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    Consiglio regionale rinvia decisioni su quadro paesaggistico. Presa d'atto su Psr

     

     

    Consiglio regionale rinvia decisioni su quadro paesaggistico. Presa d'atto UE su Psr

    23 feb 16 Il Consiglio regionale ha rinviato la trattazione, per un ulteriore approfondimento in Commissione "Ambiente" del "Quadro Territoriale Regionale a valenza Paesaggistica" (QTRP). Una decisione giunta al termine di un articolato dibattito scaturito dalla richiesta del Presidente della IV Commissione "Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente", di rinviare il Provvedimento per la verificare la legittimità di alcuni emendamenti presentati. Il consigliere Domenico Tallini ha ribadito la necessità di un ulteriore approfondimento "giuridico, politico e tecnico" di un piano "che se adottato comporterà una serie di vincoli" che creeranno maggiori problemi di quelli che si intende risolvere. Richiesta che è stata condivisa anche dal consigliere di maggioranza Giovanni Nucera (Sel) che ha ricordato di aver "avvertito il Presidente Bevacqua sulla necessità di non andare avanti nell'approvazione della legge che crea delle difficoltà", mentre Carlo Guccione (Pd) si è chiesto "se lo stesso è compatibile con la spesa comunitaria, visto che qualche problema lo abbiamo registrato con la legge urbanistica regionale, approvata qualche settimana fa". Il capogruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò ha censurato il modo di fare della maggioranza, che Francesco Cannizzaro (Cdl) ha definito "da teatrino, perché si presenta in Aula senza aver concordato il da farsi". Dopo Fausto Orsomarso (Misto) che ha accusato la Giunta di aver lavorato poco su un provvedimento approvato nella scorsa legislatura, "tanto da non averlo emendato per niente", è intervenuto "al fine di evitare che si alimenti ulteriore confusione su un tema particolarmente rilevante per la nostra regione", il presidente della Giunta Mario Oliverio. Nel definire "saccente Orsomarso" Oliverio ha affermato di comprendere "le esigenze politiche che spingono a forzature strumentali, ma non capisco - ha aggiunto - come si possa alterare la realtà dei fatti". Oliverio ha ripercorso l'iter della legge, "strumento già definito nel corso della passata legislatura con una convergenza generale. Maggioranza ed opposizione - ha ricordato il Presidente Oliverio - hanno espresso condivisione in Commissione e un'ampia partecipazione dei soggetti istituzionali coinvolti si è svolta in sede di Conferenza dei servizi dove ho avuto l'onore di partecipare da Presidente della Provincia di Cosenza". "Qui non c'è nessuna rivendicazione di primogenitura - ha commentato Oliverio che ha escluso problemi di sorta rispetto alla programmazione 2014-2020. "Mi si dica quali sono gli impedimenti" ha chiesto perentorio ai consiglieri, difendendo la struttura del Piano che rappresenta "una sintesi accettabile, ed una base dalla quale partire per evitare alla Calabria di perdere altro tempo. Ci si confronti liberi da atteggiamenti precostituiti" - ha concluso Oliverio che ha anticipato di voler partecipare al confronto in Commissione. Nel mettere ai voti il rinvio dell'esame del provvedimento il Presidente del Consiglio Nicola Irto ha informato che l'iter che la proposta seguirà verrà definito in sede di Conferenza dei capigruppo.

    Tre punti all'ordine del giorno. Tre soli punti all'ordine del giorno per l'odierna seduta del Consiglio regionale a Palazzo Campanella. Al primo punto una proposta di provvedimento amministrativo riguardante il Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica, a seguire la presa d'atto della Commissione europea di approvazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 (Feasr) della Regione Calabria e istituzione del comitato di sorveglianza. Chiude l'ordine dei lavori la proposta di legge di iniziativa della Giunta che modifica l'articolo 44 della legge 13 aprile 1983 che modifica il quorum referendario nei referendum consultivi con oggetto la fusione di più comuni.

    Si a presa d'atto UE su Psr. Il Consiglio ha approvato la proposta di provvedimento amministrativo inerente la "Presa d'atto della decisione della Commissione Europea di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (Feasr) della Regione Calabria e istituzione del Comitato di Sorveglianza". Sul provvedimento ha relazionato il consigliere Giuseppe Aieta. Approvata, con emendamenti, anche la Proposta di Legge di iniziativa della Giunta regionale recante "Modifiche ed integrazioni all'art. 44 della legge regionale 5 aprile 1983, n. 13, recante: "Norme di attuazione dello Statuto per l'iniziativa legislativa popolare e per i referendum". Sul punto ha svolto la sua relazione il consigliere Franco Sergio (Oliverio Presidente). La modifica di legge è scaturita dalle deliberazioni di fusione in un unico comune dei consigli comunali di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. La Calabria, sulla scia di quanto già disposto da altre Regioni, al fine di favorire ogni processo di aggregazione tra i Comuni calabresi che oggi risultano eccessivamente frammentati ha così disposto di eliminare il quorum di validità ritenendo che l'eliminazione della soglia possa agevolare le iniziative comunali di fusione e dare un forte impulso ai processi diretti a rafforzare la governante delle istituzioni locali. La proposta di legge ha modificato l'art. 44 della legge regionale n. 13 del 1983, introducendo un nuovo comma, che prevede "nel solo caso in cui il referendum consultivo abbia ad oggetto la fusione di più comuni, la proposta referendaria si intende accolta qualora la maggioranza dei voti validamente espressi sia a favore della medesima, quand'anche non abbia partecipate la maggioranza degli aventi diritto al voto". Nel corso dei lavori il consigliere Ennio Morrone ha comunicato al Presidente ed all'Assemblea di aver lasciato il Partito di Forza Italia "per incomprensioni politiche con la dirigenza regionale", ma di rimanere comunque in seno al gruppo per ottemperare al mandato ricevuto dagli elettori. Orlandino Greco (Oliverio Presidente) ha dato comunicazione di aver depositato due testi di legge che riguardano due proposte di legge in discussione alla Camera, dedicate alle modifica dell'assetto di 20 Regioni e del sistema della legislazione concorrente, "affinché il Consiglio possa avviare una discussione seria e attiva su questi argomenti".

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