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    Elezioni in Calabria, reazioni e commenti

     

     

    Elezioni in Calabria, reazioni e commenti

    06 giu 16 "Un unico vincitore e tanti sconfitti. Mario Occhiuto, con la sua travolgente ed entusiasmante volata, manda a casa il Partito della Nazione firmato Verdini, ma soprattutto chiede anticipatamente l'era Oliverio alla Regione". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale Domenico Tallini. "La chiave di lettura del voto di Cosenza è inequivocabile. Il candidato del Partito Democratico non raggiunge nemmeno il 20%, mentre i suoi alleati 'verdiniani' raccolgono risultati praticamente insignificanti. Un po' come accaduto a Napoli dove il candidato Renzi-Verdini non arriva al ballottaggio. Il Grande Sconfitto in Calabria ha però un nome e un cognome: Mario Oliverio". "Il Governatore - prosegue Tallini - ci ha messo la faccia in questa campagna elettorale cosentina, nel cuore del suo feudo elettorale, dispiegando tutta la macchina clientelare di cui la Regione dispone. Ha cercato di annebbiare le idee ai cosentini con operazioni di facciata, come l'annuncio del nuovo ospedale e della metropolitana, ma senza riuscire a nascondere il fallimento accumulato già nei primi 18 mesi di presidenza. Sono stati puniti l'immobilismo, la sostanziale incapacità di affrontare i problemi, la totale assenza di programmi e di idee di un centrosinistra che nella nostra regione è già alle corde. Si pensi che ben quattro delle sei grandi città calabresi (Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Lamezia Terme) sono governate dal centrodestra e che due sono state conquistate (prima Lamezia Terme, poi Cosenza) con Oliverio regnante. a popolarità di Oliverio è ai minimi storici. Si votasse oggi, il centrodestra non avrebbe difficoltà a riprendersi la guida della Regione. Chissà se questo non possa avvenire a breve".

    "La schiacciante vittoria di Mario Occhiuto - afferma il consigliere regionale Fausto Orsomarso - premia la credibilità di un grande sindaco, lo spirito di squadra, il progetto civico che può e deve essere esportato oltre i confini di Cosenza per diventare modello di riferimento per quanti sono alternativi al centrosinistra. Vince il buongoverno e perde il partito della Nazione, il cui disegno surrettizio è percepito coem pericoloso dai cittadini. Siamo abituati a rispettare gli avversari e lo facciamo anche adesso , sperando che il centrosinistra calabrese rifletta sugli errori (anche di stile) commessi a Cosenza, perseguendo la politica del dileggio che si è rivelata in boomerang".

    "Una vittoria, netta, la sua. Se Occhiuto era il Real Madrid, la vittoria non gliel'ha, certo, contesa l'Atletico di Madrid, ma....il Frosinone. Adesso, basta con le polemiche e le sterili risse, spazio alle soluzioni concrete per i tanti problemi dei cittadini. La campagna è alle nostre spalle". Così Pietro Mancini, già sindaco di Cosenza. "Vittoria di Occhiuto, da accettare: è stata larga - prosegue Mancini - ma favorita dagli errori, nella campagna elettorale, nei temi e nella scelta dei candidati (compreso quello, poco conosciuto in città, che, in piena campagna, si è, insalutato ospite, ritirato, tornando a Roma....)".

    "A Crotone il voto del 5 giugno - afferma l'ex assessore regionale Ubaldo Schifino - segna l'affermazione delle forze politiche del centrosinistra, della candidata a sindaco Rosanna Barbieri e delle liste civiche e di partito della coalizione, che pur non avendo raggiunto la maggioranza della metà più uno dei votanti, risultano prime e naturali favoriti del ballottaggio del 19 giugno. Il centrosinistra unito, l'idea di città e le proposte innovative che ha saputo mettere al centro del confronto elettorale - prosegue Schifino - sono stati determinanti per l'importante risultato raggiunto. Ora bisogna prepararsi al ballottaggio con fiducia e aperti a recepire le proposte della nostra comunità, che possano dare ulteriore forza al progetto di governo e allargare il consenso elettorale".

    "Il voto espresso dai cittadini calabresi conferma un dato sempre più preoccupante". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario regionale del PCdI Michelangelo Tripodi. "Cresce l'astensione, sono sempre meno gli elettori che si recano alle urne - prosegue Tripodi - e dilaga la sfiducia verso i partiti e la politica. E' un dato su cui bisognerà tornare anche perché, per quanto ci riguarda, la nostra stessa impresa politica di ricostruzione del Partito Comunista Italiano deve provare ad agire proprio in questo mondo sempre più grande dell'astensionismo che colpisce largamente un elettorato di sinistra sempre più deluso e a cui noi dobbiamo restituire voglia di battersi e di lottare per il cambiamento e la trasformazione sociale. Nel voto calabrese c'è un dato che accomuna tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti, da Rossano a Crotone, da Cutro a Cosenza: la sconfitta generale del Partito Democratico che in alcune realtà come a Cosenza subisce un vero e proprio tracollo".

    La segreteria regionale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore, in una nota, "esprime soddisfazione per i risultati conseguiti dai candidati e dalle liste in cui essi si trovavano, pur nella limitata partecipazione numerica. Il Msi-Fiamma Tricolore ha presentato una propria lista a Crotone che con limitati mezzi e nel marasma di candidati, ben 800 in una città di soli 50 mila elettori aventi diritto e con una scala di un candidato ogni 62 elettori, ha comunque raccolto tanta simpatia e rispetto ed un gruzzoletto di voti che il nostro candidato Sindaco ha già annunciato durante la campagna elettorale di voler lasciare liberi da qualsiasi impegno in occasione del ballottaggio. A lui chiediamo solo di voler tener conto, nel precipuo interesse di Crotone e dei crotonesi, alcuni dati obiettivi che contraddistinguono i due candidati al ballottaggio quali l'appartenenza politica, le novità di cui sono portatori, l'affidabilità e le affinità programmatiche. L'ultima parola, comunque, alla segreteria regionale che si terrà nei prossimi giorni proprio a Crotone".

    "Il successo straordinario di Mario Occhiuto a Cosenza, arrivato al termine di una campagna elettorale accompagnata dall'entusiasmo e dalla partecipazione di migliaia di cittadini - afferma Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia - premia i risultati tangibili ottenuti dalla sua amministrazione, e boccia sonoramente le manovre di palazzo e gli inciuci di potere consumati sulla pelle di una città che ha mostrato la sua reazione in maniera eclatante ed intelligente, dando fiducia alla buona politica anziché all'antipolitica. Allo stesso modo è innegabile che la vittoria del centrodestra al primo turno a Cosenza rappresenta un forte e per nulla inaspettato segnale di bocciatura del presidente della Regione Mario Oliverio e della sua azione amministrativa, contrassegnata in quest'anno e mezzo da molte chiacchiere e da pochi fatti. Oliverio ha messo la faccia in questa campagna elettorale, nella sua Cosenza, e ha perciò potuto constatare come sia ormai evaporato l'ampissimo consenso ricevuto alle regionali. Nonostante sulla sua affollata quanto già sgangherata nave si siano affrettati a salire, accolti con tutti gli onori, personaggi che senza alcun ritegno girano di porto in porto cercando di intercettare il vento giusto. Peccato che questi personaggi siano un po' come quelle donne che, nelle vecchie storie di mare, con la loro lussuriosa seduzione creano tensioni tra la ciurma portando sfortuna e disgrazie all'intera nave. In fondo il giusto destino per chi, evidentemente abbagliato dal potere fine a se stesso, non ha voluto accettare una sfida di grande civiltà democratica: quella di rifiutare i transfughi e chi considera la politica non come impegno al servizio del cittadino, ma come luogo del mercimonio e della spregiudicatezza morale. La dura lezione arrivata da Cosenza dovrebbe fare riflettere il governatore e i rappresentanti del Pd calabrese e richiamarli a scelte di responsabilità nei confronti dei cittadini. Se continueranno ad eclissarsi continuando come se nulla fosse accaduto, dimostreranno tutto il loro disinteresse nei confronti dei cittadini calabresi che hanno esaurito da tempo i bonus di fiducia da concedere"

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