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Nicolò "Dopo 300 giorni da Oliverio quadro desolante"
Nicolò "Dopo 300 giorni da Oliverio quadro desolante" 05 set 15 "Non ci pronunciamo, per il momento, sulla sanzione dell'Anticorruzione destinata al Governatore, in attesa delle decisioni che saranno adottate a livello regionale ma osserviamo che sono trascorsi oltre 300 giorni, nove mesi di governo Oliverio che non hanno partorito significative positività per la Calabria e i calabresi. Tutt'altro. Il quadro è desolante, sia sul piano economico-sociale che su quello politico-istituzionale". E' quanto afferma in una nota Alessandro Nicolò, capogruppo di Forza Italia alla Regione. "Quell' immobilismo - aggiunge - che ha caratterizzato negativamente la lunga, interminabile fase d'avvio della legislatura, sta perdurando, anzi s'appesantisce ed è una criticità permanente che sta finendo col rivelarsi il tratto distintivo dell'attuale Governo regionale. Sul versante politico certo bisogna riconoscere che Oliverio non riceve aiuti, visto che nella sua parte regnano la confusione e il disorientamento, con un partito di maggioranza che versa in una grave crisi di identità alternando quotidianamente critiche anche severe alla linea del governo Renzi rispetto alla Calabria con lodi esaltanti e addirittura inni di entusiasmo. Si vive una crisi permanente che si manifesta, anche pesantemente, ma sottotraccia e si ripercuote negativamente sulle stesse istituzioni e sul confronto democratico. Si assiste, così, a Palazzo Campanella a un progressivo svuotamento delle prerogative e del ruolo del Consiglio regionale". "Ma il nodo - prosegue Nicolò - rimangono i ritardi pachidermici e le gravi, imperdonabili incongruenze tra il programma elettorale di Oliverio e della sua coalizione e le azioni messe in campo nel concreto. Lo confermano la mancanza di una politica di governo dei trasporti e le carenze programmatiche sul terreno di progetti di sviluppo seri ed efficaci. La sensazione netta è che gli imprenditori e le aziende che vanno avanti lo fanno per conto loro, senza contare ormai su apporti positivi della Regione, senza aspettarsi che promesse ed impegni siano davvero mantenuti. E' un solco, poi quello che sta delineandosi nell'azione, o meglio nella non-azione, del governo regionale verso il territorio reggino. Dalla questione dell'Aeroporto dello Stretto, sempre più a rischio di marginalizzazione, al Porto di Gioia, per il quale da vent'anni si invocano invano adeguati collegamenti ferroviari e sviluppo produttivo dell'area portuale, all'alta velocità, alla stessa gestione della sanità che proprio nella provincia di Reggio raggiunge le performance meno incisive".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |