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    In Regione incontro su vertenza Italcementi, discusssa riconversione fabbrica

     

     

    In Regione incontro su vertenza Italcementi, discusssa riconversione fabbrica

    15 dic 16 "Convocato dal presidente della Regione Mario Oliverio, si è svolto, nella sede della Cittadella, alla presenza dell'assessore allo sviluppo economico e alle attività produttive Carmela Barbalace, un incontro con il management di Italcementi per affrontare la questione legata allo stabilimento di Castrovillari". Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta regionale. Presenti all'iniziativa il consigliere regionale Vincenzo Pasqua, i sindaci Domenico Lo Polito di Castrovillari, Alessandro Tocci di Civita e Angelo Catapano di Frascineto, il presidente dell'Ente Parco Nazionale del Pollino Domenico Pappaterra e i sindacati confederali, di categoria e del territorio. "Le questioni sul tavolo della discussione - è detto nel comunicato - hanno riguardato il futuro del sito industriale di Castrovillari e il destino dei 65 lavoratori di cui, per come ha anche confermato il direttore risorse umane di Italcementi Giuseppe Agate, 31 sono la forza lavoro del ciclo produttivo, gli altri, entro il 31 dicembre prossimo, dovranno decidere se aderire al Piano sociale delle fabbriche per essere accompagnati ad un'uscita incentivata, tenendo anche conto che a settembre scade la copertura degli ammortizzatori sociali. A giugno 2017 cesserà, altrimenti, il loro rapporto di lavoro. Per quanto riguarda il Piano produttivo della cementeria, Agate ha sottolineato che rimane invariato e che comprende sei fabbriche a ciclo completo sul territorio nazionale e nove centri di macinazione tra cui anche Castrovillari. La parte dello stabilimento che comprende i forni è, invece, dismessa e l'area è disponibile per gli imprenditori che volessero avviare nuove attività". "La questione - ha sottolineato il presidente Oliverio - la stiamo affrontando su diversi tavoli, sia a livello nazionale che regionale, per verificare la possibilità di allungare la copertura degli ammortizzatori sociali, considerando anche l'art. 42 del Jobs Act, per avere il tempo di lavorare a soluzioni di rioccupazione, tenendo presente una serie di investimenti con impegno di risorse reali importanti per il Sud che riguarderanno collegamenti stradali, ferrovia, innovazione tecnologica ed energetica". "L'assessore Barbalace ha, tra l'altro - è detto nel comunicato - sollecitato uno sforzo da parte dell'azienda per 'l'avvio di un piano che riutilizzi la parte che dovrà essere dismessa, attraverso l'impiego dei lavoratori, per restituire un'immagine ambientale ad un territorio che ha tantissime peculiarità'. Anche i sindaci hanno chiesto a gran voce la bonifica dell'area per riportarla allo stato originario. I sindacati, dopo aver ribadito che non chiedono forme di assistenzialismo per i lavoratori ma la salvaguardia dei posti esistenti, hanno sollecitato la Regione ad avviare una manifestazione d'interesse per verificare la disponibilità delle aziende locali ad investire sul sito del cementificio. Al termine dell'incontro si è stabilito di programmare una prossima interlocuzione tra Regione e Italcementi per valutare la possibilità dei lavoratori di aderire al Piano sociale e, nel contempo, verificare anche l'ipotesi del prolungamento della cassa integrazione".

    "Il presidente della Regione Mario Oliverio e l'assessore allo sviluppo economico e alle attività produttive Carmela Barbalace, hanno presieduto un incontro con i dirigenti di Italcementi di Vibo Valentia. Presenti alla riunione - informa l'ufficio stampa della Giunta - il consigliere regionale Vincenzo Pasqua, il dirigente del Dipartimento lavoro Fortunato Varone, il sindaco di Vibo Elio Costa, Filippo Valotta e Rosaria Guzzo del Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive, e i sindacati confederali e di categoria. Durante l'incontro si è discusso del progetto di riconversione del cementificio vibonese chiuso da circa tre anni. L'azienda ha ribadito la disponibilità a cedere l'intero sito per essere convertito in attività produttive ed, eventualmente, di bonificarlo nel rispetto della normativa vigente". "Entrando nel dettaglio del progetto di riconversione - riporta ancora il comunicato - si è parlato di un'area completamente urbanizzata sulla quale si potrà realizzare un 'condominio' industriale variegato, tenendo gli occhi puntati al porto di Vibo Valentia e agli investimenti per quello di Gioia Tauro, con la possibilità di reinserimento di tutti i lavoratori".

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