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Corbelli "Grateri ridia libertà a Principe"

 

 

Corbelli "Grateri ridia libertà a Principe"

17 mag 16 Il leader del movimento Diritti Civili Franco Corbelli, in una nota, chiede al neo-procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri di "affrontare e risolvere subito il caso di Sandro Principe, detenuto ai domiciliari da 56 giorni, l'unico degli imputati della inchiesta della Dda di Catanzaro su Rende, a continuare ad essere (ingiustamente, secondo Corbelli) privato della libertà, nonostante non sussista più nessuna delle tre esigenze cautelari (reiterazione del reato, inquinamento delle prove e pericolo di fuga) e malgrado Principe oramai da molto tempo non ricopra più alcun incarico politico e istituzionale e abbia, il suo partito, il Pd, perso, due anni fa, anche le elezioni comunali rendesi". "Per il caso Principe - afferma Corbelli - rivolgo oggi un appello al procuratore Gratteri, che, ricordo, ho difeso quando, nell'aprile del 2008, per la vicenda della microspia trovata nel suo ufficio, venne di fatto lasciato da solo. Io fui l'unico che non solo espresse solidarietà, definendo già allora Gratteri un giudice eroe, come Falcone e Borsellino, e chiedendo alla società civile, ai giovani e al mondo della scuola una mobilitazione in sua difesa ma andai anche a Reggio a manifestare davanti al Palazzo di Giustizia. Oggi a Gratteri chiedo di porre fine all'ingiustizia e alla sofferenza che sta vivendo Sandro Principe, in perfetta solitudine, per l'ignobile silenzio del suo partito, dei suoi capi e pseudogarantisti come Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, che lo hanno completamente abbandonato e dimenticato".

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