valutazione delle qualità personali e professionali". Lo afferma, in una nota, il presidente dell'ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Reggio, Bernando Femia. "Sembrerebbe, per quanto è dato leggere nelle pagine dei quotidiani - prosegue Femia - che i critici della scelta mediante sorteggio non ritengano che il requisito di indipendenza debba essere richiesto ai nominandi, con ciò che ne consegue riguardo a tutta una letteratura scientifica sull'argomento che viene, senza motivazione apparente, sorvolata. L'indipendenza, specie da colui o coloro che effettuano la nomina, non può non essere considerata, un vantaggio per la collettività, atteso che, in special modo nel caso in questione, vengono eliminate alla radice presunzioni di 'appartenenza' o 'militanza' a tale o tal'altra compagine politica, essendo la selezione affidata al caso. Ma 'caso', non può significare, né significa certamente irresponsabilità o mancanza di analisi preventiva delle qualità dei candidati, visto che, a norma di legge regionale, dovrebbero essere stati inseriti nelle urne solo coloro che possiedono i requisiti professionali e personali che preventivamente si è dato proprio il Consiglio regionale, a meno di non voler minare la valenza della legge stessa…". "Al di là della contraddizione in termini - sostiene ancora Femia - che non si può non rilevare in questa critica, considerato che, val la pena ribadire, la scelta viene effettuata nell'ambito di un elenco di nominativi in possesso di requisiti appositamente e preventivamente normati dalla Legge, non si riesce a comprendere quali possano essere i parametri valutativi della qualità della persona e/o del professionista. Anche su questo sarebbe più che opportuno discutere per trovare parametri obiettivi e non tendenziosi. Infine, l'indipendenza dal 'mandante' comporta la conseguente reciproca (tra mandante e mandatario) verifica dei doveri d'Ufficio che non troveranno certamente, questa volta sì, protezione nelle alte sfere, in quanto non direttamente responsabili della (in)felice scelta, sentendosi più liberi nel diritto di critica, con buona pace per chi vuol mettere mano alla nomina dei 'soliti noti'".
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© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |