Guerini all'assemblea calabrese del PD: Abbiamo lavorato bene

31 mar 15 "A me pare che il Pd calabrese in questi mesi abbia lavorato con grande capacità. Abbiamo fatto delle primarie per le regionali tra le più belle di quelle fatte in tutta Italia, molto partecipate e molto corrette in cui c'è stato un confronto vero ma c'è stata anche la capacità di lavorare tutti insieme per rispettare l'esito delle primarie e per consentirci di vincere poi le elezioni regionali". A dirlo è stato il vice segretario nazionale del partito Lorenzo Guerini, parlando con i giornalisti all'assemblea regionale calabrese del partito. "Questo - ha aggiunto - è lo spirito che deve ancora caratterizzare il Pd nel lavoro che deve essere svolto sia per affrontare le sfide delle prossime elezioni amministrative, ma soprattutto per rispondere al lavoro che si fa, sia sul livello strutturale che politico, e per corrispondere alle domande ed alla fiducia che ci è stata data dai calabresi per governare questa regione e governando per indirizzarla lungo i sentieri della crescita e per tenere la coesione dentro questa comunità". "Il Pd - ha conclouso - deve essere consapevole di questa responsabilità e credo che se lo saprà giocare fino in fondo".

Questione meridionale. Tra le varie questioni al vaglio del Pd nazionale "c'è anche quella meridionale". Lo ha detto, a conclusione dei lavori dell'assemblea regionale del Pd calabrese, il vice segretario nazionale Lorenzo Guerini che, rivolgendosi alla platea, ha poi sottolineato che "dovete essere voi protagonisti e rifiuto l'interpretazione che c'è un partito nazionale che va in una direzione ed un altro che va nella direzione opposta". Una risposta, in un certo senso, a quanto poco prima aveva detto il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio invitando il partito a fare in modo che all'interno delle priorità ci fosse, appunto, la questione meridionale. "Il Pd - ha detto Oliverio - deve assumere una iniziativa per rimettere a punto una strategia per il Mezzogiorno per ricollocarlo in un ambito più ampio perché il Paese può ripartire solo se riparte il Mezzogiorno. Si tratta di una sfida alta - ha aggiunto - perché qui si gioca la madre di tutte le battaglie". Per il presidente della Giunta regionale, infatti, "la gravità della situazione calabrese ha bisogno di una reazione corale e di un motore ed il motore non può che essere il Pd e questa responsabilità ci chiede una forte coesione che è la condizione per vincere questa sfida". Un invito alla coesione che, in un certo senso, ha poi ripreso Guerini che, nel ricordare che "sono qui anche per dire che ci deve essere una forte collaborazione tra la Calabria ed il governo in quanto quella calabrese è la partita più importante che abbiamo e ci sono tante sfide che si giocano qui", ha invitato tutti ad impegnarsi "insieme a fare in modo che il Pd anche qui in Calabria abbia i propri organismi, che li fa vivere e che fa quello che fa un partito che ha il compito di selezionare una classe dirigente"

Oliverio coglierà domanda di nuovo. "Credo che al presidente competa la scelta di indicare i propri collaboratori, di nominarli e sicuramente anche nel completamento che dovrà essere fatto credo ci sarà la capacità di cogliere anche gli elementi contenuti nelle domande di rinnovamento che sono state avanzate in questi mesi. Credo che ci sia l'autonomia che deve essere svolta sia a livello territoriale che a livello istituzionale a partire dal presidente". Lo ha detto il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini in merito alla Giunta regionale calabrese guidata da Mario Oliverio. Dopo l'approvazione in seconda lettura, da parte del Consiglio regionale, della modifica allo Statuto, Oliverio dovrà adesso completare la formazione della sua Giunta, al momento composta da tre assessori.

Nessun rischio scissione. "Rischio scissione? Assolutamente no. Sarebbe sbagliato". Lo ha detto il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini parlando con i giornalisti a Falerna all'indomani della frattura registrata in direzione. "Siamo - ha aggiunto - un partito che discute ed ha discusso anche ieri. Ieri abbiamo fatto un passaggio importante per la legge elettorale. Credo ci siano le condizioni attraverso le quali il Pd possa affrontare le discussioni nel gruppo parlamentare e poi quella in aula mantenendosi unito".

Nessuna minaccia elezioni. "Le battute di D'Attore le lascio a lui. Credo che nessuno qui né minaccia né ha voglia di agitare lo spauracchio delle elezioni". Così Lorenzo Guerini ha replicato ad Alfredo D'Attorre. "Siamo impegnati - ha aggiunto - a governare il Paese dentro un passaggio importante di cambiamento che è dentro la sfida delle riforme. Il Pd è protagonista di questa sfida ed penso che tutti dovremmo cercare di portare il contributo a questa importante obiettivo piuttosto che perderci in polemiche inutili".

Legge elettorale. L'Italicum "mi pare una legge equilibrata e utile al Paese; il consultellum mi pare che non consente di governare". Lo ha detto il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini. "Abbiamo - ha detto - una buona legge elettorale che sarà in discussione alla Camera e che è scaturita dal confronto interno al Pd e da quello parlamentare ed ha avuto l'adesione di tutta la maggioranza e di parte dell'opposizione. E' una legge che funziona, determina chi vince e chi perde, garantisce governabilità, va nella direzione di superare la frammentazione del sistema politico e introduce il doppio turno".

Intercettazioni- "La pubblicazione di cose che non c'entrano con l'inchiesta è un tema con il quale la politica si deve confrontare. Penso che vedere pubblicate situazioni che riguardano persone che non sono coinvolte sia una questione da prendere con la prudenza del caso e la giusta attenzione. Bisogna affrontarla". Così Lorenzo Guerini ha risposto ai cronisti sul tema della pubblicazioni di intercettazioni di persone non indagate dopo la vicenda di Massimo D'Alema.