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    Consiglio regionale approva legge urbanistica e legge adeguamento poteri sostitutivi

     

     

    Consiglio regionale approva modifica legge urbanistica e legge adeguamento poteri sostitutivi

    10 nov 15 Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge dal presidente Nicola Irto, all'epoca in cui era consigliere regionale, recante "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio - Legge Urbanistica della Calabria). La normativa istituisce i cosiddetti "contratti di fiume" finalizzati ad istituire un quadro per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee. L'assemblea ha rinviato la trattazione, "per un approfondimento tecnico", della proposta di legge di iniziativa del consigliere Giovanni Nucera (Sel) recante "Disposizioni in materia di personale della Regione. La richiesta è stata avanzata dal capogruppo Pd Seby Romeo. Nucera ha condiviso la richiesta, ma solo davanti all'impegno del presidente Irto che il provvedimento sia inserito al primo punto della prossima seduta. É stata quindi approvata la proposta di legge di iniziativa del consigliere Fausto Orsomarso (Misto) riguardante la "Modifica e integrazione della legge regionale 7 marzo 1995, n. 4 (Norme sulla classificazione degli esercizi ricettivi extralberghieri). "Una legge - ha spiegato Orsomarso - che ha richiesto un lavoro di circa un anno e mezzo destinata a normare l'uso turistico delle cosidette 'seconde case'ammobiliate, per le quali non erano previsti vincoli di abitabilità. L'approvazione di questa legge - ha detto ancora Orsomarso - consentirà a molte imprese di lavorare, una legge che fa Pil in un settore che rappresenta il principale volano della nostra vocazione". Il consigliere Giuseppe Aieta si è soffermato, da parte sua, sulle norme di carattere ordinamentale del provvedimento "che non comportano - ha detto - maggiori spese a carico del Bilancio regionale". Sinibaldo Esposito (Ncd) ha definito la legge "un provvedimento destinato a far sì che le seconde case diventino un patrimonio di questa regione, che siano catalogate, verificate e controllate e che regolamenta un fenomeno che lasciato in questo modo non rappresenta una ricchezza, ma un danno d'immagine per la nostra regione".
    "Oggi il Consiglio regionale ha portato a compimento il lavoro condotto dalla quarta Commissione su un tema delicato e attuale, strettamente connesso con il dissesto idrogeologico del territorio. Quanto è accaduto fino ai giorni scorsi in Calabria, riproponendo uno scenario catastrofico ripetutosi più volte negli anni, dimostra come sia fondamentale aver cura dei corsi d'acqua in una regione a rischio come la nostra". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, dopo l'approvazione della modifica alla Legge urbanistica regionale che introduce il nuovo strumento di governance fluviale. Il provvedimento è stato scritto e firmato proprio da Nicola Irto, che, fino allo scorso mese di luglio, era presidente della IV commissione "Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente". "Contiamo sul nostro territorio - prosegue Irto - oltre 200 corsi d'acqua: il Contratto, previsto dalla normativa europea, favorirà l'adozione di misure integrate di governo del territorio e nasce dalla volontà di contemperare tutti i diritti e interessi legittimi che ricadono nella gestione di questi alvei. Faremo sedere attorno a un tavolo le amministrazioni pubbliche interessate alla gestione, gli imprenditori, gli artigiani, gli agricoltori, gli enti che si occupano di tutela di aree ad interesse archeologico e naturalistico: tutti questi attori dovranno contribuire a disegnare una gestione responsabile, sostenibile e condivisa dei fiumi, mettendo a sistema gli interessi sani e puntando alla riqualificazione dei corsi d'acqua. Con l'approvazione della legge la sfida è soltanto iniziata e richiede un impegno certosino e di lungo periodo. Troppe vite sono state sconvolte o spezzate dall'incuria e dalla sottovalutazione dell'importanza dei nostri fiumi e dalla pericolosità di una gestione inadeguata. Adesso sarà fondamentale avviare la fase di concertazione con gli stakeholder - conclude il presidente Irto - e varare il regolamento attuativo che avvierà la concreta operatività di questi accordi di programmazione negoziata".

    Minuto di raccoglimento per vittime maltempo. Il Consiglio regionale, in avvio di seduta, su richiesta del presidente Nicola Irto, ha osservato un minuto di raccoglimento per Salvatore Comandè di Taurianova e Pasquale Princi di San Roberto, le due vittime dell'ondata di maltempo che, nei giorni scorsi, si è abbattuta sul reggino. "Esprimiamo - ha detto il presidente Irto a nome dell'assemblea - il nostro sentimento di affetto alle famiglie che hanno perso i loro cari". Prima dell'esame dei punti all'ordine del giorno è intervento il consigliere Giuseppe Aieta (Pd), che ha chiesto ed ottenuto l'inserimento di un ordine del giorno sul rischio di mobilità per i dipendenti del cementificio di Vibo. Su richiesta del consigliere Sinibaldo Esposito (Ncd), è stato inserito un ordine del giorno sulla Fondazione Tommaso Campanella in relazione al futuro occupazionale di una ventina di dipendenti che non sono stati inseriti nei piani di mobilità dopo il licenziamento avvenuto lo scorso 31 ottobre. Domenico Bevacqua, infine, ha fatto propria con uno specifico documento l' iniziativa di Coldiretti per la difesa del latte italiano. L'Aula sta adesso affrontando l'esame della Proposta di legge di iniziativa del consigliere Nicola Irto, recante "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio - Legge Urbanistica della Calabria)", sulla quale ha relazionato il consigliere Arturo Bova.

    Bova eletto presidente Commissione Antimafia. Arturo Bova (Democratici progressisti) è stato eletto presidente della Commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio regionale. Bova ha riportato 19 preferenze su 31 presenti e votanti. Vicepresidente è risultato il consigliere Giuseppe Mangialavori (Cdl) che ha ottenuto tre voti. Due voti sono andati a Francesco Cannizzaro (Cdl) e Giovanni Arruzzolo (Ncd) e uno a Domenico Tallini (Misto). Quattro le schede bianche. Segretario è stato eletto, con 16 voti, Franco Sergio (Oliverio Presidente). Alessandro Nicolò (FI) ha riportato cinque voti, mentre una preferenza è andata a Orlandino Greco (Oliverio Presidente). Cinque le schede bianche.

    Morrone eletto presidente Commissione Vigilanza. Ennio Giuseppe Morrone, di Forza Italia, è stato eletto presidente della Commissione speciale di vigilanza del Consiglio regionale. Morrone, su 31 presenti e votanti, ha ottenuto 16 preferenze. Vice presidente è stato eletto Vincenzo Pasqua (Oliverio Presidente), che ha ottenuto 7 voti. Una preferenza è andata a Giuseppe Tommaso Mangialavori (Cdl), mentre sei sono state le schede bianche e una nulla. Nella successiva votazione per la carica di consigliere segretario della Commissione è stato eletto Giuseppe Giudiceandrea (Democratici progressisti), che ha riportato 18 preferenze. Giudiceandrea ha preceduto Mario D'Acri (Oliverio Presidente) e Francesco Cannizzaro (Cdl), che hanno riportato un voto ciascuno.
    "Esprimiamo il nostro compiacimento per l'elezione dell'on. Ennio Morrone alla guida della Commissione speciale di vigilanza, organismo consiliare che riveste importanti e delicate funzioni di garanzia e controllo". Lo affermano, in una nota congiunta, il presidente del gruppo consiliare regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò, ed il consigliere regionale Nazzareno Salerno. "Al collega Morrone - proseguono - rinnoviamo le congratulazioni più sentite nella consapevolezza che saprà onorare al meglio il prestigioso incarico che gli è stato conferito dalla massima Assemblea elettiva calabrese". "Lo spessore politico, la cultura e l'esperienza del presidente Morrone - concludono Nicolò e Salerno - sono per l'intera Assemblea componenti di grande affidamento nello svolgimento della sua missione istituzionale".

    Approvata legeg adeguamento poteri sostitutivi. E' stata approvata dal Consiglio regionale la proposta di legge di iniziativa della Giunta recante "Disposizioni di adeguamento dell'ordinamento regionale al decreto legislativo n. 39/2013" che riguarda i poteri sostitutivi in caso di sospensione di uno o più organi. Dopo la relazione introduttiva del consigliere Franco Sergio (Oliverio Presidente), sul ddl è intervenuto il presidente della Giunta, Mario Oliverio. "La Calabria - ha detto - è la seconda Regione italiana a legiferare in materia, stante la volontà di individuare gli organi che, nell'ambito della struttura organizzativa, possano procedere al conferimento, in via sostitutiva, dei nuovi incarichi. Un fatto che va a merito del Consiglio regionale, per evitare di incorrere in situazioni di confusione e di indeterminatezza nell'eventualità di atti sospensivi". Oliverio, rifacendosi alla vicenda del ricorso vinto dopo la sospensione dei poteri di nomina da parte dell'Autorità nazionale anticorruzione "che ha fatto insorgere - ha sostenuto - una canea mediatica su una lettura fuorviante rispetto al merito", ha definito la sospensiva "un atto che ha determinato la distorsione della verità, perché non legata a fatti corruttivi, che comportavano rischi sul piano amministrativo. Da questo Consiglio regionale - ha sostenuto ancora Oliverio - deve essere espressa una sollecitazione per una revisione delle norme del decreto legislativo, che alimenta confusione e induce ad interpretazioni diverse. Credo che in questo ci sia un fondo di verità a fronte delle tante proposte di modifica presentate da diversi gruppi e singoli parlamentari". "Lo stesso Tar - ha sottolineato inoltre Oliverio - ha espresso con chiarezza una posizione ed una valutazione su questa vicenda. E' un dato oggettivo. Siamo in presenza di una legislazione la cui principale preoccupazione era quella di corrispondere alla canea dell'antipolitica, e non corrispondere all'esigenza di equità e di giustizia. Il mio ricorso al Tar è nato perché fosse fatta chiarezza, non solo sotto il profilo personale, ma perché si mettesse un punto fermo ad una legislazione che fosse superata rispetto alla chiarezza". Per il presidente Oliverio "è necessario attivarsi per sollecitare una modifica al decreto legislativo 39/2013 che induce ad interpretazioni diverse e, soprattutto, genera confusione. Mette in risalto alcune incongruenze ed anomalie della norma in vigore, causa anche dei provvedimenti dell'Anac". Domenico Tallini (Misto), intervenendo nel dibattito sulla questione, nell'affermare di non condividere politicamente, la strada percorsa dal presidente Oliverio, ha definito "uno spreco di risorse e di tempo l'azione per un fatto personale, piuttosto - ha affermato - che affrontare fatti stringenti per centinaia di dipendenti pubblici declassati da una sentenza del Tar". Il capogruppo del Pd, Seby Romeo, ha definito "necessario aprire un dibattito sulla difesa delle istituzioni". Romeo, in merito alla sanzione che ha riguardato il presidente Oliverio, ha affermato che "il presidente della Giunta ha fatto bene ad avviare una procedura che è servita a solo a fare chiarezza". Orsomarso (Misto), nel condividere l'azione messa in campo dal presidente Oliverio "a tutela delle istituzioni", ha sostenuto che "però "non può essere a senso unico". Nazzareno Salerno (Fi) sulla vicenda ha dichiarato la sua posizione garantista ed ha manifestato "assoluto dissenso" rispetto a qualsiasi norma che non vada in questo senso, "soprattutto quando la limitazione riguarda organi eletti dal popolo". Giuseppe Graziano (Cdl) ha definito "inaccettabile che vicende quale quella vissuta dal presidente Oliverio, possano bloccare un'Amministrazione". Il Consiglio, nel prosieguo, ha quindi approvato la proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fse 2007-2013 e l'autorizzazione all'Autorità di Gestione a sottoporla ai membri del Comitato di Sorveglianza e a notificarla alla Commissione Europea" e la proposta inerente il "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive notificate all'amministrazione regionale e da acquisto di beni e servizi senza il preventivo impegno di spesa". L'assemblea ha poi rinviato ad altra seduta la trattazione della proposta di legge d'iniziativa della Giunta regionale recante "Modifiche alla legge regionale 18 dicembre 2013, n. 54 (Accelerazione della definizione di procedimenti agevolativi)". Sul punto, con il parere favorevole del relatore Franco Sergio (Oliverio Presidente), sia il consigliere Sinibaldo Esposito (Ncd) che Domenico Tallini (Misto) hanno manifestato la necessità di un ulteriore approfondimento. Tallini, in particolare ha proposto il rinvio di ogni esame "in attesa della dichiarazione di costituzionalità di norme analoghe per le quali si attende il giudizio della Corte costituzionale". Il consigliere Carlo Guccione (Pd), nel dichiarare il suo consenso al rinvio ed alla necessità di ulteriori approfondimenti, ha sottolineato la presenza, nel corpo della legge, di profili di illegittimità. Sono stati, quindi, approvati, con un emendamento interamente sostitutivo, la Proposta di legge di "Variazione al bilancio per l'esercizio finanziario 2015 ai sensi dell'articolo 23 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8", la Proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Seby Romeo, Flora Sculco, Giovanni Arruzzolo, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Giudiceandrea, Orlandino Greco e Alessandro Nicolò, recante "Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1 (Istituzione e disciplina del Consiglio regionale delle Autonomie locali)", quella d'iniziativa dei consiglieri Giuseppe Neri, Giovanni Arruzzolo, Seby Romeo, Alessandro Nicolò, Francesco Cannizzaro ed Orlandino Greco riguardante la "Modifica dell'articolo 8 della legge regionale 3 febbraio 2012, n. 4 (Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro nonché di efficienza e trasparenza dell'Amministrazione del Consiglio regionale)", la proposta di legge d'iniziativa dei consiglieri Seby Romeo, Flora Sculco, Giovanni Arruzzolo, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Giudiceandrea, Orlandino Greco e Alessandro Nicolò, recante "Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1 (Istituzione e disciplina del Consiglio regionale delle Autonomie locali)", la proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri, Giuseppe Neri, Giovanni Arruzzolo, Seby Romeo, Alessandro Nicolò, Francesco Cannizzaro ed Orlandino Greco, riguardante la "Modifica dell'articolo 8 della legge regionale 3 febbraio 2012, n. 4 (Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro nonché di efficienza e trasparenza dell'Amministrazione del Consiglio regionale)" e la proposta di provvedimento amministrativo, di iniziativa dei consiglieri Seby Romeo, Orlandino Greco, Giovanni Arruzzolo, Francesco Cannizzaro, Giovanni Nucera e Alessandro Nicolò inerente "Modifiche ed integrazioni al Regolamento interno del Consiglio regionale".

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