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Coldiretti: aprire confronto su piano liquidazione Arssa
Coldiretti: aprire confronto su piano liquidazione Arssa 16 ott 15 "L'annuncio che la Giunta regionale ha approvato il piano di liquidazione dell'Arssa sembra una buona notizia. 'Una soluzione tecnica, si legge nella nota della Regione, con i principi di economicità e che prevede l'affidamento all'Arsac come gestione stralcio': ed ecco che la notizia ci spaventa". E' quanto afferma, in un comunicato, la Coldiretti Calabria. "Le lancette del tempo - prosegue - ritornano indietro di otto anni e mezzo da quel fatidico 11 maggio 2007 quando il Consiglio regionale all'art. 5 della legge regionale n.9/2007 dispose la soppressione e conseguente messa in liquidazione dell'Arssa e, successivamente, con la legge regionale 66 del 20 dicembre 2012, cambiando solo il nome, con l'Arsac. In questi anni le inefficienze e i privilegi, non sono stati mai intaccati, anzi, e/o eliminati. Il succedersi di commissari e varie governance non hanno prodotto gli atti che dovevano compiere e attingendo a piene mani dalle risorse riservate all'agricoltura, hanno forse nascosto le magagne sotto il tappeto". "In questi anni, come già abbiamo avuto modo di segnalare - riporta ancora la nota della Coldiretti - sono stati spesi inutilmente oltre 362 milioni di euro, (124mila euro circa al giorno) oltre i corrispettivi delle dismissioni, sottratti di fatto alla crescita dell'agricoltura e dell'agroalimentare. Fino ad oggi il fallimento della governance aziendale è stato propiziato da un sistema compromesso da battaglie politiche e lobbistiche che hanno portato a soluzioni poco credibili e inefficienti, oltre che macchinose e dannose, che hanno fatto solo il bene delle sontuose strutture di vertice, che evidentemente nessuno ha controllato". "Seguiremo con molta attenzione la delibera della Giunta regionale - afferma Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria - ma una cosa è certa: sarebbe un notevole passo avanti se la Giunta regionale, si confrontasse per condividerne gli obiettivi. Come Coldiretti, senza presunzione, sappiamo bene cosa bisognerebbe fare per assicurare servizi reali all'agricoltura e contestualmente, salvaguardando l'occupazione, operare una drastica diminuzione dei costi di una spesa rivelatasi ad oggi improduttiva e insostenibile. Occorre una 'chirurgia di guerra' e non possiamo rilasciare una delega in bianco. Coldiretti tifa per il successo dell'operazione altrimenti saremmo costretti a continuare a pagare un costo eccessivo in termini economici ma anche reputazionale. E sarebbe grave che dopo oltre tremila giorni si continuasse solo ad enunciare le riforme che per Coldiretti significano finalità chiare, obiettivi precisi, revisione della spesa e misurazione della crescita".
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© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |