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    Consiglio regionale approva registro tumori e norme sicurezza ed emersione lavoro

     

     

    Consiglio regionale approva registro tumori e norme sicurezza ed emersione lavoro

    08 feb 16 Sono iniziati i lavori del Consiglio regionale con cinque punti all'ordine del giorno il primo dei quali riguarda l'istituzione del Registro tumori della Regione. Si discuterà di un progetto di legge inerente la tutela della sicurezza e la qualità del lavoro e il contrasto e all'emersione del lavoro non regolare. Chiuderà i lavori odierni la proposta di provvedimento amministrativo recante la modifica dei confini territoriali dei Comuni di Petronà e Belcastro e l'effettuazione del relativo referendum consultivo.

    Approvato registro tumori. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza con la formula del coordinamento formale l'istituzione del Registro tumori di popolazione della regione Calabria. Una proposta di legge che è stata valutata positivamente da quasi tutti i rappresentanti dei gruppi consiliari. Giuseppe Tommaso Mangialavori (Cdl), nel dirsi favorevole ad un progetto di legge "che affronta una problematica così sentita e di interesse generale", ha annunciato la presentazione di tre emendamenti, "destinati - ha spiegato - a rendere questo strumento veramente fruibile dalla Calabria" e dedicati, rispettivamente alla ridefinizione registro tumori, alla allocazione delle unità funzionali e del registro ed alla definizione precisa delle fonti dei flussi informativi. Giuseppe Giudiceandrea, per i Democratici Progressisti, nel definire "apprezzabili" le proposte emendative del consigliere Mangialavori, ha aggiunto che "risulterebbero ridondanti rispetto alla necessità di rendere la legge snella, poiché la proposta è strettamente rispondente alla normativa vigente". Per Domenico Bevacqua (Pd) "la proposta sull'istituzione del Registro dei tumori colma un vuoto legislativo della Regione Calabria e fornisce risposte concrete ad un quadro allarmante della Calabria. E' necessario istituire una commissione d'inchiesta sulla situazione ambientale e la prevenzione, già oggetto di una apposita proposta di legge a mia firma". Enzo Ciconte (Pd) ha sostenuto che il "Consiglio regionale inizia oggi un percorso importantissimo nella prevenzione dei tumori, e soprattutto la loro incidenza sul territorio regionale", avvertendo però sulla "necessità di attenzionare la problematica in maniera efficace". Antonio Scalzo (Pd) ha segnalato la mancanza di sinergia e collegamento tra "istituzioni che dovrebbero contribuire allo studio epidemiologico, e le modalità per combattere il fenomeno. Manca, inoltre un coordinamento". Da qui la proposta di costituzione di una "task force, in capo alla Presidenza, che faccia da collegamento tra le istituzioni preposte allo studio ed alla lotta delle patologie oncologiche e delle loro cause e coordini le stesse dal punto di vista operativo". Prima di passare al secondo punto all'ordine del giorno, sono giunte richieste di nuovi inserimenti all'ordine dei lavori. Sono state aggiunte una mozione del consigliere Antonio Scalzo, riguardante l'emergenza ordine pubblico e sicurezza a Lamezia Terme; una mozione del consigliere Carlo Guccione sulla A3; una proposta di modifica della legge regionale 29/2015, "che rivesta carattere di urgenza" avanzata dal consigliere Franco Sergio; una mozione del consigliere Giovanni Arruzzolo (Ncd) in relazione ai danni dell'alluvione del 30 e 31 ottobre scorsi nella locride ed un ordine del giorno del consigliere Flora Sculco per discutere del decreto di soppressione delle Unità operative di Protezione civile a Crotone e Vibo Valentia.

    Approvate norme sicurezza ed emersione lavoro. Il Consiglio regionale ha approvato le "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 aprile 2012, n. 13 (Disposizioni dirette alla tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all'emersione del lavoro non regolare) e la nuova "Disciplina sulla trasparenza dell'attività politica e amministrativa della Regione Calabria e dei suoi enti strumentali e sull'attività di rappresentanza di interessi particolari". Nel primo caso, "le nuove norme - ha spiegato Michelangelo Mirabello nella sua relazione - provano a configurarsi come un intervento normativo innovativo nel rispetto della problematica del lavoro non regolare". Tra le novità elencate da Mirabello, la riduzione della spesa per la commissione regionale per l'emersione del lavoro non regolare, e il principio che la comunicazione delle assunzioni ai centri per l'impiego, da parte dei datori di lavoro, avvenga prima dell'inizio del rapporto di lavoro. Altra novità è la previsione di elenchi di prenotazione provinciali per i lavoratori disponibili all'assunzione nel settore agricolo e l'istituzione dell'Osservatorio regionale della Calabria dell'economia sommersa. Soddisfazione per l'approvazione del provvedimento è stata espressa dall'assessore regionale al Lavoro, Federica Roccisano. "Una legge di sinistra - ha detto - che tutela i lavoratori e, come valore aggiunto, premia gli imprenditori onesti". Analogo risultato ha ottenuto la cosiddetta legge sulla regolamentazione dei gruppi di pressione. Il consigliere Sergio, nell'illustrare il testo della proposta di legge, ha evidenziato come "tra i vari aspetti, essa individua, quale decisore pubblico oggetto della presente legge, non solo l'organo consiliare, le sue articolazioni, i singoli consiglieri, ma anche gli organismi amministrativi dell'Ente, tanto di indirizzo che di alta amministrazione", quindi, Giunta, assessori e sottosegretari e organi dirigenziali di vertice. Approvata anche la proposta di legge, d'iniziativa della Giunta regionale, recante "Modifiche alle leggi regionali n.10/2000 e n.66/2012 e gestione transitoria degli acquedotti rurali". "Legge - ha spiegato il relatore Franco Sergio - che incardina in capo all'Arsac l'Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese, la gestione liquidatoria della disciolta Arssa".

    Approvati reefrendu, Perona e belcastro, no a chiusura unità ProtCiv. Il Consiglio regionale ha concluso i lavori odierni con l'approvazione della proposta di legge inerente l'effettuazione del referendum consultivo sulla modifica dei confini territoriali dei comuni di Petronà e Belcastro, in provincia di Catanzaro. L'ordine dei lavori è stato completato con l'approvazione della mozione n. 52 del consigliere Antonio Scalzo (Pd), sull'emergenza ordine pubblico e sicurezza a Lamezia Terme. Sul tema è intervenuto il Presidente della Commissione contro la 'ndrangheta Arturo Bova che nel convidivere la preoccupazione espressa dal consigliere Scalzo ha chiesto la calendarizzazione di una seduta del Consiglio regionale dedicata al tema della sicurezza in tutto il territorio regionale, "messa a repentaglio - ha detto - da ripetute azioni delittuose che hanno interessato ambiti diversi della società civile e delle istituzioni". L'Assemblea di Palazzo Campanella ha approvato la mozione n. 51 sull'attivazione delle procedure relative alla misura 5 del Psr 2014-2020 per l'area della Locride e l'ordine del giorno proposto da Flora Sculco (Calabria in rete) sul Decreto dirigenziale di soppressione delle Unità operative di Protezione civile di Crotone e Vibo Valentia. Nell'ordine del giorno il Consiglio regionale impegna la Giunta a "farsi carico di predisporre gli opportuni atti ed indirizzi affinchè venga revocato il Decreto del Dirigente generale 235/2016, almeno nella parte in cui si sancisce la soppressione delle sedi della protezione civile regionale di Crotone e di Vibo Valentia, ed a presentare in Commissione Ambiente la progettualità circa la riorganizzazione del settore di cui si sta occupando il nuovo dirigente al fine di concertarla insieme, Giunta e Consiglio, fermo restando le competenze in capo al livello tecnico-amministrativo, relativa alla razionalizzazione del settore, ispirati a ottenere il migliore risultato possibile in termini di efficacia ed efficienza, in un settore di straordinaria importanza, da cui i calabresi si attendono certezze operative e capacità di prevenire e gestire ogni sorta di rischio ambientale". Il Consiglio tornerà a riunirà il 16 febbraio.

    Cgil: Approvazione norme emersione atto importante. "L'approvazione da parte del Consiglio regionale della legge per l'emersione del lavoro nero e di contrasto al fenomeno del caporalato, presentata dal consigliere Sebi Romeo, è un atto legislativo importante e di civiltà che raccoglie fondamentalmente le denunce e le proposte che la Cgil e la Flai hanno fatto in questi anni. Questa è la Calabria che vogliamo: civile, accogliente e democratica". E' quanto é scritto in una nota della Cgil e della Flai-Cgil della Calabria. "La Cgil e la Flai della Calabria - prosegue la nota - in questi anni hanno costantemente posto il problema del caporalato, delle condizioni di lavoro e di vita disumane che trovano l'esempio più emblematico nelle tendopoli e nei rifugi lager del nostro territorio. Abbiamo portato alla luce in questi anni le condizioni di sfruttamento nel lavoro e la vita insopportabile di migliaia di uomini e di donne. Questa legge adesso può essere di aiuto per far emergere il lavoro nero e per dare dignità e migliori condizioni di vita alle persone. Il governo nazionale, però, si è limitato fino ad oggi a poche ed inefficaci azioni dimostrative. Deve invece fare di più. Dalla Calabria si manda un messaggio che parla al Paese perché adesso è necessario stabilire immediatamente delle norme a livello nazionale per la confisca e la responsabilità in solido per le aziende che sfruttano i lavoratori nei campi. Adesso si tratta di andare ancora più avanti affinché il contrasto al caporalato diventi una battaglia da vincere subito e a tutti i costi".

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