Tallini "Verificare proroga segretario Consiglio" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Tallini "Verificare proroga segretario Consiglio"

26 mar 15 Il consigliere regionale Domenico Tallini ha presentato una interrogazione al presidente della Giunta Mario Oliverio ed al presidente del Consiglio Antonio Scalzo in merito alla proroga dell'incarico di Segretario - Direttore generale del Consiglio regionale. "Premesso che con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 41 dell'11 giugno 2014 e successivo decreto del Presidente del Consiglio regionale n. 6 dell'11 giugno 2014 - afferma Tallini - è stato nominato l'avv. Carlo Pietro Calabrò quale segretario - direttore generale del Consiglio fino al 31 dicembre 2014. Con decreto del Presidente del Consiglio regionale n. 17 del 30 dicembre 2014 l'incarico è stato prorogato fino al 31 gennaio 2015, al fine di garantire la continuità amministrativa della struttura burocratica del Consiglio in attesa dell'insediamento dell'Assemblea. Con deliberazione n. 2 del 26 gennaio 2015 dell'Ufficio di Presidenza e decreto del Presidente del Consiglio n. 1 del 26 gennaio 2015, l'avv. Carlo Pietro Calabrò, è stato prorogato, ai sensi della L. R. 13 maggio 1996, fino al 28 febbraio. Con successiva deliberazione n. 10 del 24 febbraio 2015 l'ufficio di Presidenza del Consiglio ha ritenuto di prorogare ulteriormente l'incarico di segretario - direttore generale fino al 30 aprile 2015 stabilendo, inoltre, che il dirigente mantenga ad interim la dirigenza delle seguenti Aree Funzionali della struttura burocratica del Consiglio Regionale, nonché dei Settori/Servizi facenti parte delle stesse e non assegnate ad altra dirigenza". "Al 31 dicembre 2011 - prosegue l'interrogazione - Carlo Pietro Calabrò, cosi come risulta dal proprio curriculum vitae, avrebbe maturato i requisiti per essere soggetto al regime di pensionamento previgente, in quanto in tale data avrebbe maturato quota 96 (età + anzianità di servizio), così come previsto dalla cosiddetta Legge Fornero e dalla circolare esplicativa n. 2/2015 del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione. Calabrò, pertanto, al compimento del 65 anno di età (1 luglio 2014), per effetto della norma sopra richiamata, avrebbe dovuto essere collocato in quiescenza obbligatoria, con risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro da parte dell'Amministrazione Regionale". Tallini chiede quindi di sapere se Oliverio e Scalzo "non ritengono opportuno verificare se Calabrò, abbia o meno i requisiti per l'accesso al pensionamento obbligatorio, atteso che da oltre nove mesi continuerebbe ad eserciterebbe funzioni e attività oltre il limite massimo consentito dalle leggi vigenti; nel caso in cui Calabrò abbia maturato i requisiti per l'accesso al pensionamento obbligatorio sin dal 1 luglio 2014, procedere alla revocare in autotutela delle deliberazioni e decreti che hanno determinato il mantenimento in servizio oltre il limite massimo previsto dalla legge; verificare la legittimità degli atti amministrativi emanati durante il periodo di mantenimento in servizio oltre il limite consentito, e più specificatamente gli atti scaturenti dal ruolo che illegittimamente avrebbe in tal caso esercitato Calabrò - Convocazione Consigli regionali; Costituzione Gruppi consiliari; avviare contestualmente, nel più breve tempo possibile 'l'espletamento di procedure comparative (adempimento indefettibile) per il conferimento dell'incarico di segretario - direttore generale del Consiglio regionale, anche al fine di assicurare la neutralità e imparzialità nell'attribuzione delle funzioni dirigenziali e di evitare che vengano a consolidarsi posizioni esposte al rischio corruttivo'".