Governatori alla UE "Adesso più aiuti agli Enti per gestire i migranti"

14 set 15 Di fronte "alla peggiore crisi di rifugiati dalla Seconda Guerra mondiale" ad oggi, "pensiamo siano necessari più sforzi per aiutare le autorità locali e regionali". Questo è l'appello lanciato all'Ue in una lettera comune firmata da undici governatori dell'area del Mediterraneo, in primis Mario Oliverio (Calabria), Rosario Crocetta (Sicilia) ed Enrico Rossi (Toscana), insieme a due colleghi francesi, due spagnoli e tre greci. Gli enti locali chiedono di essere coinvolti negli accordi raggiunti e nelle decisioni che verranno: più avranno voce in capitolo, "più efficace sarà la soluzione alla crisi" scrivono gli undici governatori. L'altra priorità è che "per l'Europa è impensabile, a lungo termine, arrivare ad una gestione sostenibile ed efficiente dei flussi migratori, se non rientra in una più ampia strategia per il Mediterraneo" sottolineano i firmatari dell'appello. La ricetta degli 11 governatori quindi sono politiche comuni che "devono includere il diritto di asilo, la lotta comune contro le reti di trafficanti di esseri umani, un sistema di ridistribuzione basato su una responsabilità condivisa, gestione sostenibile dei centri di accoglienza, aiuti all'integrazione, lotta contro il terrorismo e promozione dei valori democratici e del dialogo". L'occasione per renderle concrete, spiega la lettera, è la revisione in corso a Bruxelles della cosiddetta 'politica di vicinato'. In questo contesto, non sono mancate iniziative delle regioni stesse: a maggio scorso è nata la campagna lanciata dalla Conferenza delle regioni periferiche marittime (CRPM) contro razzismo e xenofobia, all'insegna della solidarietà, battezzata 'Siamo tutti mediterranei'.

Comirati UE: Sostenere Enti locali. L'Europa deve sviluppare una politica sul fronte immigrazione che affronti subito i problemi vissuti da città e regioni. A lanciare il messaggio è il Comitato delle Regioni Ue, nel parere messo a punto da Francois Decoster, sindaco di St Omer consigliere regionale della regione Nord-Pas de Calais, alle prese con migliaia di profughi che cercano di varcare l'Eurotunnel per arrivare in Gran Bretagna. "É più che mai urgente adottare delle reali linee guida europee e un piano di gestione comune per affrontare con dignità il flusso di mezzo milione di rifugiati arrivati in Europa dall'inizio dell'anno" afferma Decoster, relatore del parere appena adottato dalla commissione CIVEX del Comitato delle regioni Ue. Il sindaco di St Omer è "deluso" dal fatto che il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, nel discorso sullo Stato dell'Unione "non abbia fatto parola del sostegno agli enti locali e regionali, i primi interessati da questa crisi dei rifugiati". La stessa agenda per l'immigrazione tiene conto a malapena del loro ruolo nella pianificazione e realizzazione delle politiche a medio termine. "É cruciale che gli enti locali possano contare su maggiori risorse finanziarie e personale, e che siano coinvolti e consultati nella realizzazione delle misure proposte dall'Ue" aggiunge Decoster. Fra le misure specifiche richieste, il parere approvato al Comitato delle Regioni Ue chiede vie "sicure e legali" per l'Europa e propone la creazione di un corridoio umanitario, il rilascio di visti per ragioni umanitarie e centri di accoglienza nei Paesi di transito.