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    Danni maltempo in Calabria, dichiarazioni e commenti

     

     

    Danni maltempo in Calabria, dichiarazioni e commenti

    02 nov 15 "Quanto è accaduto in queste ore in Calabria e, soprattutto nella Locride, è un vero e proprio disastro". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio dopo aver effettuato un primo sopralluogo nelle zone della regione più colpite dal maltempo. "Anche in questa come in altre occasioni - ha aggiunto il governatore della Calabria - si evidenzia, purtroppo, uno stato del territorio che è stato abbandonato a se stesso per un lungo periodo di tempo. Ciò che balza immediatamente agli occhi è la mancata cura delle aste fluviali, una fragilità assoluta ed anche una inadeguata attenzione dei grandi enti di Stato. La strada statale 106, ferrovia Jonica che crollano, che collassano mettono in evidenza un'assoluta inadeguatezza e disattenzione da parte di questi enti che dovevano essere e sono preposti ad investire e rafforzare le grandi infrastrutture di comunicazione anche sul piano strutturale". "La presenza del ministro Delrio con cui abbiamo sorvolato la zona più colpita dal maltempo per meglio renderci conto dei danni prodotti - ha detto ancora Oliverio - sottolinea l'interesse del governo per una situazione così grave e rispetto a cui attendiamo un adeguato sostegno". "Per quanto ci riguarda - ha sostenuto ancora il presidente della Regione - abbiamo trovato un territorio che è un colabrodo, segnato gravemente da un gravissimo dissesto idrogeologico. Questa estate tutti abbiamo visto ciò che è accaduto a Rossano. Adesso abbiamo sotto gli occhi il territorio della Locride devastato. Sin dal nostro insediamento abbiamo capito che non potevamo starcene con le mani in mano e ci siamo subito messi a lavorare per mettere a punto un grande progetto di sistemazione idrogeologica, di pulitura, di regimazione delle acque nelle fiumare e nei torrenti di tutta la Calabria, perché i ritardi accumulati nel corso di decenni hanno determinato una condizione di maggiore vulnerabilità e di esposizione al rischio del nostro territorio". "Naturalmente, dopo aver fatto una ricognizione complessiva dei danni - ha ribadito Oliverio - chiederemo la dichiarazione dello stato di emergenza al governo e, soprattutto, chiederemo che sia sostenuto il nostro progetto di difesa e di sistemazione idrogeologica che stiamo mettendo a punto. Abbiamo bisogno di un grande progetto. La Calabria non può pensare ad una prospettiva di crescita e di sviluppo se non parte dal suo territorio, che è un territorio fragile, fortemente esposto a rischi. Noi dobbiamo mettere mano alla situazione strutturale di tutto il territorio e mitigare i rischi".

    "Abbiamo già effettuato degli interventi per ripristinare quei tratti di viabilità interessati da frane e smottamenti. Devo dare atto che c'è stata una proficua sinergia con le forze dell'ordine, con i carabinieri in particolare". Lo ha detto il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa a margine della riunione in Prefettura con il ministro Graziano Delrio. "Sul territorio abbiamo trovato veramente degli alleati validi - ha aggiunto Raffa - che ci hanno affiancato in questo percorso di individuazione di strade alternative e quant'altro. Ora ci lecchiamo le ferite per quelli che possiamo considerare drammi e problemi incalcolabili. Nell'immaginario collettivo la gravità dei danni cammina di pari passo con il numero delle vittime. Così non è stato per una sorta di proficua prevenzione: tanti sono stati gli interventi di sgombero di abitazioni a rischio. Ora c'è un attimo di pausa dal maltempo, ma è ovvio che alcuni smottamenti si prolungheranno nel tempo per l'assestamento del terreno reso pesante dalla pioggia". "Ora è tempo - ha detto ancora Raffa - di quantificare i danni e si confida in quello che deve essere un interessamento concreto del Governo. Attenzione che verificheremo in questi giorni e dopo il sopralluogo del ministro Delrio nelle zone colpite. Noi intanto faremo la nostra delibera di stato di calamità e confidiamo nella vicinanza di chi ci deve sostenere, Governo e Regione in particolare"

    "Nelle ultime ore abbiamo monitorato con attenzione le diverse criticità presenti sul territorio della Città Metropolitana. Chiederemo al Governo lo stato d'emergenza". È quanto ha dichiarato il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà a margine del vertice in Prefettura al quale è presente, tra gli altri, il Ministro Graziano Delrio. "I tecnici sono al lavoro per redigere una prima stima dei danni provocati dal maltempo - ha aggiunto Falcomatà - le segnalazioni sono tantissime e stiamo proseguendo con gli interventi di messa in sicurezza in collaborazione con l'unità di crisi allestita dalla Prefettura. Abbiamo intere aree isolate, collegamenti stradali e ferroviari interrotti, situazioni di emergenza praticamente su tutte le aree della Città Metropolitana". "Abbiamo chiesto al presidente Piero Fassino di attivarsi quale massimo rappresentante dell'Anci - ha detto ancora il sindaco di Reggio Calabria - come principale interlocuzione del Governo nel rapporto con i territori ed i Comuni del nostro comprensorio. La solidarietà non basta, Reggio Calabria deve rialzarsi con il sostegno delle massime istituzioni nazionali".

    "Siamo vicini alle popolazioni della provincia di Reggio Calabria che stanno vivendo un momento di estrema difficoltà. Vedere strade distrutte, reti ferroviarie strappate dal vento, comuni isolati e invasi dall'acqua desta sconcerto e preoccupazione. Saremo di sprone in Parlamento e sui territori affinché le zone colpite abbiano tutta l'assistenza che meritano dalle istituzioni". Lo dichiara in una nota il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.

    "Dopo la Sicilia tocca alla Calabria: regioni sbriciolate dal maltempo, con infrastrutture e strade crollate, intere cittadine isolate, acquedotti devastati. Il tutto mentre appena venerdì scorso il sottosegretario all'ambiente Silvia Velo alla Camera insisteva che il governo aperto cantieri e stanziato fondi contro il dissesto. Numeri che il M5S ha confutato uno per uno. La più grande opera pubblica immaginabile, la messa in sicurezza del Paese, con questo governo è una chimera": così i parlamentari M5S calabresi e i membri delle Commissioni Ambiente. "Non solo, ma l'unico intervento arrivato, l'allentamento del patto di stabilità interno per interventi contro il dissesto, è previsto nel decreto economico sociale in discussione in questi giorni ma solo per alcune città del Nord. Mentre le varie leggi di Stabilità sono fatte apposta per distrarre i fondi della manutenzione e smistarli sulle varie promesse elettorali. Luigi Di Maio ha preparato un emendamento per chiedere che l'allentamento del patto non sia esclusivo per le città indicate ma che sia esteso anche a tutto il Sud devastato e isolato dal maltempo. Milioni di euro di danni per il maltempo in poche ore, chi pagherà? Bisogna intervenire subito per la messa in sicurezza del Paese, la stagione delle piogge è appena iniziata. E invece i ministri di questo governo insistono con mega impianti, mega infrastrutture, progetti che continuano a consumare suolo. È ora di invertire la rotta. E di farlo subito".

    "Esprimo profondo cordoglio e vicinanza a tutti coloro che in Calabria e in Sicilia hanno subito gravi danni a causa dall'ondata di maltempo. Non è la prima volta che piogge torrenziali e temporali mietono vittime e seminano distruzione, soprattutto al centro sud". Lo afferma in una nota Stefano Fassina. "E' inaccettabile la perseveranza con la quale il governo Renzi, dopo le vuote promesse di questa estate, continui ad ignorare il Mezzogiorno e non faccia nulla per mettere in sicurezza il territorio. Sostenibilità ambientale vuol dire anche sostenibilità sociale e ricostruzione di un modello di sviluppo centrato sulla persona. Il cambio di rotta che proponiamo, e che illustreremo il 7 novembre al teatro Quirino di Roma, vuole rimette al centro temi urgenti come il lavoro, l'ambiente, la povertà e il Mezzogiorno, dove allocare almeno il 45% di tutti gli investimenti pubblici. Proponiamo, inoltre, un allentamento del Patto di Stabilità interno proprio per dare ai Comuni la possibilità di far fronte al grave dissesto idrogeologico", conclude.

    "Desidero esprimere al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e ai cittadini, tutta la vicinanza, la solidarietà e il sostegno personale e di tutti gli organi dell'Anci per i gravi eventi meteorologici che hanno comportato anche delle violente alluvioni in questi ultimi due giorni sul territorio della Città Metropolitana di Reggio": lo afferma il presidente dell'Anci, Piero Fassino, a cui il sindaco Falcomatà ha richiesto il sostegno dell'Associazione dei Comuni. "Assistiamo sempre più frequentemente al verificarsi di eventi meteo estremi, che anni fa venivano classificati quali straordinari o unici e oggi stanno divenendo sempre più 'frequenti'. L'Anci - aggiunge Fassino - ha chiesto di avviare un confronto serrato su questi temi con il governo e nella sede della conferenza Unificata, ritenendo inderogabile adeguare i sistemi di allertamento, di pronto intervento e dei sistemi locali di protezione civile nonché della pianificazione nella gestione dei rischi locali". "Condividiamo la richiesta del sindaco Falcomatà di avviare da subito il riconoscimento di stato di emergenza, che chiediamo al Governo di proclamare al più presto. L'Anci - conclude Fassino - avvierà interventi di sostegno a Reggio Calabria per garantire l'assistenza necessaria al ripristino delle condizioni di viabilità e degli altri servizi essenziali".

    "Il Partito democratico calabrese sosterrà il presidente della Regione, Mario Oliverio, nella richiesta dello stato di emergenza al Governo". E' quanto afferma il segretario regionale del Pd calabrese, on. Ernesto Magorno. "L'amministrazione regionale - ha aggiunto - ha bisogno di essere supportata con ogni mezzo nella necessaria progettazione di un adeguato sistema di prevenzione - ha detto ancora Magorno - quale strumento per rispondere in maniera efficace all'alto rischio che corre un territorio come il nostro, irrimediabilmente compromesso dal dissesto idrogeologico"

    "Il Prefetto di Reggio Calabria ha svolto in queste ore uno straordinario lavoro di coordinamento". Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Marco Minniti, al termine dell'incontro a Reggio Calabria. "Accanto alle forze di polizia, alla protezione civile regionale e nazionale - ha aggiunto - si aggiungerà presto un reparto del genio militare. Nelle prossime ore sarà in provincia di Reggio Calabria un reparto del genio proveniente da Palermo per affrontare in maniera più immediata le questioni che si porranno sul territorio".

    "La regione Calabria vive, a seguito degli ultimi eventi calamitosi, ancora una volta, una situazione drammatica che merita attenzione particolare da parte di tutte le istituzioni e che ripropone in modo evidente il tema dell'isolamento che vive questo territorio". Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare europeo del Pd. "Saremo - aggiunge - al fianco delle istituzioni calabresi, così come siamo a fianco del Sannio, per una ripresa reale di questo territorio, consapevoli degli enormi disagi che sta vivendo la popolazione colpita da questa ondata di maltempo che si rappresenta come un vero e proprio bollettino di guerra". "Nei prossimi giorni sarò nuovamente in Calabria - conclude Caputo - per vedere personalmente le criticità presenti e offrire massimo supporto al prezioso lavoro che le istituzioni tutte stanno svolgendo per superare questo momento drammatico".

    "Le forti precipitazioni, verificatesi in Calabria nei giorni scorsi, hanno creato ingenti danni alla rete ferroviaria, lasciando interi centri abitati di fatto isolati e causando la morte di un uomo". Lo dichiara Dorina Bianchi, vicepresidente dei deputati di Area popolare, che ha presentato un'interpellanza urgente al ministro delle Infrastrutture Delrio per chiedere lo stato di calamità. "La circolazione ferroviaria - aggiunge - ha subito pesanti interruzioni, oltre che nella zona del Reggino, anche fra Roccella Jonica e sulla linea Catanzaro - Roccella Jonica. Ingenti danni si sono verificati anche sulla rete stradale, in particolare la strada statale 106 Jonica. Ringraziamo il ministro Delrio per essersi recato oggi nelle zone danneggiate, facendo sentire la presenza dello Stato e del Governo e a cui chiediamo di dichiarare lo stato di calamità per la regione. Non è la prima volta che la Calabria subisce eventi così traumatici. È evidente che quanto accaduto ripropone con forza un tema ineludibile ed urgente, ovvero un piano per il Sud, a cominciare dalle infrastrutture, per evitare che eventi naturali, per quanto inaspettati e incontrollabili, mettano in ginocchio cittadini e imprenditori calabresi, isolando intere comunità".

    "Quanto è accaduto in Calabria è l'ennesima tragedia annunciata. Non è la prima volta infatti che le forti piogge paralizzano il nostro territorio, causando allagamenti, voragini, interruzioni alla rete ferroviaria e lasciando interi centri abitati completamente isolati". Lo afferma, in una dichiarazione, la senatrice del Pd, Doris Lo Moro. "Per questo - prosegue Lo Moro - mi associo alla richiesta del governatore Oliverio che chiederà lo stato di emergenza per la Calabria. Ma contestualmente ai primi interventi sull'onda dell'emergenza è necessario anche destinare fondi per la prevenzione, attraverso la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio per evitare che eventi calamitosi, anche se il più delle volte inaspettati e incontrollabili, mettano in ginocchio l'Italia".

    "Il Governo dichiari subito lo stato d'emergenza per le aree della Calabria e della Sicilia colpite dai terribili eventi di questi giorni, non c'è un altro minuto da perdere''. A chiederlo è Luigi Sbarra, Commissario Nazionale Fai-Cisl e Segretario Confederale della Cisl, nel precisare che Esecutivo nazionale e Regioni interessate devono mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per sostenere famiglie e imprese duramente colpite, per rimettere in piedi infrastrutture e servizi. "Ora è il momento della solidarietà e dell'intervento rapido, efficace e ben coordinato - precisa Sbarra - ma finita l'emergenza, dovrà anche essere aperta una questione-Sud, che ormai è sotto gli occhi di tutti. Nel Mezzogiorno ormai si registra un disastro al mese: una vergogna tutta italiana, che non è orfana di padri, e su cui occorre fare chiarezza e dare risposte''. Secondo la Cisl, "il Governo ha il dovere di dare risposte all'altezza, anche in vista del prossimo sblocco degli accordi di programma quadro per l'assegnazione dei fondi previsti dalla prima parte del Piano nazionale contro il dissesto".

    "La Calabria è stata al centro di una pericolosa emergenza maltempo, che ha provocato un morto a Taurianova e ingentissimi danni ai terreni, alle abitazioni private ed alle infrastrutture viarie e ferroviarie. Gli eventi atmosferici devastanti hanno interessato maggiormente la costa jonica del reggino, ed hanno determinato la quasi totale distruzione di un intero tratto della SS106, oltre che del contiguo percorso ferroviario. Emergenze di questa portata non possono essere affrontate dal Governo che con la immediata dichiarazione di stato di calamità naturale". Ad affermarlo, in una nota, la deputata Rosanna Scopelliti, capogruppo di Area Popolare in Commissione Difesa della Camera. "La Calabria - prosegue Scopelliti - non sia, ancora una volta, figlia di un dio minore ed è necessario che il Governo si attivi immediatamente in tal senso; la visita del Ministro Delrio di quest'oggi ci porta a sperare in provvedimenti incisivi ed adeguati, oltre che immediati. Se richiesto dalle autorità locali mi attiverò io stessa in Commissione Difesa per richiedere l'intervento dell'Esercito, affinchè si possa tornare, nel più breve tempo possibile, alla normalità nelle zone colpite dal disastro di questi giorni".

    "Le Province italiane si stringono intorno alle comunità dei territori della Calabria devastati dall'ondata di maltempo. Come Upi ci attiveremo con Governo e Parlamento per dare pieno sostegno agli amministratori e ai cittadini, che devono immediatamente ricevere ascolto e risposte" . Lo dichiara il Presidente dell'Upi Achille Variati, Sindaco di Vicenza, esprimendo a nome di tutte le Province piena solidarietà ai cittadini della Calabria colpiti dalla drammatica ondata di maltempo. "La lotta al dissesto idrogeologico - afferma Variati - deve essere una priorità del Paese, perché questa è l'emergenza che tiene insieme Nord e Sud nella drammaticità delle conseguenze. Una priorità - conclude il Presidente e Sindaco di Vicenza, che ha dovuto egli stesso gestire il dramma dell'alluvione nella sua città del 2010 - su cui dobbiamo investire in politiche di prevenzione: non si può continuare a trattare questa tematica solo nella fase emergenziale, sopraffati ogni volta dalla drammatica conta di perdite di vite umane e di distruzione di risorse e territorio"

    "Quello che è avvenuto nelle ultime ore sul territorio della Città Metropolitana è un vero e proprio disastro. Solo il grande lavoro della Protezione Civile, delle Forze dell'Ordine e degli altri volontari ha evitato che ci fossero altre vittime". E' quanto dichiara in Consigliere delegato alla Città Metropolitana del Comune di Reggio Calabria Riccardo Mauro. "Il mio pensiero - aggiunge - va alla famiglia di Salvatore Comandè, l'uomo rimasto ucciso a Taurianova per l'esondazione di un torrente, e a tutti i cittadini che in queste ore stanno subendo gli effetti nefasti di questa ondata eccezionale di maltempo. La chiusura al traffico in più punti della Ss 106 jonica, l'interruzione della linea ferroviaria, i disagi sulle strade della piana di Gioia Tauro e nell'area dell'Aspromonte, sono fatti che ci mettono di fronte alle condizioni drammatiche in cui versa la nostra provincia sotto il profilo dei rischi idrogeologici, con tutte le responsabilità che ne conseguono rispetto ad una classe politica che in questi decenni si limitata ad arginare il problema senza mai affrontarlo seriamente. Adesso continuiamo a lavorare senza sosta a stretto contatto con l'Unità di crisi della Prefettura, la Protezione Civile e le Forze dell'Ordine, per tenere sotto controllo la situazione e rispondere a tutte le criticità che man mano si presentano. Quando saranno definitivamente scongiurati ulteriori rischi per la sicurezza dei nostri concittadini valuteremo il necessario per ripristinare rapidamente i collegamenti in tutte le aree della Città Metropolitana e ragionare sui correttivi necessari ad evitare disastri simili in futuro".

    "Per l'ennesima volta piangiamo per un disastro idrogeologico ampiamente annunciato". Lo affermano in una nota congiunta i coordinatori provinciali dei Giovani Comunisti di Catanzaro, Antonio Campanella, di Cosenza, Stefano Vento, e di Reggio Calabria, Joseph Condello. "La Calabria, così come tutto il meridione, nell'ultima settimana - aggiungono - è stata duramente colpita da frane e alluvioni che hanno causato anche l'isolamento di buona parte del territorio reggino. In un Paese in cui sull'agenda politica ci sono sempre e solo grandi opere e privatizzazioni, ancora una volta, non si riesce a capire quale siano le vere priorità di una terra che ha visto un morto nella Piana di Gioia Tauro e il franare della SS 106 e della rete ferroviaria. Paradossale se si pensa che nelle ultime settimane si ritorna a parlare del Ponte sullo Stretto e di Tav in Calabria. La mancanza di acqua a Messina, le alluvioni in Campania e Puglia dimostrano come ci sia realmente bisogno di un nuovo piano di prevenzione per il Sud scevro da ogni speculazione per interessi politici o mafiosi. I Giovani Comunisti solidarizzano con la popolazione colpita dal maltempo, in un territorio che ha bisogno di essere messo in sicurezza da subito".

    "La Calabria si trova in una situazione catastrofica. I nubifragi che, nel Reggino, hanno provocato l'esondazione di torrenti, frane, smottamenti e, purtroppo, anche la morte di una persona a Taurianova, rappresentano un duro colpo al nostro territorio".Lo dichiara il segretario del circolo del Partito democratico di Locri, Giuseppe Fortugno. "Quanto accaduto, però, è anche il risultato - aggiunge - di una mancata attuazione degli interventi straordinari programmati, in materia di difesa del suolo e di prevenzione dal rischio dal dissesto idrogeologico. L'atavica condizione di isolamento che colpisce la Locride si è adesso fortemente aggravata per il crollo, cagionato dalla violenza del maltempo, di alcuni tratti della Statale 106 e della linea ferrata tra Ferruzzano e Brancaleone. Ritengo ci siano tutte le condizioni per richiedere, da subito, lo stato di emergenza. Questa è la prima azione da compiere. Superato il momento critico, però, le istituzioni non dovranno abbandonare questi luoghi, dimenticandosi degli atavici problemi che investono il nostro territorio. Significativo, in questo senso, è l'impegno del governo nazionale, con l'arrivo del ministro Graziano Delrio in Calabria. Nella provincia di Reggio Calabria e soprattutto nella Locride i cittadini sono comprensibilmente stanchi di essere protagonisti e vittime di un film già visto. Nella nostra regione non è più possibile 'inseguire' l'emergenza, ma - conclude Fortugno - è necessario compiere un cambio di passo, iniziando a mettere in atto gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio programmati per i quali ingenti risorse nel passato non sono state spese e il cui utilizzo soltanto nell'ultimo anno è stato avviato da parte del soggetto attuatore".

    "La situazione emergenziale che vive la regione Calabria a causa dell'ondata di maltempo, che ha creato un vero e proprio isolamento in alcune realtà territoriali della provincia di Reggio Calabria, rappresenta plasticamente, una regione flagellata che in questo particolare momento di difficoltà deve vedere tutte le istituzioni in sinergia totale nell'interesse del nostro territorio". Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in consiglio comunale di Reggio Calabria e componente del coordinamento regionale di Anci Giovane Calabria, Antonino Castorina. "La presenza del Ministro Graziano Delrio e di Marco Minniti - aggiunge - sarà di monito per gli impegni del governo nazionale per superare la crisi che si sta vivendo. Esistono, nel mezzogiorno in generale, ed in Calabria in particolare ,problemi oggettivi e indubitabili che ereditiamo da decenni, al netto delle responsabilità oggi vanno risolti. L'impegno del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e la sinergia istituzionale che si sta realizzando in queste ore deve tenere alta l'attenzione per un Master Plan per il Sud che intervenga in modo risolutivo per fronteggiare definitivamente queste emergenze che non devono più essere tali".

    "Di fronte ai gravi danni che, ancora una volta, il maltempo e' riuscito a produrre alle nostre latitudini, ci chiediamo cosa altro dovrà accadere prima che i Governi nazionale e regionale, decidano di muovere un solo muscolo sul fronte dissesto idrogeologico". E' quanto scritto in una nota dell' Associazione politico-culturale Calabria Terra Libera. "Non era bastato l'alluvione dello scorso 12 Agosto a Rossano e Corigliano, in occasione della quale, tristemente, i nostri rappresentanti in Parlamento, Francesco Molinari al Senato e Sebastiano Barbanti alla Camera dei deputati, avevano dovuto fare ricorso ad una mozione per avere risposte da un Governo che sembra aver cancellato l' emergenza calabra dalla sua agenda, sollecitando anche , attraverso, non pochi precedenti interventi istituzionali e interrogazioni parlamenti, azioni immediate. Per non parlare della Regione, capace di assistere inerme, alle immagini strazianti di un territorio che si sgretola e cade a pezzi sotto i colpi di una natura che si ribella. Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarieta' ai territori colpiti e alla famiglia di Salvatore Comande', morto a Taurianova dopo essere stato travolto dalla furia dell'acqua, e soprattutto lanciare un grido di indignazione verso istituzioni indifferenti, e per questo complici di questa morte assurda, rispetto alla salute del territorio chiamato ad amministrare".

    "Il geologo Carlo Tansi del Cnr Calabria a capo della protezione civile della Regione. Soddisfazione è stata espressa per la nomina dai componenti dell'associazione di protezione civile 'Orsi del Pollino' di Cetraro e Orsomarso e dal movimento Terza Via Scalea. "Si tratta di un organismo istituzionale e logistico vitale per la martoriata terra di Calabria - è detto in una nota - in questi giorni interessata da calamità naturali che hanno inferto ingenti danni ai territori della provincia di Reggio Calabria e che, puntualmente, viene messa a dura prova dalle cattive condizioni meteo. 'Devo complimentarmi con il governatore Oliverio e con i vertici regionali - ha dichiarato il coordinatore del movimento Terza Via, Antonio Pappaterra, per la nomina del prof. Carlo Tansi. Voglio ricordare che fu proprio Tansi a ispirarci nello studio geologico per la valorizzazione dell'ormai 'Geosito di Torre Talao'. E'l'uomo giusto al posto giusto, un vero professionista ricercatore che farà la differenza proprio per l'esperienza sul campo".

    "In queste ore di angoscia e preoccupazione - afferma Enzo Marra consigliere comunale Pd di Reggio Calabria - la città di Reggio, la Provincia e la Regione, nella loro compattezza, hanno garantito un efficace sistema di sicurezza e prevenzione. La macchina operativa ha funzionato a tutti i livelli grazie all'alta professionalità di tutti gli operatori.Vorrei ringraziare per questo i volontari della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco per aver scongiurato il peggio, attivandosi per 24 ore ininterrottamente per la sicurezza dei cittadini. I punti più critici con i quali fare i conti, in queste situazioni, sono le fiumare. Ad alto rischio esondazione, per l'intera notte, sono stati il torrente Catona e il 'Gallico'. Nonostante la paura per l'emergenza derivante dal cedimento di muri e dalle briglie di contenimento, crollate sotto la spinta violenta del flusso dell'acqua, grazie ad un'azione di prevenzione repentina, i responsabili della Protezione Civile, hanno fatto evacuare i quartieri ad alto rischio. Ma questo tipo di efficienza non può e non deve spostare l'attenzione dai problemi strutturali che da decenni assillano il nostro territorio". "Le parole - prosegue Marra - non bastano più; la solidarietà a posteriori non ha senso in una Calabria per decenni abbandonata a se stessa. Mi riferisco sia all'abusivismo edilizio che ha raggiunto soglie inaccettabili per una Regione ad evidente rischio idrogeologico; e soprattutto alle istituzioni competenti che hanno il dovere e la responsabilità di prevenire disagi e pericoli per l'incolumità dei calabresi, attraverso misure di sicurezza attivate nel tempo e con regolarità, senza lasciare nulla al caso. Bene ha fatto il sindaco Falcomatà, di concerto con il presidente Oliverio, a chiedere con forza lo stato d'emergenza".

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