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    Commissione UE approva nuovo programma 2014-20 per la Calabria

     

     

    Commissione UE approva nuovo programma 2014-20 per la Calabria

    21 ott 15 Via libera della Commissione Ue al programma operativo 2014-2020 per la Calabria. Il pacchetto complessivo del piano ammonta a 2,37 miliardi di euro, di cui 1,78 miliardi stanziati dall'Ue, dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e sul Fondo sociale europeo (Fse). Tra i risultati attesi dal programma: il sostegno ad oltre 2mila imprese; nuove opportunità lavorative per 10mila persone, oltre a 9.500 giovani; e misure preventive sul piano idrogeologico di cui beneficeranno 40mila persone. Un importo consistente del pacchetto di aiuti è destinato a promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro: 210 milioni di euro saranno investiti nella ricerca e nell'innovazione, 186 milioni nella competitività industriale e 168 milioni nella copertura a banda larga e nel sostegno all'agenda digitale. Il secondo pilastro del programma riguarda infrastrutture e investimenti in materia di sostenibilità ambientale ed energetica: 486 milioni di euro sono stanziati per promuovere i risparmi energetici, 324 milioni per la conservazione e la promozione del patrimonio culturale e naturale della regione, 223 milioni per reti di mobilità a sviluppo sostenibile e 93 milioni per la prevenzione dei rischi idrogeologici. La coesione sociale e la formazione rientrano nel terzo pilastro: 231 milioni di euro saranno investiti per creare nuove opportunità di occupazione e formazione all'indirizzo dei giovani, 215 milioni per promuovere l'inclusione sociale ed affrontare la piaga della povertà e 16 milioni per potenziare le capacità dell'amministrazione pubblica. Tra i risultati attesi anche la promozione di 470 collaborazioni tra imprese ed istituti di ricerca; la riduzione di circa 60.615 tonnellate delle emissioni di CO2; un accesso migliorato ai servizi idrici per 200 000 persone; e il riciclaggio di 160mila tonnellate di rifiuti. "Questo programma consentirà alla Calabria di valorizzare appieno i suoi punti di forza e di promuovere la competitività della sua economia grazie a un potenziamento delle capacità innovative delle imprese locali, a un migliore accesso alle tecnologie digitali e ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse naturali", afferma il commissario Ue alle Politiche regionali Corina Cretu. "L'intervento del Fse in Calabria sarà imperniato sulla lotta contro la disoccupazione, in particolare giovanile e di lunga durata, e sul miglioramento dei livelli di competenze. I finanziamenti sosterranno inoltre l'incremento di efficienza della pubblica amministrazione. Il 20% delle risorse sarà consacrato alla lotta contro la povertà e all'inclusione sociale dei gruppi più vulnerabili", aggiunge il commissario Ue a Occupazione e affari sociali Marianne Thyssen.

    Il Presidente della Regione Mario Oliverio annuncia l'approvazione del Por Calabria 2014-2020, da parte della Commissione Europea, al termine del negoziato formale intercorso con la Regione: "Dalla logica della spesa a quella della attuazione: con il nuovo Programma operativo - ha detto Oliverio - non vogliamo solo spendere risorse ma attuare le politiche". Con l'approvazione del Programma operativo - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta regionale - si dà il via ad una nuova politica regionale orientata a dare piena attuazione agli interventi attraverso un consistente volume di finanziamenti pari a 2,378 miliardi di euro. A tanto ammonta, infatti, la dotazione complessiva tra fondi europei e cofinanziamento statale e regionale. "L'approvazione del Por da parte della Commissione Europea - prosegue Oliverio - è un fatto particolarmente importante per la nostra regione per il quale esprimo grande soddisfazione. Si realizza un concreto e significativo risultato frutto di un impegnativo lavoro di questa prima fase di governo. Un risultato ancor più significativo perché i contenuti e gli obiettivi della Programmazione 2014-2020 sono stati definiti attraverso una approfondita discussione in Consiglio Regionale e attraverso un confronto largo con forze sociali, amministratori locali, professionalità e competenze. Il Programma è frutto anche di un costante e fecondo rapporto con i rappresentanti della Commissione Europea che ringrazio per l'apporto qualificato di suggerimenti e proposte che ci hanno consentito di definire uno strumento che nei prossimi anni ha l'ambizione di contribuire a costruire la nuova Calabria, attraverso la realizzazione di concrete condizioni di crescita economica e sociale, di lavoro e di modernizzazione. Un ringraziamento particolare, proprio in questa occasione, di sento di rivolgere alla dott.ssa Corina Cre?u, Commissaria responsabile per la Politica regionale, che ho avuto modo di incontrare la prima volta il venti aprile scorso, in occasione della sua visita in Calabria e di stabilire un rapporto di proficua collaborazione". "Ringrazio, infine, la struttura tecnica del Dipartimento "Programmazione Nazionale e Comunitaria" - ha proseguito - per il prezioso e silenzioso lavoro portato avanti in questi mesi senza sosta e senza pause estive o feriali. Ora si apre la fase operativa che richiederà un impegno straordinario per la realizzazione degli obiettivi posti. Bisognerà innanzitutto recuperare gli enormi ritardi accumulati in questi anni ma, soprattutto, bisognerà cambiare passo per attuare quel progetto di sviluppo che la Calabria aspetta da tempo. Si tratterà di utilizzare risorse consistenti per realizzare lavoro, sviluppo delle attività imprenditoriali, qualificazione dei servizi e valorizzazione delle risorse ambientali, innovazione e capacità attrattiva del nostro territorio. Si tratterà di utilizzare le risorse in modo trasparente e nel rispetto della legalità con procedure snelle e l'abbattimento di barriere burocratiche che in questi anni hanno mortificato le potenzialità della Calabria. E' questa la vera sfida del futuro. Il cuore della nostra azione di governo. Una sfida che vinceremo se tutti insieme faremo la nostra parte ponendo al centro il bene della Calabria ovvero il bene dei calabresi"

    Commissione UE approva programma legalità. Via libera della Commissione Ue al programma operativo nazionale Legalità per il 2014-2020. Il piano ha una dotazione finanziaria complessiva da oltre 377,6 milioni di euro, di questi 283 milioni arrivano da Bruxelles, dal Fondo per lo sviluppo regionale (Fesr) e dal Fondo sociale europeo (Fse). Il programma promuoverà un'amministrazione pubblica più moderna e trasparente e favorirà l'inclusione sociale degli immigrati legali, dei richiedenti asilo e dei gruppi più vulnerabili nelle regioni meno sviluppate. Tra le sei priorità del programma: rafforzare la pubblica amministrazione nella lotta contro la corruzione ed il crimine organizzato attraverso un maggiore uso di strumenti digitali; rafforzare le condizioni di legalità in aree strategiche per lo sviluppo economico. Ma anche promuovere l'inclusione sociale degli immigrati legali, richiedenti asilo e dei gruppi vulnerabili attraverso la riabilitazione fisica dei beni confiscati, e migliorare le competenze della pubblica amministrazione nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. "Sono particolarmente orgogliosa di aver adottato questo programma. Contribuisce ad affrontare la crisi dei profughi, prima priorità della Commissione Ue e una delle sfide più grandi che abbiamo mai dovuto affrontare come Unione", afferma il commissario europeo alle Politiche regionali Corina Cretu. "Gli aiuti dal Fondo sociale europeo aiutano a migliorare le condizioni di vita di milioni di persone ogni anno ed è uno strumento indispensabile per aiutare a trovare lavori migliori. Il programma adottato oggi farà esattamente questo ed aiuterà l'integrazione ed il sostegno ai profughi ed altri gruppi vulnerabili", commenta il commissario Ue all'Occupazione e affari sociali Marianne Thyssen.

    Covello: Buoona notizia. "Il via libera della Commissione Ue al programma operativo 2014-2020 per la Calabria rappresenta una buona notizia. Si tratta di un pacchetto molto rilevante dal punto di vista delle risorse e degli obiettivi". Lo afferma la deputata e responsabile nazionale Pd Mezzogiorno e Fondi europei, Stefania Covello. "Con questo passo - aggiunge - intendiamo superare le pagine buie del passato e lavorare per consentire anche alla nostra regione di poter cogliere le occasioni di sviluppo da questa nuova programmazione. Sostegno alle imprese, messa in sicurezza del territorio e opportunità per i giovani. E' qui che si gioca una parte importante del nostro futuro. Non possiamo sprecare neppure un euro e non possiamo concederci neppure un secondo di ritardo. Non ci sono prove di appello".

    Romeo: guardiamo al futuro. "L'approvazione del Por 2014 - 2020 da parte della Commissione europea è il risultato, per nulla scontato visti i fallimenti delle precedenti esperienze politiche su un fronte così decisivo per il riscatto della Calabria, di un lavoro serrato e rigoroso del presidente Oliverio, della Giunta regionale e della maggioranza che il 23 novembre scorso ha avuto la fiducia dei cittadini". Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Sebi Romeo. "Un risultato - aggiunge - che ora ci consentirà di procedere spediti nell'azione di rinnovamento e con l'obiettivo di creare sviluppo e occupazione. Questo risultato cosi straordinario, per cui il presidente Oliverio si è dedicato anima e corpo, ci consente di guardare con fiducia alle prospettive di questa regione del Mezzogiorno e, nel contempo, ci carica di ulteriori responsabilità, convinti come siamo che indietro non si torna"

    Paolucci: Bella notizia per Calabria. "L'approvazione da parte della Commissione europea del Programma Operativo Regionale 2014/2020, che prevede 2.3 miliardi di investimenti, è una gran bella notizia per la Calabria". Lo afferma, in una nota, il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, Massimo Paolucci. ""Non era affatto scontato - aggiunge - il raggiungimento di questo obiettivo, visti i gravi ritardi accumulati negli anni addietro dalla Giunta di centrodestra, sia nell'attuazione del Por 2007/2013, sia nella stesura del nuovo programma. Se la Calabria ha cambiato passo è merito innanzitutto del lavoro portato avanti con pazienza e costanza dalla Giunta di Mario Oliverio negli ultimi 12 mesi. Adesso può iniziare una stagione di investimenti nel campo del lavoro, delle Piccole e medie imprese, dell'ambiente e delle infrastrutture. Resta una grave ingiustizia da riparare. Per effetto della cattiva gestione del passato, la Commissione europea ha imposto al Por Calabria 2014/2020 una riduzione del cofinanziamento nazionale dal 50 al 25%. Un'assurdità, la solidarietà rovesciata, se consideriamo che le Regioni del nord hanno mantenuto il cofinanziamento statale al 50%. Stiamo parlando, per la Calabria di quasi un miliardo in meno di investimenti, in particolare nei settori delle infrastrutture e della messa in sicurezza del territorio". "È importante che il Governo nazionale - conclude Paolucci - si impegni a reintegrare queste risorse attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione. La Calabria e il Mezzogiorno per ripartire hanno bisogno di più investimenti, non di tagli allo sviluppo".

    Bruno Bossio: Bruxelles ha promosso la Calabria. "L'approvazione del Programma perativo 2014/2020 da parte della commissione Ue smentisce detrattori e pessimisti. Bruxelles ha promosso la Calabria". Lo sostiene, in una nota, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. "Al presidente Oliverio - aggiunge - è stato dato il riconoscimento di aver svolto un lavoro straordinariamente positivo e superato una prova ritenuta dai più improbabile. Al momento dell'insediamento dell'attuale legislatura regionale nessuno avrebbe potuto pronosticare che l'Europa potesse dare il via libera a questa data. Il ritardo accumulato ed ereditato da Oliverio sembrava incolmabile. Con l'approvazione odierna si sono create le condizioni per accelerare la spesa nel segno della qualità, efficienza e trasparenza. Significativo è l'apprezzamento che i commissari Corina Cretu e Marianne Thyssen hanno espresso per sottolineare le scelte strategiche su cui è stata impostata la programmazione della nuova agenda europea. Le parole-chiave attraverso cui declinare l'attuazione della nuova programmazione sono innovazione, competitività e inclusione sociale. La disponibilità di ben oltre 2 miliardi di euro sarà un'opportunità per dare impulso ad un processo di crescita della Calabria che si pone in netta rottura con un modello di sviluppo che, finora, ha reso l'economia calabrese sempre più dipendente, fragile e non autopropulsiva. I tassi di innovazione, competitività, inclusione e coesione sociale potranno ora essere assunti come parametri per misurare non soltanto il recupero del gap con le aree più avanzate ma la capacità della Calabria di essere una delle regioni motrici di un'opera di modernizzazione del sistema-Paese". "Insomma, da oggi la Calabria - conclude Bruno Bossio - può porsi realisticamente l'obiettivo di superare il limite della sua perifericità per essere, invece, un'area territoriale conveniente e competitiva".

    Bruno: Parte rilancio Calabria. "L'approvazione, da parte della Commissione Europea, del Programma operativo regionale è un'ottima notizia per la nostra regione". Lo dichiara in una nota il deputato Franco Bruno. "L'ingente dotazione di risorse - aggiunge - è un patrimonio importante da cui parte il rilancio della Calabria. Ma l'aspetto più significativo è squisitamente politico e riguarda la capacità di perseguire e conseguire un importante obiettivo di legislatura. Siamo certi che l'azione del Presidente Oliverio potrà concentrarsi con maggiore efficacia sulla lotta ai tanti volti dell'emarginazione sociale e dell'arretratezza che ancora pervadono la Calabria e condizionano la qualità della vita dei calabresi. Occorre, ora, costruire una visione 'epica' dell'impresa che ci porti a riscrivere la storia della nostra regione". "Per quanto ci riguarda - dice ancora Bruno - abbiamo più volte sostenuto che interventi mirati nel campo dell'integrazione dei migranti, nelle politiche atte a contrastare il calo demografico e un piano integrato tra mobilità green e turismo religioso potrebbero essere tra i settori più interessanti per riscoprire identità e risorse locali indispensabili per affrontare le questioni dello sviluppo delle nostre comunità".

    Bianchi: Ora accelerare attuazione. "Con più di anno di ritardo, finalmente la Calabria ha il suo documento di programmazione comunitaria e può pianificare la crescita e lo sviluppo di una regione che ha bisogno di una spinta propulsiva per ripartire". Così il deputato Ncd Dorina Bianchi commenta l'approvazione da parte dell'Unione Europea del nuovo Por. "Un piano - aggiunge - che si preannuncia proiettato a sostenere le imprese, la creazione di nuovi posti di lavoro e investimenti per oltre 2 miliardi di euro, ma che ci soddisfa a metà. Non dobbiamo infatti dimenticare che gran parte degli ottocento milioni di euro della vecchia programmazione tornerà indietro perchè non si riuscirà a spenderli entro il 31 dicembre. Ora che c'è il nuovo piano, è necessaria una forte accelerazione nella sua attuazione". "Si deve procedere in tempi brevissimi - dice ancora Dorina Bianchi - alla pubblicazione dei bandi, con un'attenzione particolare allo snellimento delle procedure tanto auspicato, per evitare da qui a qualche anno di ritrovarci nella medesima situazione di oggi".

    Irto "Ora non ci sono alibi". "Il via libera al nuovo Programma operativo regionale 2014-2020 da parte della Commissione europea è una notizia molto positiva. Va dato merito al presidente Mario Oliverio e alla sua Giunta di aver ottenuto per i calabresi un risultato di fondamentale importanza, frutto dell'impegno e soprattutto della capacità di attribuire a questo settore la priorità assoluta: la Calabria ha riacquistato credibilità agli occhi delle istituzioni europee grazie alla serietà e al rigore nel lavoro". Lo sostiene, in una nota, il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto. "A questo punto - aggiunge - adesso deve far seguito il massimo senso di responsabilità da parte di tutti. Quella del Por è una sfida che chiama in causa l'intera classe dirigente della nostra regione, che ha il compito di cambiare il volto della Calabria attraverso la concretizzazione di quanto contenuto nei documenti che hanno ricevuto il via libera di Bruxelles. Non è una semplice questione formale il passaggio dalla logica della 'spesa' alla logica dell''attuazione' del Por. Fino al Programma 2007-2013, che è in fase di affannosa e definitiva chiusura, l'obiettivo perseguito, senza peraltro risultati efficaci, era quello di impegnare e rendicontare la maggiore quantità di risorse per impedire il disimpegno automatico. Ora, invece, lo scopo deve essere quello di mettere in atto, concretamente, il grande progetto che abbiamo in mente: un'idea diversa di Calabria, una regione finalmente moderna, sicura e sviluppata. Perché tutto questo si realizzi e non resti ancorato alla sfera delle buone intenzioni è necessario un impegno collettivo immediato, costante e consapevole. Questa è l'ultima opportunità che ci è concessa per sganciare la nostra regione dal fondo di ogni classifica sugli indicatori socio-economici". "Ecco il motivo per il quale - dice ancora il presidente Irto - mi appello alla classe dirigente calabrese, ai sindaci, alla pubblica amministrazione, agli imprenditori, alle università, alle associazioni e ai cittadini. Rimbocchiamoci tutti e subito le maniche per attuare il Por. I calabresi da oggi sono artefici del loro destino e responsabili della loro sorte. Non ci sono più alibi per nessuno: è tempo di mettersi al lavoro".

    Bevacqua: Cassandre di turno smentite dai fatti. "Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione, da parte della Commissione Europea del POR Calabria 2014-2020. Le cassandre di turno che paventavano sicure bocciature sono state, ancora una volta, smentite dai fatti". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Domenico Bevacqua. "E i fatti dimostrano - aggiunge - che l'aver lasciato al loro posto gli stessi dirigenti operanti durante la consiliatura precedente non ha prodotto certo gli stessi disastrosi risultati: questo perché, come ho già affermato in sede di Consiglio regionale, i risultati dipendono sempre dalla capacità di chi governa nel dettare alla dirigenza gli indirizzi opportuni, in maniera tale che essa possa poi implementare e concretizzare le scelte operate dalla politica. La decisione che attendevamo con piena fiducia da Bruxelles ci carica ora della doverosa responsabilità per l'avvio di una nuova fase nello sviluppo della nostra regione: dobbiamo recuperare il tempo che abbiamo dovuto impegnare per salvare il salvabile del periodo 2007-2013". "Con il nuovo strumento operativo - dice ancora Bevacqua - la Calabria si dota di una chance che non può permettersi di perdere: i cittadini calabresi hanno diritto a un futuro di crescita e sicurezza e noi siamo stati eletti unicamente per contribuire alla realizzazione di questi obiettivi".

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