Oliverio e Musmanno presentano il nuovo piano di trasporto pubblico locale - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Oliverio e Musmanno presentano il nuovo piano di trasporto pubblico locale

14 ott 15 Ottenere un Sistema di trasporto pubblico più efficace, efficiente e che risponda maggiormente alle necessità dei calabresi. É l'obiettivo che si prefigge la Regione che oggi ha presentato la proposta di legge approvata dalla Giunta di riordino del settore dei servizi di trasporto pubblico locale. Un sistema di mobilità, ha sostenuto il presidente della Regione Mario Oliverio presentando il piano insieme all'assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, "che risponderà alle esigenze di tutti i territori e che veda il trasporto pubblico anche in connessione con le altre regioni. Si tratta - ha aggiunto - di riorganizzare uno dei settori strategici più importanti per la crescita e la mobilità della nostra regione. Penso ad esempio ai collegamenti tra stazioni, a quelli tra aeroporti e scali portuali con una integrazione piena tra gomma e ferro". "Riordinare il trasporto pubblico locale - ha sostenuto l'assessore Musmanno - deve essere il risultato da raggiungere da qui a due anni, giusto i tempi tecnici per ottemperare legalmente ai bandi di gara europei. Questo disegno di legge, che ci auguriamo il Consiglio approvi al massimo entro novembre, è frutto di alcune considerazioni. I trasporti sono sofferenti, non sono efficaci, non sono efficienti ed in più il trasporto pubblico calabrese ha registrato il più basso tasso di utilizzo in Italia. Questo significa che così com'è non è economicamente sostenibile". La fase della riprogrammazione ha già avuto inizio e da gennaio partiranno i nuovi servizi di trasporto. "Eviteremo - ha aggiunto Musmanno - gli sprechi, le corse inutili, le sovrapposizioni di servizi. In questo momento, gratuitamente, una gruppo di studio dell'Unical sta analizzando tutti i dati a nostra conoscenza con l'obiettivo di presentare uno scheletro dettagliato sul trasporto pubblico calabrese che evidenzi le sacche inefficienti. Bisogna tagliare del cinque per cento sulla spesa attuale che è di 236 milioni di euro, perché, ad esempio, ogni corsa vuota di un autobus per noi è una spesa inutile". Sarà, poi, istituito un unico bacino ottimale a livello regionale al quale fare riferimento sia per il trasporto su gomma che per quello su ferro. "Anche in questo caso - ha chiarito l'assessore - lo scopo è di risparmiare e rendere più efficienti i servizi perché gestire più bacini può rappresentare uno sforzo notevole". Il Disegno di legge si prefigge di sviluppare un sistema "rispondente alle esigenze di mobilità delle persone che sia anche sostenibile da un punto di economico, ambientale e sociale; aumentare l'utilizzo attraverso il miglioramento della qualità dei servizi anche ricorrendo all'adozione di sistemi di infomobilità e interventi di marketing; ridurre i costi con una razionalizzazione dei servizi e garantire anche nel futuro la condivisione delle scelte con gli attori del territorio". Il ddl parte dalla considerazione che il sistema attuale è "inefficace, con un numero di utenti inferiore alla media nazionale; inefficiente, visto che il rapporto fra ricavi e costi si attesta a circa il 20,8% mentre la media nelle altre regioni è intorno al 35% e non economicamente sostenibile". Con il Ddl, la Regione intende "rivedere la perimetrazione dei bacini, con l'istituzione di un unico bacino ottimale regionale per agevolare la riorganizzazione dei servizi sull'intero territorio, l'integrazione vettoriale e tariffaria; provvedere all'istituzione dell'ente di governo dell'unico bacino previsto e sfruttare la criticità della mancata istituzione dell'ente di governo per cogliere l'opportunità di approvare un organico disegno di legge che regoli la materia e costituisca la cornice normativa della radicale riforma del settore". La legge è articolata in 4 titoli. Nel primo sono regolati gli aspetti relativi ai servizi, nell'ottica di una "riforma complessiva". L'obiettivo è quello di sviluppare "un sistema di trasporto rispondente alle esigenze di mobilità mirando al trasferimento modale dal mezzo privato al mezzo pubblico e garantendo la sostenibilità ambientale, economica e sociale". Sono anche definite le funzioni spettanti alla Regione, agli Enti locali e all'Ente di governo, in sinergia e complementarità fra gli stessi. Nel secondo titolo sono definiti "gli strumenti di pianificazione e programmazione di competenza regionale; è prevista l'integrazione tariffaria; sono confermate le agevolazioni tariffarie esistenti, estendendole ai servizi ferroviari, ed è favorita la condivisione delle scelte attraverso un organo consultivo, il Comitato della Mobilità". Infine è previsto "l'Osservatorio della Mobilità". Col terzo titolo sono istituiti un "bacino unico e l'Autorità Regionale dei Trasporti, partecipata dalla Regione e dagli Enti locali che è l'unico soggetto che si occupa dell'affidamento e dell'esecuzione dei contratti di servizio". Inoltre sono definite "le funzioni di programmazione della città metropolitana e dei comuni e la possibilità di definire sottoambiti". Sono anche previste "regole per gli affidamenti dei servizi e per l'autorizzazione dei servizi sul libero mercato, le regole a tutela dei livelli occupazionali e le misure per mettere a disposizione dei gestori le infrastrutture". Nel quarto titolo, infine, sono definiti i provvedimenti urgenti per l'affidamento dei servizi a decorrere dal primo gennaio 2016 e le regole transitorie. La riforma del sistema di trasporto pubblico locale proseguirà poi con la riprogrammazione dei servizi di trasporto e con il progetto Calabria Smart Mobility. Quest'ultimo prevede, tra l'altro, "la sperimentazione dei servizi a chiamata per domanda debole, di servizi di bus sharing per collegamenti con università, ospedali, aeroporti, sostegno per acquisto abbonamenti annuali per pendolari, servizi di bike e car sharing e servizi di bigliettazione elettronica".