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Barbanti "Cda Sacal finito in farsa"
Barbanti "Cda Sacal finito in farsa" 16 set 15 "Come immaginavamo la riunione del CdA della Sacal, al quale avevamo chiesto piu' volte in questi mesi un atto di coerenza nel rispetto dei cittadini e della magistratura e cioè le dimissioni ed il rinnovo dello stesso in un'ottica di totale discontinuità col passato, e' finita con la farsa della dichiarazione di fiducia al Presidente, peraltro non si sa chiesta da chi e per cosa". Lo sostiene, in una dichiarazione, il deputato Sebastiano Barbanti, di Alternativa libera. "La riunione indetta dopo la richiesta di dimissioni dell'intero organo da parte dei consiglieri Gaetano Pignanelli (rappresentante della Regione), Vincenzo Bruno (Provincia di Catanzaro) e Francesco Grandinetti (soci privati) - aggiunge Barbanti - ha visto l'assenza proprio di queste tre persone in dissenso con la presidenza che, a loro avviso, non ha redatto l'ordine del giorno secondo le loro richieste. Siamo altresi' d'accordo con i tre consiglieri 'dissidenti' in merito alle conclusioni della nota che hanno inviato alla presidenza del CdA alla fine del Consiglio: 'è utile, pero', che vengano rassegnate da tutti le dimissioni dal CdA, al fine, gli indagati, di essere liberi di dimostrare serenamente la loro innocenza, la magistratura di svolgere il proprio ruolo, e la Sacal di poter avviare i programmi prossimi nell'interesse della Calabria, scevra da pregiudizi e speculazioni di qualsiasi genere. Pertanto, per le ragioni sopra esposte, chiediamo l'immediata convocazione dell'assemblea per la determinazione consequenziale alle nostre richieste'. Ribadiamo, però, che per eliminare pregiudizi e speculazioni il Consiglio deve essere formato da persone non riconducibili a persone e/o avvenimenti richiamati in tali indagini della magistratura. Ricordiamo agli enti designanti che alcuni dei membri del CdA della Sacal sono sotto inchiesta per accuse gravi quali abuso d'ufficio e turbativa d'asta, e quindi appalti pilotati e assunzioni facili. Sono sicuramente meritevoli nel riporre la fiducia nei loro rappresentanti, ma nel caso la magistratura dovesse accertare responsabilità oggettive anche loro perderanno ogni credibilità e dovranno rispondere delle loro scelte". "Consigliamo quindi di valutare in maniera obbiettiva - conclude il deputato - la possibilità di azzerare il CdA Sacal in modo che i circa 500 milioni di euro possano essere stanziati per rimodernare veramente l'aeroporto e rilanciare l'economia della nostra regione e non per accontentare il bacino elettorale dei soliti personaggi che ben conosciamo"
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© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |