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Renzi torna sul ponte sullo stretto: "Si farà, quando non si sa". Scoppia la polemica
Renzi torna sul ponte sullo stretto: "Si farà, quando non si sa". Scoppia la polemica 06 nov 15 Il ponte sullo stretto di Messina "si farà di certo, il problema è quando". Parola di Matteo Renzi che da una parte rilancia un'opera simbolo della politica ma dall'altra fa capire che non sarà realizzata tanto presto. Nel giorno in cui il Consiglio dei ministri dichiara lo stato di emergenza a Messina, Renzi parla di nuovo del Ponte. "Prima di discuterne - dice in un'intervista per il nuovo libro di Bruno Vespa - sistemiamo l'acqua di Messina, i depuratori e le bonifiche. Investiamo 2 miliardi nei prossimi cinque anni in Sicilia per le strade e le ferrovie. E poi faremo anche il ponte". L'orizzonte temporale va dunque oltre quello dell'attuale legislatura . "Quando avremo chiuso questi dossier - aggiunge il premier - sarà evidente che la storia, la tecnologia, l'ingegneria andranno nella direzione del ponte, che diventerà un altro bellissimo simbolo dell'Italia". Renzi sembra voler rilanciare l'opera in chiave simbolica della ripartenza dell'Italia, come piace a lui. Ma le parole del premier innescano una nuova polemica politica. La sinistra va all'attacco e subito arriva l'ironia di Pippo Civati: "Mancava il ponte, un vero e proprio trionfo. Quello che non ha fatto Berlusconi, lo fa il Pd. Il ponte sullo Stretto diventa il ponte sulle larghe intese". "Renzi finalmente esce allo scoperto sul Ponte" dice il capogruppo di Sel, Arturo Scotto, che chiede un dibattito parlamentare. Paolo Ferrero, segretario del Prc, invita Renzi a "vergognarsi": "E' davvero il degno erede di Berlusconi, anzi vuole arrivare dove il suo maestro non e' arrivato". "Il Ponte sullo Stretto? non si farà mai per fortuna - scrive su Fb il deputato di M5s Riccardo Nuti - ma sarà la scusa per sprecare milioni di euro in consulenze e progettisti. Pensare di realizzare il ponte vuol dire pensare di aiutare le mafie". Forza Italia, che vede questo simbolo scippato a Silvio Berlusconi, non crede alle parole di Renzi. Iole Santelli parla di "barzelletta" : "Il Ponte, si farà, quando non si sa... dopo il resto, ora no, pero' è una bella cosa il Ponte. Tradotto dal politichese non si fa e basta". Benché Renzi abbia chiarito che il ponte non è tra le priorità, nella maggioranza Dorina Bianchi, di Ap, parla di "ottima notizia", mentre Scelta Civica, con Gianfranco Librandi mette le mani avanti: "Al ponte ci pensino i privati, anche internazionali: l'Italia ha ormai la credibilità per attrarre grandi investitori americani, europei e asiatici". Il ministro Graziano Delrio, che solo pochi giorni fa aveva escluso il ponte dalle opere strategiche, dà l'interpretazione autentica delle parole del premier: "Con il Presidente Renzi c'è convergenza di vedute: ha elencato giustamente le priorità per il Sud e ha posto la valutazione del ponte sullo stretto solo dopo che saranno vinte le sfide che abbiamo davanti'", come "completare la Salerno Reggio Calabria, realizzare la linea alta velocità e alta capacità Napoli-Bari-Taranto-Lecce, la Messina-Catania-Palermo, rendere i nostri porti competitivi per il Mediterraneo e l'Europa". Santelli "Tradotto si legge: non si fa". "Il premier Renzi afferma la volontà di fare il Ponte sullo Stretto ma conferma le parole di Delrio sul fatto che questa non è certo un'opera fondamentale per il governo. Elenca una serie di cose da far prima, compreso il completamento della Sa-RC, sul quale si è denunciata la 'truffa' da parte del governo sul completamento ottenuto senza fare i lavori di ammodernamento. Insomma questo si conferma il governo delle bolle di sapone, dichiarazioni roboanti che al netto dei toni non dicono nulla. Ora la barzelletta del Ponte, si farà, quando non si sa... dopo il resto, ora no, però è una bella cosa il Ponte. Tradotto dal politichese non si fa e basta. Trova solo posto come citazione nel libro delle buone intenzioni". Lo afferma Jole Santelli, deputata di Forza Italia. Bianchi "Sarà simbolo del Sid". "L'apertura del presidente del Consiglio al Ponte sullo Stretto è un'ottima notizia così come l'annuncio di investimenti in Sicilia e Reggio Calabria . E' chiaro che le emergenze hanno la precedenza, ma se vogliamo rilanciare il Sud dobbiamo ragionare con una visione di lungo respiro, non dettata dalla contingenza ed in questo senso il Ponte sullo Stretto è un'opera indispensabile". Lo dichiara Dorina Bianchi, vicepresidente del gruppo di Area popolare. "Per troppi anni c'è stato un approccio ideologico come se il Ponte fosse il simbolo di ogni male, illegalità, corruzione e non rispetto dell'ambiente. In realtà, sarà una grande opera, simbolo di un Sud che ce la fa", conclude.
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |